Suggerisco di non cercare maggiore precisione nei risvolti quantitativi (almeno in aritmetica questi benedetti esperti britannici non dovrebbero aver fatto errori clamorosi), ma di concentrarsi su alcuni messaggi di fondo contenuti in questo "worst case scenario".
Se confermati. E da 2 punti di vista: umano e finanziario.
Il primo è il più raccapricciante, e lo si capisce meglio se si è in contatto con persone già colpite da questa tragedia. Inutile dire che questo aspetto sembra suscitare poca emozione sui forum finanziari, dove non manca nemmeno il cattivo gusto di gioire per quanto sta accadendo.
Il secondo, ovviamente interessante per i forum finanziari, dovrebbe indurre a sintonizzarsi su un'onda temporale imprevista anche per chi già non aveva ragionato in termini di opportunità di brevissimo.
PS: se consideriamo valida la tesi pubblicata più volte, secondo cui, in assenza di un vaccino, le diverse modalità nazionali (cinese, coreana, italica, britannica, etc.) impattano molto più sulla velocità di propagazione dell'epidemia che sulla possibilità di limitarne la diffusione, allora la prospettiva di una lunga emergenza finirebbe per riguardare il mondo intero, non solo i britannici