Una multinazionale statunitense sta cercando di corrompermi (1 Viewer)

Ignatius

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Una avida multinazionale statunitense di cui non faccio il nome per evidenti ragioni di privacy sta cercando di corrompermi.

Il prezzo che hanno stabilito per il mio silenzio è di 29,99 (ventinove/99) euro.

Essi sostengono di volermi corrispondere quella cifra perché non sono stati in grado di consegnarmi un bene superfluo, imperialista e capitalistico da me acquistato.

La loro asserzione è falsa: la scheda MicroSD da 64 GB (che ho ordinato dopo aver saturato la MicroSD da 16GB) mi è stata consegnata, l'ho inserita nel mio smartphone, e funziona.


Non è la prima volta che ci provano, ma questa volta non so come fare a liberarmi della cifra che stanno cercando di restituirmi indebitamente!

In precedenza, una volta
- mi scrissero che un prodotto era stato perso e non mi era stato consegnato per problemi del corriere
- ne ordinai un altro esemplare, ché mi serviva piuttosto prestamente
- arrivato a casa, vidi che il prodotto fantasma in realtà era arrivato
- intervenendo sul secondo ordine, riuscii ad aprire un "ticket" per segnalare che dovevano lasciare l'addebito come stava, ma senza spedirmi la merce.

Però stavolta, se non effettuo un secondo ordine, non trovo il mezzo per intervenire sul primo bloccando la restituzione della somma.


Non temete, amiche ed amici di InvestireOggi: vi terrò aggiornati/e su questa mia lotta contro il tentativo di corruzione perpetrato da parte della avida multinazionale statunitense di cui non faccio il nome per evidenti ragioni di privacy.

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Ignatius

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La cosa è complicata dal fatto che, se l'unica strada per evitare il riaccredito degli indebiti quattrini fosse la ripetizione dell'ordine, ci sarebbe una differenza di importi: per coincidenza, la MicroSD Sandisk costava 29,99 quando la comprai in quanto era "in offerta"; ora costa 40,99.
 

Ignatius

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Intanto, dopo l'inutile ricerca nel sito, ho visto che c'era un link cliccabile sull'e-mail con cui l'avida multinazionale statunitense della quale non posso fare il nome per evidenti ragioni di privacy mi avvisava dell'invio del pacchetto.

Vediamo se funziona...

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Ignatius

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Fra l'altro, nella storia, per me e per parte della prole, io presso quella spietata multinazionale statunitense avevo comprato 3 diverse powerbank [omissis]basics.

Il 12 marzo mi hanno scritto tre email per avvisarmi che i tre prodotti erano da consegnare alla opportuna ricicleria per lo smaltimento perché, in alcuni casi, le batterie si erano surriscaldate in modo anomalo; cliccando su un link avrei dovuto compilare un form, e poi avrei ricevuto un riaccredito delle somme pagate a suo tempo.

Non leggo le e-mail in tempo reale, per cui mi sono accorto di ciò solo quando mi hanno scritto altre tre identiche e-mail, il 23 marzo.

A quel punto ho diligentemente cliccato sui tre link di ciascuna delle tre email, ho segnalato quale prodotto fosse stato acquistato e ancora in mio possesso, e... curiosamente, ho ricevuto tre accrediti di pari importo (non ricordo se tre volte il costo della powerbank grossa, di quella media o di quella piccola).

Non mi sono preoccupato troppo.

Ma il 10 aprile una perfida multinazionale statunitense della quale non posso fare il nome per evidenti ragioni di privacy mi ha scritto di nuovo: evidentemente si sono accorti che, per due delle tre powerbank, non mi hanno ridato i soldi.
In compenso non si sono accorti che, per una delle tre powerbank, i soldi me li hanno dati tre volte.

Io faccio orecchie da Vimercate (MI) e non rispondo.

Anzi: se mi continuano a scrivere, gli lancio addosso una delle mie powerbank esplosive!

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