un po' di buon senso: Via l’esclusione dalle scuole, via la discriminazione (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Ecco la proposta della Lega per cambiare l’obbligo vaccinale

Via l’esclusione dalle scuole, via la discriminazione. Non ci saranno etichette sui banchi dei bambini. Nessun alunno di nido o materna verrà “segnalato” per effetto di una decisione dei propri genitori (quella di vaccinare, di vaccinare in parte oppure no).

Nessuno verrà accusato di far ammalare i compagni, tantomeno espulso a metà anno “per non compromettere il percorso di relazione, autonomia, creatività e apprendimento”.

Ma soprattutto ci saranno pari opportunità: le condizioni dei bimbi 0-6 anni saranno identiche a quelle dei ragazzini di 6-16: la scuola è un diritto per tutti e la prevenzione sanitaria (che non coincide con lo stato di malattia) è frutto di una libera e responsabile scelta dei genitori.

Le premesse del progetto di modifica alla legge 119 sull’obbligo vaccinale sembrano appartenere a una politica progressista d’altri tempi (quando i partiti di sinistra erano considerati di “ampie vedute”).

Invece, il disegno di legge numero 363 depositato in Senato il 14 maggio, è stato voluto dalla Lega. Firmato da tutti senatori, entrerà in commissione Sanità presumibilmente nelle prossime settimane (le commissioni non sono ancora state formate). Quindi passerà al Parlamento.

Il primo firmatario è Paolo Arrigoni, ingegnere lecchese, al secondo mandato in Senato.

Arrigoni ha seguito l’iter della legge 119 dagli inizi.

Perché avete pensato subito di cambiare questa legge?
“La abbiamo sempre considerata illiberale. Ha alimentato divisioni all’interno delle famiglie e fra i medici stessi, molti dei quali hanno paura ad esprimersi [perchè vengono radiati]. Anziché promuovere l’informazione ha accresciuto la diffidenza: gli eventi avversi non si possono negare così come una scelta di prevenzione medica non può essere costrittiva e condizionante l’ingresso a scuola. A meno che non subentrino condizioni di emergenze infettive che, finora, non si sono verificate”.

Cosa proponete di modificare?
“Per il momento tre punti. Primo: il comma 3 dell’articolo 3 che prevede che l’attestato vaccinale completo sia requisito d’accesso al momento dell’iscrizione solo per i bimbi 0-6 anni e non per quelli più grandi. Vi è una disparità di trattamento che intendiamo risolvere: non vi è alcun fondamento per ammettere a scuola alcuni bambini ed escluderne altri. Oltretutto è un comma che fa a pugni con altre leggi sul diritto all’istruzione, sulla continuità educativa e sulla non discriminazione. Perciò le prove delle avvenute vaccinazioni non saranno più requisito d’accesso”.

E le multe da 100 a 500 euro per ogni vaccinazione non fatta?
“Non abbiamo toccato le sanzioni. Ma abbiamo ragionato sull’ipotesi di usare il ricavato per potenziare i servizi informativi e la farmacovigilanza, come è avvenuto, con successo, prima della legge 119, in Regione Veneto”.

Secondo punto da cambiare?
“È collegato al primo. Si tratta del comma 5 dell’articolo 3 bis. La legge 119 parla di decadenza dell’iscrizione dalle scuole dell’Infanzia, a partire dall’anno 2019/20, in caso di mancata o carente documentazione. Vi è sempre una ingiustificata disparità di trattamento rispetto a ciò che è previsto per ragazzi da 6 a 16 anni. Per questi ultimi nessuna decadenza di iscrizione, solo la multa”.

Ma non è un controsenso pagare per non vaccinarsi? Ogni multa presuppone un’infrazione, in questo caso presupporrebbe un’informazione e poi una scelta.
“È un controsenso”.


Terza modifica?
“Il comma 2 dell’articolo 1. Si parla di usare i vaccini mono componenti su chi ha già contratto quelle malattie i cui antigeni sono inseriti nei vaccini plurimi. Ma la legge 119 dice anche che, se non sono disponibili i vaccini monodose, si debbono fare comunque gli altri. Noi diciamo che non si deve costringere nessuno, già immunizzato, a ricevere nuovi antigeni di malattie già contratte perché il Sistema Sanitario non ha a disposizione le formulazioni. Una indisponibilità del Sistema Sanitario non può ripercuotersi sul singolo”.

Avete discusso la proposta di legge con il ministro Giulia Grillo?
“Nello specifico no. Ma ci siamo incontrati e confrontati sulle esclusioni da scuola, anche lei è contraria”.

Se il ministro facesse un decreto legge sistemerebbe la situazione con l’inizio delle scuole?
“Sì”.

Quando accennava alle divisioni provocate dalla legge 119 ha detto che alcuni medici hanno timore a dire quello che pensano. Come vede le radiazioni dei medici per “dissenso vaccinale”?
“Non entro nel merito ma osservo che è alquanto strano che uno Stato reagisca alle critiche con le radiazioni, è davvero un brutto segnale”.

Delle vaccinazioni cosa è di competenza medica e cosa della politica?
“…il medico autentico, come lo scienziato, si mette sempre in discussione, si nutre di dubbi, non li elimina. Il buon politico agisce con buon senso, in equilibrio. Si occupa della salute pubblica che non è in contraddizione con quella privata: se i singoli stanno bene anche la collettività è in salute. Nello specifico mi auguro che torni in auge la Commissione vaccinale (formata da ricercatori e studiosi indipendenti che decidano le vaccinazioni da adottare)”.

Ha vaccinato le sue figlie?
“Sì”.
 

tontolina

Forumer storico
Molto importante!
L'immunità da vaccini non ha gli stessi effetti dell'immunità naturale.
Il concetto di “immunità di gregge” si è materializzato nel 1930, quando la Johns Hopkins University Arthur Hedrich scoprì che, dopo la contrazione del morbillo del 55% della popolazione di Baltimora (e quindi l’immunità al morbillo), il resto della popolazione, o “branco”, è diventata protetta. Questo concetto fornisce le odierne motivazioni, per insistere che tutti siano vaccinati.Nel 1933 fu stabilito che se almeno il 68% della popolazione è in grado di costruire autonomamente le proprie difese naturali, non si manifesta nessuna supposta epidemia.
Più tardi, i vaccinologi hanno adottato il concetto e aumentato la cifra dal 68% (NdR: piano piano...nel corso dei decenni) poi al 70-75%- poi al 80-85% ed infine oggi (2016) al 95% (la prossima percentuale sarà il 98%-100%....); tutto ciò senza alcuna giustificazione scientifica dimostrata.

Oggi sappiamo che la supposta immunità, è inefficace anche col 99-100% di copertura ..."

CREPANELMURO.BLOGSPOT.COM

Vaccini - La teoria della “herd immunity” (immunità di gregge)
 

tontolina

Forumer storico
upload_2018-6-24_14-58-5.png
.
 

tontolina

Forumer storico
Ecco 22 fatti (non bugie) sui vaccini
22 giugno 2018 3 commentiScritto da Alberto Medici


I media riferiscono che il dr. Burioni, in risposta alle affermazioni di Salvini sulla potenziale pericolosità dei vaccini, abbia chiesta di citare fatti, e non dire bugie.

Non che Salvini ne abbia bisogno, ma ecco qui 22 fatti che sottopongo all’attenzione di chi attacca pregiudizalmente chi afferma la potenziale dannosità dei vaccini.

Provate a smentirmi, per piacere.

-oOo-



  1. è un fatto o una bugia, che il film Vaxxed tratta della storia vera di un pentito, un delatore, una “gola profonda” del CDC (Center for Disease Control) che, di sua spontanea volontà, non costretto da nessuno, ha dichiarato cose di cui era a conoscenza perchè direttamente interessato?
  2. è un fatto o una bugia, che tale personaggio, William Thompson, aveva partecipato ad uno studio iniziato nel 2001, che analizzava in maniera statistica la correlazione fra il vaccino trivalente (MMR, in italiano MPR, Morbillo Parotite Rosolia) e l’autismo? E che tale studio, il cui scheduleprevedeva il rilascio dei risultati per il primo dicembre 2001, non fu reso noto fino al 2004? Ed il motivo per questo ritardo era che in effetti una correlazione c’era, in particolare fra i bambini di colore, evidenziando che l’incidenza dell’autismo era maggiore (di oltre 3 volte tanto) per quelli che avevano assunto il vaccino nei tempi previsti (entro i 18 mesi) rispetto a quelli che lo avevano preso a 36 mesi?
  3. è un fatto o una bugia, che il CDC rimaneggiò quei dati (riferimenti dello studio: Destefano et al.) fino a a) ridurre l’indice di correlazione a 1,8, ma soprattutto b) riducendo la numerosità del campione fino a renderlo non statisticamente significativo?
  4. è un fatto o una bugia, che nonostante gli USA siano il paese dove si fa causa a tutti, anche al proprio comune per una buca sul marciapiede, nonostante Vaxxed abbia fatto nomi e cognomi non è stato citato a giudizio da nessuno degli interessati? Non Le sorge il dubbio che se ci fosse stato anche un minimo elemento di falsità, di diffamazione, o di fake news come lei ama ripetere sarebbe stato facilissmo portarli in tribunale e rovinarli, mediaticamente ed economicamente?
  5. è un fatto o una bugia, come ammesso dallo stesso CDC, che non esistono studi comparativi per la valutazione degli effetti o della pericolosità dei vaccini fra campioni che met ano in confronto bambini vaccinati con bambini non vaccinati, come si farebbe per qualsiasi farmaco (esperimenti in doppio cieco)? E che quindi anche i risultati dello studio in questione, pur significativi, avrebbero potuto essere molto più allarmanti se si fosse fatto un confronto non fra bambini che avevano assunto il vaccino trivalente ad età diverse ma fra bambini che avevano assunto il vaccino e bambini che non lo avevano assunto?
  6. è un fatto o una bugia,che il CDC è un ente governativo e, come tale, viene pagato dai contribuenti e dovrebbe perseguire gli interessi della salute pubblica? E lo sa che la responsabile a quel tempo del CDC Julie Gerberding andò, dopo quello studio, ad occupare l’importante posizione di responsabile del settore vaccini proprio in Merck, uno dei principali produttori del vaccino trivalente, oggetto dell’analisi a quel tempo?
  7. è un fatto o una bugia, che negli USA non si possono citare a giudizio i produttori di vaccini per gli eventuali danni ricevuti, ma ci si deve relazionare con uno speciale tribunale governativo, in cui le case farmaceutiche non partecipano, e i rimborsi che eventualmente vengono accordati alle famiglie dei bambini danneggiati sono pagati dal governo (con i soldi delle tasse dei cittadini) e non dalle case farmaceutiche?
  8. è un fatto o una bugia, che tale fondo di compensazione ha già erogato compensi per oltre 3.500 milioni di dollari (cioè 3 miliardi e mezzo di dollari), a riprova che i vaccini sono tutt’altro che sicuri e privi di effetti collaterali?
  9. è un fatto o una bugia, che nella causa Bruesewitz versus Wyeth del 2011 la corte suprema USA sentenziò che …I vaccini sono intrinsecamente insicuri (Vaccines are unavoidably unsafe)“, per bloccare tutte le successive ipotesi di cause contro le case produttrici di vaccini?
  10. è un fatto o una bugia, che l’autismo sta esplodendo, soprattutto negli USA, passando da malattia pressochè sconosciuta e neanche studiata all’università (1 caso su 10.000)a 1 caso su 60-70 oggigiorno?
  11. è un fatto o una bugia, che il caso del pentito Thompson non è stato trattato nei media principali americani, e quando un lettore l’ha pubblicato su iCNN (una sorta di blog con i contributi liberi dei lettori) nonostante avesse dato avvio ad una seguitissimo thread con moltissimi commenti è statorimosso d’autorità dalla CNN? E che quindi la volontà di censura del dibattito sui vaccini è condivisa anche dai media mondiali, anche sulla rete?
  12. è un fatto o una bugia, che il dr.Andrew Wakefield, uno dei primi a suggerire una possibile ipotesi di correlazione fra Autismo e vaccino trivalente, con un famoso paper pubblicato nel febbraio 1998 sulla rivista medica The Lancet, non dichiarava questa correlazione ma, sulla base delle testimonianze dei genitori, suggeriva semplicemente la necessità di ulteriori indagini?
  13. è un fatto o una bugia, che il principale accusatore di Wakefield fu il giornalista Brian Deer,che lavorava come freelance per il gruppo News International di Rupert Murdoch, e allo stesso tempo il figlio di Murdoch, James Murdoch, sedeva nel consiglio di amministrazione di GlaxoSmithKline come direttore non operativo?
  14. è un fatto o una bugia, che le accuse rivolte a Wakefield sono state smontate da un tribunale inglese che ha demolito l’impianto accusatorio della commissione medica, nel corso del processo che il gastroenterologo Walker-Smith, coautore del paper del Lancet, ha portato avanti per riavere giustizia?
  15. è un fatto o una bugia, che la citazione del vaccino, da parte del dr.Wakefield, nel suo articolo sul Lancet, era dovuta alla segnalazione degli stessi genitori dei bambini autistici? E che lo stesso Wakefield, per onestà intellettuale e deontologia ritenne giusto citare questo particolare, pur sapendo a cosa sarebbe andato incontro?
  16. è un fatto o una bugia, che il dr. Wakefield era un gastroenterologo e che, contattato dai genitori dei bambini autistici, all’obiezione “non ne so nulla di autismo“, si sentì rispondere che tutti i bambini soffrivano di disturbi gastro-intestinali? E che la dottoressa McBride-Campbell ha guarito il proprio figlio dall’autismo, e moltissimi altri, con la sua dieta GAPS, studiata apposta per ristabilire la piena funzionalità del tratto intestinale?
  17. è un fatto o una bugia, che stanno emergendo, forse proprio sulla scia dei pentiti come quello di cui si parla in Vaxxed, altri virolgi e scienziati che ammettono di aver falsificato i dati per far apparire i vaccini più efficaci, come nel caso della Merck [3]?
  18. è un fatto o una bugia, che fra gli Amish, comunità religiosa che non pratica la vaccinazione, non sono presenti bambini autistici (se non casi rarissimi), mentre la presenza di altre patologie normali come diabete, tumori, osteoporosi, ecc. si riscontra in percentuali analoghe?
  19. è un fatto o una bugia, che i recenti casi di poliomelite rilevati in Ucraina, nonostante la stampa abbia cercato di ricondurli a bassi tassi di vaccinazione, erano in realtà proprio dovuti ai vaccini [4]?
  20. è un fatto o una bugia, che si stanno moltiplicando i casi in cui i giudici riconoscono la correlazione fra vaccini e autismo, concedendo indennizzazioni e vitalizi[5]?
  21. è un fatto o una bugia, che i metalli pesanti ancora presenti nei vaccini, come il mercurio o l’alluminio, sono molto più dannosi rispetto a quelli che si possono trovare in natura o ingeriti col cibo perchè sono a) iniettati in vena o nei muscoli; b) in forma di nano particelle che penetrano molto più facilmente la barriera cerebrale causando infiammazioni; e c) combinati chimicamente con il polisorbato, per facilitarne l’assimilazione (e di conseguenza gli effetti nocivi)?
  22. A proposito di tutta la teoria alla base del principio della vaccinazione,è un fatto o una bugia, che il biologo tedesco Stefan Lanka, che aveva garantito la somma di 100.000 € a chi gli avesse portato le prove dell’esistenza del virus del morbillo, non li ha ancora pagati a nessuno, supportato in questo dalla sentenza dell’Alta Corte Regionale di Stoccarda, che ha stabilito che, fino ad ora, nessuno ha portato prove sufficienti a dimostrare l’esistenza di tale virus?
 

tontolina

Forumer storico
tutto questo viene da una lunga storia di sangue, sudore e lacrime

VACCINI - ESCLUSIVO: ECCO LA RICERCA DI MONTANARI APPREZZATA DA SALVINI
 

tontolina

Forumer storico
Tre BUFALE che NON VOGLIO PIÙ SENTIRE NÉ LEGGERE. L’immunologia e la vaccinologia sono scienze della complessità, rifuggono dalle facilonerie del web e dagli slogans di finti esperti, che pur ancora vanno per la maggiore. Ci sono tre frasi tipiche ripetute alla nausea, che non sopporto più: 1) Che “da quando ci sono i vaccini sono calate le malattie” (lasciando intendere che quelli sono LA causa del fenomeno): con la stessa “logica”, da quando ci sono i vaccini sono aumentate tante malattie ancora più gravi, compreso l’autismo; le serie temporali NON sono una “prova” di alcunché. 2) Che “è morto un bambino perché non si era vaccinato”: con la stessa “logica” sono morti 4 bambini perché li hanno vaccinati; basta speculare sui morticini! 3) Che “i vaccini sono efficacissimi e sicurissimi”: frase totalmente priva di evidenze degne di questo nome; si può invece provare con estrema facilità che i vaccini per tetano, difterite e polio fanno più male che bene. Ah, dimenticavo, non voglio più neanche sentire che “i popoli nordici si vaccinano volontariamente perché sono più civili degli Italiani”: chi dice così si colloca da solo tra gli incivili.
Si spera che ora, col nuovo Governo, la politica vaccinale sia affidata ad un team di veri esperti e non ai pochi funzionari che hanno “assistito” la Lorenzin. Si spera anche che i giornalisti assumano posizioni più critiche e consapevoli della difficoltà della materia, tutta da rivedere.

Paolo Bellavite
 

tontolina

Forumer storico
sabato 23 giugno 2018

Marco Cedolin

I pennivendoli prezzolati che vengono lautamente retribuiti per screditare il nuovo governo, sembrano davvero pagati a cottimo, tanto è l'impegno che quotidianamente profondono nel creare fake news dal nulla sugli argomenti più svariati.
Oggi sembra essere il turno dei vaccini, a giudicare dalla quantità dei titoloni e relativi articoli (ma per chiamarli articoli occorre davvero molta bonomia) che vogliono indurre l'opinione pubblica a credere che proprio sul tema vaccini sia nato un conflitto fra Salvini e il ministro della salute Giulia Grillo….
giugno 23, 2018
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
 

tontolina

Forumer storico
Vaccini vs shampoo: Sanofi premia la Federazione dei Pediatri
Luogocomune - Vaccini vs shampoo: Sanofi premia la Federazione dei Pediatri
Categoria: Medicina & Salute
Pubblicato: 28 Giugno 2018
Letture: 2310
La Federazione dei Pediatri vince un premio per la migliore campagna di comunicazione sui vaccini. Chi mette in palio il premio? La Sanofi, che i vaccini li produce.

di Marcello Pamio

Inizio prendendo a prestito la memorabile frase tratta dalla scena finale del film di fantascienza “Blade Runner”, dove l’androide Roy Batty prima di spegnersi fa il monologo divenuto famoso, al poliziotto Deckard, interpretato da un giovane Harrison Ford.

“Io ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire”.

Sono passati 36 anni da quel capolavoro cinematografico, ma se in un ipotetico futuro Roy venisse ricostruito in laboratorio, la sua memoria cibernetica del periodo odierno esprimerebbe cose molto diverse: “Io ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Individui senza diploma gestire ministeri dell’Istruzione. Famelici avvoltoi, nascondersi dietro gli aiuti umanitari e speculare sulla pelle di milioni di disperati. Squallide marionette senza arte imporre per legge 10 vaccini. Ho visto infine balenare nel buio della notte il luccichio del premio vinto dalla Federazione dei pediatri messo in palio dalla società che produce vaccini. È tempo di svegliarsi”.



Purtroppo questa non è fantascienza bensì la triste realtà. In un paese normale queste cose non sarebbero mai potute accadere. Ma l’Italia si sa non lo è… Soprattutto l’ultima vicenda supera anche la più fervida delle fantasie.

La FIMP, la Federazione Italiana Medici Pediatri qualche giorno fa ha ricevuto il premio per la migliore campagna di comunicazione sviluppata da operatori di sanità pubblica, università, centri di ricerca, società scientifiche, Asl e distretti sul tema vaccini. Già questo è sufficiente per far impallidire anche il più peloso degli stomaci.

Dover premiare pubblicamente una campagna mediatica (cioè di marketing) organizzata da una società, per così dire scientifica, lascia il tempo che trova e fa comprendere che il Sistema è attualmente sotto scacco matto.

Ma il punto cruciale non è tanto questo. La cosa veramente sconvolgente è che a decretarne la vittoria è stata la giuria di “PerchéSì: laboratorio di idee per comunicare il valore dei vaccini”, il primo “contest” sulla corretta ed efficace comunicazione sui vaccini promosso nientepopodimenoché dalla Sanofi-Pasteur, la divisione vaccini della Sanofi.

Stiamo parlando della terza multinazionale nella classifica mondiale delle società che fatturano di più con i veleni vaccinali. Nel 2017 ha incamerato 5,76 miliardi di dollari e le previsioni di EvaluePharma per il 2024 danno la ditta francese ad oltre 8 miliardi di dollari. Solo con i vaccini!

Dal punto di vista scientifico, umano, sanitario e istituzionale fa molta tristezza vedere come la Federazione dei pediatri si presti a simili giochetti e manipolazioni. Il conflitto d’interessi è molto preoccupante, anche perché le istituzioni sanitarie pubbliche non dovrebbero essere scevre e indipendenti dalle industrie? Possono i medici pediatri avere collegamenti con le ditte che producono farmaci pediatrici? Dove sono finiti i pediatri onesti intellettualmente? Se avessero ancora un briciolo infinitesimale di dignità professionale e amore per l’Ars Medicandi, dovrebbero ribellarsi cancellando l’iscrizione alla federazione e ritirando la quota annua...

“Prendiamo atto - scrive l'amica Nassim Langrudi del Corvelva - che la politica sanitaria di un paese sia diventata oggetto di iniziative in stile ‘ricchi premi & cotillon’, il che è veramente illuminante sulla validità scientifica che sta alla base dei vaccini”.

La strada intrapresa dall’industria farmaceutica, sostenuta e appoggiata dalle associazioni di settore, è la medesima del marketing commerciale tradizionale. Quando i pubblicitari lavorano per esempio su un sapone, devono convincere i consumatori che non si tratta di un banale detergente, ma di un prodotto che oltre a lavare, regala emozioni e sogni. Il marketing non vende prodotti, ma illusioni e sogni.

Continua Nassim: “in pratica l’intero sistema è incentrato sulla pubblicizzazione del prodotto, sulla promozione pubblicitaria nei vari settori rivolta a vario pubblico. Peccato che si tratti di farmaci, non esenti da rischi (inesistenti nelle suddette campagne), somministrati per via parenterale, contenenti anche sostanze pericolose (vedere foglietti illustrativi) e, nel caso del ‘progetto vincente’, destinati a bambini”.

Esatto. Il sapone in questo caso è un farmaco destinato ai neonati che contiene sostanze cancerogene, neurotossiche e DNA umano e animale in grado di scatenare reazioni immunitarie serie, complesse e imprevedibili.

Ecco come il marketing vende illusioni: i vaccini non sono farmaci normali, ma “prodotti” senza alcun rischio, che hanno salvato in passato e salvano tuttora milioni di vite umane. Il discorso non fa una piega. Peccato che la realtà sia molto diversa.

Alla gara purtroppo hanno partecipato molte istituzioni pubbliche, ecco i dieci finalisti, ovviamente pagati con i soldi pubblici:

- Campagna vaccinazioni operatori sanitari - SIP, Società Italiana di Pediatria (SIP)

- Vacciquiz - sempre la SIP

- Ilsitovaccinarsiinsicilia - dell’Università degli Studi di Palermo

- Campagna Vaccinarsiinpuglia - Università di Bari

- Progetto Bfree - FIMP, la vincitrice

- Programma AzioneSalute - ASL di Taranto

- I vaccini tornano a scuola - ASL di Taranto

- Proteggitiperproteggermi - Azienda Ospedaliera Università degli Studi di Palermo

- Campagna Promozione Vaccinazione influenzale - Azienda Ospedaliera Università di Perugia

- Evento adulti e vaccinati - Università di Pisa



Dopo aver sdoganato il marketing dei farmaci ora spudoratamente sdoganano le vaccinazioni come se fossero la panacea per tutti i mali. Banali farmaci i cui rischi per la salute sono minori di quelli di uno shampoo delicato per pelli sensibili…

A questo punto mi sento in dovere di dare gratis uno spunto per la gara pubblicitaria del prossimo anno. Una mamma bellissima (del tipo “famiglia barilla”), tranquilla e sorridente, fischiettando accompagna in SUV (l’auto che rende l’idea della sicurezza) il figlio biondo oro, appena uscito da un programma di eugenetica, a farsi inoculare una decina di vaccini. Cambio di scena, un’altra mamma, questa volta più trasandata, tipo figlia dei fiori, sta lavando sgraziatamente la testa di suo figlio, un bambino decisamente bruttino con tanto di alopecia areata, usando uno shampoo tossico e pericoloso…

Buca lo schermo il piccolo ariano chiedendo sorpreso: "Già fattoooo?", e pochi istanti dopo la scritta "Vax-indolor"! L’altro bambino invece non verrà mai più fatto vedere, lasciando all’immaginario collettivo l’idea della triste sorte a cui vanno incontro coloro che usano gli shampoo senza responsabilità…

Le ingorde lobbies puntano sempre a tutto il mercato, e ora sarà più chiaro il motivo per cui la Johnson & Johnson produce sia detergenti che farmaci…

Fonte
 

Users who are viewing this thread

Alto