Analisi Intermarket TrendMercati aprile 2016 (1 Viewer)

masopust

Nuovo forumer
grazie Giorgio, quando sarà il prossimo G20 di cui parli ? possiamo pensare che il rally reflazionistico abbia ancora gambe ? o piuttosto un laterale in cui vari temi ruotano nell'attesa ?
molto interessante questo ultimo allegato......
 

masopust

Nuovo forumer
ah scordavo.....su oro e argento ? la vostra view in questo momento come si sta evolvendo ? ho visto il grafico nella pagina precedente ...siamo su livelli abbastanza importanti giusto ? make o break ?
 
grazie Giorgio, quando sarà il prossimo G20 di cui parli ? possiamo pensare che il rally reflazionistico abbia ancora gambe ? o piuttosto un laterale in cui vari temi ruotano nell'attesa ?
molto interessante questo ultimo allegato......

Il G-20 sarà i primi di settembre. Il rally reflazionistico nel nostro ragionamento è un contro trend che avrà gambe fino a quando il mercato sopporterà l'asfissiante controllo delle banche centrali su di esso. Guarda oggi come due interventi vocali di membri FOMC hanno interrotto la debolezza del dollaro che stava rischiando di mettere in crisi non solo il Giappone ma anche l'area euro. Però a Giugno quando la FED si riunirà sui tassi qualche problema si potrebbe creare soprattutto se un rialzo dei tassi dovesse far ritornare una prepotente forza del dollaro e la rabbia dei big emergenti.
Per cui nei prossimi mesi schizofrenia sui dati e sui speech e quindi forti rotazioni e mercati molto difficili da governare ma con rischi di disobbedienza alle politiche monetarie sempre più alti.
 
ah scordavo.....su oro e argento ? la vostra view in questo momento come si sta evolvendo ? ho visto il grafico nella pagina precedente ...siamo su livelli abbastanza importanti giusto ? make o break ?

L'oro ed argento hanno già fatto un break di breve che ora consolidano. la conferma del break dovrebbe consentire un prosecuzione del movimento mentre il rientro nel trend precedente negherebbe il tutto.
Personalmente dopo mesi di lontananza vedo alcuni interessanti segnali sui preziosi che naturalmente vanno confermati e noto una certa correlazione con il Bitcoin da confermare.
 
Un ultima riflessione sull'indice italiano.. avevamo detto che la negatività di fine settimana scorsa era limitata e non negava il potenziale dell'indice ma eravamo preoccupati perché aveva a che fare con il difficile aumento di capitale PopVi e con il rischio sistemico introdotto da Atlante... possiamo dire che anche li le preoccupazioni erano fondate ed ora l'indice è poco sopra (300/400 punti) sopra supporto chiave.
 
Niente di nuovo sul fronte occidentale
su 15 maggio 2016 da TrendMercati
In queste settimane abbiamo diradato i commenti non certo perché non c’è niente da dire ma piuttosto perché i mercati sono sempre nel punto indicato precedentemente ed ampiamente sviscerato in tutti i commenti e Trendmercati precedenti.

Inutile dire che mano a mano molti operatori si sono spostati sulle nostre posizioni nell’analisi dei mercati questo perché fino a questo momento gli stessi hanno avuto un comportamento allineato con le nostre idee.

Certamente qualche distonia si è verificata ma il quadro di fondo è stato correttamente segnalato già da diverso tempo.

Non possiamo non notare per esempio che su Milano& Finanza di sabato 14/05/2016 ci siano interventi che descrivano i timori di nuove divergenze monetarie in arrivo così come abbiamo descritto già da due mesi a questa parte. L’intervento di Nossek a pagina 9 è emblematico di questa situazione.

Possiamo dire che di diverso dai programmi c’è una rotazione molto più marcata del previsto che porta all’interno di temi settori e mercati a ruotare come leader di mercato in maniera quasi forsennata complicando le posizioni operative. Il cambio di forza tra Amazon ed Apple sul mercato USA è uno di questi segni ma questo ragionamento vale un po’ per tutti i mercati e settori.

Anche le materie prime che pure dovrebbero essere i beneficiari di un rally reflazionistico hanno avuto diverse batture d’arresto legate ora ai timori di crescita, ora alla riduzione della speculazione cinese.

La battaglia psicologica che coinvolge il timore di rischi globali e la sopravvalutazione complessiva dei mercati si scontra con una liquidità abbondante e con una mancanza di alternative di investimento.

Questo scontro viene quasi artatamente tenuto in equilibrio per evitare da una parte la conferma di una bolla speculativa e dall’altro l’effetto psicologico negativo di una discesa che si alimenta da sola.

Questo crea per gli indici più importanti globali un andamento oscillante che nasconde la forsennata rotazione di cui parlavamo prima.

Dall’altro gli operatori reagiscono molto meccanicamente alle news macro e micro che interessano ora un mercato, ora un settore ora un titolo.

Dal nostro osservatorio siamo ancora moderatamente positivi sui mercati. Riteniamo che attualmente i movimenti in corso non abbiano compromesso nessun scenario ma occorre che alcuni elementi si confermino.

In particolare riteniamo fondamentale in comportamento delle valute che saranno decisive per comprendere se la liquidità verrà drenata o verrà immessa sui mercati oltre alle politiche fiscali in atto.

In particolare il dollaro deve mantenere l’equilibrio attuale che come abbiamo già spiegato non piega nella debolezza gli emergenti che dipendono ancora molto dalla valuta americana e che soffrirebbero dell’eccessiva forza ne i paesi avanzati che invece si troverebbero con un preoccupante competitor in caso di debolezza della valuta americana.

Naturalmente notevole importanza hanno anche le politiche valutarie, monetarie e fiscali cinesi che abbiamo visto l’anno passato possono interrompere e/o bloccare le scelte monetarie USA e quindi mettere in discussione l’effettivo carisma delle banche centrali come regolatori di crisi.

A tal riguardo mettiamo grafico che confronta andamento dello S&P500 e andamento del cambio della valuta cinese contro dollaro.

L’indebolimento della valuta cinese l’anno scorso è stata una delle concause della correzione dei mercati finanziari. In queste ultime sedute il trend di debolezza sembra essere in ripresa ma deve riguardare non solo il dollaro ma tutte le valute globali da quando la Cina si è parametrata ad un basket valutario.

china-renminbi-per-1-us-dollar-2016-05-15-chart.png
 
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