Analisi Intermarket Trend Mercati 2016 (1 Viewer)

infatti,volevo spostare qualcosa su un fondo flessibile,ma mi ero bloccato x via delle performances molto diverse e non così stabili di quelli considerati. i monetari perdono un po alla volta. qualcosa che difenda non sembra così facile da trovare


buongiorno Daee
nei giorni scorsi abbiamo dato una occhiata ai fondi flessibili:
le riflessioni iniziali comunque sono di performances non eccezionali, e di volatilità piuttosto alta

il pensiero che ci è venuto è che, piuttosto che confrontarli con un benchmark, potrebbe essere interessante costruire un 'fondo flessibile modello' di riferimento, basato sui nostri parametri di rendimento/volatilità e di conseguenza su quali asset class possa operare
e quindi la domanda è:
come lo vorreste?
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
buongiorno Daee
nei giorni scorsi abbiamo dato una occhiata ai fondi flessibili:
le riflessioni iniziali comunque sono di performances non eccezionali, e di volatilità piuttosto alta

il pensiero che ci è venuto è che, piuttosto che confrontarli con un benchmark, potrebbe essere interessante costruire un 'fondo flessibile modello' di riferimento, basato sui nostri parametri di rendimento/volatilità e di conseguenza su quali asset class possa operare
e quindi la domanda è:
come lo vorreste?


A mio parere "flessibile" vuol dire tutto & niente al contempo e, come avete fatto notare anche voi è difficilmente agganciabile ad un benchmark.

Cosa mi aspetto io da un fondo flessibile:

- contenimento predefinito della volatilità; ovvero stabile quale percentuale di volatilità si è disposti a tollerare e, sulla base di questo primo ma fondamentale principio costruire una strategia di investimento tra differenti asset class, coprese eventuali coperture poste in essere dal fondo stesso su determinate asset class ad alta volatilità o in determinati/particolari momenti di stress dei mercati, come ad esempio quello attuale.

Quindi sarebbe opportuno avere diverse classi di fondi flessibili, a seconda del grado di volatilità che il gestore vuole andare a prendersi come rischio principale sul mercato.
 
L'ideale sarebbe un fondo che si difende nelle fasi difficili e che guadagna bene nei trend definiti


grazie Daee

diciamo un fondo trendfollower aggressivo,
che si difende tramite una veloce uscita dal mercato o una put in trailing

una volta c'era la DXPP sul Dax.. poi interrotta
http://www.borsaitaliana.it/etf/prospettietf/lyxor/daxputkiid.pdf

http://www.borsaitaliana.it/etf/notiziedettaglio/delisting2etfmuf.pdf

una semplice strategia che cerca il trend ( es. Close>mm200 E close>mm50) + trailing put
potrebbe servire come benchmark?
 
A mio parere "flessibile" vuol dire tutto & niente al contempo e, come avete fatto notare anche voi è difficilmente agganciabile ad un benchmark.

Cosa mi aspetto io da un fondo flessibile:

- contenimento predefinito della volatilità; ovvero stabile quale percentuale di volatilità si è disposti a tollerare e, sulla base di questo primo ma fondamentale principio costruire una strategia di investimento tra differenti asset class, coprese eventuali coperture poste in essere dal fondo stesso su determinate asset class ad alta volatilità o in determinati/particolari momenti di stress dei mercati, come ad esempio quello attuale.

Quindi sarebbe opportuno avere diverse classi di fondi flessibili, a seconda del grado di volatilità che il gestore vuole andare a prendersi come rischio principale sul mercato.


infatti è difficile

vedo enfasi sul concetto di volatilità: nel poco tempo che abbiamo (questo 2016 è iniziato in modo molto complesso) stiamo lavorando su un indicatore di volatilità semplice che però separi il noise dalla vola

l'ultima parte, diverse classi di fondi flessibili, resta aperta alla capacità del gestore: non è adatta a costruire un benchmark in quanto è proprio l'elemento di indagine


per ridurre la volatilità un sistema è venderla:
a converso della strategia precedente, e fidandosi di più del motore algoritmico ( che noi mettiamo qui al minimo, beninteso: è un benchmark)
potrebbe essere interessante fare come un pò come la BXY
versione solo long:
long se Close>mm200 E Close >mm50
vendo call, ATM se la pendenza della MM50 è bassa e OTM se la pendenza è alta , visto anche il livello della vola implicita in senso relativo ( mm della IV )

se non è long, acquisto Bond ( sovrani ? HY ?? )

potrebbe essere? è la strada ???

grazie
:)
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
infatti è difficile

vedo enfasi sul concetto di volatilità: nel poco tempo che abbiamo (questo 2016 è iniziato in modo molto complesso) stiamo lavorando su un indicatore di volatilità semplice che però separi il noise dalla vola

l'ultima parte, diverse classi di fondi flessibili, resta aperta alla capacità del gestore: non è adatta a costruire un benchmark in quanto è proprio l'elemento di indagine


per ridurre la volatilità un sistema è venderla:
a converso della strategia precedente, e fidandosi di più del motore algoritmico ( che noi mettiamo qui al minimo, beninteso: è un benchmark)
potrebbe essere interessante fare come un pò come la BXY
versione solo long:
long se Close>mm200 E Close >mm50
vendo call, ATM se la pendenza della MM50 è bassa e OTM se la pendenza è alta , visto anche il livello della vola implicita in senso relativo ( mm della IV )

se non è long, acquisto Bond ( sovrani ? HY ?? )

potrebbe essere? è la strada ???

grazie
:)


Cerco di semplificare il mio concetto di fondo flessibile e quindi con volatilità controllata (al 90%):

se il gestore del fondo "Mister X", poniamo si dia una volatilità pari al 8% (...che è un neologismo spesso usato in fasi di drawdown dei mercati) al toccare di quel livello il fondo liquida/congela il ptf in attesa di scenari che comprendano un rientro nei canoni di volatilità pattuita con il proprio mandato di gestione.

Difficile?...si senza ombra di dubbio.

Possibile?...credo proprio di sì.


Il concetto base che deve passare è la condivisione del rischio e della volatilità che questo implica il 99% delle volte, ovvero può anche accadere che, a fronte di un drawdown o shock di mercato il fondo arrivi ad avere una volatilità e/o performance di periodo anche leggermente superiore >8% condiviso (esemplificativo)...ma che non possa arrivare ad avere range di volatilità del 10%-15% come accaduto a molti fondi flessibili negli ultimi 12 mesi.
 
Cerco di semplificare il mio concetto di fondo flessibile e quindi con volatilità controllata (al 90%):

se il gestore del fondo "Mister X", poniamo si dia una volatilità pari al 8% (...che è un neologismo spesso usato in fasi di drawdown dei mercati) al toccare di quel livello il fondo liquida/congela il ptf in attesa di scenari che comprendano un rientro nei canoni di volatilità pattuita con il proprio mandato di gestione.

Difficile?...si senza ombra di dubbio.

Possibile?...credo proprio di sì.


Il concetto base che deve passare è la condivisione del rischio e della volatilità che questo implica il 99% delle volte, ovvero può anche accadere che, a fronte di un drawdown o shock di mercato il fondo arrivi ad avere una volatilità e/o performance di periodo anche leggermente superiore >8% condiviso (esemplificativo)...ma che non possa arrivare ad avere range di volatilità del 10%-15% come accaduto a molti fondi flessibili negli ultimi 12 mesi.

la volatilità non è il Drawdown
ne abbiamo parlato nell'ultimo numero di TrendMercati, sezione Contropcorrente
la differenza logica, e pratica, è che la volatilità indica una differenza da una media, ed è tipico dei mercati tornare alla media: quindi, la volatilità indica tensione ma no direzione
diverso è se il prezzo cambia di direzione, e quindi non c'è un recupero

la differenza non è solo nelle parole: la volatilità si sopporta, il Drawdown no
e si devono trattare in modo diverso: lo stoploss o la mitigazione (vendita di volatilità)


in poche parole: un 8% di perdita attesa lo posso gestire 'stringendo i denti' ( accettandolo), o riducendo l'esposizione: uno dei nostri work in progress è proprio su questa metodologia
ma non sempre il loss è graduale, da permettere una strategia ndi riduzione del delta: si può passare in fretta da -2% al -10%, come si è visto ad inizio gennaio
e come avevamo detto, un rimbalzo poi viene a mitigare l'eccesso: eccesso che si forma nel mercato, ma che richiede un evento esterno per trovare l'appoggio da cui sviluppare la spinta: ed avevamo appunto indicato le dichiarazioni di Draghi e Yellen come punti focali

il 10% diventa quindi accettabili se temporaneo: e se il progetto strategico consenta anche un +10% ... possibilemente non temporaneo

quindi una metodologia di riduzione o ampiamento del delta, una opzione a copertura degli eccessi ( perciò DOTM a -10%, a basso costo) e un motore algoritmico almeno decente?
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
la volatilità non è il Drawdown
ne abbiamo parlato nell'ultimo numero di TrendMercati, sezione Contropcorrente
la differenza logica, e pratica, è che la volatilità indica una differenza da una media, ed è tipico dei mercati tornare alla media: quindi, la volatilità indica tensione ma no direzione
diverso è se il prezzo cambia di direzione, e quindi non c'è un recupero

la differenza non è solo nelle parole: la volatilità si sopporta, il Drawdown no
e si devono trattare in modo diverso: lo stoploss o la mitigazione (vendita di volatilità)


in poche parole: un 8% di perdita attesa lo posso gestire 'stringendo i denti' ( accettandolo), o riducendo l'esposizione: uno dei nostri work in progress è proprio su questa metodologia
ma non sempre il loss è graduale, da permettere una strategia ndi riduzione del delta: si può passare in fretta da -2% al -10%, come si è visto ad inizio gennaio
e come avevamo detto, un rimbalzo poi viene a mitigare l'eccesso: eccesso che si forma nel mercato, ma che richiede un evento esterno per trovare l'appoggio da cui sviluppare la spinta: ed avevamo appunto indicato le dichiarazioni di Draghi e Yellen come punti focali

il 10% diventa quindi accettabili se temporaneo: e se il progetto strategico consenta anche un +10% ... possibilemente non temporaneo

quindi una metodologia di riduzione o ampiamento del delta, una opzione a copertura degli eccessi ( perciò DOTM a -10%, a basso costo) e un motore algoritmico almeno decente?


Ciao Cesare,

io lo so bene che la volatilità non è il drawdown ma, sempre più spesso il concetto di volatilità viene usato/abusato e successivamente recepito dall'utente medio finale come tale, ovvero come la % massima di discesa (...e anche salita)...che il proprio capitale può avere a fronte di bruschi movimenti dei mercati.

Venendo al discorso su come poter strutturare stumenti che abbiano un range di volatilità predefinito e, che questo funzioni al 90% delle casistiche a cui sono sottoposti i mercati, lasciando come imponderabili ed imprevedibili eventi esogeni ai mercati stessi e comunque del tutto eccezionali, sarebbe già un eccellente risultato.

Quanto accaduto a gennaio 2016 è ascrivibile ad uno scenario non usuale e comunque, seguendo alcuni fondi long/short e/o a volatilità pattuita, ho potuto constatare come questi, non siano stati colti di sorpresa da quanto accaduto nelle pèrime 3 settimane di gennaio.

Questo perchè con ogni probabilità il quadro dei mercati si era già deteriorato a dicembre dopo la BCE e, successivamente con il rialzo FED e la stagionalità di fine/inizio anno forse qualche gestore ha preferito "scalare" diverse marce, piuttosto che tentare l'azzardo in un contesto quanto mai incerto, sia per i mercati che per la scena geo-politica internazionale.
 
Ultima modifica:
Ciao Cesare,

io lo so bene che la volatilità non è il drawdown ma, sempre più spesso il concetto di volatilità viene usato/abusato e successivamente recepito dall'utente medio finale come tale, ovvero come la % massima di discesa (...e anche salita)...che il proprio capitale può avere a fronte di bruschi movimenti dei mercati.

Venendo al discorso su come poter strutturare stumenti che abbiano un range di volatilità predefinito e, che questo funzioni al 90% delle casistiche a cui sono sottoposti i mercati, lasciando come imponderabili ed imprevedibili eventi esogeni ai mercati stessi e comunque del tutto eccezionali, sarebbe già un eccellente risultato.

Quanto accaduto a gennaio 2016 è ascrivibile ad uno scenario non usuale e comunque, seguendo alcuni fondi long/short e/o a volatilità pattuita, ho potuto constatare come questi, non siano stati colti di sorpresa da quanto accaduto nelle pèrime 3 settimane di gennaio.

Questo perchè con ogni probabilità il quadro dei mercati si era già deteriorato a dicembre dopo la BCE e, successivamente con il rialzo FED e la stagionalità di fine/inizio anno forse qualche gestore ha preferito "scalare" diverse marce, piuttosto che tentare l'azzardo in un contesto quanto mai incerto, sia per i mercati che per la scena geo-politica internazionale.

so bene che hai chiara la differenza tra volatilità e direzione: è che questa confusione che gira un pò ovunque mi sembra marketing, messo a velare una situazione di mercato che non si sa o non si vuole spiegare

mi mancava di dire che la volatilità sta comunque crescendo in questi anni: basti vedere la media del VIX per farsene una idea
e nella 'industria' finanziaria la volatilità sta diventando una asset class, con strumenti appositi per gestirla in portafoglio: ho avuto modo di parlare brevemente con un gestore di un 'fondo di volatilità'



nella tua risposta ho trovato un'altra indicazione: il benchmark deve essere long-short ovviamente
resta da definire se fare solo euity (cosa che preferisco) e se usare strumenti solo euro o anche in valuta (senza copertura)



ps
abbiamo guardato i fondi flessibili ma non abbiamo per ora trovato nulla di interessante, mentre mi sembra di capire che tu abbia trovato di meglio:
e siamo interessati a studiare proprio la loro dinamica, per replicarla con il nostro benchmark
potresti indicarci quali siano? anche il pvt o email se preferisci non fare pubblicità
mille grazie :)
 

Dogtown

Forever Ultras Ghetto
so bene che hai chiara la differenza tra volatilità e direzione: è che questa confusione che gira un pò ovunque mi sembra marketing, messo a velare una situazione di mercato che non si sa o non si vuole spiegare

mi mancava di dire che la volatilità sta comunque crescendo in questi anni: basti vedere la media del VIX per farsene una idea
e nella 'industria' finanziaria la volatilità sta diventando una asset class, con strumenti appositi per gestirla in portafoglio: ho avuto modo di parlare brevemente con un gestore di un 'fondo di volatilità'



nella tua risposta ho trovato un'altra indicazione: il benchmark deve essere long-short ovviamente
resta da definire se fare solo euity (cosa che preferisco) e se usare strumenti solo euro o anche in valuta (senza copertura)



ps
abbiamo guardato i fondi flessibili ma non abbiamo per ora trovato nulla di interessante, mentre mi sembra di capire che tu abbia trovato di meglio:
e siamo interessati a studiare proprio la loro dinamica, per replicarla con il nostro benchmark
potresti indicarci quali siano? anche il pvt o email se preferisci non fare pubblicità
mille grazie :)


fatto ;).
 

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