Una possibile strategia su Generali (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
La mia strategia è la seguente: rimanere assolutamente fermo, in attesa dell'OPA di ISP sul 60% di Assicurazione Generali. ;)
penso che ISP voglia fondera la sua Eurizon con la gestione del risparmio di Generali
ergo
non tutta Generali interessa ad Intesa ma solo la parte del risparmio gestito

Potrebbero entrambe spinoffare e fonderle con Banca Generali e creare un colosso del rispario italiano
 

tontolina

Forumer storico
Mediobanca vende Generali a 17 euro. Nagel fa da paciere fra Silvio e Bollorè
I conti semestrali di Piazzetta Cuccia: +30% l'utile netto a 418 milioni. I commenti del Ceo Alberto Nagel sulle partite "calde" della finanza
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Un prezzo fra i 17 e i 18 euro. E' il valore delle azioni Generali (ora quotano intorno a 14,3 euro) al quale Alberto Nagel, Ceo di Mediobanca, farà scattare l'ordine di vendita del 3% del Leone, atteso dal mercato e indicato già nel precedente piano industriale. Una quota che porterà Piazzetta Cuccia al 10% della compagnia assicurativa finita al centro del risiko assicurativo europeo. "Lo scorso anno abbiamo ceduto alcune azioni Generali del 3% che intendiamo dismettere tra 17 e 18 euro. Se volete quello è un riferimento", ha spiegato Nagel agli analisti in call sui risultati semestrali della merchant bank. "Restiamo coerenti - ha aggiunto
Mediobanca vende Generali a 17 euro. Nagel fa da paciere fra Silvio e Bollorè
 

tontolina

Forumer storico
Ricco è una parola grossa ma non in perdita... :)
calcolando i margini impegnati ed il tempo non mi pare male e poi può essere moltiplicata su più contratti
generali è risalita bene anche se ha incassato perdite con l'obligazione MPS
e adesso c'è CARIGE
Generali e Intesa aderiscono a piano su bond Carige
Domani è l'ultimo giorno per aderire all'offerta di scambio sui titoli subordinati alle condizioni più favorevoli. Secondo quanto appreso, la compagnia assicurativa e Ca' de Sass hanno aderito. Oggi cda per fare il punto sul rafforzamento patrimoniale
di Francesca Gerosa

Generali e Intesa Sanpaolo hanno aderito al piano Lme di scambio di bond subordinati Banca Carige con titoli senior. Secondo quanto appreso da fonti vicine alla situazione, la compagnia assicurativa, che ha in portafoglio quote del bond perpetuo Tier 1 Carige cedola 8,388%, ha optato per accettare la proposta fatta dall'istituto ligure.

L'offerta prevede che per gli obbligazionisti che aderiscono entro l'11 ottobre il concambio sia pari a 30 centesimi per ogni euro nominale [un bel haircut del 70%]. Dopo questa data, l'offerta scende a 25 centesimi. Secondo quanto appreso, l'esposizione di Generali è inferiore a 60 milioni e quindi rappresenta meno della metà del prestito Tier 1 in questione emesso per nominali 160 milioni.

L'adesione di Generali è comunque rilevante ai fini dell'efficacia dell'operazione per quanto riguarda questa categoria di bond visto che, con il meccanismo della consent solicitation, l'ok in assemblea degli obbligazionisti rappresentanti il 75% dell'emissione fa approvare la proposta. L'assemblea degli obbligazionisti di Banca Carige interessati all'offerta è stata fissata in prima convocazione per il 21 ottobre.

Per quanto riguarda, invece, Intesa Sanpaolo una fonte ha spiegato che banca convertirà il bond da 50 milioni nominali Lower Tier II con scadenza nel 2020 a un prezzo del 70%, assicurandosi tuttavia il rateo interessi maturato dalla data dell'ultimo stacco fino alla chiusura dell'operazione.
Mentre già la scorsa settimana una fonte vicina al gruppo Unipol aveva riferito dell'orientamento della compagnia bolognese ad aderire al piano Lme. Quanto più alta sarà l'adesione allo scambio dei bond, tanto più elevato sarà il capitale risparmiato e quindi accantonato dalla banca che a quel punto potrà lanciare l'aumento di capitale da 560 milioni di euro (di cui 60 milioni derivanti dal piano Lme).

Oggi, tra l'altro, si riunisce un cda di Banca Carige in cui verrà fatto il punto sull'andamento dell'offerta di conversione dei bond subordinati, partita lunedì 2 e destinata a concludersi mercoledì 18 ottobre, sulla vendita della piattaforma Npl (in pole position ci sarebbero Prelios -Dk, FonSpa, Bay view Crif, Lindorff) e degli immobili. In particolare, oggi sono attese le offerte vincolanti per la sede milanese di Carige che dovrebbe essere valutata circa 100 milioni di euro. Tra i soggetti ancora in corsa ci sono Bnp Paribas , Antirion Sgr, il fondo di private equity York Capital e due family office.

Intanto a Piazza Affari il titolo Banca Carige sale contro corrente rispetto al mercato dell'1,20% a quota 0,2184 euro. Invece Generali cede l'1,02% a 15,45 euro, Intesa Sanpaolo l'1,51% a 2,86 euro e Unipol l'1,80% a 3,81 euro.
Generali e Intesa aderiscono a piano su bond Carige - MilanoFinanza.it
 

tontolina

Forumer storico
Non solo Intesa e UniCredit: puntata short da $1,1 miliardi di Bridgewater contro banche e aziende italiane
16/10/2017 12:49 di Laura Naka Antonelli
QUOTAZIONI Intesa SanpaoloUnicreditGenerali AssEnelPrysmianBanco BpmBper Banca
In totale, l’attacco speculativo di Bridgewater Associates contro le aziende italiane – finanziarie e non finanziarie – è superiore a $1,1 miliardi.

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Bridgewater Associates, l’hedge fund numero uno al mondo di Ray Dalio, ha lanciato una vera e propria crociata contro l’Italia.



Stando ai dati di Bloomberg, un attacco speculativo da $770 milioni è stato lanciato contro cinque banche e una compagnia assicurativa italiane: si tratterebbe della scommessa bearish record di Bridgewater Associates in Europa.

Salone del risparmio 2016- le opportunita di investimento con i tassi di interesse sotto lo zero
In occasione del Salone del Risparmio 2016, FinanzaOnLine TV ha intervistato alcuni dei principali esponenti del mondo del risparmio gestito e della finanza italiana. Se fino a qualche anno fa sembrava impossibile immaginare avere tassi di interesse negativi sul fronte dei titoli di Stato e di altri titoli obbligazionari, oggi le politiche monetarie delle principali banche centrali [...]
Ray Dalio non si è fermato di certo qui, visto che il suo hedge fund, che gestisce $160 miliardi, sta scommettendo al ribasso anche su altri titoli quotati sempre sul Ftse Mib, come Prysmian e Enel: in particolare, dalle comunicazioni dello scorso venerdì, risulta che Bridgewater ha aperto una posizione short di $311 milioni contro la principale utility italiana

In totale, l’attacco speculativo di Bridgewater Associates contro le aziende italiane – finanziarie e non finanziarie – è superiore a $1,1 miliardi.



La scommessa al ribasso arriva in un momento delicato per l’Italia: non solo il suo sistema bancario è alle prese con nuove disposizioni sulla gestione dei crediti deteriorati, rese note giorni fa con l’addendum della Bce; all’orizzonte si staglia il tapering del Quantitative easing della stessa Banca centrale europea, che potrebbe dunque iniziare a staccare la spina al cosiddetto scudo BTP; e in tutto questo c’è l’appuntamento delle elezioni politiche, che sta mettendo già in guardia il mondo della finanza.

Sulle banche, le recenti novità arrivate dal fronte della Bce hanno rinfocolato dubbi sulla capacità, in particolare, degli istituti italiani, di presentare adeguati livelli patrimoniali a fronte di nuove richieste di accantonamenti.

Allo stesso tempo, sebbene abbiano in pancia più di 300 miliardi di euro di NPL su base lorda (i dati risalgono a fine 2016), le banche italiane si sono date da fare per smobilizzare gli asset non performanti, ricorrendo alla vendita o a veicoli di cartolarizzazione per ridurre la loro esposizione. Tanto che ora un’analisi di Bloomberg Intellicence rivela che la quantità di NPL è scesa di circa un quarto.

Alla luce di tali rilevazioni, Nicolas Roth, co-responsabile di asset alternativi presso Reyl & Cie di Ginevra, pur facendo notare che la scommessa di Bridgewater è “molto significativa”, sottolinea che è possibile che “l’hedge fund sia arrivato tardi a shortare le banche italiane”, visto che gli istituti stanno per chiudere altre transazioni sugli NPL, avviando un’operazione di pulizia forse lenta, ma certa, sui bilanci”.

Il grafico mostra gli obiettivi dell’attacco speculativo di Bridgewater, del valore di $1,1 miliardi, contro le aziende italiane: le ‘prede’ sono Enel, UniCredit, Intesa SanPaolo, Assicurazioni Generali, Prysmian, Banco BPM, Ubi Banca, Bper Banca.

Intesa SanPaolo è il titolo finanziario più shortato da Bridgewater Associates, seguito da UniCredit e Assicurazioni Generali.

A tal proposito, intervistato dalla Cnbc, Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa SanPaolo, ha parlato direttamente della questione, e ha detto di prevedere che Ray Dalio perderà la sua scommessa:

“Devo dirvi che, a mio avviso, (Bridgewater Associates) perderà una significativa opportunità di fare soldi con questi buoni titoli italiani”.

Bloomberg intanto rivela che, tra gli altri hedge fund che stanno shortando le banche italiane, compaiono anche quelli di Marshall Wace e Oceanwood Capital Management.

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cosa centra Generali con i NPL..... e le regole stringenti che cambiano ogni 2x3 della BCE
 

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