un,dos,tres,un pasito bailante by mototopo (2 lettori)

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GUEST POST: 2013 E OLTRE

[Nota di Riecho: Scusate il mancato aggiornamento del blog nell'ultima settimana, ma sono stato occupato per un progetto di cui parlerò alla mia mailing list prossimamente.]



Vi riporto qui uno dei migliori articoli che abbia mai letto per chiarezza e lucidità nella descrizione della situazione attuale e le prospettive future. Il linguaggio e l'approccio sono un po' tecnici; mi auguro che ciò non vi impedisca di cogliere il messaggio, che è del tutto simile a quello che ho cercato di comunicarvi in questi anni: quello che stiamo vivendo è già accaduto innumerevoli volte in passato, e la storia ci insegna che il processo è inarrestabile. Tocca subirlo o reagire in modo individuale.





"Stiamo attraversando una delle crisi più profonde della Storia. Neppure nel corso delle due guerre mondiali il debito dei paesi industrializzati aveva raggiunto una dimensione così elevata come l'attuale e tale da impedirne lo sviluppo. Tuttavia, i governi degli USA, Europa e Giappone mirando al mantenimento dello status quo trasferiscono il costo dei debiti alle loro economie sottraendole le risorse per superare la recessione. I bassi tassi di interesse incoraggiano ulteriore debito mentre continui stimoli monetari deprezzano le valute. All'orizzonte si profila un collasso generale. Si tratterebbe solo di indovinarne la forma e l'epicentro. Si è già raggiunto il punto di non ritorno o lo si può ancora evitare? Una prognosi sul futuro richiede prima di tutto un approfondimento dell'interazione tra inflazione e deflazione, le due forze opposte che oggi si scontrano sulla scena del dramma economico.



Inflazione e deflazione



L'inflazione e la deflazione sono, in ultima analisi, rispettivamente la svalutazione e la rivalutazione dell'unità monetaria. Si ha inflazione quando l'aggregato monetario si espande più velocemente di quello dei beni. Se la moneta abbonda e i beni sono scarsi, il loro prezzo aumenta e la moneta si deprezza. Con la deflazione si verifica il contrario: l'aggregato monetario si contrae più velocemente di quello dei beni, i prezzi calano e l'unità monetaria si rivaluta.



L'inflazione è un fenomeno politico perché l'aggregato monetario è regolato dagli istituti di emissione in accordo con i governi. Entrambi pensano che in presenza di recessione stimoli monetari provochino un aumento della domanda di beni e quindi della spesa aggregata. Ma è solo un'illusione: l'inflazione non aumenta mai la ricchezza netta. Il suo esito finale è sempre la svalutazione monetaria e la contrazione della ricchezza. Un'inflazione intorno al 3 per cento all'anno, considerata innocua, dimezza il potere d'acquisto nel corso di una generazione. Se raddoppia lo di...







 

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SIAMO NOI CHE LI SALVIAMO, ALTRO CHE BALLE!

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SIAMO NOI CHE LI SALVIAMO, ALTRO CHE BALLE!

http://www.google.com/gwt/x?source=...t/modules.php?name=News&file=article&sid=5031
Art.503122 novembre 2012, Byoblu. Dal 2000 al 2011 l'Italia ha contribuito ai bilanci UE con 145,11 miliardi di euro. Di contro, ha beneficiato di fondi UE per 120,29 miliardi. Abbiamo regalato a questa Europa ben 25 miliardi di euro: 50mila miliardi di lire ... Il grafico e i dati ...
LINK: http://www.liberamenteservo.it/modules.php?name=News&file=article&sid=5031













 

mototopo

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Lo Stato non c'è più: subito un'assemblea costituente popolare

di FABRIZIO DAL COL




Il degrado morale della politica e il dilagare della corruzione hanno reso per sempre impossibile la speranza di salvare l'Italia. I partiti pensano solo a loro stessi e i politici vedono nelle elezioni l'opportunità per continuare a garantirsi i privilegi e gli stipendi dorati. Nonostante la crisi, banche, speculazioni e rigore,continuano a farla da padroni, mungendo le ultime risorse ancora disponibili dei cittadini, risorse che le scadenze di dicembre si porteranno via, lasciando così senza più speranze gli italiani. Nel frattempo il governo continua a prelevare, manu militari, a destra e a manca, senza avvedersi che la Ragioneria non serve più a nulla se non a millantare il presunto credito internazionale che, senza una svolta radicale del Paese, apparirà chiaro non essere mai stato realmente conseguito.


Lo Stato ha fallito e i politici, che ancora non hanno intenzione di farsi da parte, sono gli unici responsabili e nonostante ciò, incuranti del fatto che nessuno ormai li sopporta più, preferiscono continuare senza fine con i loro caroselli. Non esistono più riforme in grado di smantellare questo Stato, mentre invece continuano a resistere quei politici che pur di non modificare lo status quo, giocando alla roulette russa, stanno mettono seriamente a rischio la vita dei cittadini i quali pensano ormai alla concreta 'paura di non farcela' e almeno il 43,1% di loro, stando al 46 esimo rapporto annuale del Censis, condivide questo pensiero. Per il Censis questa forte disponibilità dell'opinione pubblica all'indignazione e alla mobilitazione 'contro' si iscrive nel contesto più generale di crisi delle democrazie rappresentative che attraversa gran parte delle società europee, ma assume in Italia caratteri più radicali e una diffusione più consistente. Il risultato è che la politica rischia di rimanere sotto i riflettori solo come imputata, essendo ormai percepita dalla popolazione come un costo cui non corrispondono benefici, se non per i suoi adepti. Gli scandali giudiziari che si sono susseguiti negli ultimi mesi sembrano aver ormai smascherato una classe dirigente rea, agli occhi di molti, di aver tutelato soltanto gli interessi personali.


Il tempo è scaduto, e senza una nuova assemblea costituente di iniziativa popolare da affidarsi alla società civile, dopo che i politici avranno deposto le armi, la possibilità che le tensioni sociali anche pesanti non è così remota, tensioni che potrebbero anche finire con l'avere il sopravvento. Solo lo scioglimento anticipato delle Came...
 

mototopo

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Ludwig Von Mises

mises.jpg

"Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un'espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto"





 

mototopo

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Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione.
(Henry Ford)​





“Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il sistema è contrario ai suoi interessi” [Rothschild, 1863]










Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge. (Antico detto rimaneggiato da Sisto VI).


da nn dimenticare ragastass.sempre all'occhio.
 

Val

Torniamo alla LIRA
DI JAMES P.TUCKER JR.
americanfreepress.net/

La Commissione Trilaterale vuole una guerra in Iran, una moneta mondiale e una Banca Centrale

Nel loro ultimo incontro, tenuto a porte chiuse a Dublino dal 7 al 10 maggio, i membri della Commissione Trilaterale, irritati per il loro insuccesso nello stabilire un governo mondiale e per la crisi economica che hanno generato, hanno proclamato la guerra contro l’Iran.

I piani di guerra sono stati rivelati da Mikhail Slobodovsici, consigliere capo della leadership russa, mentre passeggiava per l’albergo Four Seasons, dove la Commissione Trilaterale si è asserragliata protetta da guardie armate e a porte chiuse. Nel rivolgersi ad Alan Keenan, che lavora per il sito WeAreChange.org, lui credeva di parlare ad un collega della Commissione.


“Stiamo decidendo il futuro del mondo” ha detto Slobodovisci. “Abbiamo bisogno di un governo mondiale” ha proseguito, ma, riferendosi all’Iran, “dobbiamo sbarazzarcene” ha affermato.

Indubbiamente è stato un proclama di guerra della Trilaterale. Molti dei milionari e miliardari della Commissione hanno pesanti investimenti nell’industria e le guerre fanno enormi profitti.

Improvvisamente Slobodovsici ha notato che la targhetta di Keenan era diversa dall’etichetta della Commissione e ha detto: “Non posso parlare – noi operiamo secondo le regole di Chatham House.”

A Slobodovsici la Trilaterale ha richiesto di pretendere ulteriori scuse per l’eccidio di una cifra stimata tra i 30 e 60 milioni di abitanti della vecchia Unione Sovietica ad opera del dittatore Josef Stalin. Il primo ministro Vladimir Putin ha chiesto umilmente scusa nell’anniversario dell’esecuzione di 20.000 soldati polacchi. Putin ha ammesso che il massacro era stato eseguito dai sovietici, non dai tedeschi come sostenuto dai sovietici per mezzo secolo. Nonostante tutto, il presidente russo Dmitry Medvedev ha nuovamente chiesto scusa il giorno dopo (il 9 Maggio), accusando i cittadini sovietici di aver tollerato il massacro, affermando che essi erano pienamente consapevoli dello spargimento di sangue.

Gli illustri membri della Trilaterale non sono mai stati così depressi.

“Ogni anno va peggio”, ha sostenuto uno di loro. “Perché ci prendiamo la briga di vederci ancora?”

“Non possiamo semplicemente cedere e lasciare,” ha risposto un altro. “Il Bilderberg si attende la bozza di un piano da parte nostra”.

Una parte notevole delle loro frustrazioni deriva dal fallimento nello stabilire un governo mondiale. Nel 1999, sia la Trilaterale che il gruppo Bilderberg confidavano nel prevedere che avrebbero ottenuto un governo mondiale per l’anno 2000. Una decina d’anni dopo, il loro obiettivo appare ancora più lontano. E di questo loro danno colpa ai “nazionalisti”, che si oppongono alla resa della sovranità nei confronti degli organismi internazionali.

Il gruppo Bilderberg si incontrerà dal 4 al 7 giugno in Spagna, a Sitges, una cittadina vacanziera a circa 20 miglia da Barcellona, per fare scelte definitive su cosa imporre al mondo.

Il Bilderberg chiuderà l’intero perimetro del Dolce Sitges con guardie armate e sicurezza privata. Il Bilderberg è composto da circa 120 finanzieri internazionali, capi di stato europei ed alti ufficiali della Casa Bianca, e dai segretari dei dipartimenti di Stato e Commercio, tra gli altri.

La Commissione Trilaterale è la squadra di riserva, con poco più di 300 partecipanti. Il Bilderberg, la squadra principale nell’aspirante governo mondiale segreto, ne conta poco più di 100. I due gruppi hanno una leadership coordinata e l’obiettivo comune di un governo mondiale sotto il loro controllo.

Tuttavia la Trilaterale attira capi di stato e altri alti funzionari in Europa e finanzieri internazionali, inclusi David Rockfeller e i membri della famiglia Rotschild. Parteciperanno anche alti funzionari della Casa Bianca e dei dipartimenti del Tesoro, Stato e Commercio dell’amministrazione di Obama.

I Trilateralisti sono delusi per non essere stati in grado di sfruttare la crisi economica che hanno contribuito a generare creando un “dipartimento del tesoro” sotto l’egida dell’ONU. Danno la colpa al “crescente nazionalismo” e chiedono “come faceva quella gente a sapere di questo”, secondo testimoni all’interno dell’albergo della Trilaterale. Nonostante tutto, la Trilaterale va avanti. In un commento basato su interviste ai leader della Trilaterale o da loro dettate, l’economista Richard Douthwaite scriveva lo scorso 7 maggio su The Irish Times:

La crescita economica non può accrescere gli introiti in maniera certa e veloce in modo tale da garantire i risultati sperati. L’unico rimedio possibile è l’inflazione. Questa potrebbe essere costruita facendo creare alla Banca Centrale Europea denaro dal nulla per dare ai paesi della zona euro soldi da spendere...Un altro ostacolo irrazionale è il sentimento che il denaro non può essere creato sul nulla...

Dalle pagine di quel giornale Douthwaite chiede alla Banca Centrale Europea di avviare la stampa di valuta così come lo sta facendo la Federal Reserve, di proprietà e controllo privati, per inondare di dollari i suoi amici negli Stati Uniti.

Secondo le regole bancarie in Europa, la Banca Centrale Europea ha un limite nell’emissione di valuta per un tetto massimo del 2 per cento sull’inflazione. Doughwaite vorrebbe che questo limite fosse tolto ai banchieri.

Negli Stati Uniti, la Federal Reserve ha distribuito denaro gratuito alle banche che ne fanno parte abbassando il tasso di sconto a quasi zero. In Europa, scrive Douthwaite: “questo obiettivo potrebbe essere costruito facendo creare alla Banca Centrale Europea denaro dal nulla per dare ai paesi della zona euro soldi da spendere”.

Il risultato – osserva lui – sarebbe l’inflazione, perché ci sarebbero più soldi in circolazione per pagare i debiti dei governi. Ma in questo lui non vede nulla di male.

Comunque, come nota il membro del congresso Ron Paul, il problema dell’inflazione è che colpisce la classe operaia perché agisce come una tassa indiretta.

“Detto in poche parole, stampare valuta per pagare le spese federali diluisce il valore del dollaro, il che causa prezzi più alti per beni e servizi” avverte Ron Paul. “I risparmiatori e chi vive di entrate fisse o basse sono i più colpiti per l’aumento del costo della vita. Famiglie a reddito medio-basso sono quelle che più soffrono perché lottano per far quadrare i conti mentre la ricchezza viene letteralmente trasferita dalla classe media a quella abbiente”.

L’idea dell’emissione fraudolenta di denaro è stata abbracciata da Gary Jenkins di Evolution Securities. Ha detto che la Banca Centrale Europea può iniziare a stampare denaro per tirarsi fuori dalla fossa. “Se giungiamo sull’orlo del baratro, potrebbe essere rimasta l’unica opzione possibile” ha continuato. “Solo la BCE può stampare gli euro per salvare il sistema”.

Per ora Jean-Claude Trichet, il presidente della Banca Centrale Europea, nega che si possa avviare la stampa di denaro. Trichet sembra essere in minoranza qui e la pressione da parte dei mondialisti può forzarlo infine ad aumentare l’inflazione nel tentativo di contenere l’inevitabile collasso della UE.

Il primo ministro irlandese, Brian Cowen, era stato invitato a fare gli onori di casa al consesso della Commissione Trilaterale, per poi andare via. Questa è la prassi della Trilaterale e del Bilderberg: il capo del paese che ospita parla e poi va via. Ma Cowen non aveva gradito l’essere escluso, così è apparso deliberatamente in ritardo di 35 minuti – e i Trilateralisti non sono abituati ad essere lasciati in attesa.

Paul Volker, presidente del consiglio d’amministrazione dell’Economic Recovery Advisory Board del presidente Obama e precedentemente amministratore delegato della Fed, ha espresso la sua ira facendo domande ostili. Cowen ha cercato di separare l’economia irlandese da quella greca e di altri paesi della UE che sono sotto attacco per la crisi economica.

Volker ha detto a Cowen che sebbene lui fosse stato “storicamente... molto attratto dall’euro” ora appariva “dubbioso”. Volker ha continuato: “Voi avete alcune decisioni difficili da prendere qui, ma la questione dell’avere una Banca Centrale indipendente, il tasso d’interesse comune, la moneta comune...sono proprio curioso se nella sua testa questo genera domande circa le strutture governative dell’Europa.
“Lei non è in favore di una ulteriore centralizzazione, mi sembra di capire, sebbene altri lo siano, ma cosa significa questa crisi per il futuro dell’Europa? Ha chiesto Volker.

Cowen ha ammesso che l’euro ha dei problemi di credibilità. Ha affermato che i ministri delle Finanze della UE avrebbero rivisto “gli accordi attuali” nei mesi a venire per capire come possono essere migliorati” in modo da aggiungere credibilità alla moneta e al contempo creare ampio consenso popolare”.

In altre parole la Commissione Trilaterale prevede di:

Aumentare i prezzi della benzina negli Stati Uniti. Gli europei ora pagano 10 dollari il gallone, gli americani circa 3. I Trilateralisti sostengono che gli americani devono pagarne 7.

Il petrolio viene prodotto solo all’81% della capacità così da aumentare la domanda e quindi il prezzo. Molti dei membri sono nati nella ricchezza petrolifera.

Essi celebrano la legge sanitaria, che ritengono aumenterà drammaticamente i costi e ridurrà i servizi. E’ uno stile europeo, e Obama è il loro ragazzo tuttofare. Loro sono in attesa del giorno in cui gli americani pagheranno il 50% dei loro introiti in tasse federali, come avviene diffusamente in Europa.

James P. Tucker, Jr.
Fonte: American Free Press | America's Last Real Newspaper
Link: TUCKER TRUMPS TRILATS 222
16.05.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di RENATO MONTINI
 

Val

Torniamo alla LIRA
La famigerata Commissione Trilaterale esce allo scoperto sulla Grande Coalizione

29 aprile 2012 a 11:20 (Mondo Vecchio, Verità scomode)
Tags: Bill Clinton, Bocconi, Bruxelles, Carlo Secchi, Carlo Tecce, Cina, Club Bilderberg, Commissione Trilaterale, complotti, complottismi, Corrado Passera, cospirazioni, David Rockefeller, Enrico Tomaso Cucchiani, FIAT, Henry Kissinger, Intesa, Italcementi, Jimmy Carter, John Elkann, Lorenzo Ornaghi, Lucas Papademos, Marco Tronchetti Provera, Mario Monti, Marta Dassù, Mediaset, Monti, Papademos, Pirelli, Romano Prodi


Le idee della Commissione Trilaterale possono essere sintetizzate come l’orientamento ideologico che incarna il punto di vista sovranazionale delle società multinazionali, che cerca di subordinare le politiche territoriali a fini economici non territoriali.
Richard Falk (Emerito, Princeton), “A New Paradigm for International Legal Studies”, The Yale Law Journal (Vol 84, no. 5, April 1975)

Carlo Tecce (Fatto Quotidiano) intervista Carlo Secchi.
“Vuol sapere un segreto?”, dice Carlo Secchi con la voce impastata durante un’ora di colloquio a murare domande e tramandare leggende. La Commissione Trilateral, origine americana e desideri di tecnocrazia, dollari e diplomazia, maneggia sapientemente i segreti. Secchi è il presidente italiano, nonché ex rettore all’Università Bocconi e consigliere d’amministrazione di sei società quotate in Borsa tra cui Italcementi, Mediaset e Pirelli: “Quando il nostro reggente europeo Mario Monti ha ricevuto l’incarico dal Quirinale, e stava per formare il governo, noi eravamo riuniti: curiosa coincidenza, non l’abbiamo scelto noi”. Questo è un tentativo di respingere i complotti che inseguono la Commissione.
Monti premier, promosso o bocciato?
La Trilateral guarda l’Italia con grande interesse. Tutti sono contenti e ammirati per il lavoro di Mario Monti. È inevitabile che ci sia un’ottima considerazione del premier, che è stato un apprezzato presidente del gruppo europeo.
Prima osservava e giudicava, ora è osservato e viene giudicato.
Ovviamente i princìpi di fondo – su economia, finanza, riforme, bilancio, sviluppo – sono ancora condivisi. Mario non li ha rinnegati: c’è continuità fra il Monti in Commissione Trilateral e il Monti a Palazzo Chigi.
È un fatto positivo. Non è l’unico che passa per le nostre stanze: da Jimmy Carter a Bill Clinton, da Romano Prodi fino al greco Lucas Papademos.
Cos’è la Trilateral?
Una storia di quarant’anni, a breve onoreremo l’intuizione del banchiere David Rockefeller e le visioni di Henry Kissinger. Avevamo una struttura tripolare che rispettava i poteri di un secolo fa: americani, canadesi e messicani; l’Europa democratica, cioè occidentale; Giappone e Corea del Sud. Adesso ci spingiamo verso i paesi orientali, quelli più rampanti: India e Cina, Singapore e Indonesia. Siamo una specie di G-20 allargato. La Croazia è l’ultima ammessa.
Che ruolo giocate?
Favorire il dialogo su temi di carattere economico e geopolitico. Vogliamo coniugare l’interesse fra le istituzioni e gli affari.
Bella definizione, teorica però. Chi seleziona i componenti?
Siamo divisi in gruppi continentali e nazionali con un numero limitato. In Europa non possiamo superare i 200 membri, mentre in Italia siamo 18. Posso citare, per fare un esempio, Marco Tronchetti Provera (Pirelli), Enrico Tomaso Cucchiani (Intesa), John Elkann (Fiat). Io sono entrato come rettore della Bocconi.
Chi si dimette fa un nome per la successione, ma si cercano figure simili. Soltanto un banchiere può sostituire un banchiere.
Il nostro disegno è quello di contenere la società italiana: professori universitari, esperti militari, ambasciatori, imprenditori, politici, giornalisti. Ci vediamo due volte all’anno con vari argomenti da approfondire e cerchiamo di trovare una soluzione. Lanciamo idee.
E chi le raccoglie?
Ciascuno di noi ha un collegamento con le istituzioni. Il nostro presidente può chiedere un incontro con i commissari europei.
Noi elaboriamo proposte, non facciamo pressioni. Non votiamo mai per un nostro piano, discutiamo, punto.
Differenze con il Club Bilderberg?
Le nostre porte sono più aperte, c’è un profondo ricambio generazionale. A volte si può assistere ai dibattiti, invitiamo personalità a noi vicine, ma con un divieto assoluto: non è permesso riportare dichiarazioni all’esterno. Questo serve a garantire la nostra libertà.
C’è tanta massoneria fra di voi?
Personalmente non me ne sono accorto, può darsi che qualcuno dei membri maschi sia massone. Non c’è nulla, però, che rimandi a una loggia. Più che i grembiulini, noi indossiamo una rete: è chiaro che, avendo numerosi contatti sparsi ovunque, ci si aiuti a vicenda.
Come influenzate i governi?
Soltanto in maniera indiretta, non abbiamo emissari, non siamo un sindacato né un partito. Non mi piace il verbo influenzare.
Ma non posso negare che le nostre conoscenze siano ampie.
Scommettete contro l’Euro morente?
Non posso portare fuori il pensiero interno alla Trilateral. Posso raccontare spezzoni, elementi messi insieme durante l’ultima assemblea di Tokyo. Quando ragioniamo sull’euro ci rendiamo conto che siamo di fronte a una creatura incompiuta e quindi consigliamo un mercato europeo comune, non soltanto una moneta.
Previsioni?
La Cina è un chiodo fisso, a Tokyo è stata protagonista. Cina vuol dire crescita e integrazione, e il timore che quel mezzo potentissimo possa rallentare. Invece gli americani si sentono tranquilli, ma credono che l’Europa sia un po’ lenta a risolvere i suoi problemi e sono molto insoddisfatti di Bruxelles.
Meglio i tecnici o i politici al governo?
Ci sono tecnici ad Atene e Roma.
Papademos e Monti, due ex illustri esponenti della Trilateral.
Il prossimo modello, forse anche in Italia, sarà una coalizione trasversale come in Germania. Poi cambia poco se i ministri saranno o no dei partiti.
Quali sono i vostri amici nel governo italiano?
Oltre a Monti e al sottosegretario Marta Dassù (Esteri), per motivi professionali, dico i ministri Lorenzo Ornaghi (Cultura) e Corrado Passera (Sviluppo economico).
La Trilateral è potente perché misteriosa?
Siamo semplicemente una rete forte, la migliore al mondo. Non prendiamo direttamente decisioni importanti, ma ci siamo sempre nei momenti più delicati. Jimmy Carter non è diventato presidente perché era il capo americano: una volta alla Casa Bianca, però, sapeva di avere un gruppo di persone con cui consigliarsi“.
Carlo Tecce
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
26.04.2012
 

mototopo

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Monti espone l'agenda politica dell'Elite

<<Quindi, più condivisione delle sovranità, Si >>

(leggi: sovranità sempre più lontana dal popolo)

<<Europa politica, concludo con questo: A me piace (...) una integrazione politica dell'Europa...>>

(leggi: costruzione passo dopo passo di un governo mondiale)



<<...è una cosa talmente complessa che spesso più la si sbandiera più si mettono in moto resistenze e meno si riesce ad arrivare sull'obiettivo>>

("talmente complessa" leggi: è troppo difficile per te, lascia fare a noi che ci capiamo)

(leggi: la comprensione popolare di ciò che sta avvenendo - la democrazia - è un intralcio, meglio mettere il popolo davanti alle cose fatte)

(leggi: non puoi opporti a ciò che non sai e non comprendi, perciò per l'Elite, l'ignoranza è forza)

<<In questi 3 anni di crisi come è tipico della storia dell'Europa in corso di integrazione alla crisi si è reagito...>>

(leggi: Problema Reazione)

<<...chiaramente nella direzione di più Europa politica>>

(leggi: Problema Reazione ...Soluzione)

<<Il solo fatto - cito un esempio APPARENTEMENTE tecnico - che oggi ciascuno di noi (Governo Nazionale) debba presentare il progetto di bilancio dello stato per l'anno successivo prima a Bruxelles perchè sia oggetto di un vaglio tra pari e poi al proprio parlamento....>>

(leggi: il proprio parlamento che - teoricamente - è la sede della sovranità)

<<...è segno di quanto stia andando avanti la visione abbastanza ...politica in fondo dell'Europa Unita>>

<<Battaglia appassionante (...)&g...








 

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Giulietto Chiesa: una tempesta li spazzerà via tutti

Isabella Viola, una giovane madre di quattro figli, è mostra stroncata dalla fatica su una panchina della metropolitana di Roma. Volevo ricordarla, perché credo che questa morte sia un segnale, un grande segnale molto forte. Un campanello d'allarme, che ci dice che sta arrivando la tempesta. Comincio a pensare che sia necessaria, una tempesta, per scrollarci di dosso l'apatia che troppi di noi continuano ad avere. Guardavo, nei giorni scorsi, le facce – un po' ebeti, per la verità – di quelli che sono andati a votare per le primarie del Partito democratico. Erano contenti, probabilmente, tutti presi dall'idea di partecipare a una specie di rito democratico. E invece, era soltanto un rito: niente di più e niente di meno. Non è colpa loro, sono abitanti di Matrix. Loro non sanno. Erano tre milioni, pare, gli abitanti di Matrix che sono andati a votare per le primarie, ma in realtà sappiamo che sono molti di più, purtroppo per noi. (continua…)

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