Una riflessione per tutti i progettisti di Trading system (1 Viewer)

Piedi a Terra

Forumer storico
In questi giorni Generali, l'istituzione finanziaria che gode della reputazione di maggior solidita' dell'intero paese (tra le altre cose, possiede 27 banche e 25 miliardi di immobili), ha collocato un'obbligazione sub a 30 anni al tasso del 10,125% fino al 2022 e poi Euribor + 9% (quindi sostanzialmente lo stesso tasso del 10% fino al 2042 salvo l'esercizio del richiamo) In realta', nascosto nelle pieghe e nei meandri del prospetto informativo, le Generali hanno imposto una clausola di "assorbimento loss", nel senso che avranno la facolta' di non pagare alcuna cedola se il bilancio d'esercizio di quell'anno specifico sara' negativo e quindi ne deriva questa caratteristica di bond subordinato (all'utile). Cio' non toglie o, meglio, cambia di poco, la sostanza delle cose: la cedola che Generali paghera' annualmente in caso di scenario positivo sara' del 10% circa per 30 anni. Se ben ricordo, solo all'epoca di Gutty (2002?) le Generali ebbero un unico esercizio in perdita in oltre 150 anni di storia, ma non rinunciarono a pagare egualmente il dividendo per quell'anno. Se poi per un singolo anno sfortunato non pagheranno la cedola il tasso facciale e' evidentemente adeguato anche per remunerare questo genere di rischio. Inoltre il fatto che il prestito sia stato imposto da istituzionali fa si che Mediobanca, che di fatto comanda in Generali, non sara' mai ben disposta a non vedersi remunerata la cedola del 10%. Sapere che un'obbligazione e' posseduta in gra parte da istituzionali e' una garanzia contro l'applicazione di clausole vessatorie che inevitabilmente vengono disposte nei confronti dei "piccoli".

Chiusa la premessa, una remunerazione del 10% l'anno fa sorgere una domanda spontanea:

ha senso progettare/studiare/creare dei trading system quando l'impiego alternativo del denaro e' in Generali al 10% o in BTPi 2035 al 7,5% (che sono tassati addirittura con un'aliquota di favore rispetto agli utili dei TS) ?

Quale dovrebbe essere nel 2012 il rendimento atteso, aggiustato per il rischio, di un vostro trading system per essere inviato al mercato con soldi reali ?
 

Piedi a Terra

Forumer storico
ha senso progettare/studiare/creare dei trading system quando l'impiego alternativo del denaro e' in Generali al 10% o in BTPi 2035 al 7,5% (che sono tassati addirittura con un'aliquota di favore rispetto agli utili dei TS) ?

Quale dovrebbe essere nel 2012 il rendimento atteso, aggiustato per il rischio, di un vostro trading system per essere inviato al mercato con soldi reali ?

Allego il prospetto.

La mia personale impressione e' la seguente.
Nel 2003-2004 avrei inviato a mercato un trading system dall'utile medio del 5-7% in backtesting, con una volatilita' a spanne del 10%
Oggi, nel 2012, io non invierei a mercato nessun trading system da cui possa attendermi un rendimento non inferiore al 15%.
L'alternativa di investire in titoli di stato italiani al 8,7% o in Generali al 10% domina stocasticamente tutti gli scenari di trading system, reali o ipotizzabili.
 

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frank73

OPTION TRADER
Se salta generali come lehman brothers realizzi un -100% in un minuto altro che 10% annuo,mentre il ts lo puo fare entrare a mercato quando vuoi e prima che fa -100% ovvero tutto il capitale ne occorre di tempo quindi ,se siete ancora convinti che è troppo grosso non salta,oppure" è un paese euro non salterà mai",oppure è una assicurazione controlata da mediobanca non saltera mai ecc ecc(vedesi grecia e titoli a 20 ancora non si è capito se quel 20 lo prendono o no)allora va bene posso cancellare anche il messaggio .
 

Il Conte Pedro

Not so easy
Tenere in portafoglio un titolo con quelle caratteristiche, sebbene di un emittente ottimo come Generali, ti espone comunque a dei possibili drawdown, di entità significativa.

Ne devi tenere in conto, nel confrontarlo con un qualsiasi trading system...
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Ok, l'esempio delle Generali non funziona.
Propongo allora l'altro esempio esemplificativo del free-risk, cioe' i titoli di stato italiani.
Attualizzando i flussi di cassa per il valore stimato dai future sull'Eurex, abbiamo un 7,44% annuo per il BTP 2017. Poiche' i rendimenti vanno confrontati netti a parita' di tassazione (12,5 vs 20) il 7,44% tassato al 12,50 % corrisponde al 7,81% di un trading system tassato al 20%.

Ripropongo la domanda in altri termini.

ha senso progettare/studiare/creare dei trading system quando l'impiego alternativo del denaro in free-risk e' al 7,81% ? (e ieri era oltre 8%)

Quale dovrebbe essere nel 2012 il rendimento atteso prospettico di un vostro trading system per essere inviato al mercato con soldi reali ?
 

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frank73

OPTION TRADER
Forse ti è sfuggito che i btpi hanno registrato anche perdite del 30% lo scorso novembre direi che chiamarlo free risk mi sembra una bestemmia.
 

Il Conte Pedro

Not so easy
Propongo allora l'altro esempio esemplificativo del free-risk, cioe' i titoli di stato italiani.

...

ha senso progettare/studiare/creare dei trading system quando l'impiego alternativo del denaro in free-risk e' al 7,81% ? (e ieri era oltre 8%)

Non sono free risk :)
Secondo me non è corretto nè usare una Generali subordinata nè lo Stato italiano come metro di un trading system, perché NON sono free risk nessuno dei due.
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Tenere in portafoglio un titolo con quelle caratteristiche, sebbene di un emittente ottimo come Generali, ti espone comunque a dei possibili drawdown, di entità significativa.
...

Infatti...lo sapevo da tempo che i trading system dei forumisti, poiche' hanno lo stop-loss, non presentano mai drawdown: solo i titoli di stato e le obbligazioni hanno drawdown di entita' significativa :D

Scherzi a parte (spero non ti sia offeso per la battuta) volevo semplicemente sapere quali sono i modelli di dominanza stocastica nel trading che si usano per scegliere tra un trading system oppure l'impiego alternativo in free-risk.

Se il free-risk nel 2003 era al 2,5% ed oggi e' del 7,81% lordo (a 5 anni) ha senso far girare un trading system con soldi reali che promette il 10% con volatilita' 10% ? Ed uno del 15% con vol. 20% ?

Quale il modello decisionale ? Forse dominanza stocastica di primo ordine ? :-?
 

Il Conte Pedro

Not so easy
Se il free-risk nel 2003 era al 2,5% ed oggi e' del 7,81% lordo (a 5 anni) ha senso far girare un trading system con soldi reali che promette il 10% con volatilita' 10% ? Ed uno del 15% con vol. 20% ?

Non ha senso. Quello che volevo semplicemente dire, che un trading system (obbligazionario? :D) che promette il 10% con volatilita' sensibilmente più bassa di quel titolo Generali e dei TDS italiani, a mio parere sarebbe sicuramente da preferire.
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Forse ti è sfuggito che i btpi hanno registrato anche perdite del 30% lo scorso novembre direi che chiamarlo free risk mi sembra una bestemmia.


Suppongo che un progettista serio di trading system compia cosi' tanti di quegli sforzi intellettuali in cui l'impegno profuso in cosi' tanti anni di studio poi lo induca ad utilizzare il suo trading system non per 5 minuti o 5 ore o 5 mesi, ma piu' prevedibilmente 1,2,5,n anni. Suppongo altresi' che avendo deciso l'orizzonte temporale di impiego egli poi vada a confrontare il rendimento alternativo del free-risk lungo quello specifico orizzonte dell'asse del tempo prescelto e poiche', fino ad oggi, i BTP hanno sempre rimborsato a 100 l'utilizzo di una procedura mark to market mi sembra eccessivamente sofisticata per una valutazione non professionale di un trading system.

Se uno pensa di mettere dei soldi reali per 5 anni su un trading system, dovrebbe mettere in preventivo che rinuncia ad 7,81% di reddito certo per 5 anni. A prescindere da quanto salga o scenda il BTP domani.
 

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