un,dos,tres,un pasito bailante by mototopo (2 lettori)

mototopo

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nella parte finale si dimentica di dire che se si esce dall'euro. e ripristiniamo la sovranita' monetaria nn abbiamo bisogno dell'ela.
 
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iulius

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Poichè alla fine tutti i nodi vengono al pettine, i responsabili dell' attuale
disastro dovranno pagarla cara.
 

mototopo

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QUESTA L'AVEVO PERSA! GLI INGLESI MANDANO ALLE LORO TRUPPE UN AEREO PIENO DI BANCONOTE!!!!! E A NOI MONTI&BERSANI&C CI VORREBBERO TOGLIERE IL CONTANTE!!!! E DIRE CHE PER ORA I BANCOMAT A CIPRO FUNZIONANO ANCORA (CHISSA' PER QUANTO) E POSSONO RITIRARE 800 EURO AL GIORNO ....

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UK Sends Planeload Of Cash To Its Cyprus Troops As A "Contingency Measure"

Submitted by Tyler Durden on 03/19/2013 - 12:54
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"An RAF flight left for Cyprus this afternoon with €1M on board as a contingency measure to provide military personnel and their families with emergency loans in the event that cash machines and debit cards stop working completely," the Ministry of Defence said in a statement.





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mototopo

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denaro



2007 * O la Banca o la vita * 7. I flussi internazionali del denaro * Marco Saba

Mentre la finanza internazionale attraversa una crisi generalizzata a seguito delle disfunzioni relative ai mutui del mercato immobiliare americano (agosto 2007), il presidente francese Sarkozy ha indirizzato una lettera all’attuale presidente del G8 Angela Merkel (1), lamentandosi delle mancanze del sistema finanziario mondiale e dell’assenza di trasparenza dei mercati. In questo capitolo cerchiamo di chiarire come funzionano gli scambi finanziari internazionali descrivendo le strutture che li permettono e che gestiscono la circolazione degli attivi finanziari assicurando la liquidità dei mercati. Queste strutture vengono denominate “camere internazionali di compensazione”. E’ in occasione degli accordi economici tra la Francia e la Libia – che sono seguiti alla liberazione da parte della Libia delle infermiere bulgare quest’estate e che hanno suscitato una controversia a livello europeo (2) – che ci si chiede se queste camere di compensazione non potrebbero rivelarsi utili nelle indagini che sta svolgendo la Commissione d’inchiesta parlamentare francese sulla modalità con cui questi accordi con la Libia si siano realmente svolti. In pratica, se fosse stato pagato un riscatto questo risulterebbe proprio dai movimenti contabili di queste camere di compensazione.

Da qualche decina d’anni, le transazioni finanziarie sono facilitate da questi organismi centralizzati che possono essere nazionali – come in Italia il Monte Titoli (3) - oppure internazionali, come in Europa Euroclear Bank, Clearstream International, SWIFT (4), in Svizzera la SegaInterSettle o, negli Stati Uniti, il CHIPS (5) e la DTC (6).


Negli anni dal 2001 in avanti, con l’uscita di vari libri d’indagine firmati dal giornalista investigativo francese Denis Robert (7) sulla Banca Clearstream, che precedentemente si chiamava CEDEL e che fa parte del gruppo tedesco Deutsche Börse, in Francia sono scoppiati vari scandali tutti legati al fatto che queste società di compensazione sono opache e che mantengono dei conti, cosiddetti “non pubblicati”, attraverso i quali è possibile perdere le tracce di importanti movimenti di denaro. L’argomento è stato poi approfondito in un capitolo di un mio precedente lavoro (8).

Queste camere di compensazione - in inglese: International Central Securities Depositories, ICSD – nel caso di Euroclear e Clearstream – cumulano la funzione di stanze di compensazione con quella di vere e proprie banche.

Il ruolo di queste organizzazioni private è quello di permettere la circolazione dei valori finanziari autorizzando transazioni in tempo quasi-reale tra i clienti del sistema che sono le banche tradizionali, le istituzioni finanziarie, le banche centrali ed alcune multinazionali (9). Queste transazioni – o “regolamenti” – riguardano cifre importanti, normalmente dell’ordine di varie centinaia di milioni di euro. I titoli o valori mobiliari che sono stati smaterializzati attraverso l’informatica - ovvero vengono registrati come cifre digitali in dei computer – vengono scambiati attraverso comunicazioni digitali ed attraverso un gioco di scritture contabili, sui conti dei clienti di queste istituzioni. Tutte le transazioni vengono memorizzate e ritrascritte nei conti della società di compensazione che svolge la funzione di agente dei “regolamenti”. Le carte-valori vengono depositate nelle casseforti di queste organizzazioni – quando non sono emesse esclusivamente in modo digitale – ed in questo caso la camera di compensazione assolve la funzione di “deposito titoli”. Per quanto riguarda Clearstream, si parla di cifre di diversi trilioni di euro (dodici zeri), circa 23 volte il prodotto interno lordo di un paese come la Francia. Quindi, qualsiasi transazione internazionale che si realizza tra banche che hanno aperto un conto presso questi organismi, viene da essi svolti facendo pagare delle spese per il servizio. Un organismo come Clearstream International SA permette ai suoi clienti di svolgere tre tipi differenti di compensazioni o regolamenti:

- i regolamenti interni: riguardano delle transazioni con contropartite o clienti all’interno del sistema Clearstream;

- i regolamenti detti di “Bridge” (Ponte): si tratta di transazioni con contropartite presso la collegata Euroclear attraverso l’uso di un ponte elettronico tra il sistema Clearstream e quello Euroclear;

- i regolamenti esterni: per delle transazioni con contropartite all’esterno delle due camere internazionali di compensazione (o ICSD) che sono appunto Euroclear Bank e Clearstream.



Schema di funzionamento del sistema basato sul ponte elettronico BRIDGE

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Le due camere di compensazione sono quindi strettamente legate e permettono ai loro clienti di passare da un sistema all’altro attraverso un ponte di collegamento elettronico che inizialmente funzionava di notte, dal 1993, ma che poi ha cominciato a funzionare anche di giorno, nel 2004, avendo visto crescere il traffico ed è poi notevolmente aumentato, dall’inizio del 2007, nel tentativo di “liquidificare” il mercato. Le banche clienti possono così scambiare dei titoli e concludere delle transazioni anonime utilizzando le banche “corrispondenti” Euroclear e Clearstream. Conservando le tracce di tutte le transazioni effettuate all’interno dei loro sistemi, queste istituzioni internazionali potrebbero, se volessero o fossero costrette, collaborare efficacemente con le istituzioni che indagano sui movimenti di denaro legati al terrorismo ed alla criminalità.

Nel 2004, due senatori belgi, Isabelle Durant e Jean Cornil, avevano proposto una legge per creare una commissione d’inchiesta nazionale incaricata di indagare sull’utilizzazione dei conti presso “delle società di compensazione e d’istradamento finanziario” a fini di frode, evasione fiscale e/o riciclaggio di denaro. Questa proposta di legge non ha avuto seguito poiché la commissione europea ha stimato che il Lussemburgo ha “trasposto ed applicato correttamente la direttiva relativa allo sbiancamento dei capitali”. Ora questo perlomeno appare assai strano nel quadro della persecuzione giudiziaria che lo stesso Lussemburgo sta praticando da anni nei confronti di Denis Robert, colpevole solo di aver portato alla luce che, ad esempio, attraverso Clearstream fu pagato un riscatto anglo-americano per mantenere prigionieri gli ostaggi dell’Ambasciata americana a Teheran, rapiti dall’Iran, allo scopo di farli rilasciare solo dopo e non prima dell’elezione di Reagan e Bush alla Casa Bianca (nel gennaio 1980). Le cause tentate per imbavagliare Robert, quasi tutte poi perse, hanno solo lo scopo di distruggere finanziariamente una persona che ha osato sfiorare da vicino la piramide dei creatori di denaro dal nulla. Queste camere di compensazione infatti permettono proprio di riciclare i proventi del signoraggio primario delle banche centrali oltre al signoraggio secondario delle altre banche tradizionali. Ma non basta: permettendo la compensazione mobiliare, permettono alle banche centrali, che usano per lo più conti “coperti”, di effettuare quelle cosiddette Operazioni di Mercato Aperto (10) che altro non sono che un sistema per trasferire ricchezza agli amici degli amici. Ma Denis Robert a denunciare questo ancora non ci è arrivato…

Continuiamo la nostra esplorazione di queste centrali private di traffico di capitali internazionali. Descriviamo ora altre due di queste istituzioni: la DTC (Depository Trust Company) e il sistema SWIFT.

La DTC è una filiale della DTCC (Depository Trust and Clearing Corporation) con sede a New York, è assimilata ad una camera di compensazione nazionale ma di fatto si tratta di una camera internazionale a causa dell’entità e del valore dei suoi depositi: ha un volume di attivi in valuta estera di più di due trilioni di dollari, viene al primo posto seguita nell’ordine da Euroclear e da Clearstream ed è connessa a queste ultime attraverso il sistema “Bridge”.

Il sistema SWIFT, che ha base a Bruxelles, è una rete interbancaria che permette il trasferimento di valute e che permette di effettuare operazioni su titoli e divise grazie ad un servizio di messaggeria istantanea tra gli operatori del sistema, principalmente le grandi banche e le grandi istituzioni finanziarie mondiali.



I trasferimenti finanziari attraverso la tecnica delle banche di corrispondenza, il “correspondent banking”

Nel marzo 2001, il senatore democratico americano Carl Levin citava in un rapporto sul riciclaggio di denaro, la poca collaborazione da parte delle grandi banche americane - che fanno parte delle banche più grandi del mondo – nella lotta contro i crimini finanziari e metteva in luce come la tecnica delle banche di corrispondenza avesse un ruolo cruciale in questo genere di delitti. Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, sono state prese delle misure per lottare contro il finanziamento delle reti terroriste: in ambito statunitense attraverso il Patriot Act (11) ed in ambito OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) attraverso il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI), aggiungendo 9 raccomandazioni alle 40 già esistenti, di cui una interessa particolarmente i grandi organismi di trasferimenti finanziari descritti in questo capitolo e riguarda i trasferimenti elettronici (12). La tecnica del correspondent banking è “moneta corrente” negli ambienti finanziari e questa tecnica è ampiamente riconosciuta e diffusa (13).

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La banca “A” apre un conto a suo nome nella banca corrispondente “B” per effettuare delle operazioni finanziarie per conto dei suoi clienti, che saranno coperte da un doppio segreto bancario, a nome della banca “B” scelta e che potrà permettere un accesso indiretto ai clienti a degli organismi di transazioni assicurate come le camere internazionali di compensazione (ICSD), o a degli altri sistemi di transazione. Le ICSD come Clearstream International lavorano in modo significativo con delle istituzioni con base nei paradisi fiscali (14). La tecnica del correspondent banking può così favorire l’entrata di società o d’istituzioni finanziare che le fanno da schermo, nei circuiti della finanza mondiale.



Le transazioni a livello di ICSD e di banche di corrispondenza interne a questi sistemi

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Le banche clienti delle ICSD possono fare da banche o da istituzioni di corrispondenza con delle parti terze e dare loro la possibilità di accedere alle operazioni effettuate in seno a questi sistemi. La DTC, i sistemi Euroclear e Clearstream, il sistema SWIFT possono così essere utilizzati da delle parti e controparti “anonime” per quanto riguarda i registri interni o le banche dati delle transazioni di questi organismi. In che misura sono state applicate le raccomandazioni per la lotta al finanziamento del terrorismo nel quadro di queste tecniche interbancarie? Dato il carattere di raccomandazione delle misure di trasparenza enunciato dalle istituzioni come il GAFI, la loro applicazione al livello delle ICSD – dato che la diffusione geografica della clientela non può garantire una armonizzazione del comportamento di trasparenza – sembra non potersi concretizzare, lasciando così un vuoto normativo, giuridico e finanziario, che intacca l’ottimizzazione della sicurezza delle transazioni a livello internazionale.



Le banche corrispondenti in seno alle ICSD

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Inoltre, la presenza di banche all’interno stesso delle istituzioni che assicurano le compensazioni e i regolamenti dei conti - come è il caso di Euroclear Bank per il sistema Euroclear, di Clearstream Banking nel caso di Clearstream International – permette di utilizzare il ricavato delle operazioni del correspondent banking all’interno di questi organismi stessi. La complessità nel tracciare questi trasferimenti legata a questi livelli intermedi nelle transazioni, rappresenta una difficoltà ulteriore al raggiungimento della trasparenza dei sistemi finanziari. L’insieme degli attivi scambiati al livello delle ICSD partecipa anch’essa a questo stato di cose. (15)



Dal correspondent banking al correspondent clearing

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La realizzazione di una politica di efficienza e di liquidità dei mercati si è materializzata, negli ultimi anni, attraverso l’istallazione di un ponte elettronico che collega le tre grandi camere di compensazione mondiali che sono la DTC (Depository Trust Company), Euroclear Bank e Clearstream International. La presenza di banche in seno ai due grandi sistemi europei, accoppiata a questo sistema di ponte di collegamento (BRIDGE) permette, infine, l’utilizzazione di questi organismi secondo una tecnica di correspondent clearing. In pratica, le banche clienti dei due ICSD possono utilizzare le banche interne a ICSD come delle banche di corrispondenza passando così da un sistema di compensazione (clearing) all’altro beneficiando così di un ulteriore schermo bancario a fini legali o illegali. In questo contesto si pongono varie questioni a chi osserva il sistema dall’esterno: quali sono le condizioni contrattuali che le banche ICSD offrono ai loro clienti e sono queste differenti da quelle che pongono le altre banche? Queste banche sono aperte a chi non è cliente delle ICSD? Infine, queste banche sono anche clienti a tutti gli effetti delle altre ICSD concorrenti?

Dalla risposta a queste domande dipende una parte considerevole delle esigenze di trasparenza che sono richieste nel quadro di una mondializzazione finanziaria, perché non si tratta qui solo di un malfunzionamento del sistema finanziario mondiale, ma della sua stessa organizzazione, legalizzazione e della definizione del suo ruolo istituzionale.



Note:



1) Angela Merkel venne premiata col premio della fondazione Edmond Israel nel 2006. Gli altri otto che ricevettero il premio annuale furono: Helmut Kohl, Jacques Santer, Javier Solana, Guy Verhofstadt, Jean-Luc Dehaene, Jean-Claude Juncker, Árpád Göncz e Wim Duisenberg.

Angela Merkel to receive Edmond Israel Foundation’s Vision for Europe Award - Clearstream.com, 6 Novembre 2006

La rivista Forbes ha indicato la Merkel come la donna più potente del mondo nel 2007:
E' la Merkel la donna più potente del mondo - Corriere della Sera, 31 agosto 2007


2) Libia: Cecilia Sarkozy non testimonierà su infermiere bulgare - Corriere del Ticino, 23 agosto 2007
http://www.cdt.ch/interna.asp?idarticolo=tio344866&idtipo=2


3) http://www.montetitoli.it


4) Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication


5) Clearing House Interbank Payments System


6) Depository Trust Company


7) Sito internet di Denis Robert:
http://www.ladominationdumonde.blogspot.com
In italiano è stato tradotto solo il suo primo libro, Révélation$: “Soldi – il libro nero della finanza internazionale”, di D. Robert e E. Backes, ed. Nuovi Mondi Media, 2004


8) Bankenstein, di Marco Saba, ed. Nexus, 2006


9) Tra i conti che vennero trovati da Denis Robert nei listati di Clearstream ce n’era anche uno del Ministero del Tesoro italiano con sede a Milano. Si trattava del conto numero C2510. Altre decine di conti italiani erano direttamente intestati a persone (nomi e cognomi)


10) In inglese: Open Market Operations, O.M.O.


11) Patriot Act, capitolo 3 Sottotitolo B — Emendamenti alla legge sulla segretezza bancaria e migliorie collegate.

Le misure prese a livello della lotta contro il lavaggio di denaro, a seguito degli attentati del 9-11, sono state parecchio criticate. Alcuni elementi riguardo ad anomali movimenti di borsa collegati agli attentati e segnalati dalla Commissione d'inchiesta sono stati ignorati da varie polizie internazionali, compresa la Guardia di Finanza, sotto la scusa del segreto bancario, della extraterritorialità o semplicemente per "decisioni relative all'inquirente". Se si fossero tracciati a ritroso questi movimenti di borsa, si sarebbe potuto risalire, molto probabilmente, alle "menti raffinatissime" (per usare una definizione di Giovanni Falcone) che si nascondevano dietro agli esecutori degli attentati. Vedi: "Bankenstein", citato sopra, capitolo sulla Deutsche Bank (2006).

Vedi anche:

SEC SECRET PROBE OF STOCK DEALINGS BEFORE 9/11 - TBRNews.org
http://tbrnews.org/Archives/a048.htm
Sibel Edmonds, ex traduttrice del FBI, sotto la tutela del Privilegio del Segreto di Stato ha testimoniato:
"Le mie traduzioni delle intercettazioni dell'11 settembre riguardavano anche il lavaggio di denaro (dei terroristi), informazioni precise e con data certa.... Se si fossero fatte davvero le indagini, avremmo assistito in questo paese (Stati Uniti) a delle rivelazioni criminali di alto livello... e credetemi, faranno di tutto per nascondere tutto ciò."

The Pakistan Connection, Guardian Unlimited, 22 luglio 2004



 

mototopo

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Francia, perquisita la casa del numero uno del Fondo Monetario, Christine Lagarde

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Francia, perquisita la casa del numero uno del Fondo Monetario, Christine Lagarde:

Le forze dell’ordine hanno perquisito la casa parigina di Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale, famosa per la lista contenente i nomi di celebri cittadini greci evasori consegnata da lei stessa ai governi di Grecia, Spagna, Italia e Germania e pubblicata sul sito del magazine ellenico Fimes.

La perquisizione, però, è legata all’inchiesta aperta nel 2012 su un suo presunto abuso di potere, ai tempi in cui era ministro dell’Economia e arriva all’indomani delle dimissioni di Cahuzac, fino al 19 marzo ministro delle Finanze francese, accusato di frode fiscale per un conto corrente segreto che avrebbe tenuto in Svizzera fino al 2010. Il fascicolo, a carico di ignoti, riguarda le modalità con cui è stato risolto il contenzioso tra l’uomo d’affari marsigliese Bernard Tapie e la banca Credit Lyonnais (Lcl), di proprietà pubblica al tempo dei fatti contestati. Si vuole verificare se la decisione, da parte della Lagarde, di affidare la sentenza sul caso a un tribunale arbitrale e non a uno ordinario, sia stata legittima o un abuso di potere.

Il caso Tapie-Lcl riguarda la consulenza che la banca diede all’uomo d’affari per la vendita del marchio Adidas, nei primi anni Novanta, e in particolare il fatto che l’istituto prima acquistò la società da Tapie, per poi cederla di nuovo a un prezzo ben più elevato. Nel 2008 il tribunale arbitrale aveva riconosciuto a Tapie un risarcimento di 403 milioni di euro riconoscendo che Lcl aveva agito in modo scorretto.

Pubblicato daMaurizio Barbero *****************Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su Facebook




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Forumer storico
BANCA CARIGE - E' UN PAZZO E UNO STOLTO CHI DETIENE OBBLIGAZIONI DELLA BANCA




Il gruppo bancario Carige ha chiuso il 2012 con una perdita netta di 63,2 milioni, non verranno distribuiti ne' bonus e ne' dividendi, in linea con le indicazioni di Bankitalia. Il Cda chiedera' all'assemblea dei soci la delega per un aumento di capitale fino all'importo massimo di 800 milioni da esercitare entro il 31 marzo del 2014.

Ora banca Carige a ieri ha una capitalizzazione di 1,2 miliardi di euro....e chiede 800 milioni..


LA BANCA E' LA PIU' CHIACCHIERATA IN ITALIA DOPO IL MONTEPASCHI...E' LA BANCA DI SCAIOLA, ED E' DESTINATA ALLA NAZIONALIZZAZIONE O FALLIMENTO


CHI DOVESSE DETENERE OBBLIGAZIONI SARA' MEGLIO CHE SE NE LIBERI E PRESTO....

BANCA CARIGE - E' UN PAZZO E UNO STOLTO CHI DETIENE OBBLIGAZIONI DELLA BANCA
 

mototopo

Forumer storico
vi riposto il pezzo ,perche' sta succedendo qualcosa.nn per il signoraggio,ma col giochino dei numeri di serie,giudicato su altro 3d di economisti,poco utile.postato in origine oltre 1 anno fa' ,i.;):D ocio.
 

mototopo

Forumer storico
di Paolo Majolino – (provo a chiarire, in via definitiva, come ci truffano)
E’ premessa evidenziare che la BCE è privata perché i suoi ‘azionisti’ sono privati; ad esempio un azionista con il 15% circa è la banca d’Italia che è una ‘istituzione pubblica’ ma di proprietà di privati al 95%!
Allo stesso modo lo sono le altre banche nazionali e quindi sono privati che ‘posseggono il controllo’ della BCE.
Gli euro stampati hanno – TUTTI – come anno di stampa il 2002 ed un numero di serie che inizia con una lettera. Per l’Italia è la S, per la Francia H, ecc.
E’ EVIDENTE CHE GLI EURO SONO STAMPATI OGNI ANNO E MESE E PUO’ CAPITARE DI TROVARNE ALCUNI CON LA FIRMA DEL PRESIDENTE DRAGHI CHE, NEL 2002, NON AVEVA TALE RUOLO ! A COMPROVA CHE NON SONO STATI STAMPATI TUTTI NEL 2002 MA LO SONO PERIODICAMENTE.
La BCE, NON indica la serie delle banconote emesse, a differenza della banca d’Italia e delle altre banche nazionali che, quando erano loro ad emettere banconote, rendevano note le serie.
Una banca commerciale, non potendo sapere le serie, come fa a verificare se la banconota è genuina?
In special modo oggi che la falsificazione ha raggiunto livelli di ‘eccellenza’.
Nel mentre prima un cassiere accedeva al controllo del numero sul biglietto se era nelle serie di emissione della banca d’Italia controllando appositi archivi, poiché questo non è possibile, hanno escogitato un tecnicismo.
Il totale dei numeri di ogni banconota deve dare una cifra a due numeri che, sommati, DEVONO dare SEMPRE un determinato numero in base al Paese e per l’Italia, le cui banconote iniziano con S, questo numero è 7 e quindi la somma dei singoli numeri deve dare una cifra del tipo 43, 52, 61 ed infatti 4+3,5+2,6+1: è sempre 7.
E’ un sofisticato software che nello stampare i numeri assegna questa combinazione numerica.
Detto ciò c’è da chiedersi perché mai è stata messa in atto questa ‘astuzia’.
Avevo e da tempo indicato una delle ragioni, vale a dire che questi ‘privati’ quando dicono che hanno ‘immesso’ 500 miliardi di euro è qualcosa che dobbiamo credere e basta non potendo verificare le serie; nei fatti – questi privati – possono aver stampato 100 miliardi di più o ben altra somma!
L’indicare sempre lo stesso anno non consente, a chi ha studiato statistica, di poter risalire, pur con approssimazione, a quante banconote la BCE stampa perché con l’indicazione dell’anno potrebbe essere possibile. Esemplificando, un po’ come con gli exit poll , verificando in una determinata area campione quante banconote di un certo taglio con un anno specifico ci sono, attuando semplici modelli matematici, si è in grado di sapere – ribadisco con ragionevole approssimazione – la quantità di banconote stampata di quel taglio.
Ero nella convinzione che la ratio sottostante fosse solo quella di stampare, celatamente, maggior denaro.
E non è così, ovvero e meglio, il tutto è fatto per ben altra e più consistente ‘ragione’.
E’ importante evidenziare che il bilancio della BCE presenta un’anomalia, vale a dire che al passivo è indicata la somma di denaro stampato ed emesso al valore ‘facciale’ e chiarisco con un esempio.
ATTIVO
1.000 mld € Crediti derivanti dall’allocazione delle banconote in euro all’interno dell’Eurosistema.
PASSIVO
1.000 mld € Debiti derivanti dall’emissione delle banconote in euro all’interno dell’Eurosistema
Nel mentre nei costi (passivo) andrebbe riportato il SOLO costo sostenuto per la stampa delle banconote; così non è, perché se facessero in questo (giusto) modo gli utili sarebbero così tanti la cui tassazione porterebbe un beneficio tale da poter azzerare il debito pubblico dell’area Europa!
Oggi ho scoperto, in via definitiva, un’altra e più concreta ragione sottostante al fatto che gli euro sono stampati TUTTI con lo stesso anno: 2002.
La BCE doveva risolvere il problema che, allorquando insisteva la restituzione del denaro prestato e dovendo riportarlo nelle entrate, ciò ripresentava la problematica di enormi utili che era stata risolta con l’indebita collocazione al passivo del denaro stampato!
Soluzione (astuzia): la BCE indica che il denaro che le è restituito lo distrugge ?!?
Nessuno ha mai assistito a questa distruzione e dovrebbero filmarla, stante ovviamente la presenza di Cittadini non collusi!
La banca d’Italia, quando emetteva le lire e ne doveva distruggere un quantitativo per necessità ‘fisiologiche’ di banconote usurate, oltre ad indicare taglio/serie, aveva il vezzo di regalare mazzetti di banconote tagliate, a maggior prova dell’avvenuta distruzione.
E’ opportuno ora ricordare cosa accadde tanti anni fa e che fu dante causa della creazione della banca d’Italia.
La Banca di Roma era una delle tre banche a cui era concesso l’emissione di banconote (previo corrispettivo di riserve auree in proporzione alle banconote emesse), ancorché la stampa avveniva per il tramite della banca d’Inghilterra che emetteva denaro solo sulla certezza delle proporzionali riserve auree della Banca di Roma che ebbe grosse difficoltà di liquidità perché impegnata a finanziare amici e politici che acquistavano immobili all’asta dei tanti sventurati caduti sotto le grinfie della banca che prestava a soggetti dei quali sapeva che avrebbero avuto difficoltà alla restituzione e quindi aggrediva il patrimonio poi messo all’asta. Il Governatore della Banca di Roma trovò il modo (truffaldino) di procurarsi liquidità. Rendeva noto alla banca d’Inghilterra di aver mandato al macero una certa quantità di denaro indicando taglio e serie e, giustamente, la banca d’Inghilterra le inviava denaro nuovo in proporzione a quando distrutto.
Accadde che un Direttore di una filiale siciliana della Banca di Roma ebbe tra le mani due banconote con la stessa serie. Avvisò prontamente, ligio al dovere, il Governatore e questo gli procurò l’essere stato poi ammazzato in circostanze mai chiarite ed invero, perché uomo probo, avvisò anche la Magistratura che avviò le indagini e fu uno scandalo messo poi politicamente a tacere perché erano coinvolti finanche ministri e presidenti del consiglio !
Nei fatti ciò determinò la nascita di un istituto terzo che emettesse denaro e quindi significò la costituzione della banca d’Italia.
Tutto ciò detto, la BCE doveva risolvere il problema di come non portare a bilancio in attivo la restituzione delle ingenti somme che presta ed ecco la ‘storia’ della distruzione del denaro.
E’ evidente che dovendo distruggere denaro è impensabile che sia denaro stampato nell’anno corrente o immediatamente prima e certamente chi restituisce le somme avute in prestito non fa incetta di banconote vecchie; ne consegue che non siamo in grado di valutare se le banconote sono distrutte ed in special modo se si distruggono quelle vecchie, nella considerazione che dal 2002 sono passati 10 anni e, ragionevolmente, quelle realmente emesse in quell’anno sono usurate e da ‘rottamare’. Con l’indicazione dell’effettivo anno di stampa e col passare degli anni non dovremmo più veder circolare banconote del 2002, poi del 2003 e così di seguito, con tutte le eccezioni ovviamente, ma la maggior parte delle banconote ‘vecchie’ non dovrebbe più vedersi con la stessa frequenza.
Tutto questo è reso vano dal fatto che le banconote stampate anche nel 2012 riportano come indicazione l’anno 2002!
Poiché TUTTE le banconote sono del 2002 non sapremo mai se c’è stata effettivamente una ‘distruzione’ ovvero, come è stato dimostrato, la BCE trasferisce questo denaro in conti esteri in Paesi offshore e la quantità di conti esteri in dote BCE è enorme e c’è da chiedere loro ‘A cosa vi servono questi conti bancari?’
B A S T A, B A S T A, B A S T A e B A S T A !
p. s. / di recente ho scoperto che questi ‘privati’ della BCE con una semplice delibera del loro Consiglio Direttivo, hanno determinato che l’8% degli euro stampati sono per loro uso ?!?
 

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