Analisi Intermarket Trend Mercati 2015 (1 Viewer)

Dopo la lunga esperienza con I.O. che ringraziamo per l'ospitalità diffusa, continuiamo a produrre il nostro report mensile per tutti gli utenti del forum interessati.

Naturalmente il thread deve essere una sezione di discussione dove confrontare le varie visioni.

Nel report parliamo delle tematiche principali che hanno caratterizzato le ultime settimane ma nulla vieta che ci si possano rivolgere domande più specifiche legati a mercati o titoli come già successo in passato.

Un grazie in anticipo a chi ci vorrà dedicare un po del suo tempo e speriamo di poter creare una community interessante. :)

Per eventuali comunicazioni private potete usare la seguente mail:
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Ci ripetiamo:
avevamo parlato di una probabile pausa di consolidamento del mercato sui livelli di chiusura di venerdì ( poco sopra 2033) o poco sopra indicando l'area tra 2020 e 2040 come un ampia area di resistenza.
L'indice S&P500 ha fatto 2039 ed un soffio come massimo e poi dopo due sedute di consolidamento alto, oggi consolidato con un pochino più di decisione andando a testare l'area di supporto indicata ieri intorno ai 2020.

L'indice si è posizionato sul supporto in attesa delle decisioni BCE di domani.
E' chiaro quindi che la considerazione fatta sul TrendMercati in prima pagina del thread sull'importanza delle decisioni delle banche centrali nel loro complesso sono state valuable.

Nel frattempo l'IPO Ferrari si è quotata ed ha raggiunto valutazioni sopra gli 11 miliardi prima di stornare.
Alle valutazioni di chiusura il titolo vale tre volte i ricavi e ha multipli rispetto agli altri titoli del comparto sempre di tre volte.
Certo i margini di Ferrari sono alti ma la valutazione pure.
Pur non potendo fare analisi tecnica significativa su un titolo appena quotato da notare il doppio minimo intorno ai 55 fatto sia poco dopo l'apertura e sia sul finale di seduta.

la debolezza di FIAT (FCA) è data dalla chiusura delle posizioni aperte sul premio alla quotazione ferrari che ora si può comprare direttamente
 

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Sono arrivate la parole di Draghi e sono state molto precise; la BCE è pronta ad intervenire con tutte le misure possibili e in base alle condizioni potrebbe intervenire gia al meeting di dicembre. L'eonia sconta un ulteriore taglio del tasso sui depositi e il mercato si attende l'estensione del QE, ampliamento del QE, ed espansione di prodotto del QE.

I forti volumi sul cross euro dollaro stanno a significare che parecchi operatori si sono ritrovati sbilanciati e contro questa posizione e anche sui mercati azionari i volumi sono cresciuti significativamente segno di buon denaro presente sulla sideline e riscoperta dell'euro come valuta di funding.

Ora lo S&P500 si trova a nostro avviso dentro la resistenza chiave 2040/2060 a testarne la parte alta e nell'after hour anche a superarla.
Non ci piacciono i superamenti fuori dalla seduta cash ma la forza del NASDAQ è un segnale chiave della situazione attuale.

Certamente da domani i timori si sposteranno sull'eventuale reazione della FED che se da una parte potrebbe avere il via libera per un rialzo dall'altro deve preoccuparsi dell'eccessivo rafforzamento del dollaro e quindi a nostro avviso resterà a guardare.
Le prossime sedute ci diranno se gli indici americani riusciranno a liberarsi della dipendenza diretta agli asset detenuti dalla FED.

Come detto sopra i 2060 a nostro avviso si riaprono importanti scenari rialzisti.
Tutto come sempre da monitorare.

Da notare che da oggi il due anni italiano (l'obbligazione a due anni dell'Italia) ha rendimento negativo.
 

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a completare il commento di ieri di Giorgio, e in armonia con il report in prima pagina,
ecco l'aggiornamento sullo SP500 al close di ieri

Eulero torna positivo, preceduto da Herakles che già da lunedì indica una forza crescente per i long;
però siamo molto vicini, per entrambi gli indicatori, a resistenze importanti:
e i supporti sono molto vicini e relativamente facili da violare
nessuna tensione invece da CODVO
 

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Ultima modifica:
Dopo l'azione di Draghi e delle ottime trimestrali di 3 tecnologici abbiamo avuto il 65 stimolo monetario mondiale, in questo caso cinese che ha tagliato ai minimi storici il lending rate fornendo nuova benzina.
Azione coordinata? Noi non pensiamo, pensiamo piuttosto ad una manovra difensiva contro il rischio di eccessiva debolezza della moneta europea.

Ora l'attesa è per la FED che a nostro avviso potrebbe non rialzare i tassi ma essere molto falconiera nei commenti.

C'è l'evidenza che gli operatori finanziari stanno canalizzando a forza la liquidità sugli obbligazionari verso il mercato azionario considerata l'unica asset class su cui investire aldila delle quotazioni.
Allego commento degli strategist di CS che sono positivi sull'europa già da diverso tempo.

Questa è la forza della stagionalità favorevole che in questo caso si sposa con politiche monetarie accomodative.

Come ha mostrato Cesare anche i nostri indicatori proprietari sono diventati positivi.

Il movimento sopra i massimi non è però di nostro gradimento per cui come detto siamo long dal superamento di 2060 s&P500 ma con stop poco sopra
 

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Con il potente rally della settimana scorsa, spinto dai commenti superdovish della BCE e dal taglio dei tassi sui prestiti da parte della PBOC abbiamo superato resistenze chiave per lo S&P500 e per molti indici in giro per il globo anche se non abbiamo ancora negato lo scenario bearish costruito nei mesi precedenti.
Questa settimana ci sarà la FED e la questione sarà chiave perché la settimana diventa quella decisiva per il futuro del mercato.
Un altra settimana che terminasse con decisione bullish ci porterebbe sui massimi (che in termini percentuali almeno negli USA non sono troppo distanti.
L'ipotesi più probabile è un nulla di fatto con la promessa del rialzo per dicembre anche per testare il mercato e vedere se queste considerazioni modificheranno le aspettative sui tassi e contemporaneamente la dipendenza degli asset finanziari dalle decisioni FED.
Inoltre si dovrà verificare se tale dichiarazione non comporterà un ulteriore forza del dollaro che potrebbe essere ulteriormente deleteria per l'export USA che certo pesa poco nel contesto dell'economia USA ma che con aziende che prezzano la perfezione o quasi anche modeste fluttuazioni del cambio possono causare dei cambi di aspettative rimarchevoli.


Tra l'altro c'è una certa similitudine con il periodo 2011 per l'MSCI World ma anche con il 1998 e quindi bisogna essere open mind.
Infatti se graficamente la similitudine con il 2011 ci sta tutta e quindi dopo un doppio minimo ed un primo rally di 4 settimane il mercato ha corretto in maniera significativa nel mese di novembre nel 1998 l'intervento di sostegno alle banche centrali al LTCM andato in crisi a causa dei problemi dei paesi emergenti ha di fatto portato ad un significativo rally dei mercati ed alla bolla speculativa di un anno e mezzo dopo.

Le decisioni della FED a riguardo, nonostante le palesi dei due momenti e l'accresciuta importanza di altri mercati sia nel bene che nel male potrebbe quindi fare da vero catalizzatore per determinare se la scelte strategiche di questi ultime settimane degli operatori sono state corrette.

A nostro avviso nella natura delle cose ci starebbe ancora un approfondimento della correzione in atto ma certo la liquidità che è il portato delle banche centrali deve essere sempre rispettato e stimato per eccesso almeno fino a quando la loro credibilità sarà elevata.

Il tentativo di bottom sia dell'oro che dei bitcoin vanno monitorati.

In ogni caso occorre monitorare lo S&P500 come sempre in quanto l'indice più importante del mondo ed attualmente sul grafico daily è a contatto con alcune resistenze anche se meno importanti di quelle superate nelle ultime sedute mentre su base weekly sta tentando di rientrare nel canale rialzista costruito sui minimi del 2011 del 2012 e del 2014 e che era stato recentemente rotto.
Ecco che quindi ritorniamo all'importanza della prossima settimana sia per le decisioni macro in atto sia per le caratteristiche tecniche del mercato.
 

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Qua il grafico dell'MSCI WORLD con il confronto 2011 e 2015 e poi le aspettative del mercato per un rialzo nel meeting di ottobre della FED pari ora al 6%; un rialzo sarebbe una sorpresa vera.
 

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i mercati sembrano per ora impostati ad un ottimsmo che però non mette radici: è un pò come se si preferissero, tra le varie asset class, gli indici aionari dato che le obbligazioni sembrano rassegnate ad un rialzo dei tassi USA : e non è detto che il QE sia incomatibile con un rialzo dei tassi anche in EU, come abbiamo già visto in maggio

abbiamo scritto nella sezione Obbligazioni un paio di confronti sul mercato obbligazionario, e vi suggeriamo di partecipare a queste riflessioni

http://www.investireoggi.it/forum/trend-mercati-2015-a-vt86306.html#post1044751530


:)
 
A livello globale c'è stato un certo consolidamento del mercato ma come spesso abbiamo detto i consolidamenti che mantengono i prezzi in alto servono solo a scaricare le tensioni del movimento precedente piuttosto che ad indicare negatività.
Negli USA il consolidamento è stato insignificante e probabilmente il suo effetto sarebbe stato ancora inferiore se non fosse stato per la debolezza di Apple.
In attesa della sua trimestrale di domani, l'annuncio negativo di Dialog Semiconductor, un azienda anglotedesca che serve per circa il 78% dei suoi ricavi gli Iphone e Ipad di Apple ha colpito tutto il settore dei titoli collegati ad Apple e Apple stessa che ha perso oltre il 3%.

DLG:Xetra Stock Quote - Dialog Semiconductor PLC - Bloomberg Markets

Inoltre da notare la forte discesa del prezzo del Natural Gas degli ultimi giorni che lo porta ad un livello su cui la produzione shale potrebbe essere impattata negativamente colpendo un altro settore molto forte negli ultimi anni nel nord america.
A nostro avviso ci sono le condizioni perché si possa sviluppare da questi livelli o poco sotto (intorno ai 2 dollari) un tentativo di reazione del prezzo da monitorare.
 

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i nostri indicatori segnalano negatività
ma
ma il CODVO indica anche un eccesso, segnato con il cerchio rosso della profondità dello stesso: segnale di un possibile rimbalzo su questi valori
valori che è bene vedere come siano sui minimi storici

assolutamente da controllare questo mercato, che pur essendo schiacciato dalla crisi generale delle commodity ( a sua volta collegata alla debolezza macroeconomica generale) e dalla concorrenza nel settore energy con le crisi d'offerta date dai surrogatio shale gas e dalle esigenze della Russia,
a questi livelli ha il pieno diritto a un rimbalzo se non ad una inversione del trend
infatti, a livelli troppo bassi dei prezzi, i produttori marginali sono spinti fuori mercato e l'offerta può improvvisamente ridursi
 

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