Uscire dalla crisi con il rilancio del manifatturiero (1 Viewer)

big_boom

Forumer storico
in realta' penso che a Letta & Co del manifatturiero e delle piccole imprese interessi ben poco

il loro obiettivo e' tenere duro il piu' possibile sperando che la Germania si accolli i debito e i maialini casta italiani
 
In Cina il salario mensile è di circa 95 EUR ed è già 'CARO' perché si stanno preferendo paesi limitrofi dove è addirittura di 25/30 EUR. La giornata lavorativa è di 12/14 ore, 7 giorni su 7. Non esiste nessuna normativa a difesa della sicurezza sulle produzioni e nemmeno su chi le lavora. Non c'è nessuna normativa a tutela della qualità e i controlli sono inesistenti mentre lo sfruttamento del lavoro minorile non fa assolutamente scandalo, ecc. ecc. E' 'INGENUA UTOPIA' pensare che con qualche agevolazione di natura contributiva o fiscale, si possa far ritornare in Italia chi ha delocalizzato. Dobbiamo convincerci che dovremmo (GIOCARE) alla pari, per essere alternativi, il che è IMPOSSIBILE, perché giocare con l'assenza di regole, di tutele e con salari da fame come nei paesi asiatici,da noi significa 'GIUSTAMENTE' LA GALERA O LA RIVOLTA. E allora? Si può fare qualcosa o dobbiamo 'morire definitivamente'? La nostra classe politica, gioca a fare gli 'IPOCRITI' per tutelare I Grossi Interessi, e si inventano di tutto facendo finta di voler risolvere la 'SCONTATA' recessione in atto. La crisi non esiste a livello Globale, perché oggi nel 2013 nel mondo si produce più del 2012, e solo che alcune aree continentali stanno 'retrocedendo' perché hanno adottato politiche fallimentari che (previo accordi e penso relativo compenso) sono state candeggiate già da un decennio da 'ILLUSTRI TECNOCRATI DELL'ECONOMIA GLOBALE' di MARTE o forse di VENERE, che hanno remato a 'favore' in tanti modi affinché ci affrettassimo ad abbracciare questa politica Globalizzante per non correre il 'RISCHIO' di venirne ESCLUSI, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Oggi sempre i TECNOCRATI DELL'ECONOMIA, giustificano le conseguenze di questa politica SCELLERATA, addossandoci pure le colpe, con ritardi di attuazione di alcune riforme, mancati investimenti in infrastrutture ecc.ecc. volendoci FAR CREDERE che i paesi emergenti sono stati 'PREFERITI' perché le avevano fatte in precedenza e non per i salari da fame. La vera REINDUSTRIALIZZAZIONE, può avvenire, senza nessun Intervento finanziario da parte dello Stato, senza riforma alcuna, ma solo VIETANDO E NON PERMETTENDO L'INGRESSO DI MERCI CHE NON RISPECCHIANO TUTTI, MA PROPRIO TUTTI I NOSTRI PARAMETRI DI SICUREZZA, DI QUALITA' E DI SALARIO. Noi non dobbiamo essere 'COMPETITIVI', nessuno ce lo impone' SOLO LA SPECULAZIONE GLOBALE PER SUO TORNACONTO ANDANDO A PRODURRE DOVE PIU' LE CONVIENE' ed obbligando così intere aree continentali ad importare prodotti anche più scadenti, che prima produceva, ma dobbiamo invece fare 'LE PRODUZIONI PER IL N/S. FABBISOGNO INTERNO' e impostare di nuovo la politica di scambi sul LIBERO FABBISOGNO di prodotti che non abbiamo e ce ne sono (petrolio, gas, diamanti, banane, caffè, ecc.ecc.) ed esportare quelle produzioni in cui siamo 'preferiti perché più bravi o qualitativamente migliori'. Solo così potremmo sperare in una nuova, sicura e veloce RIPRESA INDUSTRIALE, e se a questa 'CONDIZIONE' potessimo riavere anche la nostra MONETA SOVRANA, recupereremo e abbastanza in fretta oltre il PIL anche uno Standard qualitativo SOCIALE perso negli ultimi anni. P.S. Chi dice il contrario 'RACCONTA BALLE E NON GRATUITAMENTE'
 
la condizione essenziale e indispensabile affinché L'ITALIA possa rilanciare il PROPRIO manifatturiero è l'uscita dall'euro.

poi deve essere sviluppata una strategia basata sulla bassa tassazione dell'industria, libera fluttuazione del cambio, ecc. ecc. ma è tempo sprecato spiegarlo perchè le classi al potere sono totalmente asservite agli interessi di goldman sach e questo non verrà mai fatto..
 

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