Ttip, Trattato Transatlantico, decidono le Multinazionali (1 Viewer)

tontolina

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Ong tedesca: il TTIP minerebbe la sicurezza alimentare globale

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L'Ong tedesca Brot für die Welt ha lanciato un monito molto preciso sul TTIP, il trattato commerciale per la creazione di un mercato unico tra Stati Uniti e Unione Europea: se dovesse entrare in vigore minerebbe i programmi di sostegno per i piccoli contadini nei paesi in via di sviluppo e aumenterebbe la crisi globale alimentare. Lo riporta EurActiv Germany.

La Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) "non solo sta definendo le regole sul commercio tra di loro, ma indirettamente anche quello con i paesi terzi", ha dichiarato Cornelia Füllkrug-Weitzel, presidente della Brot für die Welt, che ha indicato il programma locale brasiliano come un esempio virtuoso che verrebbe distrutto dall'accordo Usa-UE. Se il TTIP entrerà in vigore, le multinazionali alimentari potrebbero citare in giudizio anche i programmi di paesi terzi come "distorsioni del libero commercio", ha spiegato Füllkrug-Weitzel. I contadini locali potrebbero perdere le loro vendite garantite attraverso questi programmi e, nel peggiore dei scenari, perdere anche la loro terra. "Attraverso il TTIP, Ue e Usa vogliono permettere alle grandi multinazionali alimentari di penetrare nei mercati piccoli e locali", ha concluso.




Notizia del: 26/07/2014​
 

tontolina

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WIKILEAKS SVELA L’ACCORDO SEGRETO TRA USA E UE!…DA SPAVENTO!

by twitterare · luglio 8, 2014


WIKILEAKS SVELA L’ACCORDO SEGRETO TRA USA E UE!…DA SPAVENTO!



WIKILEAKS SVELA IL CONTENUTO DELLA BOZZA D’ACCORDO SEGRETO SUI ”SERVIZI FINANZIARI” TRA USA E UE (DA SPAVENTO!)

lunedì 7 luglio 2014
Mentre senza troppo clamore Stati Uniti e Commissione europea elaborano il futuro partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP), è nel riserbo più assoluto che lavorano anche al Trattato sugli scambi nei servizi (TISA) che implica 50 paesi, fra i quali gli Stati Uniti, i paesi dell’Unione europea e la Svizzera, per un totale di circa il 68% degli scambi mondiali in materia di servizi.
Il sito Wikileaks ha pubblicato la bozza del trattato riguardante i servizi finanziari. Si tratta di abolire tutte le restrizioni che limitano ancora i colossi bancari e gli hedge funds.
Il clima di segreto assoluto appare già nelle prime righe dell’accordo sui servizi finanziari, dove si afferma che “l’accordo deve essere protetto da qualsiasi diffusione non autorizzata e deve rimanere protetto sottochiave o con accesso ristretto. Non potrà essere declassificato che cinque anni dopo l’entrata in vigore del TISA o, se non si giunge ad alcun accordo, cinque anni dopo lafine dei negoziati.”
L’accordo punta alla chiusura o alla privatizzazione di ogni forma di servizio assicurato dal settore pubblico, il che include la sanità, l’istruzione, i trasporti, servizi cruciali per i cittadini, che non andrebbero considerati come “mercanzia generatrice di profitti e facente parte della sfero del libero scambio.”
Verranno proibiti anche i fondi pensione statali, in quanto sono considerati monopoli. L’organizzazione Public Services International (PSI) che rappresenta circa 670 sindacati a livello mondiale, in aprile ha pubblicato un rapporto allarmante intitolato “TISA contro i servizi pubblici.”
Nel rapporto si spiega che il TISA impedirà ai governi di fornire servizi pubblici vitali, come la salute, i servizi postali, persino l’erogazione dell’acqua o dell’energia. “Il TISA garantirebbe la privatizzazione dei servizi pubblici. L’accordo proposto potrebbe anche vietare ai governi di riprendere il controllo, anche nel caso in cui il privato fallisse e non riuscisse ad assicurare il servizio.”
Inoltre limiterebbe la capacità dei governi di regolamentare i settori più importanti, come quello finanziario o energetico, delle telecomunicazioni, il flusso transfrontaliero delle informazioni.
E come ciliegina sulla torta, il TISA mira anche a ridurre ai minimi termini la supervisione nazionale delle attività finanziarie. L’accordo stipula che ognuna delle parti dovrà elencare i diritti di monopolio esistenti e sforzarsi di eliminarli o di ridurne la portata.
Fonte notizia: wikistrike.com) Fonte


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Dal TIPP al CETA, manifestazioni in Europa contro gli accordi transatlantici

11/10 23:41 CET





Mettono in pericolo la salute, l’ambiente, le condizioni dei lavoratori, la democrazia per questo occorre bloccarli. Migliaia di persone hanno protestato in tutta Europa contro il TTIP, il CETA, il TiSA, acronimi inglesi di accordi di cui denunciano i pericoli e la segretezza che circonda le trattative.
Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è il Partenariato Transatlantico sugli scambi e gli investimenti su cui Stati Uniti e Unione Europea stanno negoziando dal 2013, mentre il CETA (Comprehensive Economic Trade Agreement) è l’Accordo economico e commerciale comprensivo già negoziato tra Unione Europea e Canada, che sta per essere finalizzato.
C‘è poi il TiSA (Trade in Services Agreement), l’Accordo sul commercio dei servizi, oggetto di negoziati tra una cinquantina di Paesi e anche l’Unione Europea.
Trattati che secondo i promotori e i sostenitori darebbero un forte contributo al rilancio dell’economia e alla creazione di posti di lavoro. Chi vi si oppone mette invece in guardia sui rischi che ne conseguirebbero, come l’abbattimento di importanti tutele normative a vantaggio delle grandi multinazionali.

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Tisa: così gli Usa premono sull'Europa per liberalizzare il mercato dei dati

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I Paesi partecipanti al TISA (fonte Wikipedia) Lo rivela un leak dai negoziati internazionali in corso tra 23 Paesi per un accordo sul commercio dei servizi. Il documento rivela le richieste americane per abbattere le regolamentazioni nazionali in materia di circolazione, conservazione, scambio dei dati personali, e-commerce, net-neutrality di VITTORIO LONGHI








Tisa: così gli Usa premono sull'Europa per liberalizzare il mercato dei dati - Repubblica.it











Il governo statunitense vuole deregolamentare il mercato dei dati, mettendo a rischio privacy e sicurezza delle informazioni, a solo vantaggio delle proprie multinazionali della tecnologia. È quanto rivela oggi un documento USA trapelato dai negoziati del TISA, Trade In Service Agreement, attraverso la rete Associated Whistle-Blowing Press
I negoziati TISA vanno avanti in totale segretezza dal 2013, tra 23 esecutivi di cui fa parte anche l'Italia, all'interno del gruppo UE. L'obiettivo è estendere i termini delle privatizzazioni, superando quanto già previsto dal GATS dell'Organizzazione mondiale del commercio.

IL DOCUMENTO RISERVATO (PDF)

Dietro l'accordo ci sono gli interessi della Coalition of Services Industries (CSI), lobby statunitense che mira a scavalcare la sovranità degli stati per fare largo alla privatizzazione dei servizi. Nella CSI, infatti, ci sono grandi società dell'Information and Communication Technology, come AT&T, IBM, HP e Google.

Il documento trapelato si riferisce alla proposta del rappresentante del Commercio USA, datata 25 aprile 2014, e riguarda e-commerce, circolazione dei dati attraverso i paesi e net-neutrality.
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"La proposta USA mira ad avvantaggiare la propria industria ICT che fornisce servizi a livello globale, soprattutto attraverso il commercio elettronico" spiegano Jane Kelsey, docente di legge a Auckland, e Burcu Kilic, di Public Citizen, think-tank americano. "Si vuole, in sostanza, proteggere il vantaggio competitivo americano e il monopolio dei diritti sulla proprietà intellettuale e sulla tecnologia".

Non si conosce lo stato attuale della discussione, ma la proposta americana conferma l'indirizzo dell'accordo UE-USA del 2011 sui principi del commercio dei servizi ICT, ovvero promuovere l'accesso e la distribuzione dell'informazione, delle applicazioni e dei servizi scelti dai consumatori, senza alcuna restrizione al trasferimento dei dati tra i paesi, né imposizioni ai fornitori di utilizzare infrastrutture locali.

Inoltre si sa che a novembre la lobby DigitalEurope, di cui fanno parte Google e Intel, ha chiesto al nuovo commissario UE al commercio di usare TISA e TTIP per "abbattere regole protezionistiche, compresa la localizzazione obbligatoria dei dati".

Se la proposta degli Usa venisse accolta, spiega Kelsey, si consoliderebbe il controllo dei dati da parte americana, a vantaggio del governo - col pretesto della sicurezza nazionale - delle grandi imprese transnazionali e degli interessi commerciali collegati.

Inoltre, l'accordo restringerebbe fortemente le regolamentazioni nazionali che limitano attività e profitti dell'industria globale di internet. Il flusso e l'utilizzo dei dati, anche sensibili, non avrebbero più vincoli, con conseguenze ovvie per la protezione dei consumatori, delle leggi sulla privacy e delle politiche sulla concorrenza.
"È inaccettabile che i cittadini debbano ricorrere alle fughe di notizie per sapere quali leggi i propri governi stanno negoziando a loro nome" commenta Rosa Pavanelli, a capo di Public Services International (PSI), in prima linea contro la segretezza del TISA, dal 2013.

Con le rivelazioni di Wikileaks dello scorso giugno (pubblicate in Italia dall'Espresso) si è scoperto che il trattato punta a deregolamentare il settore finanziario, a consentire nuove privatizzazioni dei servizi anche quando si dimostrano fallimentari.

"Oggi scopriamo che si minaccia anche la privacy dei cittadini. Che cosa altro ci nascondo i governi che partecipano al TISA?" chiede Pavanelli.

La segretezza del negoziato è confermata dalla clausola "confidential", all'inizio di ciascun capitolo, in cui si impone di non rivelare i contenuti dell'accordo per cinque anni dalla sua entrata in vigore, che lo rende ancora meno trasparente
 

tontolina

Forumer storico
interessante paragone

E’ il tipico conflitto d’interessi che vediamo nel capitalismo terminale, dove i miliardari privati hanno i mezzi per corrompere i pubblici funzionari. Qui, poi, vediamo una prefigurazione delle corti d’arbitrato globali fortemente volute dal segreto TTIP, quando le multinazionali americane potranno trascinare in giudizio e far condannare interi stati per avere, con le loro leggi sociali, ostacolato la concorrenza e il mercato.

da La deflazione che portò ad Hitler.E quella d?oggi? - Rischio Calcolato | Rischio Calcolato
 

big_boom

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Ttip, Trattato Transatlantico, decide Trump
ELIMINATO!!!


p.s. aspettiamo lo smantellamento della NATO e dell'euro
 

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