Vaccino (20 lettori)

snapo

the greater the truth, the greater the libel
comunicazione di servizio per CRETINETTI(cit)

lo so che non sei capace ma puoi sempre farti aiutare da qlc1 meno incapace di te...

costruisci un grafo con ECCESSO DI MORTALITA' E VACCINAZIONI DI VELENO GENICO SETTIMANALI

TI SI APRIRA' UN MONDO

anzi no, te sei CRETINETTI E NON POTRAI MAI CAPIRE UNA CORRELAZIONE DIRETTA :d: :d: :d:
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!
 

snapo

the greater the truth, the greater the libel
Chissà cosa sarà accaduto mai a inizio 2021...

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Citofonare coglion@zzo medio
 

superciuk1

La verità e' come voi prima o poi viene a galla
RICERCA SUL CANCRO, RISULTATI RITOCCATI PER OTTENERE MILIONI

La notizia risale al giugno 2019 e passò "stranamente" in sordina, oggi la vorrei ricordare e contestualizzare ancora meglio di allora.
Forse qualcuno ricorderà che già ne scrissi su Facebook quando ancora era possibile farlo (oggi verrei bannato).

Nel 2019 si disse che erano coinvolti alcuni dei docenti più celebri di Milano, ma la procura dovette archiviare: in Italia non è reato
"Scienziati" impegnati nella ricerca sul cancro manipolarono le immagini dei loro studi, riuscendo così a ottenere successo, carriera e nuovi fondi per le loro ricerche.
Il quadro fornito dalla Procura di Milano era devastante.
Professoroni stimati e rispettati, luminari della ricerca che manovrano milioni di euro provenienti da fondi pubblici, donazioni private, raccolta del 5 per mille, beccati ad “aggiustare” la documentazione poi pubblicata dalle più prestigiose riviste scientifiche internazionali.

I nomi (scritti su il Fatto Quotidiano da Gianni Barbacetto):
Alberto Mantovani (Humanitas)
Pier Paolo Di Fiore (IFOM)
Pier Giuseppe Pelicci (IEO)
Marco Pierotti, Maria Angela Greco, Elena Tamburini e Silvana Pilotti (Ist. Naz. Tumori)

Hanno manovrato finanziamenti milionari, provenienti dal ministero della Ricerca, dal ministero della Salute, dal CNR.
Anche AIRC non è passata indenne dalle critiche dei pm milanesi, che hanno segnalato “gli evidenti conflitti d’ interesse al suo interno, la cui commissione consultiva scientifica decide sulla destinazione dei finanziamenti (raccolti in prevalenza con il meccanismo del 5 per mille) a favore di studi scientifici condotti dagli stessi componenti.”

Dopo anni di inchiesta, i pm conclusero che i fatti fossero accertati e le manipolazioni provate, ma dato che in Italia non esiste un reato che permette di mandarli a giudizio, questi fatti criminosi sono stati archiviati.

Pensate che oggi col Covid la musica sia cambiata?
Come possiamo spiegare le posizioni intransigenti, aggressive e spesso dissonanti di alcuni illustri medici che in questi anni hanno fatto presenza fissa in televisione?
È giusto ricordare sempre che il giro di denaro attorno al Covid è stato (ed è) impressionante.

Il punto è questo: purtroppo in Italia falsificare una ricerca sebbene sia spregevole, non è reato.
Peccato che con le ricerche false si mandano in cattedra gli asini, i delinquenti e si determina in negativo il destino di un sistema economico e di una nazione.
Come si legge nell'articolo del Fatto, si tratta di un problema globale, gli editors sono una casta e i conflitti di interesse sono giganteschi.
Gira voce che a scrivere i lavori scientifici taroccati ci siano interi staff di professionisti pagati dalle case farmaceutiche.
Impact Factor, VQR, Anvur e CI tutte sovrastrutture ad hoc.
Stessa cosa per i peer reviewer, per gli studi multicentrici e per i double blind cross trials spesso taroccati ad hoc.
Tutto fatto per predeterminare la classe dirigente ovviamente non meritevole, spesso ignorante, ma molto ligia al potere e non indipendente.

Questo è il baratro offerto dai tanto acclamati e desiderati neoliberismo e globalizzazione.

Fonte:
 

snapo

the greater the truth, the greater the libel
RICERCA SUL CANCRO, RISULTATI RITOCCATI PER OTTENERE MILIONI

La notizia risale al giugno 2019 e passò "stranamente" in sordina, oggi la vorrei ricordare e contestualizzare ancora meglio di allora.
Forse qualcuno ricorderà che già ne scrissi su Facebook quando ancora era possibile farlo (oggi verrei bannato).

Nel 2019 si disse che erano coinvolti alcuni dei docenti più celebri di Milano, ma la procura dovette archiviare: in Italia non è reato
"Scienziati" impegnati nella ricerca sul cancro manipolarono le immagini dei loro studi, riuscendo così a ottenere successo, carriera e nuovi fondi per le loro ricerche.
Il quadro fornito dalla Procura di Milano era devastante.
Professoroni stimati e rispettati, luminari della ricerca che manovrano milioni di euro provenienti da fondi pubblici, donazioni private, raccolta del 5 per mille, beccati ad “aggiustare” la documentazione poi pubblicata dalle più prestigiose riviste scientifiche internazionali.

I nomi (scritti su il Fatto Quotidiano da Gianni Barbacetto):
Alberto Mantovani (Humanitas)
Pier Paolo Di Fiore (IFOM)
Pier Giuseppe Pelicci (IEO)
Marco Pierotti, Maria Angela Greco, Elena Tamburini e Silvana Pilotti (Ist. Naz. Tumori)

Hanno manovrato finanziamenti milionari, provenienti dal ministero della Ricerca, dal ministero della Salute, dal CNR.
Anche AIRC non è passata indenne dalle critiche dei pm milanesi, che hanno segnalato “gli evidenti conflitti d’ interesse al suo interno, la cui commissione consultiva scientifica decide sulla destinazione dei finanziamenti (raccolti in prevalenza con il meccanismo del 5 per mille) a favore di studi scientifici condotti dagli stessi componenti.”

Dopo anni di inchiesta, i pm conclusero che i fatti fossero accertati e le manipolazioni provate, ma dato che in Italia non esiste un reato che permette di mandarli a giudizio, questi fatti criminosi sono stati archiviati.

Pensate che oggi col Covid la musica sia cambiata?
Come possiamo spiegare le posizioni intransigenti, aggressive e spesso dissonanti di alcuni illustri medici che in questi anni hanno fatto presenza fissa in televisione?
È giusto ricordare sempre che il giro di denaro attorno al Covid è stato (ed è) impressionante.

Il punto è questo: purtroppo in Italia falsificare una ricerca sebbene sia spregevole, non è reato.
Peccato che con le ricerche false si mandano in cattedra gli asini, i delinquenti e si determina in negativo il destino di un sistema economico e di una nazione.
Come si legge nell'articolo del Fatto, si tratta di un problema globale, gli editors sono una casta e i conflitti di interesse sono giganteschi.
Gira voce che a scrivere i lavori scientifici taroccati ci siano interi staff di professionisti pagati dalle case farmaceutiche.
Impact Factor, VQR, Anvur e CI tutte sovrastrutture ad hoc.
Stessa cosa per i peer reviewer, per gli studi multicentrici e per i double blind cross trials spesso taroccati ad hoc.
Tutto fatto per predeterminare la classe dirigente ovviamente non meritevole, spesso ignorante, ma molto ligia al potere e non indipendente.

Questo è il baratro offerto dai tanto acclamati e desiderati neoliberismo e globalizzazione.

Fonte:
Mantovani》covviddi》sieri》...
:cool:
 

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