Una enorme voragine dalla circonferenza quasi perfetta: sinkhole (1 Viewer)

tontolina

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per me è troppo perfetta per essere naturale



La porta dell'Inferno

Quasi cento metri di profondità per una voragine che, nella Città del Guatemala, ha inghiottito in pochi minuti un palazzo ed una casa.

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Era il 2010 quando la prima tempesta tropicale giunse nel Centro America provocando catastrofe, distruzione, morte. Venne battezzata Agatha e provocò danni incalcolabili. Poi, a distanza di alcune settimane, Agatha si abbatté di nuovo su Guatemala City. E questa volta i danni hanno del paranormale, o almeno così sostiene qualcuno. Una enorme voragine dalla circonferenza quasi perfetta, nel bel mezzo della città, con le case rimaste in piedi che, come è ben chiaro dalla foto e dalla relativa gallery, lottano per non essere risucchiate nello spaventoso cratere che apparentemente sembrerebbe non avere fondo.

La voragine è stata probabilmente causata dalle forti piogge che hanno dissestato buona parte del Guatemala, causando frane e smottamenti del terreno incapace di reggere al peso, alla violenza, alla corrosione dell’acqua. Cosa non nuova per questo paese: esso difatti è uno dei paesi ad essere maggiormente colpito dalla furia delle tempeste tropicali e delle intemperie meteorologiche.

La sua “City” riveste un ruolo fondamentale per tutta l’America Centrale: è la capitale economica, politica e culturale del paese ed è la sua più grande metropoli, con una popolazione stimata tra i 2 milioni e i 5,5 milioni di abitanti. E’ il paese più ricco, e la città è diventata meta di molti immigrati stranieri, soprattutto arabi e cinesi. Ogni qualvolta si verifica un evento catastrofico, esso produce un danno incalcolabile non solo per la cittadina, quanto per tutta la regione.

La voragine, larga 15 metri e profonda decine di metri, da 60 a 100, a seconda delle rilevazioni, si deve a fenomeni geologici noti, legati alla natura carsica del suolo, al collasso di un sistema di drenaggio dell'acqua e all’inesistente programmazione urbanistica. Secondo quanto le notizie locali riportarono, un intero palazzo di 3 piani ed una una casa vennero inghiottiti dal "buco", ma non ci furono conferme su vittime.

A distanza di un anno, la storia si è ripetuta, seppur in ristrettissima scala. Una nuova voragine si è formata nell’arco di una notte, in una casa privata. Un piccolo corridoio di dodici metri si è formato pochi giorni fa sotto il letto di una signora di Città Del Guatemala. Avvertita da un boato improvviso, la signora Inocenta Hernandez, 65 anni, si è presto resa conto che qualcosa stesse avvenendo proprio all’interno delle sue mura. E spostato il mobile, ha scoperto un’enorme voragine. E la storia si ripete…
 

tontolina

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Filippine, buco da paura

Nelle Filippine, nell'arco di 36 ore, si forma un nuovo cratere di 20 metri. Si trova in aperta campagna, ma la paura è comunque tanta...

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Ed è di nuovo pericolo sinkhole: questa volta il cratere si è formato nei pressi della città di Dumanjug, nelle Filippine. Folle di curiosi si avvicinano alla zona che ha ceduto, incuranti del pericolo: il terreno potrebbe collassare e la voragine potrebbe allargarsi, ancora di più. Il Geologo Maria Elena Lupo spiega che al momento niente può essere definito “sicuro”: il “buco” potrebbe ingrandirsi ancora di più, ma potrebbe anche non subire ulteriori modifiche.

La dottoressa Lupo, inoltre, da un lato rassicura, dall’altro spaventa: spiega che il fenomeno non è una cosa eccezionale e che è causato dal movimento della Terra e dai suoi continui processi. Nel caso specifico, non hanno strumenti per studiare la cavità del sottosuolo.

Il buco è stato scoperto dal custode di una fattoria.
Secondo quanto racconta Walter Pesablon, 36 anni, inizialmente questo era grande quanto una padella. Ma non hanno prestato troppa attenzione a quel piccolo foro “creato” dal nulla. Durante le ore notturne il sinkhole aveva raggiunto un diametro di circa 10 metri. A mezzogiorno altri due metri si sono aggiunti ai precedenti, sino a stabilizzarsi intorno ai 20 metri durante i movimenti terreni del giorno successivo.

Ed il fenomeno dialine si espande. Già pochi mesi fa avevamo parlato di un gigantesco sinkhole apparso in Russia, a Daghestan. Questa voragine naturale si è venuta a formare in aperta campagna, tra i villaggi di Gurbuki e Karabudakhkent, senza provocare danni a case, oggetti e persone. Il buco è largo non più di trenta metri: attorno alla vicenda storie di morti e di mistero, ma si trattano di fonti poco attendibili.

Uno dei casi principali di voragine si è avuto nel 2010 quando la tempesta tropicale Agatha giunse nel Centro America provocando danni incalcolabili. Poi, a distanza di alcune settimane, si abbatté di nuovo su Guatemala City, provocando una enorme voragine dalla circonferenza quasi perfetta. E poi a Pechino, dove si è aperto un sinkhole nel centro di una strada molto trafficata.

In Italia le dialine più grandi sono due:
in Toscana se ne trova una con un diametro di oltre 250 metri,
mentre il lago di Paterno, nel Lazio, ha la profondità massima di 55 metri. Secondo l'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra) le regioni con il maggior numero di voragini sono le seguenti:
su 804 casi, 181 si sono verificati nel Lazio, 99 in Campania e 78 in Abruzzo.
Piemonte, Valle d'Aosta, Trentino e Friuli Venezia Giulia sono invece le regioni apparentemente più sicure.



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tontolina

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30 metri: una voragine in Turchia

Un'enorme voragine, perfettamente circolare, con un diametro di 5 metri ed una profondità di almeno 30 metri...

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Un’enorme voragine, perfettamente circolare, con un diametro di 5 metri ed una profondità di almeno 30 metri. Si è aperta in Turchia un paio di settimane fa, improvvisamente, nei pressi della città di Erzincan. Ma, come vi abbiamo ben abituato nel corso dei mesi, il termine adatto per definire tale "buco" è sinkhole, una depressione naturale nella superficie della Terra causata da processi carsici. E sono stati tanti, solo nelle ultime settimane, i casi in cui misteriose dialine si sono aperte sotto i piedi degli abitanti impreparati.

Era il 20 marzo quando un sinkhole gigante si è aperto in Svezia. Nulla di grave, almeno così sembrava. Ma il cratere sembra allargarsi sempre di più. Questo è stato denominato “Fabiangropen” ed è profondo circa 150 metri. Si trova a Gällivare, a 75 km da Kiruna. Nei pressi della città di Dumanjug, nelle Filippine, folle di curiosi si avvicinano alla zona che ha ceduto, incuranti del pericolo: il terreno potrebbe collassare e la voragine potrebbe allargarsi, ancora di più.

Uno dei casi principali di voragine si è avuto nel 2010 quando la tempesta tropicale Agatha giunse nel Centro America provocando danni incalcolabili. Poi, a distanza di alcune settimane, si abbatté di nuovo su Guatemala City, provocando una enorme voragine dalla circonferenza quasi perfetta. E poi a Pechino, dove si è aperto un sinkhole nel centro di una strada molto trafficata. Ma questo fenomeno riguarda anche l’Italia. Oggi sono due i sinkholes più grandi riscontrati nelle nostre regioni: in Toscana se ne trova uno con un diametro di oltre 250 metri, mentre il lago di Paterno, nel Lazio, ha la profondità massima di 55 metri.

L'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra) ha pubblicato online una mappa nazionale dei "sinkhole", ovvero delle zone a rischio sprofondamento del terreno. Il servizio ha catalogato tutte le zone interessate dal fenomeno associando, ad ogni sito, la precisa localizzazione attraverso coordinate geografiche. Su 804 casi di sinkhole, 181 sono nel Lazio, 99 in Campania e 78 in Abruzzo. Piemonte, Valle d'Aosta, Trentino e Friuli Venezia Giulia sono invece le regioni in cui non sono stati ancora riscontrati sprofondamenti.



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