Era un pomeriggio freddo e noioso, avrò avuto otto anni ed ero a letto con la febbre. Vennero a farmi visita zio Salvatore e zia Rosaria, portandomi in dono un libro (che sembrava enorme nelle mie mani di bambino) intitolato “Benvenuto Snoopy”. Mentre lo sfogliavo, tutte le personcine con cui venivo a contatto mi parvero subito familiari. Quei disegni ordinati, quei colori a pastello, quei dialoghi arguti… Cosa ci volete fare, da quel momento (e sono passati oltre venticinque anni) quella disegnata da Charles Schulz è sempre stata la mia dimensione parallela. E lui è il mio filosofo di riferimento (non abbiano ad offendersi Socrate e Kant, ma è così!)....
....Finalmente avrei potuto sapere come andava a Charlie Brown alle prese con la sua depressione latente, a Linus e Schroeder con il loro leggero autismo, a Snoopy con le sue infinite personalità, a Piperita Patty e Marcie con i conflitti irrisolti verso le figure genitoriali.........
.........Se c’è una dimensione che non si può applicare ai Peanuts è proprio quella del tempo. Loro sono e saranno per sempre personcine di otto anni che vivono in strisce che non hanno un ordine, e che possono ripetersi all’infinito senza essere mai banali (puoi leggerle a tutte le età e trovare sempre un significato diverso).........
......I Peanuts non sono mai stati azione, ma riflessione. E non sono mai stati melensi, ma sentimentali. In sostanza hanno costruito una storia che fa famiglia, che anticipa l’atmosfera del Natale. Piacerà ai bambini e a quegli adulti che hanno sempre avuto una conoscenza superficiale di questo mondo. Quelli che se gli parli di Peanuts ti guardano un po’ interdetti, ma che, se poi specifichi che si tratta di Snoopy, ti guardano a metà tra la compassione e l’ironia. Mentre scrivo, i miei amici in miniatura – Linus, Sally, Snoopy, Charlie Brown, Lucy, Piperita Patty, Woodstock – mi fissano, ordinatamente posizionati sotto allo schermo del Mac........
.......Io fumo un toscanello e bevo un sorso di rhum, ascoltando in sottofondo la colonna sonora di A Charlie Brown Christmas di Vince Guaraldi, ed a mia volta guardo loro. E solo adesso mi sembra tutto chiaro: li avete fregati tutti. Volevano inflazionarvi al grande pubblico, ma voi vi siete nascosti dietro gli stereotipi che fanno bene all’industria dell’intrattenimento. Il vostro mondo è salvo, perché è rimasto nelle strisce. E noi che vi amiamo e vi consideriamo parte della nostra vita continueremo a custodirlo, con cura........
.....Perché il sogno è sempre. E dobbiamo tenerlo stretto tra le dita. Come se avessimo otto anni per sempre.
Grazie Snoopy.