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La distorsione della realtà funzionale al potere dominante


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23 marzo 2013 |
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Autore Luciano Lago | Stampa articolo
di Luciano Lago
“L’illusione più pericolosa è che esista soltanto un’unica realtà” (Watzlawick)
La società odierna, per effetto degli intrecci tra attività finanziarie, grandi corporations ed utilizzo delle attività scientifiche in modo strumentale rispetto gli interessi del potere, non è più in grado di funzionare con i sistemi tradizionali con i quali è stata gestita in passato. Le cause sono spiegabili con il processo di sedimentazione del poteri del grande capitale finanziario e della elite circoscritta che ne gestisce gli interessi e le finalità speculative.
Risulta necessario chiarire che i poteri dominanti , per ottenere in forma discreta la tutela dei propri interessi , hanno programmato di articolare la società ed il sistema economico politico ordinato su più livelli.
Esiste un livello visibile dello Stato e della cosi detta “società civile” costituito dalle Istituzioni rappresentative e previste dalla Costituzione, con le loro procedure e la apparente legalità di queste, mentre, in parallelo a questo, sussiste invece un livello invisibile dove operano alcune entità finanziarie ed agenzie di intelligence che agiscono in violazione della legalità e del diritto internazionale su scala planetaria rispondendo a centrali di comando sovranazionali.
La speciale funzione di queste agenzie che operano in modo occulto viene coperta dal ruolo dei grandi media(i “mega media”) del sistema che manipolano le notizie e l’opinione pubblica coprendo di fatto le attività illegali e creando un mondo fittizio che viene visto come reale dall’opinione pubblica che non dubita delle apparenti notizie veritiere manipolate dai media. Gli esempi sono innumerevoli.
Questo sistema funziona come un immenso palcoscenico su scala planetaria come ci hanno dimostrato gli avvenimenti dell’11 Settembre a New York e le guerre in Irak e Afghanistan.
Da questo sistema derivano: A) la totale scomparsa di un opinione pubblica cosciente,B) il tramonto del vecchio concetto di egemonia,C) l’esistenza di popolazioni urbanizzate che sono utilizzate come pura massa di manovra, D) il meccanismo del consenso attivo e passivo dei dominati che fornisce “ giustificazione” ai disegni della elite dominante, E) il completo svuotamento di ogni legalità costituzionale in base ad un sistema di decisionismo prevalente.
Ci si potrebbe chiedere come mai sia tanto difficile per i singoli comprendere la natura fittizia della realtà apparente e del mondo deviato costruito dalla propaganda dei media (i “mega media”) ove ad es. i carnefici sono presentati come “liberatori” e coloro che resistono vengono tacciati quali “terroristi”.
Normalmente il sistema proclama come “verità” quelle che sono in realtà menzogne o ricostruzioni artefatte, realizzate a volte nel loro esatto contrario con dati tangibili in modo da poter assumere sembianze di realtà. Questa la forma più sottile di manipolazione perché apparentemente coincide con il dato reale osservabile, quindi più insidiosa perché apparentemente coincidente con i fatti e più difficile da smascherare.
Non si possono d’altra parte escludere delle “finzioni” totali create dal nulla, vere menzogne per uso popolare, falsi in atti pubblici. Le due forme distinte tuttavia possono convivere ed essere complementari in quanto veicolate dalla propaganda.
Si possono prendere vari esempi, a livello internazionale, la costruzione artificiale di Al Quaeda, oppure le BR in Italia ed altri gruppi terroristici di estrema sinistra o di estrema destra (la RAF in Germania) durante gli anni della “strategia della tensione”.
Questi gruppi che erano quasi sempre creature della CIA e di altri servizi occidentali, funzionali rispetto ad una strategia di potere, hanno operato per anni come se fossero autentiche organizzazioni autonome con loro finalità indipendenti mentre in realtà erano tutte entità manovrate dai servizi ed erano utili per accreditare la teoria degli “opposti estremismi”.
Questa costruzione apparente ha di fatto messo in ombra i veri registi della strategia, ha presentato gli elementi di questi gruppi come protagonisti ed ideatori delle azioni (in realtà etero dirette) ha permesso fra l’altro di compiere le azioni criminose come assassini e predisposizione di bombe, addebitandoli alle organizzazioni terroristiche ed alle ideologie ispiratrici. Tipico esempio fu l’assassinio di Aldo Moro fatto passare come un semplice crimine delle BR e non una soppressione di uno statista “scomodo” per le centrali del potere USA.
Le varie figure minori, i fiancheggiatori e simpatizzanti i conniventi, i complici e gli esterni, sono state tutte persone che hanno permesso di completare l’opera ed hanno consentito ai vertici di prendere tutte le decisioni importanti in nome e per conto di interessi occulti.
Questi vertici (e le centrali di comando) in realtà non si sono mai esposti ma sono sempre rimasti dietro le quinte senza comparire ed anzi resi di fatto inesistenti, visto che gli stessi loro agenti ne hanno negato l’esistenza proclamandosi autonomi da qualsiasi legame funzionale anche nel compimento di fatti criminosi, tanto da essere classificati come “servizi deviati”.
Tutto il sistema di manipolazione viene completato con attività di depistaggio e falsificazione di prove e di falsi indizi, confessioni di improbabili “pentiti”, occultamento di elementi comprovanti, ecc.. e si prospetta questo come un enorme meccanismo di dissimulazione che viene anche supportato attivamente dalle agenzie di intelligence autonome ed internazionali che svolgono la loro funzione di sostegno alla macchinazione.
Si tratta quasi sempre di operazioni sofisticate dove vengono mescolate notizie verosimili a quelle palesemente false e dove si intrecciano anche elementi della diplomazia, della politica, dei partiti che recitano una parte assegnata e che sono appoggiati da una informazione manipolata e controllata dai media del sistema che orientano l’opinione pubblica verso le verità di comodo ritenute utili per la macchinazione. I poteri che si muovono dietro questa macchinazione dispongono di mezzi economici illimitati e possono comprare qualsiasi testimone, corrompere politici compiacenti, assoldare qualunque killer, predisporre qualsiasi tipo di trappola utilizzando ragazze compiacenti , procurare armi ed esplosivi, fornire droga e stupefacenti per false confessioni.
Nella cultura occidentale non si può d’altra parte considerare anomalo questo livello invisibile della realtà dominato dall’”agire in segreto”visto che, se si indaga a fondo nella Storia, scopriamo che, già durante la Repubblica di Venezia, nacque il principio degli “arcana imperi”, secondo gli storici, con data del 10 Luglio 1.310 con l’istituzione del “consiglio dei 10” a cui sono demandati gli affari segreti della sicurezza dello stato (con l’utilizzo di adeguati mezzi finanziari ed un folto gruppo di delatori, taglie, assassini ed esploratori).
http://venicexplorer.net/tradizione/consiglio-dieci.php
Il problema sta nel fatto che, nella società attuale, il livello occulto è divenuto quello di gran lunga più possente e che dispone dei più efficaci mezzi coercizione tali da condizionare ogni altro potere incluso quello politico che, in questo contesto, è di fatto secondario e subordinato alle centrali sopranazionali e deve attuare le direttive che gli vengono fornite sotto spinta di remunerazione, corruzione o ricatto, in pratica la classe politica ridotta ad un comitato d’affari ove difficilmente qualche elemento dispone di autonomia decisionale e, quando accade, questi viene facilmente neutralizzato con gli stessi sistemi.
Stando così la situazione, risulta chiaro che i poteri dominanti abbisognano dell’impostura come elemento base della manipolazione, attraverso di questa ed attraverso l’inganno dell’informazione, devono organizzare il controllo e la creazione di realtà artificiali nelle quali far vivere le masse sempre meno consapevoli e costantemente distratte dalle questioni essenziali mediante apposite campagne di propaganda.
I dominanti sono ben preparati ad affrontare anche le situazioni di crisi e di malcontento e adottano la strategia di incanalare la protesta verso sbocchi già predisposti che permettono di perpetuare gli equilibri già consolidati.
Ecco quindi che subentra la tecnica dei depistaggi, le “false flags”, le finte opposizioni ed i finti tribuni delle proteste televisive, il martellamento per 24 ore al giorno fino a far apparire la finzione come reale e la tesi pubblicizzata come alternativa razionale e possibile.
“Una volta una persona poteva vivere isolata dai problemi del mondo, poi è subentrata una epoca nella quale si sapeva tutto quello che succedeva, adesso il vero problema è che sappiamo tutto di tutto tranne quello che realmente succede.”
 
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USA: SI PREVEDE UNA GUERRA CIVILE ?

-The-Civil-War-united-states-of-america-758087_795_638.jpg


DI NIKOLAI MALISHEVSKI

strategic-culture.org




Alla fine del 2012, il New York Times ha pubblicato un articolo sensazionale dal titolo "sopravvivere al collasso della società in Suburbia" . Ha detto che Obama aveva già adottato alcune misure per contrastare una massiccia guerra civile e manifestazioni di totalitarismo in arrivo. In questi sforzi che si basano su una superagency - il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale che impiega oltre 160 mila persone, con un bilancio misurato in miliardi di dollari e la supervisione della Central Intelligence Agency, del Federal Bureau of Investigation, dei servizi fiscali e di altri organismi governativi.


Inviato da iPad


Pubblicato daMaurizio Barbero *****************Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su Facebook




Reazioni:

pensa se quel maledetto 3 luglio 1863 Lee avesse ascoltato Longstreet e avesse aggirato la collina a Gettysburg...
il Sud avrebbe avuto la pace, ci sarebbero stati 2 nazioni americane, niente globalizzazione, niente NYSE...
ah...
 

iulius

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Gil,
è vero che ci sono i poteri forti che tramano nell' ombra, che manipolano
l' informazione, che vogliono ridurre il mondo in virtuale schiavitù.
Questo da sempre o quasi. Ma se bene o male finora non ci sono riusciti
significa che c' è un' altra parte, chiamiamola buona o meno cattiva, che
ha resistito e continua.
Non sono necessari argomenti faziosi per far aumentare questa parte buona.
Dire che Al Qaeda è un' invenzione della Cia è una balla gigantesca.
Come dire che il 99,5 % di carta moneta emessa è il guadagno della banca
di emissione. Se così fosse il mondo sarebbe finito da un bel pezzo, meglio,
non sarebbe neanche nato.
 

mototopo

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Ludwig Von Mises

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"Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un'espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto"



 

mototopo

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Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione.
(Henry Ford)​



“Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il sistema è contrario ai suoi interessi” [Rothschild, 1863]
 

mototopo

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03, 2004
Il Procuratore Generale Tarquini spiega la truffa di Bankitalia


Da “La banca, la moneta e l’usura – La Costituzione tradita”, di Bruno Tarquini
[*], già Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello dell'Aquila (ed. Controcorrente, Napoli 2001)

"Le anomalie di un bilancio
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[…] la Banca d’Italia, nei propri bilanci, iscrive tra le poste passive la moneta che immette in circolazione. Questo ritiene di poter fare in virtù di un mero gioco di parole, che si risolve in definitiva in una presa in giro del popolo, sfruttando in modo truffaldino la formula che ancora si trova scritta sulle banconote (“Lire centomila – pagabili a vista al portatore” – firmato “Il Governatore”) e che, oggi, non avrebbe più alcuna ragione di essere, perché non significa nulla [1].

Infatti si tratta di un’obbligazione che l’istituto bancario si assumeva nel passato (nel tempo, cioè, in cui vigeva la convertibilità del biglietto di banca in oro) di convertire appunto la carta moneta nel metallo prezioso che ne costituiva la garanzia (base aurea).

Nei tempi attuali, in cui quella convertibilità è stata abolita ed è stato imposto il corso forzoso della moneta cartacea, quella “promessa di pagamento a vista” ha perduto ogni contenuto e non può, quindi, avere alcun valore. Tuttavia la Banca d’Italia ritiene ancora di potersene avvalere, confidando che la mera apparenza, che ancor oggi conservano i biglietti di banca, di cambiali a vista, e quindi formalmente di debito, le possa consentire legittimamente di considerare la moneta immessa in circolazione come una propria passività da iscrivere in bilancio tra le poste passive. Ed è noto come l’aumento artificioso del passivo, in un bilancio societario, determini un illecito annullamento dell’attivo [2].

Quindi l’Istituto di Emissione immette in circolazione banconote che sono non solo prive di alcuna copertura (neanche parziale) o garanzia, ma anche strutturate come false cambiali, che da un lato offrono una parvenza di legalità alla loro iscrizione nel passivo dell’azienda, dall’altro costituiscono un “debito inesigibile”, come affermano le stesse autorità monetarie, inventando una fattispecie giuridica di cui facilmente si può misurare l’assurdità. A parte, infatti, che la inesigibilità non può che riguardare il credito (perché è questo che, caso mai, non può essere esatto), con la formula del “debitore inesigibile” si fa decidere allo stesso debitore di non pagare il debito.

Una cosa è dire che “il credito” è inesigibile perché il debitore non può pagare, altra cosa è invece dire che esso è inesigibile perché il debitore (la Banca Centrale) per legge ha la garanzia di non dover pagare.

Riassumendo, delle due l’una: o la Banca d’Italia non è proprietaria della moneta al momento dell’emissione (come hanno affermato i rappresentanti del governo rispondendo alle interrogazioni parlamentari) ed allora appare del tutto ingiustificato che ne tragga un utile, tanto più che la banca stessa assume di essere debitrice dei simboli monetari emessi, così da iscriverli come posta passiva nel proprio bilancio; oppure la Banca Centrale (contrariamente a quanto dichiarato dai due Sottosegretari di Stato) è proprietaria di quella moneta e con giustificazione (solo apparente) ne ritrae un utile dal suo prestito al sistema economico nazionale, ma allora assume i contorni di un fatto illecito far figurare come poste passive operazioni che sono invece indubbiamente attive."

Note:
[*] Bruno Tarquini è nato ad Avezzano (L’Aquila) nel 1927. Laureatosi in giurisprudenza nel 1948 presso l’Università di Roma, è entrato giovanissimo in magistratura, percorrendone tutti i gradi. E’ stato pretore a Roma e, dal 1955, al Tribunale di Teramo, prima come giudice, poi come presidente; nel 1986 è stato trasferito alla Corte d’Appello dell’Aquila, dove ha svolto le funzioni di presidente della sezione penale e della Corte d’Assise di secondo grado, infine, nel 1994, è stato nominato Procuratore Generale della Repubblica presso la stessa Corte d’Appello. Gli studi giuridici e l’attività professionale non gli hanno impedito di alimentare le sue curiosità intellettuali, con particolare riguardo alla storia.

[1] Provi il cittadino a presentarsi ad uno sportello qualsiasi della Banca d’Italia, esibisca una banconota contenente quella (ormai inutile) promessa di pagamento e chieda di essere “pagato a vista”. E’ probabile che venga preso per matto!

[2] Sarebbe di certo giuridicamente infondato sostenere la legittimità della indicazione nel passivo della moneta al momento della emissione (ed a maggior ragione durante la sua circolazione), facendo ricorso a quanto stabilisce l’art.2424 del codice civile, secondo il quale il bilancio delle società per azioni deve indicare nel passivo (tra l’altro) anche “il capitale sociale al suo valore nominale…”, poiché non vi è alcun dubbio che nella massa di moneta creata e messa in circolazione dalla Banca Centrale non può sicuramente identificarsi il capitale sottoscritto e depositato dagli azionisti (“partecipanti”), dei quali costituisce un credito e,
quindi, per la società un debito. Quella moneta la stessa Banca d’Italia – come si dirà più oltre – la definisce “merce”.


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"E' un pensiero sconcertante."Siamo assolutamente privi di un sistema finanziario permanente. Quando si arriva ad avere un quadro completo della situazione, la tragica assurdità della nostra situazione disperata sembra quasi incredibile, ma di fatto è così. E' la materia più importante su cui dovrebbe investigare e riflettere le persone intelligenti. E' così che la nostra attuale civiltà potrebbe crollare, a meno che non si arrivi a una maggiore comprensione del fenomeno e non si adottino al più presto le misure necessarie" (Robert H. Hemphill, ex dirigente Federal Reserve di Atlanta)

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19-03-2013, 22:39 #1269 (permalink) mototopo
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denaro



2007 * O la Banca o la vita * 7. I flussi internazionali del denaro * Marco Saba

Mentre la finanza internazionale attraversa una crisi generalizzata a seguito delle disfunzioni relative ai mutui del mercato immobiliare americano (agosto 2007), il presidente francese Sarkozy ha indirizzato una lettera all’attuale presidente del G8 Angela Merkel (1), lamentandosi delle mancanze del sistema finanziario mondiale e dell’assenza di trasparenza dei mercati. In questo capitolo cerchiamo di chiarire come funzionano gli scambi finanziari internazionali descrivendo le strutture che li permettono e che gestiscono la circolazione degli attivi finanziari assicurando la liquidità dei mercati. Queste strutture vengono denominate “camere internazionali di compensazione”. E’ in occasione degli accordi economici tra la Francia e la Libia – che sono seguiti alla liberazione da parte della Libia delle infermiere bulgare quest’estate e che hanno suscitato una controversia a livello europeo (2) – che ci si chiede se queste camere di compensazione non potrebbero rivelarsi utili nelle indagini che sta svolgendo la Commissione d’inchiesta parlamentare francese sulla modalità con cui questi accordi con la Libia si siano realmente svolti. In pratica, se fosse stato pagato un riscatto questo risulterebbe proprio dai movimenti contabili di queste camere di compensazione.

Da qualche decina d’anni, le transazioni finanziarie sono facilitate da questi organismi centralizzati che possono essere nazionali – come in Italia il Monte Titoli (3) - oppure internazionali, come in Europa Euroclear Bank, Clearstream International, SWIFT (4), in Svizzera la SegaInterSettle o, negli Stati Uniti, il CHIPS (5) e la DTC (6).


Negli anni dal 2001 in avanti, con l’uscita di vari libri d’indagine firmati dal giornalista investigativo francese Denis Robert (7) sulla Banca Clearstream, che precedentemente si chiamava CEDEL e che fa parte del gruppo tedesco Deutsche Börse, in Francia sono scoppiati vari scandali tutti legati al fatto che queste società di compensazione sono opache e che mantengono dei conti, cosiddetti “non pubblicati”, attraverso i quali è possibile perdere le tracce di importanti movimenti di denaro. L’argomento è stato poi approfondito in un capitolo di un mio precedente lavoro (8).

Queste camere di compensazione - in inglese: International Central Securities Depositories, ICSD – nel caso di Euroclear e Clearstream – cumulano la funzione di stanze di compensazione con quella di vere e proprie banche.

Il ruolo di queste organizzazioni private è quello di permettere la circolazione dei valori finanziari autorizzando transazioni in tempo quasi-reale tra i clienti del sistema che sono le banche tradizionali, le istituzioni finanziarie, le banche centrali ed alcune multinazionali (9). Queste transazioni – o “regolamenti” – riguardano cifre importanti, normalmente dell’ordine di varie centinaia di milioni di euro. I titoli o valori mobiliari che sono stati smaterializzati attraverso l’informatica - ovvero vengono registrati come cifre digitali in dei computer – vengono scambiati attraverso comunicazioni digitali ed attraverso un gioco di scritture contabili, sui conti dei clienti di queste istituzioni. Tutte le transazioni vengono memorizzate e ritrascritte nei conti della società di compensazione che svolge la funzione di agente dei “regolamenti”. Le carte-valori vengono depositate nelle casseforti di queste organizzazioni – quando non sono emesse esclusivamente in modo digitale – ed in questo caso la camera di compensazione assolve la funzione di “deposito titoli”. Per quanto riguarda Clearstream, si parla di cifre di diversi trilioni di euro (dodici zeri), circa 23 volte il prodotto interno lordo di un paese come la Francia. Quindi, qualsiasi transazione internazionale che si realizza tra banche che hanno aperto un conto presso questi organismi, viene da essi svolti facendo pagare delle spese per il servizio. Un organismo come Clearstream International SA permette ai suoi clienti di svolgere tre tipi differenti di compensazioni o regolamenti:

- i regolamenti interni: riguardano delle transazioni con contropartite o clienti all’interno del sistema Clearstream;

- i regolamenti detti di “Bridge” (Ponte): si tratta di transazioni con contropartite presso la collegata Euroclear attraverso l’uso di un ponte elettronico tra il sistema Clearstream e quello Euroclear;

- i regolamenti esterni: per delle transazioni con contropartite all’esterno delle due camere internazionali di compensazione (o ICSD) che sono appunto Euroclear Bank e Clearstream.



Schema di funzionamento del sistema basato sul ponte elettronico BRIDGE

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Le due camere di compensazione sono quindi strettamente legate e permettono ai loro clienti di passare da un sistema all’altro attraverso un ponte di collegamento elettronico che inizialmente funzionava di notte, dal 1993, ma che poi ha cominciato a funzionare anche di giorno, nel 2004, avendo visto crescere il traffico ed è poi notevolmente aumentato, dall’inizio del 2007, nel tentativo di “liquidificare” il mercato. Le banche clienti possono così scambiare dei titoli e concludere delle transazioni anonime utilizzando le banche “corrispondenti” Euroclear e Clearstream. Conservando le tracce di tutte le transazioni effettuate all’interno dei loro sistemi, queste istituzioni internazionali potrebbero, se volessero o fossero costrette, collaborare efficacemente con le istituzioni che indagano sui movimenti di denaro legati al terrorismo ed alla criminalità.

Nel 2004, due senatori belgi, Isabelle Durant e Jean Cornil, avevano proposto una legge per creare una commissione d’inchiesta nazionale incaricata di indagare sull’utilizzazione dei conti presso “delle società di compensazione e d’istradamento finanziario” a fini di frode, evasione fiscale e/o riciclaggio di denaro. Questa proposta di legge non ha avuto seguito poiché la commissione europea ha stimato che il Lussemburgo ha “trasposto ed applicato correttamente la direttiva relativa allo sbiancamento dei capitali”. Ora questo perlomeno appare assai strano nel quadro della persecuzione giudiziaria che lo stesso Lussemburgo sta praticando da anni nei confronti di Denis Robert, colpevole solo di aver portato alla luce che, ad esempio, attraverso Clearstream fu pagato un riscatto anglo-americano per mantenere prigionieri gli ostaggi dell’Ambasciata americana a Teheran, rapiti dall’Iran, allo scopo di farli rilasciare solo dopo e non prima dell’elezione di Reagan e Bush alla Casa Bianca (nel gennaio 1980). Le cause tentate per imbavagliare Robert, quasi tutte poi perse, hanno solo lo scopo di distruggere finanziariamente una persona che ha osato sfiorare da vicino la piramide dei creatori di denaro dal nulla. Queste camere di compensazione infatti permettono proprio di riciclare i proventi del signoraggio primario delle banche centrali oltre al signoraggio secondario delle altre banche tradizionali. Ma non basta: permettendo la compensazione mobiliare, permettono alle banche centrali, che usano per lo più conti “coperti”, di effettuare quelle cosiddette Operazioni di Mercato Aperto (10) che altro non sono che un sistema per trasferire ricchezza agli amici degli amici. Ma Denis Robert a denunciare questo ancora non ci è arrivato…

Continuiamo la nostra esplorazione di queste centrali private di traffico di capitali internazionali. Descriviamo ora altre due di queste istituzioni: la DTC (Depository Trust Company) e il sistema SWIFT.

La DTC è una filiale della DTCC (Depository Trust and Clearing Corporation) con sede a New York, è assimilata ad una camera di compensazione nazionale ma di fatto si tratta di una camera internazionale a causa dell’entità e del valore dei suoi depositi: ha un volume di attivi in valuta estera di più di due trilioni di dollari, viene al primo posto seguita nell’ordine da Euroclear e da Clearstream ed è connessa a queste ultime attraverso il sistema “Bridge”.

Il sistema SWIFT, che ha base a Bruxelles, è una rete interbancaria che permette il trasferimento di valute e che permette di effettuare operazioni su titoli e divise grazie ad un servizio di messaggeria istantanea tra gli operatori del sistema, principalmente le grandi banche e le grandi istituzioni finanziarie mondiali.



I trasferimenti finanziari attraverso la tecnica delle banche di corrispondenza, il “correspondent banking”

Nel marzo 2001, il senatore democratico americano Carl Levin citava in un rapporto sul riciclaggio di denaro, la poca collaborazione da parte delle grandi banche americane - che fanno parte delle banche più grandi del mondo – nella lotta contro i crimini finanziari e metteva in luce come la tecnica delle banche di corrispondenza avesse un ruolo cruciale in questo genere di delitti. Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, sono state prese delle misure per lottare contro il finanziamento delle reti terroriste: in ambito statunitense attraverso il Patriot Act (11) ed in ambito OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) attraverso il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI), aggiungendo 9 raccomandazioni alle 40 già esistenti, di cui una interessa particolarmente i grandi organismi di trasferimenti finanziari descritti in questo capitolo e riguarda i trasferimenti elettronici (12). La tecnica del correspondent banking è “moneta corrente” negli ambienti finanziari e questa tecnica è ampiamente riconosciuta e diffusa (13).

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La banca “A” apre un conto a suo nome nella banca corrispondente “B” per effettuare delle operazioni finanziarie per conto dei suoi clienti, che saranno coperte da un doppio segreto bancario, a nome della banca “B” scelta e che potrà permettere un accesso indiretto ai clienti a degli organismi di transazioni assicurate come le camere internazionali di compensazione (ICSD), o a degli altri sistemi di transazione. Le ICSD come Clearstream International lavorano in modo significativo con delle istituzioni con base nei paradisi fiscali (14). La tecnica del correspondent banking può così favorire l’entrata di società o d’istituzioni finanziare che le fanno da schermo, nei circuiti della finanza mondiale.



Le transazioni a livello di ICSD e di banche di corrispondenza interne a questi sistemi

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Le banche clienti delle ICSD possono fare da banche o da istituzioni di corrispondenza con delle parti terze e dare loro la possibilità di accedere alle operazioni effettuate in seno a questi sistemi. La DTC, i sistemi Euroclear e Clearstream, il sistema SWIFT possono così essere utilizzati da delle parti e controparti “anonime” per quanto riguarda i registri interni o le banche dati delle transazioni di questi organismi. In che misura sono state applicate le raccomandazioni per la lotta al finanziamento del terrorismo nel quadro di queste tecniche interbancarie? Dato il carattere di raccomandazione delle misure di trasparenza enunciato dalle istituzioni come il GAFI, la loro applicazione al livello delle ICSD – dato che la diffusione geografica della clientela non può garantire una armonizzazione del comportamento di trasparenza – sembra non potersi concretizzare, lasciando così un vuoto normativo, giuridico e finanziario, che intacca l’ottimizzazione della sicurezza delle transazioni a livello internazionale.



Le banche corrispondenti in seno alle ICSD

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Inoltre, la presenza di banche all’interno stesso delle istituzioni che assicurano le compensazioni e i regolamenti dei conti - come è il caso di Euroclear Bank per il sistema Euroclear, di Clearstream Banking nel caso di Clearstream International – permette di utilizzare il ricavato delle operazioni del correspondent banking all’interno di questi organismi stessi. La complessità nel tracciare questi trasferimenti legata a questi livelli intermedi nelle transazioni, rappresenta una difficoltà ulteriore al raggiungimento della trasparenza dei sistemi finanziari. L’insieme degli attivi scambiati al livello delle ICSD partecipa anch’essa a questo stato di cose. (15)



Dal correspondent banking al correspondent clearing

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La realizzazione di una politica di efficienza e di liquidità dei mercati si è materializzata, negli ultimi anni, attraverso l’istallazione di un ponte elettronico che collega le tre grandi camere di compensazione mondiali che sono la DTC (Depository Trust Company), Euroclear Bank e Clearstream International. La presenza di banche in seno ai due grandi sistemi europei, accoppiata a questo sistema di ponte di collegamento (BRIDGE) permette, infine, l’utilizzazione di questi organismi secondo una tecnica di correspondent clearing. In pratica, le banche clienti dei due ICSD possono utilizzare le banche interne a ICSD come delle banche di corrispondenza passando così da un sistema di compensazione (clearing) all’altro beneficiando così di un ulteriore schermo bancario a fini legali o illegali. In questo contesto si pongono varie questioni a chi osserva il sistema dall’esterno: quali sono le condizioni contrattuali che le banche ICSD offrono ai loro clienti e sono queste differenti da quelle che pongono le altre banche? Queste banche sono aperte a chi non è cliente delle ICSD? Infine, queste banche sono anche clienti a tutti gli effetti delle altre ICSD concorrenti?

Dalla risposta a queste domande dipende una parte considerevole delle esigenze di trasparenza che sono richieste nel quadro di una mondializzazione finanziaria, perché non si tratta qui solo di un malfunzionamento del sistema finanziario mondiale, ma della sua stessa organizzazione, legalizzazione e della definizione del suo ruolo istituzionale.



Note:



1) Angela Merkel venne premiata col premio della fondazione Edmond Israel nel 2006. Gli altri otto che ricevettero il premio annuale furono: Helmut Kohl, Jacques Santer, Javier Solana, Guy Verhofstadt, Jean-Luc Dehaene, Jean-Claude Juncker, Árpád Göncz e Wim Duisenberg.

Angela Merkel to receive Edmond Israel Foundation’s Vision for Europe Award - Clearstream.com, 6 Novembre 2006

La rivista Forbes ha indicato la Merkel come la donna più potente del mondo nel 2007:
E' la Merkel la donna più potente del mondo - Corriere della Sera, 31 agosto 2007


2) Libia: Cecilia Sarkozy non testimonierà su infermiere bulgare - Corriere del Ticino, 23 agosto 2007
http://www.cdt.ch/interna.asp?idarticolo=tio344866&idtipo=2


3) http://www.montetitoli.it


4) Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication


5) Clearing House Interbank Payments System


6) Depository Trust Company


7) Sito internet di Denis Robert:
http://www.ladominationdumonde.blogspot.com
In italiano è stato tradotto solo il suo primo libro, Révélation$: “Soldi – il libro nero della finanza internazionale”, di D. Robert e E. Backes, ed. Nuovi Mondi Media, 2004


8) Bankenstein, di Marco Saba, ed. Nexus, 2006


9) Tra i conti che vennero trovati da Denis Robert nei listati di Clearstream ce n’era anche uno del Ministero del Tesoro italiano con sede a Milano. Si trattava del conto numero C2510. Altre decine di conti italiani erano direttamente intestati a persone (nomi e cognomi)


10) In inglese: Open Market Operations, O.M.O.


11) Patriot Act, capitolo 3 Sottotitolo B — Emendamenti alla legge sulla segretezza bancaria e migliorie collegate.

Le misure prese a livello della lotta contro il lavaggio di denaro, a seguito degli attentati del 9-11, sono state parecchio criticate. Alcuni elementi riguardo ad anomali movimenti di borsa collegati agli attentati e segnalati dalla Commissione d'inchiesta sono stati ignorati da varie polizie internazionali, compresa la Guardia di Finanza, sotto la scusa del segreto bancario, della extraterritorialità o semplicemente per "decisioni relative all'inquirente". Se si fossero tracciati a ritroso questi movimenti di borsa, si sarebbe potuto risalire, molto probabilmente, alle "menti raffinatissime" (per usare una definizione di Giovanni Falcone) che si nascondevano dietro agli esecutori degli attentati. Vedi: "Bankenstein", citato sopra, capitolo sulla Deutsche Bank (2006).

Vedi anche:

SEC SECRET PROBE OF STOCK DEALINGS BEFORE 9/11 - TBRNews.org
http://tbrnews.org/Archives/a048.htm
Sibel Edmonds, ex traduttrice del FBI, sotto la tutela del Privilegio del Segreto di Stato ha testimoniato:
"Le mie traduzioni delle intercettazioni dell'11 settembre riguardavano anche il lavaggio di denaro (dei terroristi), informazioni precise e con data certa.... Se si fossero fatte davvero le indagini, avremmo assistito in questo paese (Stati Uniti) a delle rivelazioni criminali di alto livello... e credetemi, faranno di tutto per nascondere tutto ciò."

The Pakistan Connection, Guardian Unlimited, 22 luglio 2004

 

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