VERRA' IL GIORNO iN CUI GLI ALBERI CAPIRANNO CHE E' SBAGLIATO DARE OSSIGENO PROPRIO (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Poveri noi, lavorano 18 ore la settimana e poi protestano pure ....

PRATO – “Ecco l’interno di una scuola di Serravalle Pistoiese. Niente presepi o alberi di Natale, ma falce e martello, sì. Ma non si vergogna proprio nessuno?”: scrive così il consigliere di Pistoia Futura, Alessio Bartolomei, pubblicando sulla sua pagina Facebook una fotografia, scattata nelle scuole medie di Casalguidi, in provincia di Prato, in cui falce e martello sono al centro del disegno degli alunni esposto nel salone dell’istituto Enrico Fermi.

La stessa scuola, lo scorso marzo non aveva concesso al parroco, don Renzo Aiardi, di impartire la benedizione pasquale.
 

Val

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:lol::lol::lol:
polizia01.jpg
 

Val

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Mah.......personalmente faccio fatica a capire queste dichiarazione...di un vescovo poi...

Come avrebbe giudicato, Benedetto XVI, le parole del vescovo Cipolla?


"Io farei tanti passi indietro pur di mantenerci nella pace e pur di mantenerci nell'amicizia - ha detto il vescovo di Padova parlando della celebrazione del Natale nelle scuole ai microfoni di Rete Veneta - Non dobbiamo presentarci pretendendo qualsiasi cosa che magari anche la nostra tradizione e la nostra cultura vedrebbe come ovvio. Se fosse necessario per mantenere la tranquillità e le relazioni fraterne tra di noi io non avrei paura a fare marcia indietro su tante nostre tradizioni".
 

Val

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Il nostro problema, sempre più marcato, è che i giovani perdono le "tradizioni".
I vecchi non riescono più a tramandare il "sapere".

Ecco perchè abbiamo tanti idioti con l'iphone in mano, ne ho trovato uno che al giorno manda almeno 100 messaggi su whatsapp .......poverino.
 

rotolo

Forumer storico
Il nostro problema, sempre più marcato, è che i giovani perdono le "tradizioni".
I vecchi non riescono più a tramandare il "sapere".

Ecco perchè abbiamo tanti idioti con l'iphone in mano, ne ho trovato uno che al giorno manda almeno 100 messaggi su whatsapp .......poverino.

Questo è un luogo comune, conosco giovani "idioti" con iphone che mandano caterbe di msg, fa parte dei nostri tempi, ma studiano e lavorano come i muli, sottopagati e criticati da generazioni di pensionati baby e affini :down:
 

Val

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Intendo questo. Ecco una che non le manda a dire :

“Facciamo un esempio: a 18 anni non rispondevo mai, magari anche se avevo ragione me ne stavo zitta e imparavo, faceva parte del mio processo di crescita. Oggi le ragazzine più giovani non si accorgono spesso nemmeno dei doveri più banali: al termine dell’allenamento sono poche quelle che raccolgono i palloni e li mettono nella rete. Lo facciamo noi “vecchie”, magari: non è un peso, ma è una questione di umiltà. E probabilmente di maestri”.

“Quando ero giovane mi hanno insegnato che i traguardi semplici danno meno soddisfazione e che per quelli più luminosi servono impegno e fatica. Oggi invece rimboccarsi le maniche è visto quasi come un gesto di sottomissione. Forse è colpa anche della tecnologia: stiamo perdendo il contatto umano”.

“Beh, per esempio, da quando i ragazzini di 13-14 anni hanno il telefonino, hanno disimparato a parlare faccia a faccia: significa che poi pure in campo, anche in una squadra, si rischia di non conoscere davvero i propri compagni, i bisogni di un team, le gerarchie e il rispetto dei ruoli”.

“Ribadisco, mi riferivo a tutti e nessuno: se ho detto certe cose è perché ho notato alcuni particolari, negli spogliatoi dove sono stata, che non mi sono piaciute. Ma dubito che la colpa sia del club dove queste ragazze arrivano. E’ una questione di maturità del singolo e di educazione, dunque di come ti crescono la famiglia e magari anche il settore giovanile”.
 

rotolo

Forumer storico
:up: Ho capito il senso del tuo msg :up: manca la disciplina di fondo nelle nuove generazioni, questo si, però credo che molti abbiano voglia di fare e fanno, criticati e considerati dei fessi per l' uso eccessivo del cellulare, che è un fatto di costume e dei tempi :up: Gli hanno rubato il futuro e ora li prendono pure x il culo :rolleyes:
Intendo questo. Ecco una che non le manda a dire :

“Facciamo un esempio: a 18 anni non rispondevo mai, magari anche se avevo ragione me ne stavo zitta e imparavo, faceva parte del mio processo di crescita. Oggi le ragazzine più giovani non si accorgono spesso nemmeno dei doveri più banali: al termine dell’allenamento sono poche quelle che raccolgono i palloni e li mettono nella rete. Lo facciamo noi “vecchie”, magari: non è un peso, ma è una questione di umiltà. E probabilmente di maestri”.

“Quando ero giovane mi hanno insegnato che i traguardi semplici danno meno soddisfazione e che per quelli più luminosi servono impegno e fatica. Oggi invece rimboccarsi le maniche è visto quasi come un gesto di sottomissione. Forse è colpa anche della tecnologia: stiamo perdendo il contatto umano”.

“Beh, per esempio, da quando i ragazzini di 13-14 anni hanno il telefonino, hanno disimparato a parlare faccia a faccia: significa che poi pure in campo, anche in una squadra, si rischia di non conoscere davvero i propri compagni, i bisogni di un team, le gerarchie e il rispetto dei ruoli”.

“Ribadisco, mi riferivo a tutti e nessuno: se ho detto certe cose è perché ho notato alcuni particolari, negli spogliatoi dove sono stata, che non mi sono piaciute. Ma dubito che la colpa sia del club dove queste ragazze arrivano. E’ una questione di maturità del singolo e di educazione, dunque di come ti crescono la famiglia e magari anche il settore giovanile”.
 

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