Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo. (1 Viewer)

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Marta Bassino trionfa nel SuperG ai campionati del mondo di sci alpino di Courchevel-Meribel

e vince la seconda medaglia d'oro per l'Italia nella rassegna iridata francese dopo quella di Federica Brignone in combinata.


La piemontese si impone con il tempo di 1'28"06 davanti alla statunitense Mikaela Shiffrin (1'28"17) che centra la medaglia d'argento.

Bronzo ex-aequo per la norvegese Kajsa Vickhoff Lie e l'austriaca Cornelia Huetter (1'28"39).

Ottava l'altra azzurra Federica Brignone (1'28"61), undicesima Sofia Goggia (1'28"82), quindicesima Elena Curtoni (1'29"07).


Per Marta Bassino, 26 anni, è il secondo titolo iridato, dopo quello conquistato nel parallelo a Cortina nel 2021.
 

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A volte mi capita di acquistare questi sistemi da 5 oppure 7 euro.
Stavolta mi è andata male.
Chissà se hanno vendute tutte le 90 quote, altrimenti i soldi andranno a sisal.
3.200.000 euro netti. Mica male. Specialmente per i 6 amici del Bar Paradiso
Ma anche per i 5 di Codroipo ed i 5 di Montecassiano.

Superenalotto: i luoghi delle vincite

6 – Bar Paradiso di Stelle – via Appia 197 199 – Atripalda (Av)


5 – Bar alla terrazza – via Pordenone 45 – Codroipo (Ud)


5 – Dolce forno -via Mainini snc – Montecassiano (Mc)


3 – Edicola – piazza Cavour angolo – via dei Mille snc – La Spezia


3 – Bar Bevuto di Catalano Carmelino – via Bevuto 16 – Termini Imerese (Pa)


3 – Tabacchi Nuvoli – piazza Kennedy 14 18 – Palestrina (Rm)


2 – Fumi e profumi – viale Friuli 5 – Cormons (Go)


2 – Tabacchi Benedetto – via Colombo 201 – Crotone


2 – Primus Cafe – corso Italia 49 – Sant’Antimo (Na)


2 – Bar pasticceria Dolci Sfoglie – via dei Pini 56 – Casal Velino (Sa)


2 – Tabacchi Castaldo – via Oberdan 69 71 – Afragola (Na)


1 – Tabaccheria Arcobaleno – via del Lagaccio 66 – Genova


1 – Tabacchi Stadio – via Novara 123 – Milano


1 – Sisal Entertainment spa – via Ugo Bassi 6 – Milano


1 – Café Central – statale 31 Alessandria 165 – Casale Monferrato (Al)


1 – Edicola cartoleria – via Torino 38 – Carema (To)


1 – Tabaccheria Lanteri Claudio – piazza Mattirolo 15 c – Torino


1 – Bar h – via Sospello 146 – Torino


1 – Tabaccheria Francesca – via Cimabue 2 b – Pioltello (Mi)


1 – Tabaccheria del Domm – via Dogana 1 – Milano (mi)


1 – Edicola tabacchi – via Alcide De Gasperi 22 a – Rovetta (bg)


1 – Bar edicola stazione Largo Matteotti 2 3 – Toscolano-Maderno (Bs)


1 – Bar tabacchi Ca’ Rossa – via 5 giornate 1716 – Caronno Pertusella (Va)


1 – Tabaccheria via Roma 47 – Villafranca Padovana (Pd)


1 – Casonato Diego – via dei Mille 318 a – Rovigo (Ro)


1 – Alba Chiara via Oriani 8 a – Trieste (Ts)


1 – Tabaccheria Corbo Bressani Mara – piazza Aldo Moro 5 – Attimis (Ud)


1 – Edicola Giacomi – via Diaz 63 – Bolzano (Bz)


1 – Fable s.r.l. – via Demetrio Tripepi 124 – Reggio di Calabria (Rc)


1 – Tabacchi n 16 – via Po 31 d – Cattolica (Rn)


1 – Tabaccheria Gualandi Marcello – via Gordini 24 2 – Valsamoggia (Bo)


1 – Bernardi Sara – via Monari 14 – Vergato (Bo)
 

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“Sì, confermo: alcune delle quote del sistema milionario del SuperEnalotto sono state vendute da noi“:
lo racconta ad Agipronews il signor Roberto, il titolare del Bar Alla Terrazza di Codroipo, in provincia di Udine,
dove sono state vendute 5 delle 90 quote da oltre 4 milioni del SuperEnalotto da record centrato ieri sera.

In totale, quindi, nel bar di Codroipo sono stati vinti oltre 20 milioni di euro.

“Per noi si tratta della prima vincita così alta, finora ci sono state solo vincite di poche migliaia di euro”,
continua il titolare, ancora frastornato dalla vincita:
“In questo momento ci sono anche le telecamere della RAI che ci stanno riprendendo, continuo a ricevere visite e telefonate“.


Il bar si trova “in un luogo di passaggio, il vincitore – o più probabilmente, i vincitori – potrebbe essere chiunque:
qui entrano sia clienti abituali che persone di passaggio“, continua Roberto,
che ci tiene a sottolineare di aver scelto personalmente “le quote da proporre ai clienti dal sistema nazionale”.
 

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Leggo che la gente a Milano fa la fila per assaggiare l'hamburger agli insetti...
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Se ti dicono di mangiare cacca e tu la mangi, il problema non è la cacca, sei tu...
 

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La follia del Superbonus,
in merito al quale solo uno sprovveduto
non avrebbe potuto prevedere la colossale eterogenesi del fine che esso portava in dono,
è stata per l’appunto partorita dalla mente geniale dei dilettanti politici per antonomasia:
gli epigoni a 5 Stelle di un comico tutta demagogia e niente arrosto, avallata dai pidioti
del conte 2.



In realtà quella del Superbonus si tratta di una delle tante idiozie keynesiote che,
da osservatore liberale non schierato mi permetto di sottolineare, spesso attecchiscono anche a destra.

A questo proposito qualcuno ricorderà il leghista Antonio Maria Rinaldi
che, durante la campagna elettorale del 2018, faceva il giro delle 4 chiese televisive
a sostenere la causa della cosiddetta moneta fiscale.

Una valanga di pezzi di carta per un valore di 100 miliardi di euro che,
secondo i suoi inventori, avrebbe rilanciato i consumi e la produzione senza generare alcuna inflazione.


Di fatto, che lo si chiami Superbonus del 110% con cessione del credito,
o moneta fiscale, o titoli di Stato magici che sfuggano alla mannaia dello spread,
o, per finire, ulteriore emissione di moneta a corso legale, nella fattispecie in euro,
in tutti i casi si tratta di nuovo debito; nuovo dannatissimo debito che qualcuno dovrà prima o poi onorare.

In quest’ultimo esempio, ovvero la valanga di liquidità stampata
e distribuita dalla Banca centrale europea a seguito della pandemia di follia virale,
tale debito lo stanno pagando a carissimo prezzo soprattutto le fasce più deboli della società,
alle prese con una inflazione che in Italia non si vedeva da decenni.

Stessa cosa nei riguardi del citato Superbonus,
la cui spinta all’azzardo morale era insita nel suo meccanismo demenziale,
che secondo il ministro dell’Economia Giorgetti è stato il frutto di
“una politica scellerata, che ha prodotto sicuramente un beneficio ad alcuni cittadini,
ma che ha posto in carico a ciascun italiano, dalla culla in su, circa 2.000 euro a testa”.


In quanto, poi, ai sempre mitici effetti moltiplicatori di codesti sistemi basati sull’illusione dei pasti gratis,
essi non si sono ancora visti, analogamente a molte altre strampalate iniziative di stampo keynesiano
che nella nostra politica raccolgono sempre parecchie simpatie trasversali,
dal momento che l’idea di dare a costo zero è una attrattiva elettoralistica quasi irresistibile.


Una attrattiva che,

per chi come Giorgia Meloni si pone l’obiettivo di governare in modo stabile al di là di una legislatura,

rappresenta qualcosa da evitare come la peste.
 

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