

Conto alla rovescia a tinte "hot"
Sesso, viaggi, famiglia e gola tra le priorità degli italiani in caso di disastro imminente. Ma la crisi fa molta più paura...
Viaggi, sesso e famiglia: sono queste le tre priorità degli italiani alla vigilia di una ipotetica Apocalisse. A tutte le congetture sulla fine del mondo, tra allarmismi, ipotesi e coincidenze, National Geographic, in collaborazione con GFK-Emer, ribatte con un sondaggio che rivela come reagiremmo al Count down (con la “C” rigorosamente maiuscola). Che siano
ufo o
Maya, catastrofi ambientali o punizioni “celesti”.
Il 58% cambierebbe il proprio stile di vita: gli ultimi mesi di vita sarebbero dedicati soprattutto ai viaggi (74%) e alla famiglia (60,1%). Ma c’è chi preferirebbe abbandonarsi ai piaceri della carne:
il 27,2% farebbe sesso a più non posso. Sono soprattutto gli uomini a volersi liberare di qualche tabù di troppo (44,2%), mentre solo una donna su dieci si concederebbe alle voluttà fisiche (13,5%). Tra le altre opzioni si segnala un 21,4% che lascerebbe immediatamente il lavoro, mentre il 20,2% direbbe addio alle diete per dedicarsi ai piaceri dell’altra” carne, quella da arrostire.
Guardando ai dati del sondaggio nel resto d'Europa, la paura per il futuro non è causata da antichi scritti di civiltà scomparse né da epidemie misteriose: è la crisi economica il vero problema, sopratutto nei paesi più deboli come
Spagna (64%), Grecia (57%) e
Portogallo (49%). Un’ansia che cala decisamente in Germania (30%) e nei Paesi scandinavi:
Finlandia (31%), Danimarca (25%) e
Norvegia (24%). E per gli italiani?
Un'eventuale congiuntura finanziaria è temuta da oltre un terzo dei nostri connazionali (35,7%). E fa molta più paura dei
terremoti (7,3%), dell'immigrazione (6,9%), dell'inquinamento (6%) e della mafia (5%). La seconda cosa che spaventa di più, correlata alla prima, è la perdita del posto lavoro (34%).