un,dos,tres,un pasito bailante by mototopo (2 lettori)

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adesso quadra il fallimento della piattaforma dei rothscild sugli scambi in oro a shangai. ah c'e 'la mano sapiente della cina e di siur vladimir putin
 

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Bilderberg 2013 : colpire il governo Orban che ha statalizzato la banca centrale, vietato gli Ogm e fatto crescere il benessere del popolo ungherese
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1 luglio 2013 |
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Autore Redazione | Stampa articolo
Fonte: http://friendsofhungary.blogspot.it/2013/06/eu-commissioner-viviane-reding-to-plot.html
Il quotidiano ungherese conservatore ‘Magyar Nemzet’ ha ottenuto informazioni riservate da fonti vicine a chi ha partecipato alla conferenza del Bilderberg in Herdfordshire, in Inghilterra tra il 6 ed il 9 giugno su un complotto in atto perpetrato dall’Unione Europea e dai suoi agenti locali a commettere brogli elettorali nelle elezioni nazionali ungheresi del prossimo anno.
Secondo la fonte, Viviane Reding, vicepresidente della Commissione Europea, ha assicurato ai partecipanti che l’Unione Europea, attraverso l’uso dei mezzi di comunicazione controllati ed i suoi agenti in Ungheria che ricevono finanziamenti dagli Stati Uniti (partito socialista e Gordon Bajnai),
lanceranno una campagna di paura per manipolare il comportamento di voto.
Uno dei piani e’ che subito dopo le elezioni l’Unione Europea ed i suoi agenti accuseranno
il governo ungherese, attraverso il montaggio di telecamere nascoste sopra le cabine di voto,citando
testimoni oculari per mettere in discussione la legalita’ del voto.
Viviane Reding ha informato i partecipanti del Bilderberg che la Commissione europea ha gia’ avuto colloqui preliminari con un certo numero di organizzazioni e rappresentanti delle ONG in Ungheria circa l’attuazione del piano.
I media globali controllati intensificheranno le campagne di odio contro l’Ungheria nei prossimi mesi fino alla fine delle elezioni (il prossimo aprile o maggio).
Il Vice-presidente della Commissione Europea ha informato il suo capo che l’ex-ministro Gordon Bajani (finanziato dal Centro per il Progresso Americano situato negli Usa) aiutera’ nell’attuazione della campagna di terrore in Ungheria.
http://friendsofhungary.blogspot.it/2013/06/eu-commissioner-viviane-reding-to-plot.html
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Marine “zarina di Francia”: Le Pen attaccata dalla UE e difesa da Putin.
:D:D:D:D:D:Dvladimiro,un uomo,un mito un;)a realta'

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1 luglio 2013 |
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Autore Redazione | Stampa articolo
7 GIUGNO 2013 · 20:22
Fonte: Marine ?zarina di Francia?: Le Pen attaccata dalla UE e difesa da Putin. | Max Ferrari
Terrore a Parigi: il Front National di Marine Le Pen, settimana scorsa alle elezioni legislative parziali ha raggiunto il 47% in una circoscrizione dove fino all’anno scorso aveva il 15%.
Il voto degli operai francesi abbandonati ormai va a lei e la sinistra che sa bene che alle elezioni europee Marine trionferà sta cercando un’altra via per farla fuori.
Ecco dunque la strada giudiziaria: accusata di aver offeso gli islamici potrebbe essere processata, condannata ed estromessa dalle elezioni, ma per farlo occorre privarla dell’immunità di cui gode in quanto europarlamentare.
No problem: con un procedura velocissima la commissione preposta a Bruxelles ha dato il parere favorevole alla revoca dell’immunità e il 2 luglio a Strasburgo il parlamento europeo deciderà il suo destino. La Lega Nord attraverso Borghezio e Fontana ha già fatto sapere che difenderà Marine, ma la sinistra voterà a sfavore e dal centrodestra c’è da aspettarsi di tutto.
Nell’incertezza la leader francese ha però trovato una importante e inaspettata amica: la Russia di Vladimir Putin che ormai pare l’unico baluardo a difesa dell’identità europea e che l’ha accolta come un’eroina riservando grande spazio e rilevanza alle tesi del Front National sull’immigrazione, l’islamizzazione e la critica al supporto che la UE fornisce agli islamisti in Siria e in Medio Oriente.
Per capire meglio è utile riportare alcuni passi dell’intervista da lei concessa all’agenzia di stampa russa “Ria Novosti”.
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;) Presidente:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D;););););););) eh per assurdo ultimobaluardo contro......................................................................................... vladir for president
 

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;)Rimini, 100 aziende usano il baratto contro la crisi. “Buoni sconto al posto dell’euro”

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Rimini, 100 aziende usano il baratto contro la crisi. "Buoni sconto al posto dell'euro"
INFORMARE PER RESISTERE | MER 3 LUG
http://pulse.me/s/nJiXM
di Annalisa Dall'Oca - Ritornare al baratto per superare la crisi economica. Sono un centinaio le imprese riminesi che ... Read more
mat ti ricordi quando un annetto fa dissi dei buoni ,che valgono tanto quanto l eurino , beh ciapa li all'euro:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:prr::prr::prr::prr::prr::prr:
 

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Sullo IOR, tempesta doppia
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3 luglio 2013 |
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Autore Redazione | Stampa articolo
Fonte: http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350551
Non solo le dimissioni dei suoi due massimi dirigenti operativi, ma anche le rivelazioni sul nuovo “prelato” nominato da Francesco. Venutone a conoscenza, il papa potrebbe presto revocarne la nomina
di Sandro Magister

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ROMA, 3 luglio 2013 – Dal primo di questo mese l’Istituto per le Opere di Religione, IOR, è al centro di una doppia tempesta.
Doppia perché costituita non soltanto dalle clamorose dimissioni del direttore generale e del vicedirettore della controversa “banca” vaticana, Paolo Cipriani e Massimo Tulli, ma anche da un altro scandalo vicino ad esplodere, riguardante il “prelato” dello stesso IOR, monsignor Battista Ricca, fresco di nomina ad opera di papa Francesco.
*
Per quanto riguarda le dimissioni dei due massimi dirigenti operativi dello IOR, nel comunicato che ne ha dato notizia la sera di lunedì 1 luglio si legge che “dopo molti anni di servizio ambedue hanno deciso che questo atto sarebbe stato nel migliore interesse dell’Istituto stesso e della Santa Sede”. Leggi il resto di questo articolo »
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STAMPA LIBERA ha aggiunto Reddito di cittadinanza in virtù della Costituzione! al blog 9 ore fa
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Paglini (M5S): "Letta, le famiglie italiane non ce la fanno più!""

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Rimini, 100 aziende usano il baratto contro la crisi. “Buoni sconto al posto dell’euro”

di Annalisa Dall’Oca -

Ritornare al baratto per superare la crisi economica. Sono un centinaio le imprese riminesi che hanno deciso di “abbandonare l’euro” e aderire al progetto Quinc, la rete economica di scambio ideata dalla camera di commercio di Rimini e dalle associazioni di categoria per tendere una mano alle aziende in difficoltà. Albergatori, commercianti, artigiani, informatici, consulenti, progettisti: i volti di Quinc, diminutivo di Quincunx, antica moneta di bronzo coniata dalla comunità riminese Ariminum, appartengono ai più diversi settori di un’economia pesantemente gravata dalla recessione economica, e sono accomunati da un’unica necessità: fare “fronte comune” per restituire impulso al tessuto produttivo locale. Specie alle piccole e medie imprese, le più colpite da una crisi che sembra non conoscere fine.
Il sistema è semplice quanto efficace: le aziende che aderiscono al progetto, cento nella fase ‘pilota’, operano tra loro transazioni economiche non monetarie basate sullo scambio di beni e servizi, “prediligendo fornitori locali in modo da realizzare impatti positivi sull’economia riminese”. Il pagamento dei prodotti acquistati non viene effettuato solo in euro: la ‘moneta’ di scambio, infatti, sarà rappresentata da “buoni sconto riutilizzabili” che l’impresa potrà barattare o spendere comprando beni o servizi presso le altre realtà che hanno aderito Quinc. “Facciamo un esempio – spiega Maurizio Temeroli, segretario generale della camera di commercio di Rimini – un’azienda di software vende un’applicazione a una tipografia, che effettuerà il pagamento in parte in euro e in parte in Quinc. L’azienda di software potrà utilizzare i Quinc ricevuti nelle successive operazioni di acquisto, ad esempio per comprare carta, un servizio di consulenza o qualsiasi altro prodotto disponibile all’interno del circuito. Il buono sconto, ovviamente, non corrisponderà a una perdita di valore per l’azienda, ma sarà quantificato in unità di conto virtuali, i Quinc appunto, che potranno essere barattati all’interno del circuito per l’acquisto di altri beni o servizi”.
In questo modo, insomma, si argina, almeno in parte, il problema legato alla mancanza di liquidità, denominatore comune che lega un’alta percentuale di imprese in tutto il territorio dell’Emilia Romagna, e dell’Italia: “Oggi viviamo una fase di stallo – spiega Gianmario Ferrari, titolare degli alberghi Hotel Little, Hotel Nelson, L’Hotel e vicepresidente dell’Associazione Albergatori – le aziende devono superare una crisi legata al credito che immobilizza l’economica locale. Quinc potrebbe essere sicuramente una soluzione. A me personalmente il progetto è piaciuto subito, anche perché consente di instaurare un dialogo con le realtà aziendali del territorio, e ciò non può che essere positivo. Poi, parlando da imprenditore, ci vedo un nuovo segmento di mercato. Certo, non è il rimedio per tutti i nostri guai, però in momenti di crisi è importante aprire nuove prospettive”.
Così come “è importante collaborare” per rispondere agli effetti negativi di un 2012 all’insegna del segno ‘meno’: – 2,4% del Pil, in una terra un tempo fiore all’occhiello del tessuto produttivo italiano, – 4.800 posti di lavoro, persi a causa del terremoto, -13,5% degli investimenti industriali effettuati lo scorso anno, – 2,6% dei prestiti bancari alle imprese.
La débacle riguarda tutta l’Italia, e “richiede una soluzione immediata, che si basi sulla collaborazione e sulla solidarietà” sottolinea Enzo Mataloni di Serint Group, una delle aziende che cureranno la parte tecnica della rete Quinc. “Noi, come camera di commercio, abbiamo iniziato a lavorare a un progetto sulla responsabilità sociale nel 2004 e in quell’ambito abbiamo pensato di costruire questa rete – continua Temeroli – non pretendiamo certo di fornire la risposta a un problema enorme come quello della crisi di liquidità ma è attraverso il dialogo che si possono affrontare anche le difficoltà più importanti, in questo caso la necessità di lavorare pur con le casse vuote”.
“Non possiamo più chiamare ciò che stiamo vivendo ‘crisi economica’: è un cambiamento epocale al quale dobbiamo far fronte inventando nuove modalità per affrontare il mercato – spiega Fabrizio Moretti, titolare del Colorificio Mp di Viserba di Rimini – questo progetto è interessante proprio in tal senso, supplisce alla scarsità di liquidità introducendo lo scambio come mezzo finanziario e credo possa dare nuovo impulso al tessuto locale, rinvigorito dal carattere circoscritto dell’iniziativa, che favorisce un’importante sinergia tra imprese del territorio”.
Il ‘baratto’ partirà effettivamente dopo il workshop previsto per metà luglio, durante il quale le aziende che hanno aderito si incontreranno per discutere della fase operativa di Quinc. “Per il momento lo scambio avverrà tra imprese – conclude Temeroli – ma in futuro potrebbe essere ampliato e magari coinvolgere anche i consumatori, i cittadini”.
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/01/rimini-cento-aziende-usano-baratto-contro-crisi-buoni-sconto-al-posto-delleuro/642610/





 

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Il moltiplicatore monetario ed altri miti


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5 luglio 2013 |
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Autore Redazione | Stampa articolo
Fonte: http://seigneuriage.blogspot.it/2013/07/il-moltiplicatore-monetario-ed-altri.html


RISERVA FRAZIONARIA E MOLTIPLICATORE MONETARIO:
COSA SONO E COME FUNZIONANO

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Uno degli elementi basilari della teoria macroeconomica mainstream, che entra nelle menti degli studenti sin dai primi momenti di studio (spesso a loro eterno svantaggio) è il concetto di moltiplicatore monetario. È un concettoaltamente dannoso, perché resta per sempre impresso nella memoria degli studenti, e descrive in maniera molto inesatta il modo in cui le banche operano in un’economia monetaria moderna, caratterizzata da una moneta fiat e da un regime di cambi flessibili. Vediamo perché.
Anzitutto un po’ di terminologia di base:

MB = base monetaria (la somma delle riserve bancarie e della moneta circolante)
M = moneta circolante (offerta di moneta)
m = moltiplicatore monetario
RRR = tasso di riserva frazionaria (percentuale di depositi che la banca è tenuta a detenere in contanti).

A scuola si studia che il moltiplicatore monetario è il rapporto tra l’offerta di moneta e la base monetariaesistenti in un determinato momento nel sistema economico: m = M/MB; in altre parole mtrasmette le variazioni della cosiddetta base monetaria MB (la somma delle riserve bancarie e della moneta circolante) alle variazioni dell’offerta di moneta M:
M = m x MB
Per calcolare m basta un po’ di algebra elementare: m è semplicemente il reciproco del tasso di riserva frazionaria, cioè delle riserve necessarie al funzionamento del sistema.
Esempio:
se la Banca Centrale ordina alle banche private di tenere il 10% del totale dei depositi come riserva, allora:
- il tasso di riserva frazionaria (RRR) è 0.10
- m è uguale a 1/0.10 = 10.
Ne derivano anche formule più complesse, se si considera che le persone vorranno anche detenere una parte dei propri depositi come contante: ma queste complicazioni non aggiungono niente di importante al discorso generale.
Perciò, in base alla formula riportata sopra (M = m x MB), se viene depositato 1 $ in una banca, l’offerta di moneta crescerà (sarà “moltiplicata”) di 10 $ (se RRR = 0.10).
Il modo in cui dovrebbe operare questo moltiplicatore è spiegato come segue (sempre assumendo per ipotesi che la banca debba trattenere il 10% dei depositi totali come riserve):
1. Una persona deposita, ad esempio, 100 $ in una banca.
2. Per fare profitti, la banca presta allora i restanti 90 $ ad un cliente.
3. Quest’ultimo spende il denaro, e chi riceve quel denaro lo deposita anch’egli in banca.
4. Quella banca, poi, presta 90 $ moltiplicati per 0.9 (ovvero tenendone 0.10 a riserva, come richiesto).
E così via, finché i prestiti si riducono a tal punto da dissolversi fino allo zero.
La tabella e il grafico sottostanti mostrano il modello considerato. In questo caso particolare viene illustrata la dinamica fino a 20 iterazioni; questo esempio si risolverebbe intorno alle 94 iterazioni, come si può evincere dai grafici, in cui i successivi prestiti, e poi i depositi frazionari, divengono sempre minori fino a giungere a zero:
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Tabella 1: vengono mostrate le prime 20 iterazioni successive al deposito iniziale di 100 $.
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Figura 1: Il deposito iniziale di 100 $ viene nuovamente depositato e prestato successivamente,
finché i requisiti di riserva frazionaria lo riducono a zero.
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Figura 2: il deposito iniziale di 100 $ viene così moltiplicato, dopo i depositi e prestiti successivi,
fino a tendere ad un aumento dell’offerta di moneta di 1000 $.​
Il concetto di moltiplicatore monetario è tutto qui. Tuttavia, benché così semplice, è totalmente sbagliato.
Esso implica che le banche debbano prima ottenere i depositi, per disporre di fondi da prestare in seguito, sennonché i regolamenti prudenziali richiedono loro di tenerne un po’ come riserva: perciò avremmo questo processo di creazione del credito che esplode a causa dei requisiti di riserva frazionaria.
Bene, questo non ha nulla a che vedere con il mondo reale. È un modello stilizzato, da libro di testo, che non si avvicina nemmeno lontanamente a come stanno operativamente le cose.
Il modus operandi delle banche, in realtà, è quello di attrarre consumatori meritevoli di credito a cui prestare fondi, e trarre profitto da ciò. Questi prestiti vengono elargiti indipendentemente dalle posizioni in riserve detenute dalle banche.
Esse possono indebitarsi a vicenda nel mercato interbancario, ma se il sistema nel complesso è a corto di riserve, queste transazioni “orizzontali” non incrementeranno il monte di riserve richieste. In questi casi, le banche rivenderanno dei titoli alla Banca Centrale, o s’indebiteranno con essa tramite un meccanismo chiamato discount window: solitamente viene applicata una penalità quando si utilizza questa fonte di finanziamento.
Finché il margine tra il guadagno sul prestito erogato e il tasso d’interesse a cui la banca dovrà indebitarsi con la Banca Centrale tramite la discount window è positivo, la banca erogherà prestiti.
Ne consegue che l’idea secondo cui i bilanci delle riserve siano inizialmente necessari per “finanziare” l’espansione degli stati patrimoniali delle banche, tramite le riserve in eccesso, è falsa. La capacità della banca di espandere il proprio stato patrimoniale non è vincolata dalla quantità di riserve che essa detiene, né da qualunque requisito di riserva frazionaria. La banca espande il proprio stato patrimoniale semplicemente prestando. I prestiti creano i depositi, che vengono poi coperti da riserve, in seguito. Il processo di estensione dei prestiti (credito), che crea nuove passività bancarie, non è legato alla posizione della banca in riserve.
Riassumendo:
il moltiplicatore monetario è una descrizione fallace di come funzionano le cose;
la base monetaria non determina l’offerta di moneta: è vero il contrario;
le riserve correnti sono determinate dai prestiti erogati dalle banche, indipendentemente dalle loro precedenti posizioni in riserve.
Quando si considera questo fatto alla luce del dibattito politico attuale, si resta sbalorditi dal pressappochismo dimostrato dagli opinionisti economici: ad esempio, non ha senso dire che il credit crunch (stretta creditizia) avviene perché le banche non hanno più denaro da prestare, e che il Quantitative Easing (creazione di moneta da parte della Banca Centrale e sua immissione, con operazioni di mercato, nel sistema finanziario ed economico) fornirà loro il denaro “stampato” da poter poi prestare. Le banche prestano sempre denaro, quando si presenta un cliente affidabile dal punto di vista creditizio e i termini dell’accordo sono accettati dalla banca.


Fonte: Il moltiplicatore monetario ed altri miti di William F. Mitchell, Dipartimento di Economia, University of Newcastle Center of Full Employment and Equity (CofFEE);
link: http://economiapericittadini.it/article159


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