Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3 (17 lettori)

Fabrib

Forumer storico
MILANO (MF-DJ)--La Commissione Ue ha completato la revisione delle regole sui requisiti di capitale delle banche contenute nella direttiva Crd 4 (si passerà quindi alla Crd 5).

Una delle modifiche principali della proposta della Commissione, consultata da MF-Milano Finanza, riguarda i poteri dei supervisori europei (Bce per l'Eurozona) e il processo di revisione prudenziale noto come Srep (Supervisory review and evaluation process). Con gli Srep la Bce definisce requisiti di capitale specifici per ogni banca (secondo pilastro) che si aggiungono a quelli uguali per tutti gli istituti (primo pilastro). Il secondo pilastro a sua volta si divide da quest'anno in due parti: un requisito (vincolante) e una guidance (non più vincolante).

Le regole hanno finora consentito «differenti interpretazioni dei casi in cui i requisiti possono essere imposti», è scritto nel testo Ue. Queste diverse interpretazioni «si sono tradotte in livelli di capitale sostanzialmente differenti imposti a singoli istituti tra Stati membri» e quindi in differenti soglie da raggiungere per poter distribuire cedole, bonus e dividendi (secondo la disciplina Mda o Maximum distributable amount).

Condizioni per i supervisori. In futuro ci sarà più chiarezza sui poteri della Bce e sullo spazio di manovra dei supervisori. A tal fine la Commissione Ue ha introdotto un nuovo articolo della direttiva (104a) che «chiarisce le condizioni per definire requisiti di capitale aggiuntivi ed enfatizza la loro natura specifica per istituto», spiega Bruxelles.

Secondo la proposta della Commissione, i livelli addizionali di requisiti di secondo pilastro dovranno essere imposti solo se l'autorità competente verifica alcune condizioni (definite nel dettaglio), per esempio quando i rischi non sono coperti da requisiti di primo pilastro. Nella Crd 4 c'è soltanto l'articolo 104 (senza il 104a) secondo cui «almeno» alcune condizioni devono essere rispettate, lasciando così più margini all'azione dei supervisori.

Un ulteriore elemento di chiarezza è che i requisiti di secondo pilastro «non devono essere imposti per coprire rischi sistemici o macroprudenziali». I requisiti Srep saranno perciò «confinati a una prospettiva puramente microprudenziale».

fch


(END) Dow Jones Newswires

November 15, 2016 02:46 ET (07:46 GMT)
 

riccio43

lupo si lupo no
tier1 mps offerta a 85 e pagano pure la cedola . tocca capire esattamente a quanto ammonta se fosse tutto 1 anno sarebbe davvero da ridere...


unitamente, per i Titoli Tier I, al pagamento di un ammontare pari ai dividendi dovuti in conseguenza dell’Operazione ai sensi delle relative disposizioni contrattuali prima della data di regolamento delle Offerte LME, e, per i Titoli Tier II, al rateo interessi maturato dall’ultima data di pagamento degli interessi della relativa serie di Titoli Tier II (inclusa) antecedente la data di pagamento dell’Offerta e la data di pagamento dell’Offerta (esclusa) (il “Corrispettivo”).
pero' devi reinvestire il ricavato nell'aumento di capitale
 

Jackrussel

Forumer storico
pero' devi reinvestire il ricavato nell'aumento di capitale

Eh già.
Un bel pacco di azioni post LME. L'invito a convertire non è certo subliminale.
Ma il cash-gain vero sarà tutto da vedere, eventualmente.
Secondo me , a naso, chi ha sub, T1 e quant'altro punta a vendere in questi giorni portando a casa quel che riesce e poi stare a vedere.
O almeno, se le avessi, io farei così.
 

Myskin

Forumer stoico
MILANO (MF-DJ)--La Commissione Ue ha completato la revisione delle regole sui requisiti di capitale delle banche contenute nella direttiva Crd 4 (si passerà quindi alla Crd 5).

Una delle modifiche principali della proposta della Commissione, consultata da MF-Milano Finanza, riguarda i poteri dei supervisori europei (Bce per l'Eurozona) e il processo di revisione prudenziale noto come Srep (Supervisory review and evaluation process). Con gli Srep la Bce definisce requisiti di capitale specifici per ogni banca (secondo pilastro) che si aggiungono a quelli uguali per tutti gli istituti (primo pilastro). Il secondo pilastro a sua volta si divide da quest'anno in due parti: un requisito (vincolante) e una guidance (non più vincolante).

Le regole hanno finora consentito «differenti interpretazioni dei casi in cui i requisiti possono essere imposti», è scritto nel testo Ue. Queste diverse interpretazioni «si sono tradotte in livelli di capitale sostanzialmente differenti imposti a singoli istituti tra Stati membri» e quindi in differenti soglie da raggiungere per poter distribuire cedole, bonus e dividendi (secondo la disciplina Mda o Maximum distributable amount).

Condizioni per i supervisori. In futuro ci sarà più chiarezza sui poteri della Bce e sullo spazio di manovra dei supervisori. A tal fine la Commissione Ue ha introdotto un nuovo articolo della direttiva (104a) che «chiarisce le condizioni per definire requisiti di capitale aggiuntivi ed enfatizza la loro natura specifica per istituto», spiega Bruxelles.

Secondo la proposta della Commissione, i livelli addizionali di requisiti di secondo pilastro dovranno essere imposti solo se l'autorità competente verifica alcune condizioni (definite nel dettaglio), per esempio quando i rischi non sono coperti da requisiti di primo pilastro. Nella Crd 4 c'è soltanto l'articolo 104 (senza il 104a) secondo cui «almeno» alcune condizioni devono essere rispettate, lasciando così più margini all'azione dei supervisori.

Un ulteriore elemento di chiarezza è che i requisiti di secondo pilastro «non devono essere imposti per coprire rischi sistemici o macroprudenziali». I requisiti Srep saranno perciò «confinati a una prospettiva puramente microprudenziale».

fch


(END) Dow Jones Newswires

November 15, 2016 02:46 ET (07:46 GMT)

a piccoli passi...verso il nulla
io l'abolirei la riserva frazionaria sul modo d Fisher per cui l'ammontare dei depositi e della liquidità disponibile delle banche dovrebbe stare nel rapporto 1:1, il creare denaro "dal nulla" ha già prodotto danni incalcolabili
 

Fabrib

Forumer storico
Delta Lloyd NV (DL.AE) said Wednesday it was on target for its cost-cutting program this year and raised its savings estimates for 2018 despite continuing market pressure in the financial services sector.

In a trading update for the first nine months of 2016, the Dutch financial services company said its solvency ratio was 156% compared with 131% a year earlier and was within target its range.

The company said it is on track to deliver on its operational expenses target of 610 million euros ($668.8 million) in 2016 and below EUR530 million

Delta Lloyd said it remains committed to a targeted total cash dividend of EUR130 million for 2016 and on delivering on its targeted Solvency II net capital generation of EUR200 million to EUR250 million a year over time.

"We are on track to meet our operational expenses target for 2016 and we have raised our ambition for 2018. We expect to receive a license for the general pension fund (APF) this year, which will contribute to building profitable volume in a sizeable market," the company said.

Earlier this month, Dutch insurer and asset manager NN Group NV (NN.AE) said it was still interested in buying local Delta Lloyd after a previous EUR2.4 billion offer was rejected.

Delta Lloyd said it wasn't opposed to a transaction but repeated that NN's October proposal "substantially undervalues Delta Lloyd, its prospects and its strategic opportunities." It said it has provided NN Group with estimates of potential cost-savings and capital benefits that a tie-up could generate.

-Write to Razak Musah Baba at [email protected]; Twitter: @Raztweet
 

Joe Silver

Forumer storico
Incrementato a più riprese Srlev 9% sulla debolezza (relativa) di questi giorni: comprato a 109. A questo prezzo rende oltre il 4% a scadenza ed in più conto che ritorni sui 110.
 

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