un,dos,tres,un pasito bailante by mototopo (2 lettori)

mototopo

Forumer storico
l’Italia
postdateicon.png
22 marzo 2013 |
postauthoricon.png
Autore Redazione | Stampa articolo
di Gianni Lannes – Fonte: Su La Testa!: LIBERIAMO L'ITALIA 22.3.13
attenzione....jpg

Se la sovranità appartiene di diritto legale al popolo sovrano, se il denaro è dei cittadini, perché allora le banche (istituzioni private) prestano i quattrini speculando con il signoraggio? In primo luogo la BCE di mister DraghiMario (uno dei traditori della patria), servitori di due e più padroni.


Il nodo cruciale da sciogliere è sotto gli occhi: l’Italia è notoriamente ostaggio della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e appunto della rinomata ditta criminale BCE.

Il punto è classico: chi controlla i controllori al vertice? Nessuna anima viva. Dopo i Trattati di Maastricht e di Lisbona, i Parlamenti nazionali sono stati definitivamente esautorati e le Costituzioni sospese. Ergo: con queste regole antidemocratiche nessun mago può ristabilire la legalità e restituire la sovranità perduta. Chi millanta tali possibilità mente spudoratamente. Inoltre, è da ingenui, se non da cretini o servi nel caso peggiore, chiedere al potere per conto terzi (ossia delegato dall’estero) di riformarsi. Non è sanando qualche spreco istituzionale che si rimette in sesto un Paese, ma azzerando ildebito pubblico (superiore a 2 mila miliardi di euro), frutto di una colossale truffa e di una gigantesca speculazione finanziaria a danno del popolo italiano e dei popoli europei (ma non solo). Occorrono misure drastiche.Una dittatura si abbatte: punto e basta, senza troppe chiacchiere. E noi italiani siamo privi oltre che di sovranità anche di libertà.

C’è un problema ormai insopportabile, incancrenito: la massoneria, infiltratasi da tempo immemorabile anche nel Vaticano. Un miscuglio nebuloso di sette segrete che tramano nell’ombra da troppo tempo impunemente. Sarebbe ora di smascherarne tutti i componenti ed i caporioni, per poi spazzarli via definitivamente (in senso legale ovviamente). Questi individui demoniaci vogliono instaurare un nuovo ordine mondiale sulla pelle di gran parte dell’umanità. Il punto di partenza potrebbe essere l’inchiesta giudiziaria del magistrato Agostino Cordova, decollata dalla Calabria e poi passata di mano ad altri magistrati per via della competenza territoriale, ed infine incredibilmente archiviata.

Domanda facile: perché in Italia non si rimuovono i segreti istituzionali e della NATO?
Uno Stato che agisce all’insegna dello spreco e della liquidazione forzata delle fonti di reddito proprie ma soprattutto dei suoi cittadini, va liquidato senza tanti giri di parole per garantire democrazia, liberta e giustizia sociale.

Vige il motto: divide et impera. Breve riflessione a margine: la pratica dell’odio e della paura rende le masse sempre più manipolabili. E’ l’ora di unire, non dividere le forze buone in campo, senza più abbagli grulleschi. Non abbiamo bisogno di comici vip che incassano fior di milioni con le loro stravaganze e si danno pure delle arie da montati. L’Italia non è uno Stato di diritto, ma un sistema forte e prepotente di apparati e consorterie in finta concorrenza, grazie alla nostra passività e disattenzione.Hic et nunc. Liberiamoci di queste catene e restituiamo dignità al nostro Paese. Abbiamo l’obbligo verso i giovani e le future generazioni, di fare qualcosa di concreto e positivo. In una parola: il bene comune.

royal-yacht-britannia-invergordon-19571.jpg
Britannia, unità navale di proprietà della regina Elisabetta Windsor, al vertice della massoneria inglese

Britannia: do you remember? Vediamo un pò se al pensionato d’oro, anzi di platino, Giuliano Amato (papabile prossimo presidente della Repubblica) torna la memoria. E’ stato lui, uno di quelli che ha maggiormente contribuito a tradire l’Italia dopo il famigerato incontro del Britannia.

Ragionier Grillo ha qualcosa da dire a proposito dell’incontro segreto da lei tenuto nel 2008 con l’ambasciatore USA, Ronald Spogli? Nel suo esclusivo interesse, si attendono esaurienti spiegazioni. Altrimenti, il suo ostinato silenzio sarà eloquente anche per ciechi, sordi e grullini, pardon grillini.


EIR:

http://www.larouchepub.com/eiw/publ...0930_006-italy_exposed_privatizers_scampe.pdf

Altri riferimenti:
Cosenostreacasanostra: SVENDITA ITALIA: L'ABC - PANFILO BRITANNIA. di Nicoletta Forcheri
 

mototopo

Forumer storico


Ti è stato inviato tramite Google Reader

Dietro a Cipro, la guerra: ma Putin sventa il complotto

In apparenza la posta in gioco è quella dei miliardi degli "oligarchi", ma il vero obiettivo di Putin – nei panni di "salvatore" di Cipro – sarebbe ben più serio: salvare la pace nel Mediterraneo e allontanare la guerra che, attraverso la Siria, l'Occidente sta armando contro l'Iran. Lo sostiene un attento osservatore della politica russa, John Helmer: «Usa, Germania, Turchia e Nato pensano di avere quasi tutte le munizioni che servono per rovesciare il regime in Siria, come avevano già fatto in Libia, ma sembra che non trovino i 5 miliardi di euro necessari». Soldi indispensabili per «ripetere il trucco» finanziando la guerra coi depositi russi confiscati a Cipro. Inattesa contromossa di Putin: rifinanziare interamente le banche cipriote, emarginando l'Unione Europea e piazzando la Russia al centro del Mediterraneo. Con buona pace di Londra, che ha anch'essa manovrato per provocare il collasso di Cipro, cioè del maggior concorrente europeo dei paradisi fiscali britannici
 

mototopo

Forumer storico
Ti è stato inviato tramite Google Reader

Mediterraneo, ponte di guerra



mediterraneo.gif

di: Manlio Dinucci

«I molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce»: li ha ricordati a Montecitorio Laura Boldrini riferendosi al dramma dei profughi. Il Mediterraneo, ha detto, «dovrà sempre più diventare un ponte verso altri luoghi, altre culture, altre religioni».

Finora però il Mediterraneo è stato sempre più un ponte di guerra. Partendo dalle basi in Italia, la Nato ha demolito lo stato libico, provocando la disgregazione del paese. Lo stesso sta facendo con la Siria, che cerca di demolire con forze infiltrate e metodi «terroristici», provocando altre vittime e ondate di profughi. Non basta quindi «un parlamento largamente rinnovato». Occorre una nuova politica estera. Quella italiana, indipendentemente dal colore dei governi, segue invece sempre la stessa rotta.

Il governo Monti, nei suoi ultimi giorni, sta infatti compiendo importanti atti di politica estera che passeranno nelle mani del futuro governo. In una serie di incontri a Washington l'11-12 marzo, la Farnesina ha assicurato l'adesione dell'Italia all'«accordo di libero scambio Usa-Ue», ossia alla «Nato economica». In un seminario internazionale, il 14 marzo a Roma, si è stabilito il contributo dell'Italia a «una Difesa europea più forte», che il Consiglio europeo deciderà a dicembre per «favorire il soddisfacimento delle esigenze dell'Alleanza atlantica». Solo per l'acquisto di armamenti, prevede una ricerca pubblicata a New York, l'Italia spenderà nel 2012-17 oltre 31 miliardi di dollari. Negli stessi giorni, il ministro degli esteri Terzi si è recato in Israele per una serie di incontri e per partecipare alla conferenza internazionale di Herzliya sulla «sicurezza del Medio Oriente». Sulla Siria, l'Italia si impegna ad «accrescere le misure e gli equipaggiamenti che permettono alle forze sul terreno di proteggere la popolazione dagli attacchi inauditi dell'aviazione siriana» (non a caso mentre gli Usa stanno per ufficializzare, dopo Francia e Gran Bretagna, la fornitura di armi ai «ribelli»). L'Italia rafforza anche il suo impegno contro «i rischi di un Iran nucleare per la sicurezza globale»: a Herzliya si è parlato del momento in cui si dovrà passare «dalla diplomazia alla spada». Queste e altre iniziative della Farnesina ricevono il consenso o il silenzio-assenso dell'intero arco politico. ...



Inviato da iPad

Pubblicato daMaurizio Barbero *****************Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su Facebook




Reazioni:
 

mototopo

Forumer storico
Istituto opere religione, le domande aperte sulla banca del Vaticano

- Giuseppe Sabella – ilsussidiario.net - Quali interessi danneggiava Gotti Tedeschi per essere cacciato dalla presidenza dello Ior? I dubbi sull'istituto vaticano partono dagli stessi cardinali. La regola non scritta ma sempre applicata negli ultimi decenni vuole che il Segretario di Stato, il punto nevralgico del potere politico e diplomatico della Chiesa, sia italiano. Sarà [...]


Inviato da iPad
 

mototopo

Forumer storico


Ti è stato inviato tramite Google Reader

USA: SI PREVEDE UNA GUERRA CIVILE ?

-The-Civil-War-united-states-of-america-758087_795_638.jpg


DI NIKOLAI MALISHEVSKI

strategic-culture.org




Alla fine del 2012, il New York Times ha pubblicato un articolo sensazionale dal titolo "sopravvivere al collasso della società in Suburbia" . Ha detto che Obama aveva già adottato alcune misure per contrastare una massiccia guerra civile e manifestazioni di totalitarismo in arrivo. In questi sforzi che si basano su una superagency - il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale che impiega oltre 160 mila persone, con un bilancio misurato in miliardi di dollari e la supervisione della Central Intelligence Agency, del Federal Bureau of Investigation, dei servizi fiscali e di altri organismi governativi.


Inviato da iPad


Pubblicato daMaurizio Barbero *****************Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su Facebook




Reazioni:
 

mototopo

Forumer storico
Home » Economia » La Polonia rinuncia all’euro
La Polonia rinuncia all’euro

Posted by Wilma Criscuoli on 23, mar, 2013 in Economia, Estero, Featured, Massoneria e Nuovo Ordine Mondiale | 0 comments


- di Edoardo Capuano -​


La Polonia è stata chiara: niente euro prima del 2015. “Dobbiamo valutare costi e benefici” ha detto il Presidente polaccoBronislaw Komorowski.
E ad onor del vero, allo stato attuale dei fatti, chi si sente di dargli torto? L’Europa di oggi non è più una meta da raggiungere, un conglomerato di Paesi in cui entrare per non rimanere tagliati fuori dal mondo.
Anzi, sta diventando sempre più probabile che la tanto agognata Eurozona fra qualche anno non esista più, uccisa dalla crisi e da politiche errate che anziché far ripartire l’economia la stanno strozzando in una morsa assassina.
La piccola Polonia ha paura di diventare presto un’altra delle vittime di questa situazione che non accenna a fermarsi. Come la Slovenia, entrata nell’euro solo nel 2004 e già, dopo nove anni di battaglie e di Governi incapaci di far fronte ai problemi,in pericolo default.
E allora andiamo a vedere quali sono i timori e i perché che hanno spinto la Polonia a prendere questa decisione.
Le radici della decisione
Perché dobbiamo adottare l’euro adesso? Non c’è alcuna fretta. È chiaro, nonché importante e fondamentale, che ci sia un ampio sostegno pubblico. Bisogna convincere il popolo polacco che l’adesione all’euro è una buona cosa per il Paese.

Queste le parole pronunciate da Bronislaw Komorowski alcuni giorni fa. Parole che faranno storcere il naso ai vertici di Bruxelles che, al contrario, vorrebbero che il Paese polacco accelerasse i tempi.
La decisione era già nell’aria. Già un anno fa, nel pieno della crisi, il Ministro delle Finanze Jacek Rostowski aveva palesato i primi dubbi sulla questione, dubbi che oggi vengono confermati dal Presidente Komorowski.
Solo dopo un’attenta valutazione di costi e benefici, ma anche, dopo le elezioni politiche e presidenziali che si svolgeranno fra due anni, la Polonia farà una scelta sul proprio futuro.
Anche il Premier Donald Tusk è intervenuto dicendo il suo parere sull’argomento:
“Solo così la Polonia potrà avere tutti gli elementi che gli permetteranno discegliere la migliore opzione, al fine di garantire la sicurezza dell’economia polacca e mantenere la propria competitività, anche dopo l’entrata nell’eurozona”.
I dubbi polacchi
Il PIL polacco è cresciuto del 4,3% nel 2011 e del 2% nel 2012; i conti pubblici sono equilibrati, con un rapporto deficit/Pil del 3,4%, in calo rispetto agli anni passati (ricordiamo che la soglia fissata dal Fiscal Compact è del 3%). Ma cosa ancora più importante: la Polonia non ha subito il contagio della crisi che ha afflitto l’intera Eurozona.
E allora perché entrare nell’euro?
“Il più grande timore percepito è quello di un peggioramento delle condizioni economiche e di una più elevata vulnerabilità. Non sempre l’euro è visto come un’opportunità, specie in periodi di estrema sofferenza come questi.”
Queste le parole che si leggono in uno studio di PKO Bank, la più importante banca del Paese.
Del resto, neanche i cittadini polacchi sembrano troppo convinti. Secondo lo stesso studio, solo il 41% della popolazione vorrebbe l’euro al posto dello zloty.
La situazione europea
Le elezioni italiane sembrano aver dato il colpo di grazia all’Europa. Da ogni parte del mondo arrivano condanne a quell’austerity che fino a pochi giorni fa sembrava la soluzione ai problemi del continente.
L’Eurozona pare sull’orlo del precipizio e i dissidi interni si acuiscono sempre di più.
La Germania contro tutti. I vertici tedeschi sembrano ormai gli unici a credere che austerity e rigore possano davvero risolvere qualcosa.
Autrice: Vittoria Patanè
 
Ultima modifica:

mototopo

Forumer storico



L'OTTIMISMO DELL'ITALIOTA...L'ITALIA NON FALLIRA' MAI...



L'OTTIMISMO DELL'ITALIOTA....NE HO SENTITO UNO OGGI CHE MI HA DETTO L'ITALIA NON FALLIRA' MAI !

SONO CONTENTO DELLE SUE SICUREZZE E GLI HO SEMPLICEMENTE DETTO...VUOI SAPERE LA DIFFERENZA FRA TE E ME? IO QUESTE SICUREZZE CHE HAI TU...NON LE HO...INOLTRE A ME CHE FALLISCA O MENO POCO IMPORTA...A TE INVECE IMPORTA ECCOME.
IO QUESTO FINE SETTIMANA, QUALSIASI COSA SI DECIDA NEI PAESI POVERI E FRUSTRATI POCO IMPORTA...STARO' IN RIPOSO AL LAGO ...

HOUSTON ABBIAMO UN CAPO DI GOVERNO.....BERSANI...MA NON DITELO A GRILLO!
67023_495239400515552_1847636025_n.png



CIPRO...PRESTO LA SOLUZIONE..COSI' I MERCATI HANNO INIZIATO A FESTEGGIARE..MA POI SCOPRIAMO CHE NON SERVONO PIU' 5,8 MILIARDI MA 6,7.. E...
TROIKA SAID CONDITIONS WORSENED, WANTS BILL TO REFLECT
TROIKA HIKED CYPRUS CONTRIBUTION TO E6.7 BN VS E5.8 BN: SOURCE




Merkel told a closed-door meeting of legislators in Berlin today that she’s annoyed the Cypriot government hasn’t been in touch with the so-called troika of international creditors for days, according to a party official who spoke on condition of anonymity because the briefing was private. Cyprus’s decision to test Europe is unacceptable, she told them.

“We’re not ready to accept solutions that are full of wind,” Michael Fuchs, deputy parliamentary leader of Merkel’s Christian Democratic Union, said after the meeting. “I don’t think it’s appropriate to play poker in this matter, especially when you think that there’s a risk that two banks will become insolvent next Monday.”

INTANTO LA TOBIN TAX IN ITALIA FA SPOSTARE LA LIQUIDITA' VERSO LA GERMANIA (CHE NON HA INTRODOTTO LA TOBIN TAX) ...PIRLA QUEL GOVERNO CHE HA INTRODOTTO SOLO IN ITALIA UNA TASSA CHE DOVEVA ESSERE EUROPEA...


L'OTTIMISMO DELL'ITALIOTA...L'ITALIA NON FALLIRA' MAI...


Pubblicato daMLavenerdì, marzo 22, 20134 commenti





LA FED E' FALLITA VIVA LA FED. 3189 MILIARDI DI TITOLI DI DEBITO SONO STATI ACQUISTATI DALLA FED (INIETTANDO NEL SISTEMA ALTRETTANTI DOLLARI)




Fed balance sheet grows to record size in latest week

(Reuters) - The Federal Reserve's balance sheet
 

mototopo

Forumer storico
POTERE |
postcommentsicon.png
Nessun commento »










Sisma Emilia: 661 euro ad ogni nomade per NON avere perso la casa e il lavoro


postdateicon.png
23 marzo 2013 |
postauthoricon.png
Autore Redazione | Stampa articolo
Fonte: http://www.imolaoggi.it/?p=21462 dell’11/7/2012
Ecco come spende la rossa Emilia: più soldi ai rom che ai terremotati.
Dalla giunta Errani un milione di euro per i nomadi. E il governo finanzia la lotta alle discriminazioni fino al 2020.
11 luglio – Dopo il terremoto ogni nomade ha diritto a 661 euro per non aver perduto la casa e il lavoro.
Arriva un regalino post-terremoto per i rom. Ma solo per loro. Anche se non hanno perduto la casa e il lavoro per effetto dei recenti eventi sismici, c’è una sommetta di 611 euro, subito a disposizione di ogni nomade che girovaga per il territorio dell’Emilia Romagna.
Mica li hanno confusi con coloro che abitano provvisoriamente nelle tendopoli. A loro ci pensa già la Protezione civile oppure se la cavano da soli. Del resto, l’equivoco sarebbe stato impossibile in quanto la dicitura riportava: ‘Contributi in conto capitale a comuni per l’acquisto e la realizzazione di infrastrutture volte alla creazione di aree di sosta e di transito per le minoranze nomadi’.
E poi ci sono alcuni bisognosi di serie A e altri di serie B”, spiega Andrea Morigi su Libero in edicola oggi. Ma il fatto non sorprende, poiché l’Emila Romagna aveva già stanziato 6 milioni di euro per il miglioramento dei campi rom. La sostanza? La Regione guidata da Vasco Errani dà più soldi ai rom che ai terremotati.
Andrea Morigi – libero
 

Users who are viewing this thread

Alto