VERRA' IL GIORNO iN CUI GLI ALBERI CAPIRANNO CHE E' SBAGLIATO DARE OSSIGENO PROPRIO (1 Viewer)

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Torniamo alla LIRA
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ROMA – L’avventura di Yahoo!, pioniere nel settore dei motori di ricerca trasformatosi in gigante del web, potrebbe essere al capolinea. Almeno così come finora l’abbiamo conosciuta. Il cda – secondo quanto riporta il Wall Street Journal – starebbe infatti per considerare la vendita delle sue attività principali e la cessione della sua partecipazione nel colosso cinese dell’e-commerce Alibaba.
Nonostante la cura imposta negli ultimi tre anni dal Ceo Merissa Mayer, la crisi di Yahoo! sembra non avere altri sbocchi, anche per l’esodo oramai inarrestabile dei top manager del gruppo: una vera e propria fuga che potrebbe accelerare la decisione di porre fine alla storia del gruppo che, dopo un’età d’oro, ha vissuto un declino rivelatosi impossibile da arrestare, incapace di reggere la concorrenza dei gruppi concorrenti come Google.
 

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“Anche a seguito dell’acceso dibattito che c’è stato in questi giorni ho valutato che fosse meglio precisare ulteriormente quello che fin dall’inizio era il mio intento: evitare che servizi di trasporto di turisti e cittadini fossero svolti fuori da ogni regola e senza una qualsiasi forma di assicurazione, come accade oggi. Anche se la bicicletta è un mezzo nobile di trasporto, il meno inquinante ed il meno pericoloso per gli altri utenti della strada, ritengo sia indispensabile che il suo utilizzo per trasportare persone a pagamento debba essere adeguatamente regolato, proprio per garantire la sicurezza di tutti”.
 

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Ma volete che crozza sappia di etnie ? Ma dai, fatemi ridere.....:lol::lol::lol:

"Si era diffusa la notizia che un preside fosse contrario al Natale, naturalmente era una bufala, però sono arrivati tutti, la Gelmini, La Russa, Salvini... tanto che a Rozzano pensavano che fosse un promo di Guerre Stellari".
In studio fioccano gli applausi.
E Crozza rincara la dose: "Salvini si è messo a distribuire anche lui statuine del presepe... Ma, Salvini, guarda che tutti quelli del presepe erano arabi, a parte i Re Magi che invece erano curdi".
E, in sottofondo, le risate (quasi sguaiate) di Giovanni Floris divertito dalla perfomance di Crozza.

Peccato che a tutto lo staff di DiMartedì servirebbe un ripassino in storia.
Per farlo ricorriamo alla Treccani che spiega cosa si intende con arabi:

"In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. Arabi sono detti anche gli abitanti dell’Africa settentrionale e di buona parte del Sudan settentrionale, sebbene in queste regioni siano parlate anche molte altre lingue".

E ancora:

"Sono incluse fra gli arabi anche le minoranze cristiane (Siria, Libano, Palestina), ma non quelle ebraiche, anche se di lingua araba".

Ma non quelle ebraiche, appunto.
 

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«Il problema non è il grillismo, è la destra. E io sono preoccupato». Pierluigi Bersani conferma in un’intervista al Corriere tutta la sua verve anti-renziana e punta l’indice contro un brutto centrosinistra che se non “si allarga” non vince. «Non ce lo ha ordinato il dottore di fare le primarie – spiega l’ex segretario Pd stile Nanni Moretti – sa se le fai devi tenere conto che esiste un centrosinistra diffuso e lavorare perché ci sia un nome del Pd, uno della sinistra e un civico».

“Io alla Leopolda? Se c’è il simbolo del Pd potrei anche andarci, alla manifestazione della minoranza ci sarà di sicuro e io vado solo dove ci si riunisce in nome del Pd». Un’altra frecciata velenosa al premier tanto più che Bersani ricorda si essere stato anche ospite degli avversari ma… «Sono stato anche ospite ad Atreju quando ancora c’era An, ma nel nostro campo il vado solo a manifestazioni del Pd». La kermesse di Renzi alimenta le divisioni, su questo l’ex segretario non ha dubbi. «Quando ero segretario lo ero di tutto il partito, non mi sono mai messo a organizzare correnti». Poi nega, of course, di essere il capo della minoranza interna: «Non sono e non sarò un capocorrente, non ho organizzato l’evento del 12 dicembre e comunque non è ancora stato vietato riunirsi per esprimere un punto di vista».
 

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Era un pomeriggio freddo e noioso, avrò avuto otto anni ed ero a letto con la febbre. Vennero a farmi visita zio Salvatore e zia Rosaria, portandomi in dono un libro (che sembrava enorme nelle mie mani di bambino) intitolato “Benvenuto Snoopy”. Mentre lo sfogliavo, tutte le personcine con cui venivo a contatto mi parvero subito familiari. Quei disegni ordinati, quei colori a pastello, quei dialoghi arguti… Cosa ci volete fare, da quel momento (e sono passati oltre venticinque anni) quella disegnata da Charles Schulz è sempre stata la mia dimensione parallela. E lui è il mio filosofo di riferimento (non abbiano ad offendersi Socrate e Kant, ma è così!)....

....Finalmente avrei potuto sapere come andava a Charlie Brown alle prese con la sua depressione latente, a Linus e Schroeder con il loro leggero autismo, a Snoopy con le sue infinite personalità, a Piperita Patty e Marcie con i conflitti irrisolti verso le figure genitoriali.........

.........Se c’è una dimensione che non si può applicare ai Peanuts è proprio quella del tempo. Loro sono e saranno per sempre personcine di otto anni che vivono in strisce che non hanno un ordine, e che possono ripetersi all’infinito senza essere mai banali (puoi leggerle a tutte le età e trovare sempre un significato diverso).........

......I Peanuts non sono mai stati azione, ma riflessione. E non sono mai stati melensi, ma sentimentali. In sostanza hanno costruito una storia che fa famiglia, che anticipa l’atmosfera del Natale. Piacerà ai bambini e a quegli adulti che hanno sempre avuto una conoscenza superficiale di questo mondo. Quelli che se gli parli di Peanuts ti guardano un po’ interdetti, ma che, se poi specifichi che si tratta di Snoopy, ti guardano a metà tra la compassione e l’ironia. Mentre scrivo, i miei amici in miniatura – Linus, Sally, Snoopy, Charlie Brown, Lucy, Piperita Patty, Woodstock – mi fissano, ordinatamente posizionati sotto allo schermo del Mac........

.......Io fumo un toscanello e bevo un sorso di rhum, ascoltando in sottofondo la colonna sonora di A Charlie Brown Christmas di Vince Guaraldi, ed a mia volta guardo loro. E solo adesso mi sembra tutto chiaro: li avete fregati tutti. Volevano inflazionarvi al grande pubblico, ma voi vi siete nascosti dietro gli stereotipi che fanno bene all’industria dell’intrattenimento. Il vostro mondo è salvo, perché è rimasto nelle strisce. E noi che vi amiamo e vi consideriamo parte della nostra vita continueremo a custodirlo, con cura........

.....Perché il sogno è sempre. E dobbiamo tenerlo stretto tra le dita. Come se avessimo otto anni per sempre.

Grazie Snoopy.
 

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