Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo. (2 lettori)

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Un pirlotto in libertà vigilata


L’Italia è vittima dei luoghi comuni degli stranieri.

Gente che conosce pochissimo del Bel Paese

lo viene a criticare senza aver una chiara idea

né delle sue condizioni economiche né delle sue condizioni di vita.



Prendiamo il caso delle pensioni.

In Francia ieri si è tenuto uno sciopero generale ampiamente partecipato,
che ha coinvolto buona parte del settore pubblico e privato,
perché il governo ha cercato di innalzare l’età minima pensionistica da 62 a 64 anni.

In Italia si è riusciti a innalzarla a 67 e non solo nessuno ha detto nulla,
ma addirittura si è giocato sui sensi di colpa dei cittadini,
facendoli apparire come una banda di privilegiati approfittatori.



Però il caso è veramente clamoroso con il primo ministro Rutte che,
dopo aver espropriato i propri agricoltori, ha deciso di estendere la sua influenza all’Italia,
fornendo dei consigli non voluti



Caro #Rutte, dev'essere facile innovare e tagliare le #tasse quando sei un paradiso fiscale che attira sedi di imprese di #Francia, #Italia e #Germania facendo loro perdere un enorme contributo fiscale! pic.twitter.com/C0tXLjEOup
— Marco Campomenosi (@MCampomenosi) January 20, 2023




A Davos è facile parlare contro l’Italia visto che (fortunatamente), non c’è nessun esponente del governo.

Però Rutte farebbe meglio a studiare i dati e non fare il solito lincocomunista nordico.

Infatti l’Italia è fra i paesi europei con l’età pensionistica più elevata ora e in futuro, per sempre…..





Gli austriaci vanno in pensione a 62 anni come i francesi ,

gli olandesi vanno in pensione alcuni mesi prima degli italiani,

così come i tedeschi,

gli abitanti del Lussemburgo addirittura a 60 anni.


Quindi perché noi stiamo “Spendendo troppo di pensioni”?

Non è che ignori, come buona parte dei giornalisti italiani,

che la spesa INPS contiene al proprio interno la previdenza,

cioè le pensioni vere e proprie,

e l’assistenza,

cioè i contributi che lo stato paga a invalidi etc.



Però quando si è olandesi e “Austeri” si ha il diritto a fare qualche dimenticanza.
 

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Rottamazione quater 2023: come presentare la domanda

La domanda deve essere fatta esclusivamente online entro il 30 aprile 2023.



È possibile presentare la domanda di adesione alla Rottamazione-quater
utilizzando i servizi messi a disposizione da Agenzia delle entrate-Riscossione sul suo sito internet.

Sono previste due modalità alternative per presentare la domanda:

  • in area riservata, con le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi, indicando le cartelle o gli avvisi per i quali si intende beneficiare delle misure introdotte dalla Definizione agevolata.

  • in area pubblica compilando un apposito form e allegando la documentazione di riconoscimento. Sarà necessario specificare l’indirizzo e-mail, per ottenere la ricevuta della domanda di adesione.

Nella sezione “Definizione agevolata” si deve compilare l’apposito form inserendo i numeri identificativi delle cartelle o avvisi che si vogliono includere nella domanda di adesione,
specificando il numero delle rate in cui si intende suddividere l’importo dovuto e il domicilio al quale verrà inviata entro il mese di giugno la comunicazione delle somme dovute.


È inoltre necessario indicare un indirizzo e-mail al quale verrà inviata la ricevuta di presentazione della domanda
ed è obbligatorio allegare la prevista documentazione di riconoscimento.

È possibile inserire anche i singoli carichi, contenuti nella cartella o avviso per i quali si intende aderire alla Definizione agevolata.
 

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Cosa succede dopo aver presentato la domanda

Dopo aver confermato l’invio della richiesta,
il contribuente riceverà una prima e-mail all’indirizzo indicato,
con un link da convalidare entro le successive 72 ore
.

Decorso questo termine, il link non sarà più valido e la richiesta sarà automaticamente annullata.


A seguito della convalida della richiesta, il sistema invierà una seconda e-mail di presa in carico della domanda,
con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati inseriti.

Infine, se la documentazione allegata è corretta, verrà inviata un’altra mail con allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione.


Con le stesse modalità,
il contribuente può presentare in tempi diversi, ma sempre entro il 30 aprile 2023, anche ulteriori dichiarazioni di adesione:

se riferite ad altri carichi, saranno considerate integrative della precedente,
mentre se riferite agli stessi carichi già inseriti nella domanda presentata,
saranno considerate sostitutive della precedente domanda inoltrata all’Agenzia.


Cosa succede se la domanda di rottamazione viene accolta

L‘Agenzia delle entrate-Riscossione invierà poi al contribuente, entro il 30 giugno 2023, una Comunicazione,
che può essere in alternativa di:

  • accoglimento della domanda, contenente:
    – l’ammontare complessivo delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”);

  • – la scadenza dei pagamenti in base alla soluzione rateale indicata in fase di presentazione della domanda di adesione;

  • – i moduli di pagamento precompilati;

  • – le informazioni per richiedere l’eventuale domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto corrente;

  • diniego (eventuale), con l’evidenza delle motivazioni per le quali non è stata accolta la richiesta di Definizione agevolata.

E dopo ancora cosa succede?

In seguito alla presentazione della domanda di adesione, l’Agenzia delle entrate-Riscossione,
per quanto riguarda i debiti che rientrano nell’ambito applicativo della Definizione agevolata,
cosiddetti debiti “definibili”, decreterà lo stop ad alcune procedure, che quindi saltano.


Si tratta delle procedure cautelari o esecutive e delle procedure esecutive precedentemente avviate,
salvo che non abbia già avuto luogo il primo incanto con esito positivo.

Inoltre, il contribuente, sempre per i debiti definibili” non sarà considerato inadempiente per il rilascio del documento unico di regolarità contributiva (DURC).


Resteranno invece in essere eventuali fermi amministrativi o ipoteche, già iscritte alla data di presentazione della domanda.
 

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Come si pagano le somme dovute per la Definizione agevolata

Per pagare le somme dovute per la Rottamazione-quater è possibile sfruttare diversi canali:
  • sito istituzionale dell’Agenzia delle entrate

  • app EquiClick

  • domiciliazione sul proprio conto corrente;

  • moduli di pagamento utilizzabili nei circuiti di pagamento di:

  • – sportelli bancari;
    – uffici postali;
    – home banking;
    – ricevitorie e tabaccai;
    – sportelli bancomat (ATM) che hanno aderito ai servizi CBILL
    – Postamat

  • sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione, prenotando un appuntamento nei giorni dal lunedì al venerdì.

Attenzione alle date:

se ci si dimentica di pagare, o lo si fa in ritardo o solo parzialmente, oltre 5 giorni,
l’unica rata o anche solo una di quelle calendarizzate nei 5 anni a disposizione,
salta la Rottamazione-quater

ed i versamenti effettuati sono considerati solo a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto:
ciò significa che, se non paghiamo entro 5 giorni dalla scadenza,
la Definizione agevolata non ci viene più riconosciuta e dovremo versare tutto.
 

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La rottamazione quater, definizione agevolata prevista dalla legge di bilancio 2023,

riguarda i debiti dei carichi pendenti affidati agli agenti della riscossione dall'1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022

anche se rientranti in precedenti agevolazioni che hanno perso efficacia.




Possono aderire a questa rottamazione anche quei soggetti che sono decaduti dalle precedenti rottamazioni,
che quindi, con questa ennesima definizione agevolata si vedono riconosciuta una nuova possibilità per estinguere i propri debiti a condizioni decisamente vantaggiose.


I contribuenti infatti potranno estinguere i debiti iscritti a ruolo a affidati all'Agente della riscossione,
senza dover sostenere i costi relativi a sanzioni, interessi, interessi di mora e aggio.



In questo modo il contribuente paga solo la somma capitale,
maggiorata dei diritti di notifica degli atti e delle spese relative all'avvio della procedura esecutiva.


Regole particolari sono previste per le sanzioni amministrative
come quelle applicate in caso di violazione del Codice della Strada.


In questo caso infatti la definizione riguarda solo gli interessi e l'aggio.


I dettagli sulla Rottamazione delle cartelle sono contenuti in un comunicato stampa del 20 gennaio 2023
con cui l'Agenzia ha reso noto altresì che sul sito è presente il servizio per la presentazione della domanda di adesione, dalla pagina dedicata
 

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La rottamazione quater consente di saldare il proprio debito con l'Erario in due diverse modalità:


  • pagamento in un'unica soluzione entro il 31 luglio del 2023;

  • pagamento rateale per un massimo di 18 rate che coprono l'arco temporale di 5 anni.

  • Le prime due rate devono essere pagate entro il 31 luglio 2023 e il 30 novembre 2023 e avranno un importi pari al 10% delle somme dovute;

  • le 16 rate residue invece, il cui pagamento viene spalmato nei successivi 4 anni,
  • saranno di pari importo e avranno le seguenti scadenze: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.

Dal 1° agosto 2023 le somme saranno soggette a un tasso di interesse del 2%.
 

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L'ultimo giovedì di gennaio è il giorno, anzi la notte della Gibiana.

L'origine del nome è incerta:

secondo alcuni il nome indicherebbe le feste contadine di inizio anno per attirare le forze della natura

che, secondo la credenza popolare, condizionano l'andamento dei raccolti.


Un appuntamento tradizionale e molto amato: non a caso sono diversi gli eventi in programma.

Da stasera, giovedì 26 gennaio 2023 e fino a lunedì 31 gennaio saranno tanti gli appuntamenti con i fantocci da ardere
 

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Oggi siamo entrati nel quarto giorno consecutivo di malfunzionamento dei servizi mail forniti da Libero e Virgilio:
le problematiche iniziate la sera di domenica del 22 gennaio non sono ancora stati risolti
con tutti i disagi del caso per i milioni di account che non riescono a funzionare correttamente.

Ecco cosa succede
Le cause sono ormai note: come ha scritto Italiaonline, provider di posta elettronica delle due aziende,
non si tratta di un problema dovuto ad attacco hacker ma di un bug del sistema operativo che
"ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso".

I team sono al lavoro per risolvere il problema che, "trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo,
la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l'obiettivo primario di tutelare l'integrità dei dati".

Insomma, ancora almeno 24-48 ore prima che gli utenti possano tornare a inviare e ricevere correttamente le loro mail.

La nota di Libero
Nel frattempo, lo staff di Libero ha scritto una nota in cui si scusa con i propri utenti "per il disagio e il disservizio":
i commenti sono spietati e la gente è stanca di non poter usufruire per così tanto tempo dei servizi.

Tutto nascerebbe da "un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail" che avrebbe mandato in tilt il sistema.

Come abbiamo visto sul Giornale.it, le segnalazioni con il Downdetector per Virgilio sono elevatissime anche mentre scriviamo,
segno tangibile che il problema è ancora lungi dall'essere concluso:
a essere interessate (si può vedere la mappa dell'Italia) soprattutto le grandi città dove, logicamente, si concentra il maggior numero di utenti.

Libero, Inwind e Virgilio non funzionano: è giallo sulle caselle email


Il risarcimento per gli utenti
Per risarcire i milioni di italiani colpiti da questo enorme danno si muovono le associazioni dei consumatori:

Altroconsumo, in una nota, hanno invitato a presentare reclamo (il modulo si trova online)
dopo aver trovato una clausola di Virgilio e Libero mail considerata
"furba (e a nostro avviso vessatoria) che limita la responsabilità dell’azienda in caso di disservizi e mancato funzionamento".

Secondo l'Associazione, questa clausola "non può essere applicata in maniera così generica.
Ci sono quindi gli estremi per inviare un reclamo a Italiaonline attraverso la nostra piattaforma Reclama Facile argomentando i danni subiti".


Intanto, Altroconsumo ha già inviato una diffida a Italiaonline mettendo in copia conoscenza anche l'AgCom
per chiedere sia la riattivazione immediata del servizio oltre alla garanzia che vengano attivate tutte le misure
che siano da tutela per la privacy degli utenti coinvolti ma
"che venga anche prevista per i clienti Libero Mail e Virgilio Mail una forma di ristoro a titolo di risarcimento, per il mancato utilizzo del servizio di email di questi giorni".

Infatti, anche se è un servizio gratuito "resta comunque il diritto dei consumatori ad avere servizi adeguati,
anche perché l’attività è di certo remunerativa per Italiaonline i cui guadagni sono collegati ai messaggi pubblicitari che veicola anche nel servizio di email".


In campo è sceso anche il Codacons che prevede una class action prevedendo che gli utenti vengano risarciti sia per danni materiali ma anche per quelli morali.
 

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