Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo. (2 lettori)

Val

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Oggi siamo entrati nel quarto giorno consecutivo di malfunzionamento dei servizi mail forniti da Libero e Virgilio:
le problematiche iniziate la sera di domenica del 22 gennaio non sono ancora stati risolti
con tutti i disagi del caso per i milioni di account che non riescono a funzionare correttamente.

Ecco cosa succede
Le cause sono ormai note: come ha scritto Italiaonline, provider di posta elettronica delle due aziende,
non si tratta di un problema dovuto ad attacco hacker ma di un bug del sistema operativo che
"ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso".

I team sono al lavoro per risolvere il problema che, "trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo,
la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l'obiettivo primario di tutelare l'integrità dei dati".

Insomma, ancora almeno 24-48 ore prima che gli utenti possano tornare a inviare e ricevere correttamente le loro mail.

La nota di Libero
Nel frattempo, lo staff di Libero ha scritto una nota in cui si scusa con i propri utenti "per il disagio e il disservizio":
i commenti sono spietati e la gente è stanca di non poter usufruire per così tanto tempo dei servizi.

Tutto nascerebbe da "un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail" che avrebbe mandato in tilt il sistema.

Come abbiamo visto sul Giornale.it, le segnalazioni con il Downdetector per Virgilio sono elevatissime anche mentre scriviamo,
segno tangibile che il problema è ancora lungi dall'essere concluso:
a essere interessate (si può vedere la mappa dell'Italia) soprattutto le grandi città dove, logicamente, si concentra il maggior numero di utenti.

Libero, Inwind e Virgilio non funzionano: è giallo sulle caselle email


Il risarcimento per gli utenti
Per risarcire i milioni di italiani colpiti da questo enorme danno si muovono le associazioni dei consumatori:

Altroconsumo, in una nota, hanno invitato a presentare reclamo (il modulo si trova online)
dopo aver trovato una clausola di Virgilio e Libero mail considerata
"furba (e a nostro avviso vessatoria) che limita la responsabilità dell’azienda in caso di disservizi e mancato funzionamento".

Secondo l'Associazione, questa clausola "non può essere applicata in maniera così generica.
Ci sono quindi gli estremi per inviare un reclamo a Italiaonline attraverso la nostra piattaforma Reclama Facile argomentando i danni subiti".


Intanto, Altroconsumo ha già inviato una diffida a Italiaonline mettendo in copia conoscenza anche l'AgCom
per chiedere sia la riattivazione immediata del servizio oltre alla garanzia che vengano attivate tutte le misure
che siano da tutela per la privacy degli utenti coinvolti ma
"che venga anche prevista per i clienti Libero Mail e Virgilio Mail una forma di ristoro a titolo di risarcimento, per il mancato utilizzo del servizio di email di questi giorni".

Infatti, anche se è un servizio gratuito "resta comunque il diritto dei consumatori ad avere servizi adeguati,
anche perché l’attività è di certo remunerativa per Italiaonline i cui guadagni sono collegati ai messaggi pubblicitari che veicola anche nel servizio di email".


In campo è sceso anche il Codacons che prevede una class action prevedendo che gli utenti vengano risarciti sia per danni materiali ma anche per quelli morali.
 

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Ecco qui come ce lo mettono nel didietro.

Però ENI lo acquista a 20 centesimi.
 

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L'ultima trovata per vendere prodotti
che non sono parzialmente commestibili
l'hanno trovata i supermercati:

l'etichetta delle arance parla chiaro: “buccia non edibile”.


Tradotto dal latino, significa che potete prendere in mano l'arancia,
tagliarla in due e spremerla
ma guai se un pezzettino della buccia viene deglutito:

è come mangiare la plastica.


Dunque, il un negozio dove si vendono prodotti per l'alimentazione umana fa in bella mostra un cestone di arance
che non possono o debbono essere destinate all'alimentazione umana, se non parzialmente.


E fare la spesa diventa un discrimine sociale.

Per salvarsi occorre essere periti agrari o avere una laurea ad hoc in Scienze dell'Alimentazione o in Medicina, oppure ancora essere fini latinisti.

In alternativa si può portare nel carrello della spesa, il dizionario Treccani, o le pale dell'Accademia della Crusca,
oppure ancora, prodotto per prodotto, consultare il motore di ricerca e verificare che il bugiardello ben esposto
evidenzi se ciò che comperiamo per alimentarci si possa o meno mangiare.

In un Paese appassionato al dibattito sulle farine di insetti, il tradimento che non t'aspetti arriva dalle arance.


Ecco una guida ragionata per scoprire e memorizzare l'avvertenza ben esposta sui banchi dei supermercati.

Edibile secondo la Treccani

dìbile agg. [dal lat. tardo edibĭlis, der. di edĕre «mangiare»]. – Che si può mangiare, che si presta a essere mangiato.
È termine del linguaggio scient., soprattutto medico o chimico, distinto da commestibile e meno generico di questo:
la parte e. della mela, dell’arancia (la polpa, esclusi quindi i semi e le bucce). Cfr. anche edule.

Edibile secondo la Crusca

In quasi tutti i vocabolari c'è l'aggettivo edùle, che equivale a commestibile, ma è d'uso più tecnico,
mentre commestibile è di largo uso commerciale
(si dice generi commestibili col generico significato di 'generi alimentari', ma si dice funghi edùli col preciso significato di 'funghi che si possono mangiare senza pericolo').
Edùle è un latinismo, cioè l'aggettivo edùlis dal verbo èdere 'mangiare', adottato dall'italiano come parola tecnica.
Allo stesso modo è stato adottato un altro aggettivo latino derivante dallo stesso verbo èdere, edibilis 'mangiabile',
ma dandogli un significato ancora più specifico di edùle:
edibile è infatti parola di uso medico e chimico e indica la parte di un prodotto commestibile
che può essere mangiata a scopo di nutrimento (per es. "la parte edibile dell'arancia è la polpa").

Edibile è registrato e spiegato nel Vocabolario della lingua italiana dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma, 1987.


Come si vede da questi esempi, il latino, lingua madre dell'italiano, continua ad alimentare la lingua figlia, fornendole parole utili al progresso delle conoscenze moderne”.
 

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Forse forse.....uno dei due sarebbe il caso di licenziarlo.


Un video che sta facendo discutere riprende una scena avvenuta a Vasto, provincia di Chieti, nella giornata di ieri, martedì 31 gennaio.

Nel filmato si vede un agente di polizia che sembrerebbe – stando al suono –
aver azionato il taser durante un banale diverbio con un commerciante
utilizzando la “pistola elettrica” nel corso di una discussione pacifica e in assenza di qualsivoglia pericolo.


L’episodio è stato ripreso da un testimone con uno smartphone.

Le immagini mostrano una discussione animata tra un commerciante – Giovanni De Rosa –
e un poliziotto che poco prima aveva fermato diversi clienti della pescheria:
l’agente avrebbe chiesto all’interlocutore di mostrare i documenti
e l’altro gli avrebbe risposto di non averli con sé e di dover tornare a lavorare.

Il pubblico ufficiale ha quindi intimato al commerciante di seguirlo in commissariato:
“Sto lavorando”, è stata la risposta ottenuta.

Dopo una breve discussione del tutto pacifica, sebbene corredata da minacce di arresto,
il poliziotto ha estratto il taser, la pistola elettrica in dotazione alle forze dell’ordine per bloccare malviventi o personaggi particolarmente pericolosi
e minacciando di rivolgere l’arma nei confronti del commerciante e di sua moglie, nel frattempo accorsa in suo aiuto.

“Ti devi mettere giù, ti sparo col taser”, dice l’agente.

“Lasciatelo”, urla la donna, prima di cadere a terra.

Qualcuno da dentro grida: “Si è appena operato”, mentre la donna dice al poliziotto: “Sei un animale”.



L’intervento della polizia è finito poco dopo.

Dopo aver riposto il taser nella custodia l’agente, supportato da un collega,
ha scaraventato a terra il commerciante per poi ammanettarlo.

Uno dei presenti ha chiesto l’intervento dei carabinieri, avvertendo che si stava operando un chiaro abuso,
ma nel frattempo l’esercente è stato caricato sulla pattuglia per il trasferimento in commissariato.



“Nel video si vede solo ciò che è accaduto dopo, ma si tratta della conseguenza di ciò che era avvenuto in precedenza.
Non è stato sparato alcun dardo con il taser, che ha emesso solo un segnale sonoro usato come deterrente.
I miei assistiti quereleranno, persona per persona, tutti coloro che si sono resi autori di commenti offensivi”.

Lo afferma l’avvocato Fiorenzo Cieri, come riporta il sito locale ChiaroQuotidiano.it,
che difende i due poliziotti che ieri mattina sono intervenuti nel centro di Vasto,
per un’automobile lasciata in divieto di sosta davanti ad un negozio
.


Quando il commerciante ha protestato hanno estratto il taser.

La scena è stata filmata dai presenti e il video ora sta facendo il giro della rete, generando non poche polemiche.
 

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Indovinate quale dei due ......


Quando il titolare dell'attività ha protestato, spiegando che la macchina era di una cliente, è stato il putiferio:

nella confusione totale, gli agenti hanno estratto il taser, la moglie dell'uomo è finita a terra tra le urla e l'esercente è stato immobilizzato.


La scena è stata filmata ed è diventata virale.

Nel video si sente il poliziotto dire al commerciante:

"Forse non hai capito, ti sto per denunciare e vieni con me in ufficio".

"Ma tu lo hai capito che io sto lavorando?", risponde l'uomo.


Gli agenti provano a prendere, non si capisce per quale motivo, l'esercente ed è il caos.

Uno dei due poliziotti estrae il taser e afferma ad alta voce:

"Ti devi mettere giù, ti sparo col taser".


Probabilmente lo fa.

La donna finisce a terra urlando, i presenti continuano a riprendere la scena
e un uomo che assiste alla scena contatta i carabinieri, chiedendo un intervento immediato.


Alla fine il commerciante viene bloccato, faccia a terra, ammanettato e portato in commissariato.

Entrambi sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale.


La coppia ha fatto sapere che sporgerà querela contro gli agenti.


"La minaccia e l'uso facile di un'arma come il taser nei confronti di una inerme signora non è accettabile,
come non è accettabile l'inusitata violenza sull'altra vittima, il pescivendolo.
Crediamo che sia la Questura di Chieti che il ministero dell'Interno dovranno aprire un'inchiesta per analizzare l'operato dei due poliziotti".

Sulla questione interviene l'associazione antimafia Caponnetto, sezione Abruzzo e Molise, che chiede di fare chiarezza sull'accaduto.

"Come associazione antimafia e contro tutte le illegalità - viene specificato in una nota -
non possiamo esimerci dall'intervenire su questo brutto e scabroso episodio ricordando che la storia e il prestigio della Polizia di Stato,
con cui ci onoriamo di collaborare da sempre, non può essere offuscato da un singolo episodio.
Certamente chi ha sbagliato ne risponderà personalmente davanti all'autorità giudiziaria che su questa avvilente vicenda farà luce,
mentre ci riserviamo la facoltà di una costituzione di parte civile se vi sarà un seguito giudiziario".

L'avvocato del sodalizio, Roberto D'Aloisio, del Foro di Larino (Cb), ha accettato l'incarico e annunciato che intende andare avanti fino in fondo.


Il segretario generale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, invece scrive:

"Credo che questi agenti vadano sospesi immediatamente dal servizio. Ma che siamo a Los Angeles?"


Il legale dei poliziotti, l'avvocato Fiorenzo Cieri, parla di "due validissimi rappresentanti delle forze dell'ordine"
e sottolinea che "il disdoro arrecato loro sul web, attraverso un vero e proprio processo mediatico non può essere tollerato,
essendo frutto di una ricostruzione degli eventi parziale ed orientata: il video ritrae solo l'epilogo di quanto realmente accaduto,
generando una innegabile decontestualizzazione dei fatti", precisa, aggiungendo che gli agenti "si tuteleranno innanzi a tutte le sedi".


Uno dei due poliziotti - un molisano in servizio a Vasto - tra l'altro,

è a processo per aver sparato, nel 2019, a Petacciato, contro un'auto,

credendo, al termine di un inseguimento,

che si trattasse del veicolo usato da una gruppo di malviventi che poco prima aveva commesso una rapina.
 

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Agli albori dello Stato moderno, un noto giurista, Alberico Gentili,
si poneva il problema se fosse lecito, in guerra, “ingannare” il nemico con menzogne di vario genere.

E ha trattato la questione per molte pagine del suo capolavoro, “De jure belli, libri tres”.

Il problema sussisteva perché, per un giurista, è normale qualificare un comportamento come lecito o illecito.

E nel mentre riteneva illecito – in taluni casi – l’uso della menzogna per ingannare i nemici, tuttavia concludeva:

“Se infatti si ammette che a fin di bene anche gli amici possono essere ingannati con la menzogna,

si può ammettere che i nemici possano essere indotti in errori per la loro rovina.

Naturalmente, come agli amici è fatto per il loro bene,

così ai nemici è reso il fatto loro e giustamente è recato loro danno”.



Ma in tutta la sua esposizione non si pone mai il problema del capo che mente (sistematicamente) al seguito;
cioè il problema riconducibile alla propaganda di guerra, che tanta parte ha nei conflitti, soprattutto quelli moderni.




.
 

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Ecco uno dei tanti motivi per NON GUARDARE SANREMO

Pare che abbia chiesto una relax room personale,
alla quale non sono ammessi colleghi e colleghe,
dove potersi rilassare e stemperare la tensione prima di salire sul palco dell’Ariston.
 

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Ce l'avete ancora un pezzo di panettone di Natale ?

Oggi è San Biagio.


Il 3 febbraio si festeggia San Biagio ed in questo giorno è diffusa la tradizione della benedizione della gola.

Vediamo insieme il perché.

Secondo la leggenda una madre disperata si rivolse al Santo
quando suo figlio stava per morire soffocato a causa di una lisca di pesce conficcata in gola.

La benedizione del Santo con due ceri incrociati lo risanò immediatamente.

Per questo miracolo viene invocato come protettore della gola.

E, siccome la memoria del Santo ricorre il giorno dopo la Candelora,
si usa benedire la gola dei fedeli incrociando sotto il mento due candele benedette il giorno precedente.


Ecco la preghiera da recitare per chiedere la protezione di San Biagio:

“Martire glorioso, S. Biagio, con sincera gioia ti ringraziamo delle tante consolazioni che ci hai donato.
Con l’esempio della tua vita cristiana hai testimoniato l’amore fedele e totale per Gesù, salvatore del mondo.
Ti chiediamo di essere misericordioso, ottenendoci da Dio la grazia della fedeltà al nostro battesimo.
Il mondo di oggi ci corrompe con le attrattive pagane del denaro, del potere, dell’egoismo:
aiutaci a divenire i testimoni delle beatitudini evangeliche, per il raggiungimento della felicità e della salvezza eterna.
Proteggici dalle malattie della gola, per le quali è ammirabile la tua intercessione:
rendi coraggiose le nostre parole e le nostre opere, quali profeti e testimoni della Parola del Vangelo.
Ottienici da Dio la grazia di godere con te la beatitudine eterna nel cielo. Amen”.
 

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Tremano Turchia e Siria per il violentissimo terremoto registrato nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 febbraio.

In immagini pubblicate sui social si vede uno dei tanti palazzi lesionati a Sanliurfa crollare da un momento all'altro.

Il tremendo terremoto che ha colpito il sud della Turchia e coinvolto Siria e altri paesi dell'area
ha provocato centinaia di morti ma il bilancio è drammaticamente provvisorio.


"È probabile che si verifichino vittime e danni ingenti e che il disastro sia molto diffuso", dopo la scossa di magnitudo 7.9.

"La popolazione di questa regione risiede in strutture estremamente vulnerabili alle scosse sismiche, anche se esistono alcune strutture resistenti".
 

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Se non lo sapete hanno bucato i VMware Esxi di tutto il pianeta.

ESXi di VMware è l'hypervisor virtualizzazione leader a livello mondiale.

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................... magari mandasse a puttane tutto il sistema creato per quella grandissima puttanata che è il GREENPASS
 

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