Vaccino (11 lettori)

Val

Torniamo alla LIRA
Ministro troppo accondiscendente.
Uno che se ne va, non può prendere decisioni così importanti.


La fine dello stato di emergenza internazionale non cancella il virus
che, avverte l’Oms, non si potrà eradicare e neppure fa scomparire in automatico alcune misure.

Come l’isolamento di 5 giorni per chi è positivo, che al momento resta.

A spiegarlo è il direttore della programmazione del ministero della Salute, Gianni Rezza,
al termine del suo incarico al dicastero.


Non c’è quindi un automatismo in Italia per la decadenza delle norme,
ma il tema potrebbe essere preso in considerazione anche se al momento non sembra essere sul tavolo.

La circolare che aveva regolamentato l’isolamento dei positivi
era stata emanata lo scorso 31 dicembre:

chi si contagia con il virus del Covid è tenuto a restare a casa per 5 giorni.

L’atto non riporta una data di scadenza.

Per i casi che sono sempre stati asintomatici
e per coloro che non presentano comunque sintomi da almeno 2 giorni,
l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi,
a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare.

Per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni
qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso una struttura sanitaria o una farmacia risulti negativo.
https://www.rainews.it
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ricordarselo.

rezza-vaccini-cd.jpg
 

Val

Torniamo alla LIRA
“Dottor Knock” è la più conosciuta opera teatrale di Jules Romains, scritta nel 1923.
La trama potrebbe dirci qualcosa di molto interessante:
il dottor Parpalaid lascia il suo studio al più giovane Knock,
il quale apprende con suo dispiacere che la cittadina che si appresta a prendere in cura, Saint-Maurice, gode di buona salute.

Ben presto però Knock tramuterà il tutto a suo vantaggio.

Con un’abile strategia attira clienti tramite consultazioni gratuite,
poi, una volta elaborate terapie di lungo corso, fa affari col farmacista del villaggio.

Ben presto le sue cifre lieviteranno, una volta convinti tutti,
inclusi i vicini delle contrade circostanti, di essere malati.

“Dottor Knock” è anche il grande pericolo per la società moderna,
dove il concetto di cura sta pian piano svanendo
a vantaggio di una perenne terapia atta a non contemplare neppure la malattia.



“Quando io studiavo medicina veniva considerata ipertensione
una tensione arteriosa superiore ai 140-90
e adesso invece si curano tutte le pressioni più alte di 120-80,
facendo lievitare il commercio degli antipertensivi.

Estendere i confini della anormalità, invece che della normalità, serve per vendere più farmaci.

A difenderci un po’ da questo c’era prima il giuramento di Ippocrate,
in cui i medici giurano di non somministrare nulla di potenzialmente pericoloso all’individuo
per favorire i loro guadagni.

Esisteva il reato di comparaggio, per cui il Dottor Knock
non avrebbe potuto nemmeno esercitare sopra la farmacia del Paese“.


Oggi non solo questo concetto di comparaggio è superato,

“ma ormai le cattedre di medicina, i primariati di medicina,

le direzioni degli istituti scientifici,

sono appannaggio dei consulenti delle case farmaceutiche,

si è chiuso un cerchio perfetto“.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Mah ........

A dare l’annuncio della morte di Massimo Milone
è stato il quotidiano partenopeo ‘Il Roma’.

Milone è deceduto a causa di un malore improvviso accusato nella sua abitazione napoletana.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Gli introiti vanno a scomparire.
Aiuto compagni. Inventiamoci qualcosa.


Mentre la popolazione mondiale è finalmente tornata alla sua vita di sempre
e non vuole più sentir parlare di lockdown e Green pass,
c’è una parte del mondo della scienza che sembra non rassegnarsi ancora alla fine dello stato di emergenza.

E continua, a ogni occasione utile, a lanciare allarmi e tragiche previsioni,
come in un disperato tentativo di riportare indietro le lancette del tempo.

Nelle ultime settimane abbiamo così assistito alle dichiarazioni del direttore generale dell’Oms
(Organizzazione mondiale della sanità) Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha tuonato:

“Il virus è qui per rimanere, sta ancora uccidendo e sta ancora cambiando”.

Dalle nostre parti, ovviamente, qualche professore e dottore
ha subito colto la palla al balzo per invocare altri drammatici scenari.


Con un messaggio preciso:
“Il Covid c’è ancora, servono nuove dosi”, parola di virostar.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Patrizia Floder Reitter ha riportato per esempio le parole di Filippo Anelli,
presidente della Fnomceo (Federazione nazionale ordini dei medici):

“La malattia continua a essere una delle patologie temibili, visto che provoca ancora morti nel nostro Paese”.


Per Roberto Burioni, una delle virostar più famose del nostro piccolo schermo,
la colpa sarebbe addirittura dei soliti “no-vax”:

“In molti hanno spostato il dibattito sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini, dalla scienza alla politica.
Il risultato è stato catastrofico e ha causato la morte di molte persone”.
 

Users who are viewing this thread

Alto