un,dos,tres,un pasito bailante by mototopo (1 Viewer)

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Spagna. Guerra tra poveri: Polizia carica i vigili del fuoco!







Naturalmete nei tg nazionali e' vietato parlarne.
L'immagine sta facendo il giro della rete, diventando simbolo della crisi che lentamente sta uccidendo la Spagna ... ci troviamo a Barcellona, davanti al parlamento regionale dove centinaia di vigili del fuoco sono stati caricati dalla polizia mentre manifestavano contro i tagli decisi dal governo ... fonte

Circa 450 vigili del fuoco hanno manifestato il 29 maggio a Barcellona davanti alla sede del parlamento catalano per protestare contro i tagli del personale previsti per i prossimi mesi. Una serrata sedata dall'intervento della polizia che ha generato violenti scontri provocando alcuni feriti (nessuno in maniera grave) e un arresto tra i manifestanti.
fonte

nota
DOMANDA: Cosa hanno in comune le divise nella foto?
In comune hanno il fatto di NON AVER CAPITO che se entrambi i gruppi si fermavano, seduti MAGARI, nella piazza di fronte al parlamento i governanti si sarebbero posti delle domande ed i banchieri .......... avrebbero tremato ... la crisi GENERATA dai ricchi per diventare ancora più ricchi dividendo i poveri ha avuto invece l'esito atteso. La crisi è UNA TRUFFA: Non esistono crisi in paesi che spendono 70 milioni al giorno in armamenti.
La sola crisi che veramenteesiste è quella del PENSIERO, oramai soffocato o addirittura in via di estinzione: A cosa serve d'altro canto pensare in una vita che si riduce a lavora, consuma e crepa?
A NIENTE ... la soluzione è solo li, non cercatela da altre parti.





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Il problema è sempre e solo l'ignoranza

 

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Misteri svelati dell’alta rendita


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4 marzo 2013 |
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Autore Redazione | Stampa articolo
di Marco Saba

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da: NUNTIUN NOVITATUM, 25.11.2012​
Misteri svelati dell’alta rendita
a cura di Marco Saba *
( Authorization number VFF. 3012-EC/ 16.12.2012 )
Original document written in Italian on25/11/2012 ( last revision )

Basilea: la Spectre del sistema bancario ?
Il professor Carroll Quigley, il fu docente di storia, scienze politiche e geopolitica a Princeton, Harvard e Georgetown, così descrisse la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI o BIS, Bank for International Settlements) di Basilea, nel suo libro Tragedy and Hope, uscito nel 1966 da McMillan:
“(Dopo la prima guerra mondiale) i poteri del capitalismo finanziario avevano un altro obiettivo remoto, di creare nientemeno che un sistema mondiale di controllo finanziario concentrato in mani private, in grado di dominare il sistema politico di ciascun paese e l’economia mondiale. Questo sistema doveva essere controllato con criteri feudali dalle banche centrali del mondo, che agivano di concerto grazie ad accordi segreti ai quali pervenivano nel corso di frequenti incontri e conferenze private. Il vertice del sistema doveva essere la Banca per i Regolamenti Internazionali di Basilea, in Svizzera, una banca privata di proprietà e sotto il controllo di banche centrali mondiali, esse stesse società private di capitali (corporations).

[ ... ] La BIS., in quanto istituzione privata, era proprietà di sette direttori di altrettante banche centrali e operava attraverso di loro che ne formavano allo stesso tempo il gruppo direttivo [ ... ]. Essi si accordavano su tutti i maggiori problemi finanziari del mondo, come pure su molti problemi economici e politici, specie in riferimento a prestiti, pagamenti e al futuro economico delle aree più importanti del globo… ”.

Come prolungare la crisi

La BIS è generalmente considerata il vertice della struttura del capitalismo finanziario, il sancta sanctorum dove i banchieri decidono le regole che deve seguire il sistema bancario. E’ in quella sede che, con le regole di Basilea 3, si sono creati i presupposti teorici di una crisi che durerà fino al 2019. Infatti, innalzando il livello delle riserve obbligatorie delle banche dal 2% al 10,5%, da qui al 2019, assisteremo ad una perdita di PIL del 2% annuo ed all’avvitamento della crisi senza apparente rimedio Le previsioni ci dicono che nel 2012 l’Italia ha già perso il 2,4 % del PIL.
L’innalzamento dei coefficienti di riserva crea i presupposti teorici per una strozzatura del credito di quattro quinti. Da 100 a 20, nell’aggregato.
Se prima con depositi pari a 10,5 euro si potevano creare 525 euro, o sostenere posizioni passive equivalenti, con Basilea 3con 10,5 euro le banche possono sostenere posizioni passive per soli 100 euro, 425 euro in meno.
Per mantenere le aperture di credito esistenti immutate, occorre aumentare la riserva in termini assoluti quintuplicandola per ogni istituto.
Se questo non avviene, occorre diminuire corrispondentemente le linee di credito dell’80% col blocco progressivo della liquidità del SEBC.
Ma le due cose possono anche avvenire in parallelo, rallentando la velocità della diminuizione del credito corrente, da qui al 2018. Tagliare l’80% del credito in una economia già in recessione è come dare il colpo di grazia al moribondo. Gli Stati Uniti hanno appena comunicato che non aderiranno a “Basilea 3″.
Il sistema bancario applica periodicamente queste ricette malefiche – quasi una specie di anno sabbatico al contrario – proprio per provocare una ecatombe di fallimenti ed escutere dalla collettività le garanzie in beni reali all’epoca messe a disposizione per ottenere il credito. Se si pensa che il credito bancario è semplicemente il monopolio di creare denaro contabile e che creare moneta è un diritto del popolo sovrano, diventa evidente che abbiamo dato le chiavi della ghigliottina al nostro boia.

Una misura anticiclica necessaria
Quindi, per dare indicazioni concrete, occorre sostituire ed ampliare quell’80% di credito che mancherà nei prossimi anni con qualche alternativa, sempre che la situazione non si deteriori al punto che si decida di nazionalizzare tutte le banche.
Quello che possono fare i singoli governi – senza uscire né da Euro né da Europa – è di emettere moneta di stato a circuito nazionale per esempio tramite biglietti di stato a corso legale. Questi biglietti – come le United States note emesse da Kennedy, non comportano aumento del debito né violazione dei parametri del patto di stabilità. Occorre però un gran coraggio politico per prendere questa decisione perché l’ultimo che emise biglietti di stato in Italia – 450 miliardi di lire tra gli anni 60 e 70 del secolo scorso – fu Aldo Moro, poi rapito ed ucciso dalle Brigate Rosse…e – ma sarà solo un caso – il terrorismo in Italia è scomparso con la firma del trattato di Maastricht.
Quindi Aldo Moro aveva trovato la chiave per mantenere allo Stasto il guadagno da signoraggio sulla cartamoneta da 500 lire (900 milioni di biglietti emessi). In Italia, con l’introduzione dell’Euro, questo potere sovrano è stato usurpato da una società commerciale privata, la Banca Centrale Europea (già: Istituto Monetario Europeo).
Allo stato rimane solo il signoraggio sulle monetine, ma definiamo meglio il termine signoraggio.


Rendita monetaria effettiva o signoraggio

La definizione di signoraggio, secondo l’Académie Française: “se dit du droit que prenait un souverain sur la fabrication des monnaies”(Dizionario della lingua francese, 1935).
Ovvero: “del diritto che prendeva un sovrano sulla fabbricazione delle monete”.
In pratica, dedotte le spese di coniazione, o monetaggio, la differenza tra il valore nominale della moneta ed il suo valore intrinseco (metallico) di mercato.
Con la creazione di strumenti monetari sempre meno intrinsecamente costosi, come cartamoneta o scritture contabili, tale valore è aumentato fino a coprire la quasi totalità del valore nominale o numerario.
Nel frattempo però sono spariti i sovrani, in senso storico, cioè gli imperatori, i re, gli zar, etc. Nel sistema statuale occidentale attuale la sovranità si intende attribuita al popolo, ma il diritto di signoraggio rimane allocato ad entità, di fatto sotto controllo privato, denominate “banche centrali” o “banche commerciali” (nel caso della moneta creditizia).
Con la crisi del 2008-2009, specialmente in Italia e negli Stati Uniti, è nato un vasto movimento su internet che rivendica la sovranità popolare o statale/governativa sul diritto di signoraggio.
Questo movimento rivendica la redistribuzione del signoraggio direttamente ai detentori di sovranità e, nel caso del popolo, attraverso un reddito universale di cittadinanza. Alcune comunità esercitano direttamente il diritto di signoraggio emettendo monete locali o complementari a corso libero, come nel caso del WIR in Svizzera o dello WE in Italia.
Per chi rimane scettico, rimandiamo alla Comunicazione ufficiale della Commissione europea alle istituzioni dell’UE e al Rappresentante generale UE Javier Solana, il 5 gennaio 2007 (http://register.consilium.europa.eu/pdf/it/07/st05/st05068.it07.pdf) che non sembra mettere minimamente in discussione né l’esistenza né la definizione esatta di “signoraggio” laddove, al paragrafo sulla rendita monetaria da banconote e moneta metallica, viene specificato al punto 3.5:

Reddito monetario proveniente da banconote e monete in euro
Il contante in circolazione costituisce una fonte di reddito (denominato in generale reddito monetario o signoraggio) per l’ente di emissione. Nel caso delle banconote in euro, questo reddito viene messo in comune e successivamente ripartito tra le banche centrali nazionali dell’area dell’euro secondo uno schema specifico basato sul PIL e sulla popolazione di ciascun paese. La situazione cambia per quanto riguarda le monete in euro, in quanto il reddito (che corrisponde grosso modo al valore nominale della moneta meno i costi di produzione e messa in circolazione) è percepito dal paese che emette la moneta. Questo approccio dovrebbe essere altrettanto soddisfacente, purché non vi siano flussi migratori “netti” di monete in euro tra Stati membri (ad esempio afflussi sistematici in taluni paesi o deflussi sistematici da altri), nel qual caso occorrerebbe prevedere determinati aggiustamenti (specifici o generali) al sistemaattuale.


Occorre notare che ad oggi non abbiamo dati certi sulla quantità di euro circolante poiché la BCE rifiuta di comunicare quanti euro virtuali sono stati creati nel SEBC attraverso l’apertura di linee di credito. [1]

Europa: democrazia o democrazismo ?

Il controllo totalitario del sistema Europa attraverso la BCE è talmente stretto che, ancorché gli stati conservano il risibile signoraggio delle sole monete metalliche, la quantità annuale di monete da coniare, stato per stato, viene comunque stabilita dalla BCE.
E si tratta ancora una volta di criteri completamente aleatori, apparentemente slegati da ogni logica, come ha scoperto la ricercatrice Nicoletta Forcheri [2].
Altrimenti uno stato potrtebbe coniare tutta la moneta di cui ha bisogno senza necessità di debito pubblico e di mantenere i banchieri/redditieri internazionali sedicenti “mercato”.
Infatti attualmente i titoli del debito pubblico sono acquistati direttamente da banche che creano denaro dal nulla tramite false scritture contabili. Ma il dolore di questa usura lo paga la collettività e la produzione italiana: 80 miliardi all’anno oltre al rinnovo dei titoli scaduti realizzando così, per soprammercato, il reato di anatocismo.

* Marco Saba, già membro dell’osservatorio sulla criminalità Organizzata a Ginevra, è il responsabile della ricerca al Centro Studi Monetari in Italia e membro dell’Advisory Board di MONETATIVE, in Germania.
Indirizzo email per contattare l’autore: info(AT)studimonetari.org

Note:
1) Vedi: ECB refuses to give data on EURO credit lines – Marco Saba, 3 maggio 2011
http://leconomistamascherato.blogspot.it/2011/05/ecb-refuses-to-give-data-on-euro-credit.html
2) Vedi: Pochi spiccioli all’Italia - di Nicoletta Forcheri, 23 ottobre 2012
http://www.stampalibera.com/?p=54641
 

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Marco Saba al Convegno Degenerazione della Finanza e Tutela del risparmio, 29 maggio 2013 alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Milano

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Scomparsa di ‘fatti’ circa la scomparsa di Aldo Moro


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26 maggio 2013 |
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Di Marco Saba
Email a www.normattiva.it del 22 marzo 2012:
Da: Marco Saba A: [email protected]
Oggetto: DPR e DM relativi a emissione 500 lire cartacee: scomparsi ? Data: 22/03/12 10:50
Egregia redazione,
perché nel vostro sito non compaiono i testi
dei DR e DM relativi all’emissione dei biglietti di stato da 500 lire cartacei emessi durante i governi MORO ?
Mi riferisco a:
1) DPR 20-06-1966, DPR 20-10-1967 del presidente Giuseppe Saragat
per le 500 lire cartacee biglietto di stato serie Aretusa,
e Legge 31-05-1966
2) DPR 14-02-1974, del Presidente Giovanni Leone
per le 500 lire cartacee biglietto di stato serie Mercurio,
e DM 2 aprile 1979
Questi dispositivi legislativi erano riportati su una faccia
dei biglietti di stato da 500 lire.
Grazie per una risposta.
Marco Saba
Riferimenti
http://fr.scribd.com/doc/95446589/Moro-e-Kennedy-due-destini-paralleli
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Hindenburg Omen: il segno del ribasso


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Scritto il 25 agosto 2010 alle 11:06 da Dream Theater
Hindenburg Omen questo sconosciuto. O per lo meno fino a qualche settimana fa. In effetti credo proprio che la maggior parte di voi non abbia mai sentito un analisi denominata Hindenburg Omen. Ma negli ultimi giorni, tutti ne parlano.
Cosa è questo benedetto Hindenburg Omen?

Hindenburg Omen: come il dirigibile…


Analisi tecnica signori, con tutti i pro ed i contro che ne derivano.
Obiettivo: cercare di predire i grandi crash di mercato.
Nome: Hindenburg Omen in memoria del mitico Dirigibile Zeppelin Hindenburg che nel 1937 fece una fine catastrofica.
Meccanismo: un mix di fattori.
1) Elevato numero di nuovi massimi (o nuovi minimi) pari almeno al 2.2% del numero totale di titoli tradati al NYSE (indice di riferimento) in un determinato giorno
2) Il minore di questi numeri deve essere superiore ai 69 (ho letto anche di 75, secondo altre analisi)
3) La media mobile semplice giornaliera a 50 giorni deve essere crescente
4) L’indice McClennan Oscillator deve essere negativo
5) I nuovi 52 weekly hight non devono essere superiori al doppio dei nuovi 52 weekly low
Ma non è finita qui. Se questi eventi accadono, allora abbiamo il PRIMO segnale, il quale deve essere CONFERMATO da un successivo segnale nell’arco delle 36 sedute di borsa.
Grafico Hindenburg Omen

In giallo il primo segnale e in rosso…l’eventuale conferma.


I passati Hindenburg Omen


Giorno 19/08/2010. Arriva la conferma.


Today we got our first Hindenburg Omen confirmation. The number of new highs was 136, and new lows was at 69 (per the traditional WSJ source). Granted this particular criteria set was a little weak as the 69 is precisely on the borderline for confirmation (the 2.2%), and the new highs number was not more than double the new lows (although it was close). Less gating were the McClellan oscillator which was negative at -83.6, and the 10 week MVA, which rose, which were the two remaining conditions. The first omen was spotted on August 12 – a week later the H.O has been confirmed. The more confirmations, the scarier it gets from a technical perspective, not to mention the conversion into a self-fulfilling prophecy (like every other technical indicator). (Source: ZeroHedge)

E poi arriva la seconda e la terza grave conferma


The market is now down 3.4% from the August 12 open, when the first Hindenburg Omen was sighted, on route to validating the prediction of a 5% drop. However, in the process it continues getting worse and worse – today we just got a third H.O. confirmation, and a 4th standalone HO event, as the market seems to be getting ever more schizophrenic, with increasing new highs and new lows, while the undercurrent is one of ever increasing implied correlation as noted earlier, as ever more asset managers simply rely on levered beta “strategies” to redeem their year. Unlike 2009, however, this time the trick won’t fly, as it appears the market’s downside potential is finally starting to be appreciated. The market is now down 3.4% from the August 12 open, when the first Hindenburg Omen was sighted, on route to validating the prediction of a 5% drop. However, in the process it continues getting worse and worse – today we just got a third H.O. confirmation, and a 4th standalone HO event, as the market seems to be getting ever more schizophrenic, with increasing new highs and new lows, while the undercurrent is one of ever increasing implied correlation as noted earlier, as ever more asset managers simply rely on levered beta “strategies” to redeem their year. Unlike 2009, however, this time the trick won’t fly, as it appears the market’s downside potential is finally starting to be appreciated. (Source: ZH)
Quindi con l’Hindenburg Omen confermato ben 3 volte aumenta addirittura il rischio di un sell off. Ovvio che non dobbiamo prenderlo come oro colato e come verità assoluta, ma certamente dal punto di vista statistico ha un suo fascino.
Posso anche dirvi che in molti sono critici sulla metodologia utilizzata per arrivare all’ Hindenburg Omen . Per molti ad esempio, il mercato risulterebbe drogato dalla liquidità e dalla bolla sul mercato obbligazionario che condiziona in modo evidente anche il comportamento delle altre asset class. Però è anche vero che sempre statisticamente al raggiungimento della conferma, l’ Hindenburg Omen porta per quasi la metà dei casi (oltre il 40% vero panic selling) e comunque sempre (80% dei casi) porta forti ribassi.
Meglio fermarsi qui.
Sinceramente le mie teorie di mercato con fondamenta sulla sabbia e non sulla roccia l’ho fondata su questioni soprattutto fondamentali e non tecniche. Poco importa. Aggiungiamo anche questa analisi al paniere di cattive notizie (non me ne vogliano a male i rialzisti) e stiamo con gli occhi belli aperti.
Questo è quanto.
STAY TUNED!
DT
 
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HINDENBURG OMEN confermato. Rischio violenta correzione in arrivo?













Scritto il 31 maggio 2013 alle 16:17 da Dream Theater
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Segnale tecnico molto raro che ha ottenuto la conferma nelle scorse sedute. E se la statistica non è solo un’opinione…

Questo post è dedicato a coloro che credono in certi principi di analisi tecnica e statistica.
Personalmente credo che questo segnale sia MOLTO interessante, soprattutto in virtù di quanto è successo in passato.
Torniamo a parlare di Hindenburg Omen.
Come ho scritto in QUESTO POST dove ne ho spiegato il funzionamento (andatevelo a riprendere!) l’Hindenburg Omen è un segnale che necessita di conferma. E difficilmente in passato questa conferma si è vista.
Ed invece questa volta…eccola qui.
Hindenburg Omen CONFERMATO!

http://intermarketandmore.finanza.com/files/2013/05/hindenburg_omen_2013.gif
 

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