Coronavirus, il Mef annuncia almeno una emissione del Btp Italia e il lancio di un nuovo bond dedicato ai risparmiatori italiani
Il ministero dell'Economia aggiorna le linee guida di gestione del debito inserendo un nuovo strumento "dedicato agli investitori retail". Il governo punta ai risparmiatori per trovare nuove risorse. Al momento pochi dettagli: l'ipotesi è una riduzione della tassazione sugli interessi
di F. Q. | 14 Aprile 2020
Il ministero dell’Economia e delle Finanze lancerà, oltre al
Btp Italia che quest’anno vedrà
almeno una emissione, “un
nuovo strumento di tipo nominale, particolarmente semplice e privo di meccanismi di indicizzazione, specificatamente dedicato agli
investitori retail, che potrà essere proposto in più occasioni durante l’anno”. Lo si legge nelle
Linee guida di gestione del debito, aggiornate alla luce del
coronavirus. Arriva quindi la conferma della volontà del Mef di lanciare un nuovo bond dedicato ai risparmiatori italiani: come ha sottolineato il viceministro
Antonio Misiani, già per il decreto aprile “dovremo fare comunque
ulteriore deficit“. Se poi verrà confermato
il no ai 36 miliardi di euro previsti dalla nuova linea di credito del Mes (che deve essere definita dal Consiglio europeo del 23 aprile), il governo dovrà trovare
nuove risorse per il “finanziamento delle spese per l’
emergenza e per il
rilancio dell’economia nazionale”, come si legge nelle nuove linee guida del Tesoro.
Il ministero parla solamente “di un nuovo strumento dedicato ai
risparmiatori privati che potrà essere proposto in più occasioni durante il 2020″ che si affiancherà alla nuova emissione del Btp Italia al fine di consentire un
coinvolgimento più ampio degli investitori retail. Nessun dettaglio quindi. Già più di una settimana fa, lo stesso Misiani parlava della necessità di mobilitare “
1.400 miliardi fermi sui conti correnti e depositi delle famiglie”. L’ultima emissioni di
Btp Italia nel novembre 2018, in pieno dibattito tra esecutivo e Commissione Ue sulla manovra, fu un flop. Anche per questo il nuovo strumento dovrebbe essere
più appetibile: si pensa, ad esempio, a una forte riduzione della
tassazione sugli interessi.
Nelle linee guida del Mef restano confermati il
calendario delle aste già reso noto a inizio anno e i programmi di emissione annunciati prima della pandemia relativi, ad esempio, all’emissione di
green bond e al ritorno sul
mercato del dollaro. “Prioritario sarà l’avvio delle
nuove modalità di emissione e gestione del debito secondo le linee guida”, aggiunge il ministero in una nota.
Il dibattito sull’emissione di titoli pubblici a lunghissima scadenza era stato rilanciato per ultimo oggi da
Romano Prodi che, ospite a
Radio 24, si è detto “perfettamente d’accordo” con la proposta di
Giulio Tremonti per un Prestito di ricostruzione. “Sarebbe un modo per evitare
problemi più seri, evitare patrimoniali di tutti i tipi”, ha sottolineato l’ex premier. Tremonti aveva lanciato la sua proposta il 30 marzo sul
Corriere della Sera: un prestito
irredimibile esente da imposta, sul modello appunto della ricostruzione post-bellica cominciata nel
1948.