VACCINARE in SICUREZZA (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Anche Nature riporta la notizia delle analisi del Corvelva sui vaccini
Anche Nature riporta la notizia delle analisi del Corvelva sui vaccini ...Corvelva afferma che la ricerca che propone è necessaria perché i precedenti ..... profilo di composizione chimica Infanrix Hexa di Corvelva; 10/12/2018

Vaccingate: Primi risultati sul profilo di composizione chimica Infanrix Hexa
LE ANALISI STAFF CORVELVA 14 DICEMBRE 2018 VISITE: 9536
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Vi descriviamo alcuni punti che ci preoccupano, vi anticipiamo che quando abbiamo iniziato queste analisi, dalle metagenomiche alle attuali chimiche, avevamo tante domande e cercavamo solo risposte... con i primi risultati abbiamo ancora più domande e soprattutto preoccupazioni!

L’indagine quali-quantitativa di composti organici riveste molta importanza in campo farmacologico. Esistono potenziali problemi di sicurezza derivanti dai nuovi processi di produzione e dalle complesse caratteristiche strutturali e biologiche dei prodotti.

Ne segue che nel vaccino sono state riscontrate:
  • Contaminazioni chimiche provenienti dal processo di lavorazione o da contaminazioni crociate con altre linee di produzione
  • Tossine chimiche
  • Tossine peptidiche batteriche
  • Macromolecola insolubile e indigeribile che reagisce al saggio per le proteine, ma non viene riconosciuta dalle banche dati delle proteine
Non è stata riscontata la presenza di:
  • Antigeni proteici dei tossoidi della difterite, tetano, pertosse, epatite B, Haemophylus influenzae B, Poliomielite 1-2-3
  • Formaldeide e glutaraldeide, fenossietanolo, residui di antibiotici indicati nella composizione
Gli antigeni presenti nel vaccino Infanrix Hexa sono sei: i tossoidi del tetano, difterite e pertosse, gli antigeni D dei tre virus della poliomielite, le proteine ottenute mediante ingegneria genetica per l’epatite B e i polisaccaridi dell’haemophylus legati chimicamente al tossoide del tetano come carrier. Per formare i tossoidi è necessario un trattamento con formaldeide e glutaraldeide che dovrebbe consentire di eliminare la tossicità mantenendo integra la loro capacità di stimolare anticorpi protettivi contro le tossine originali.

Ció che ci aspettavamo di trovare erano i tre tossoidi e gli altri antigeni non modificati dai trattamenti con formaldeide e glutaraldeide, separabili tra loro e digeribili dall’enzima specifico per le proteine (tripsina). È stato invece trovato un vero e proprio polimero, insolubile e indigeribile, costituito dall’'insieme degli antigeni legati chimicamente tra loro (da definire se presente come aggregato dei singoli antigeni o un’unica macromolecola), sul quale risultano informazioni anche in letteratura per singoli antigeni.1-2
Questa macromolecola non è stata in alcun modo riconosciuta dalle banche dati delle proteine, e quindi di fatto risulta essere un composto solido di struttura chimica sconosciuta.

La solubilità delle proteine e la possibilità di digerirle (cioè tagliarle in piccoli frammenti peptidici) sono le due caratteristiche tipiche delle proteine, che ci permettono non sono di studiarle con le metodiche per l’analisi delle proteine ma anche sono un requisito necessario per l’interazione con il sistema immunitario per la formazione di anticorpi protettivi, perché se la struttura di una proteina viene modificata profondamente rispetto a quella originale anche gli anticorpi che si formano sono completamente diversi da quelli che sono in grado di attaccare gli antigeni originali che causano le malattie.

Poiché questo polimero che abbiamo incontrato, derivato dal mix di antigeni, non è solo diverso dal punto di vista della conformazione spaziale ma soprattutto è diverso dal punto di vista chimico, possiamo affermare che non siamo in presenza di antigeni simili a quelli originali ma a un composto con tossicità ed efficacia non note ed imprevedibili.

Oltre a non essere stati di fatto rilevati gli antigeni vaccinali, sono stati riscontrati 65 segnali di contaminanti chimici di cui il 35% noto, cioè riconosciuto per confronto con le banche dati; tra questi troviamo vari residui di lavorazione, e contaminazioni crociate da altre linee di produzione, la cui identificazione andrà verificata nell’approfondimento analitico di secondo livello (cioè con standard di controllo).

Tra questi segnali sono state identificate anche 7 tossine chimiche, probabilmente provenienti dal processo di lavorazione degli antigeni o da altri processi di produzione presenti nella sede di produzione del vaccino; tali tossine non ancora definite in maniera univoca nella struttura, sembrano in parte derivare dalla reazione della formaldeide, glutaraldeide, e bromuro di cianogeno con altri contaminanti chimici presenti nel vaccino. Si sottolinea che gran parte di queste tossine hanno una tossicità accertata e pubblicata in Pubchem 3 o Toxnet 4 e pongono un problema significativo di sicurezza.

Dallo studio della frazione proteica e peptidica sono risultati vari peptidi liberi (cioè frammenti corti di catene di aminoacidi) di origine batterica, che provengono quindi dalle cellule batteriche di coltura per l’estrazione degli antigeni. I peptidi batterici sono riportati in letteratura come potenziali allergeni 5 e capaci di indurre reazioni autoimmuni 6 e anche questi pongono un problema di sicurezza che andrà chiarito con le agenzie regolatorie.

Tornando ai due pilastri portanti che ci hanno fatto iniziare questo percorso di analisi e ribadendo il concetto espresso dalla recente intervista sulla prestigiosa rivista scientifica Nature: noi stiamo indagando l’efficacia e la sicurezza dei vaccini e in realtà ci risulta difficile capire come sia possibile affermare che questo vaccino sia in grado di formare anticorpi protettivi contro le sei malattie per le quali ci si protegge e ci risulta ancora più difficile capire come possa essere stabilito che questo ammasso non sia tossico nei neonati visto che si tratta di ben 6 antigeni neurotossici legati insieme.

L'esavalente Infanrix hexa, per la metodica da noi commissionata, lascia enormi dubbi sia sulla sua efficacia che sulla sua sicurezza…

Noi assicuriamo una cosa: non ci fermeremo.

Vaccingate: Primi risultati sul profilo di composizione chimica Infanrix Hexa


Download: CORVELVA-Report-analisi-composizione-chimica-Infanrix-Hexa.pdf

Riferimenti
  1. J Chromatogr B Analyt Technol Biomed Life Sci. 2017 Jun 1;1054:80-92 - The combined use of analytical tools for exploring tetanus toxin and tetanus toxoid structures.
  2. Vaccine. 2007 Mar 8;25(12):2213-27. - Investigation of the detoxification mechanism of formaldehyde-treated tetanus toxin.
  3. PubChem Search
  4. TOXNET
  5. Int J Med Microbiol. 2018 Aug;308(6):738-750. - The quest for bacterial allergens.
  6. Front Microbiol. 2017 Oct 9;8:1938 - Morbid Sequences Suggest Molecular Mimicry between Microbial Peptides and Self-Antigens: A Possibility of Inciting Autoimmunity.
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tontolina

Forumer storico
i Medici affermano che i vaccini sono sicuri!
siamo sicuri che dicano la verità scientifica? oppure che invece siano costretti per non essere radiati.... eggià ... proprio radiati
In ospedale ogni 3 giorni un neonato è vittima della malasanità
SISTEMA SANITÀ STAFF CORVELVA 07 GENNAIO 2019 VISITE: 393
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Marcello Pamio
In ospedale ogni 3 giorni un neonato è vittima della malasanità

Gli ospedali si mantengono saldamente al primo posto per pericolosità…
Ogni giorno infatti circa 20 persone muoiono per infezioni ospedaliere, e ogni tre giorni invece un neonato subisce un danno sempre all’interno di un ospedale.
L’ultima fotografia che interessa la drammatica condizione dei bambini negli ospedali è stata scattata da AmTrust una società «assicurativa di riferimento in Italia per professionisti e piccole medie imprese». Stiamo parlando di una delle principali assicurazioni attive nel campo della medicina.

In un Comunicato stampa del 23 ottobre 2018 AmTrust ha presentato i risultati dell’«Osservatorio Baby Case 2018»
L’analisi è stata condotta su oltre 900 casi accaduti e denunciati tra il 2010 e il 2017 all’interno di 138 strutture del SSN assicurate dalla Compagnia.
Se in 7 anni sono stati denunciati 900 casi di malasanità significa, come detto in apertura, che ogni 3 giorni 1 bambino subisce un danno!
Dati purtroppo sottostimati, perché AmTrust ha potuto registrare e seguire ovviamente solo i casi denunciati e solo quelli nelle strutture da loro assicurate. E tutti gli altri? Per esempio i danni non denunciati? Non sempre i genitori hanno la forza di reagire chiedendo giustizia; tenendo conto - spiega sempre AmTrust - che la maggior parte delle denunce arriva diversi anni dopo la nascita!
E i danni accaduti in altre strutture? Il Ministero della salute cataloga ben 1386 di strutture di ricovero pubbliche e private in Italia…

La situazione è allarmante ma, per fortuna, si sta edulcorando un po’, stando alle cifre del 2018 che lasciano intravedere una lieve flessione, una inversione di tendenza.
Felicissimi per questa tendenza a ribasso, ma non possiamo stabilire se sia dovuta a un netto ed improvviso miglioramento delle condizioni ospedaliere, o magari agli effetti psicologici nefasti indotti dalla Legge Lorenzin (L.119/2017 sull’obbligo vaccinale), che ha fatto lievitare enormemente la pressione sia sulla classe medica che sui genitori, facendo sì che nessun camice bianco si arrischi più a parlare male dei vaccini (figuriamoci associargli un danno), e forse sortendo lo stesso risultato anche sulle denunce di malasanità!
Giusto oggi, ad esempio, leggiamo che in una sola settimana ben 4 neonati sono morti all’interno dello stesso ospedale di Brescia.[1] [Brescia! non Napoli... ]
Ovviamente la direzione sanitaria esclude l’esistenza di un nesso fra gli episodi. Il primario del centro Gaetano Chirico afferma: «Non è epidemia, non c’è alcun focolaio, il rischio è di generare timori e allarmi infondati».[2]Sarà sicuramente come dice, ma stranamente tutti i neonati erano ricoverati nello stesso reparto di terapia intensiva…
Anche perché lo stesso reparto era stato chiuso l’estate scorsa dopo la morte di un neonato per un’infezione causata da un misterioso germe.
Ricordiamo però che il problema nazionale è il morbillo e coloro che non si vaccinano!



[1] Brescia, quarto neonato morto in ospedale: aveva una malformazione - Tgcom24

[2] «Brescia, neonato muore in ospedale per un’infezione: disposta l’autopsia. È il terzo caso in una settimana», https://www.corriere.it/cronache/19_gennaio_06/brescia-neonato-muore-ospedale-un-infezione-disposta-l-autopsia-terzo-caso-una-settimana-31ce2d30-119c-11e9-9792-87746038bd2f.shtml


https://www.corriere.it/cronache/19...na-31ce2d30-119c-11e9-9792-87746038bd2f.shtml
fonte: In ospedale ogni 3 giorni un neonato è vittima della malasanità – DISINFORMAZIONE.IT
 

tontolina

Forumer storico
i Medici affermano che i vaccini sono sicuri!
siamo sicuri che dicano la verità scientifica? oppure che invece siano costretti per non essere radiati.... eggià ... proprio radiati
rischiano proprio tutti .... quelli che vogliono verità e chiarezza....
anche i politici che si mettono contro la ministra GrillA del 5StAlle
La grillina Cunial porta i No-Vax alla Camera: ora rischia l'espulsione ...
https://corrieredelveneto.corriere.it/.../grillina-cunial-portai-no-vax-cameraora-rischia-l-e...
2 giorni fa - L'aver prenotato la sala stampa della Camera dei Deputati per una conferenza che si terrà oggi e di cui sarà protagonista il Corvelva, ovvero, ...
 

tontolina

Forumer storico
Affermare che i Vaccini sono sicuri è FALSO, CLAMOROSAMENTE FALSO
(Corte Suprema Usa: Vaccini non sicuri 02-02-2019)
 

tontolina

Forumer storico
L’oligarchia zootecnica ci sta spegnendo, anche coi vaccini?
Scritto il 02/2/19 • nella Categoria: idee • (6)


Falsi vaccini, progettati per rendere innocua un’intera generazione?
Quella che, per inciso, si troverà senza lavoro con l’esplosione – ormai in corso – della robotizzazione della produzione, grazie all’avvento della sconvolgente rivoluzione tecnologica del terzo millennio, affidata all’intelligenza artificiale
. Lo sostiene l’avvocato Marco Della Luna, autore di saggi come “Tecnoschiavi” e “Oligarchia per popoli superflui”, che gettano una luce sinistra sulle principali dinamiche della globalizzazione, denunciando un disegno egemonicda parte dell’élite, fondato su meccanismi ormai “zootecnici” di manipolazione di massa.
Per Della Luna, purtroppo, l’attuale democrazia non è una finzione: in realtà, scrive l’analista, «ogni società è gestita da una ristretta oligarchia detentrice di potere, ricchezza, competenza».
Quando una classe dominante perde il potere, un’altra la sostituisce.
E per ogni oligarchia, «la popolazione è un mezzo, non un fine: uno strumento da controllare e sfruttare, ma anche dimensionare, in base all’evoluzione delle tecniche e delle circostanze». Alle categorie intermedie, l’élite consente anche di violare le leggi: Della Luna ne parlerà nel saggio “Le chiavi del potere”, di cui è in uscita la terza edizione. Il vero problema? Siamo noi: ci lasciamo regolarmente ingannare.
«Le masse, educate e incoraggiate a ciò dalla famiglia, dalla scuola e da quasi ogni altra istituzione sociale – scrive Della Luna nel suo blog – tendono a pensare che, all’inverso, la popolazione (il suo benessere, la sua tutela) sia il fine dell’ordinamento sociale, politico, giuridico, fino al punto di convincersi che il popolo sia il contraente attivo del patto sociale e il detentore della sovranità, e che la democrazia esista».
Tutt’alpiù le masse «si scandalizzano quando si accorgono di ingiustizie e inefficienze palesi e facilmente rimediabili a danno della collettività, che le istituzioni e la politica però lasciano continuare». Da questo schema di dominio non si esce mai, secondo Della Luna: la lotta di classe «è assolutamente improduttiva, perché non cambia (ma riproduce esattamente) quella struttura oligarchica della società, che professa di voler abbattere». Forse, per le masse “dominate”, è preferibile «restare inconsapevoli, credere nell’illusione della democrazia-legittimità, o pensare che l’ineguaglianza sociale sia nell’ordine naturale delle cose oppure voluta da Dio, oppure ancora conseguenza del karma».
Che di “dominio” si tratti, secondo Della Luna, lo si vede da come lo Stato, ad esempio, «autorizzi la produzione e il commercio di alimenti e bevande, soprattutto diretti ai fanciulli, che sono diabetizzanti, obesizzanti, cancerogeni, neurotossici». In molti luoghi pubblici, di fatto, si permette «lo smercio di droga», sotto gli occhi di tutti. Ci sono leggi che «rimettono prontamente in libertà delinquenti pericolosi, che poi tornano a delinquere». E poi «si omettano controlli e manutenzioni di poco costo su opere pubbliche, che poi causano stragi e danni economici enormi». Vengono fatte scelte di politica economica palesemente sbagliate e contrarie agli interessi nazionali? Ovvio: «Gli interessi dei manovrati non coincidono con quelli dei manovratori».
Della Luna punta il dito contro l’istruzione, la sanità, la giustizia, la polizia, la difesa, le tasse: «Si tratta di servizi introdotti e gestiti dalla classe dominante, nei vari paesi e nelle varie epoche storiche, allo scopo di aumentare l’efficienza del suo strumento, cioè della popolazione generale, come le stalle e il veterinario sono uno strumento per aumentare la redditività del bestiame».
- La stessa sanità, aggiunge Della Luna, «è utile ad avere lavoratori e combattenti più numerosi e più sani anche innalzando la natalità – finché non si scelga di ridurre la popolazione o di aumentarne le malattia per vendere più farmaci».
- La pubblica istruzione? Finisce per formare «sudditi e lavoratori più indottrinati e produttivi».
-La previdenza sociale? Fidelizza al sistema le classi subalterne.
- Giustizia e apparati di sicurezza contribuiscono a sostenere «la percezione di legittimità del potere costituito, tutelandone al contempo i privilegi».
-Quanto al sistema bancario-monetario, va da sé: serve a «concentrare nelle mani della grande finanza il controllo dei redditi, dello sviluppo, del poterepolitico, permettendo e coprendo (in cooperazione con la giustizia), al contempo, le grandi truffe al risparmio e la pratica dei prestiti usurari e predatori».
Così, conclude Della Luna, si comprende come la giustizia «non punisca praticamente mai banchieri per l’usura (che in Italia interessa la grande maggioranza dei prestiti bancari) o per le grandi truffe».
- E la stessa difesa, presentata come protezione della popolazione da nemici esterni, ha una doppia natura: «Nel corso della storia, le classi dominanti hanno usato le forze armate quasi sempre al contrario, cioè in danno e a spese delle rispettive popolazioni, facendole pagare, combattere e morire per aumentare la ricchezza e il potere loro proprio».
La stessa Seconda Guerra Mondiale, sempre secondo Della Luna, non è stata «una guerra ‘spontanea’ tra sistemi politici incompatibili», bensì «un’operazione decisa dalla strategia del capitalismo finanziario: il capitalismo americano finanziò massicciamente il movimento nazionalsocialista, la ricostruzione e l’armamento della Germania hitleriana, la sua stessa guerra di conquista e sterminio fino al 1945».
General Motors, General Electric, Standard Oil e Ford «costruirono e gestirono, in alcuni casi anche direttamente, impianti industriali strategici e per produzioni belliche del III Reich».
Analogamente, il Giappone «venne rifornito e armato dall’élite capitalistica statunitense affinché potesse iniziare e sostenere la guerra». Soprattutto, «in violazione del fittizio embargo disposto da Washington», al Sol Levante «fu data una grande quantità di petrolio americano, senza il quale non avrebbe potuto iniziare la guerra».
A che fine armare e sostenere la Germania e il Giappone? «Al fine immediato di arricchirsi – le commesse belliche dall’una e dall’altra parte moltiplicarono gli utili delle corporations – e a quello di lungo termine di indebitare in modo e misura irreversibile gli Stati (iniziando dagli Usae dal Regno Unito) verso i banchieri privati, affinché questi potessero arrivare a dettare la politicae a riformare le società, su scala mondiale, a loro vantaggio, scalzando ogni altra forma di potere, verso un villaggio unico globale fatto di cittadini indebitati e di governi pure indebitati».
Le guerre, infatti, comportano un moltiplicarsi delle spese pubbliche, quindi del ricorso al credito, da parte dei governi. «Questo fine, grazie all’operazione Seconda Guerra Mondiale e a molte altre, tra cui l’Ue e l’euro, è stato in gran parte raggiunto».
E’ così – aggiunge Della Luna – che siamo arrivati all’indipendenza dei banchieri centrali dai Parlamenti e dai governi, e alla subordinazione della sfera pubblica a mercati controllati da cartelli.
Il nazismo e la Seconda Guerra Mondiale? «Sono stati strumenti per arrivare a questo obiettivo da parte delle grandi dinastie bancarie che hanno oggi i loro corifei nei vari Juncker, Laga
rde, Moskovici, Merkel, Dijsselbloem
». Questo piano, continua Della Luna, è stato però recentemente aggiornato, visto che il travolgente progresso scientifico-tecnologico (l’automazione, l’intelligenza artificiale e la finanziarizzazione globale) ha messo a disposizione delle élite strumenti di dominio più potenti dell’indebitamento e della moneta, ossia «strumenti informatici e biofisici di gestione diretta delle masse (la capacità di spiare tutti e ciascuno capillarmente e di entrare nei corpi per modificarli)».
Ma non è tutto: la tecnologia ha reso le masse stesse «meno utili al mantenimento del potere e della ricchezza», mentre le popolazioni – coi loro consumi e inquinamenti – sono divenute un drammatico problema ecologico. «Per queste ragioni, il piano di dominio per via finanziaria è stato ammodernato a piano di dominio per via tecnologica». Obiettivo, «Arrivare a gestire le masse con metodi zootecnici». Secondo Della Luna, lo scenario descritto nel saggio “Oligarchia per popoli superflui” è ormai quasi superato. Certo, il progresso tecnico-economico congiunto alla globalizzazione «ha reso, appunto, superflue le masse per il potere costituito, sicché i cittadini e i lavoratori, compresi gli industriali produttivi, hanno perso potere di contrattazione, diritti e ampie quote del reddito nazionale in favore dei capitalisti finanziari».
Ma ora la situazione è ulteriormente peggiorata, nell’era del dominio “zootecnico”. Lo proverebbe, secondo Della Luna, una denuncia come quella dell’ordine nazionale dei biologi italiani, che ha scoperto vaccini “sporchi” e zeppi di molecole nocive. Al di là della mera logica del profitto, l’imposizione dei “falsi vaccini” sarebbe interpretabile come «un argine che viene eretto per far fronte al gigantesco problema sociale in arrivo: quel 30% dei posti di lavoro che robotizzazione e intelligenza artificiale si prevede che elimineranno da qui al 2037». Si vogliono ottenere giovani «mentalmente e fisicamente incapaci di reazione e di lotta»?
Falsi vaccini, progettati per rendere innocua un’intera generazione?
 

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