Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (16 lettori)

stefanofabb

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stefanofabb

GAIN/Welcome
[FONT=courier new,courier,mono]Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato i dettagli dell’emissione del nuovo BTP a 30 anni, con scadenza 1 marzo 2047 e cedola annua del 2,70%. All’operazione hanno partecipato circa 340 investitori per una domanda complessiva pari a circa 25,4 miliardi di euro. Più della metà del collocamento è stato sottoscritto da fund manager (53,1%) mentre le banche si sono aggiudicate il 24,4% dell’emissione. Agli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo è andato il 10,3% (in particolare il 6,2% è andato a fondi pensione e assicurazioni mentre il 4,1% è stato assegnato a banche centrali e istituzioni governative). Agli hedge fund è stato collocato circa l’8,9% dell’ammontare del nuovo titolo. Inoltre, hanno partecipato all’emissione anche imprese non finanziarie, aggiudicandosi circa l’1,4%. La partecipazione al collocamento del titolo, in termini di provenienza geografica è stata estremamente diversificata ed ha visto una presenza preponderante di investitori esteri rispetto a quelli domestici. La quota sottoscritta da investitori residenti in Gran Bretagna e Irlanda si è attestata al 40,8%, gli investitori domestici si sono aggiudicati il 26,5% e il resto del collocamento è stato allocato in larga parte in Europa continentale (circa 25,3%). Al di fuori dell’Europa, significativa la partecipazione di investitori nord-americani (USA e Canada) che, con una domanda pari a circa il 9,4% del totale richiesto, si sono aggiudicati circa il 5,1% dell’emissione. Milano, Finanza.com [/FONT]
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Rilevazione del 03/02/2016
alle ore 19:30

(Irs, interest rate swap)

Scadenza Tasso Medio %
--------- ------------
1Y 0,2920
1Y 0,1686
18M 0,1940
2Y 0,1990
3Y 0,1535
4Y 0,0670
5Y 0,0410
6Y 0,1580
7Y 0,2790
8Y 0,4030
9Y 0,5170
10Y 0,6192
11Y 0,7160
12Y 0,7912
13Y 0,8615
14Y 0,9210
15Y 0,9730
20Y 1,1222
25Y 1,1652
30Y 1,1770
40Y 1,1762
50Y 1,1330

BUON GIORNO
 

ang41

belindo
Buongiorno

FBTP lo vedo sempre con quel max da rompere per essere tranquillo che non siamo in un ritraccio, mentre l'azionario lo vedo in fondo al tunnel o max ha ancora una gamba da fare.
vediamo oggi dove rimbalziamo.
 

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stefanofabb

GAIN/Welcome
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 04 feb - Dati
macroeconomici
Dato preliminare sulla produttivita' del quarto trimestre
alle 8.30 (le 14.30 in Italia). Precedente: +1,6%
trimestrale. Consensus: -2%.
Costo del lavoro unitario. Precedente: +1,4%. Consensus:
+4,5%.
Nuove richieste di sussidi di disoccupazione per la
settimana conclusa il 30 gennaio alle 8.30 (le 14.30 in
Italia). Precedente: -16.000 unita' a 278.000. Consensus:
278.000 unita'.
Ordini alle fabbriche per il mese di dicembre alle 10 (le 16
in Italia). Precedente: -0,2%. Consensus: -2,8%.

Appuntamenti societari
Trimestrale di Philip Morris alle 7 (le 13 in Italia).
Trimestrale di McGraw Hill Fin alle 7.15 (le 13.15 in
Italia).
Trimestrali di Charter Communications e Ralph Lauren alle 8
(le 14 in Italia).
Trimestrali di ConocoPhillips, Coty, Madison Square Garden e
New York Times prima dell'apertura dei mercati.
Trimestrali di Elizabeth Arden, LinkedIn e Lions Gate
Entertainment dopo la chiusura dei mercati.
Trimestrale di News Corp a un orario non precisato.

Altri appuntamenti
Rob Kaplan, presidente della Federal Reserve di Dallas,
parla alle 8.30 (le 14.30 in Italia).
Jack Lew, segretario al Tesoro, parla alle 9 (le 15 in
Italia) alla Financial Literacy and Education Commission.
Christine Lagarde, direttore generale del Fondo monetario
internazionale, alle 12.15 (le 18.15 in Italia) parla di
economie emergenti alla University of Maryland e risponde
alle domande online.
Eric Rosengren, presidente della Federal Reserve di Boston,
parla alle 14.15 (le 20.15 in Italia) di banche troppo grandi
per fallire al BIS Financial Stability Institute a Citta' del
Capo.
Loretta Mester, presidente della Federal Reserve di
Cleveland, parla alle 17 (le 23 in Italia) da New York.
 

camaleonte

Forumer storico
draghi parla di cospirazioni forze globali per tenere infla bassa

in rete non si trova quasi niente
strano...


Roma, 4 feb. (askanews) - Nell'economia globale esistono diverse "forze che cospirano per tenere bassa l'inflazione", ha rilevato il presidente della Bce Mario Draghi, citando in una conferenza a Francoforte temi come l'indebolimento ciclico di petrolio e materie prime e i cambiamenti demografici. "Queste forze possono rallentare il ritorno dell'inflazione ai nostri valori obiettivo. ma non ci sono motivi per i quali dovrebbero portare ad una inflazione permanentemente più bassa".
"Quello che conta è che le banche centrali agiscano nell'ambito dei loro mandati per attuarli. Nell'area euro, questo può creare sfide diverse da quelle poste in altre giuridizioni. Ma queste sfide possono essere mitigate - ha concluso Draghi -. E non giustificano l'inazione".

Buongiorno a tutti.
 

bini73

Nuovo forumer
Ci sono forze nell'economia globale di oggi che cospirano per tenere bassa l'inflazione". Lo ha detto il Presidente della Bce, Mario Draghi, in un discorso a Francoforte, spiegando che "queste forze potrebbero far si che l'inflazione ritorni più lentamente verso il nostro obiettivo. Ma non vi è alcuna ragione per cui esse dovrebbero portare ad una inflazione più bassa in modo permanente".

La Banca Centrale Europea "non si arrenderà davanti alla bassa inflazione". Draghi ha sottolineato che "i rischi" che potrebbero scaturire "dall'agire troppo tardi superano i rischi" che potrebbero arrivare "dall'agire troppo presto".

Nell'Eurozona "manca ancora un accordo sul terzo pilastro dell'Unione bancaria, la garanzia sui depositi, che e' un elemento fondamentale per una vera moneta unica". "Per questo - ha aggiunto - la proposta della Commissione per creare uno schema di garanzia europea dei depositi è benvenuta". Per Draghi la proposta "definisce l'obiettivo ambizioso di creare un vero sistema europeo di tutela dei correntisti" e "offre una serie di garanzie contro l'azzardo morale in modo che la condivisione dei rischi non diventi una distribuzione dei rischi". RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Basilea 2..3 e la storia continua

Ci sono forze nell'economia globale di oggi che cospirano per tenere bassa l'inflazione". Lo ha detto il Presidente della Bce, Mario Draghi, in un discorso a Francoforte, spiegando che "queste forze potrebbero far si che l'inflazione ritorni più lentamente verso il nostro obiettivo. Ma non vi è alcuna ragione per cui esse dovrebbero portare ad una inflazione più bassa in modo permanente".

La Banca Centrale Europea "non si arrenderà davanti alla bassa inflazione". Draghi ha sottolineato che "i rischi" che potrebbero scaturire "dall'agire troppo tardi superano i rischi" che potrebbero arrivare "dall'agire troppo presto".

Nell'Eurozona "manca ancora un accordo sul terzo pilastro dell'Unione bancaria, la garanzia sui depositi, che e' un elemento fondamentale per una vera moneta unica". "Per questo - ha aggiunto - la proposta della Commissione per creare uno schema di garanzia europea dei depositi è benvenuta". Per Draghi la proposta "definisce l'obiettivo ambizioso di creare un vero sistema europeo di tutela dei correntisti" e "offre una serie di garanzie contro l'azzardo morale in modo che la condivisione dei rischi non diventi una distribuzione dei rischi". RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
C'è una crisi di identità bancaria Italiana ed europea bini73..il pilastro della sua unione (non è altro che una legge scritta e fatta a regola d'arte dai più grandi strateghi e non professori) ..mi limito ad interpretarla ;anche mio modo di operare sui mercati e parlare a volte con conoscenti senza tenerla troppo lunga.Se incontrassi un bocconiano non saprei se possa capire o interpretare a suo modo certi passaggi,in Italia vige ancora una sorta di massoneria bancaria-politica-imprenditoriale!Buon giorno .Passaggio pagina 3 e 4 del testo Regole di Basilea e modelli di vigilanza: quale convergenza?
Uno dei fondamentali obiettivi della co
struzione di Basilea, la parità
delle regole del gioco
– giudicato necessario per evitare arbitraggi
regolamentari fra settori dei sistemi finanziari e fra paesi – sembra oggi
più difficile da perseguire o addir
ittura meno auspicabile di quanto si
ritenesse in passato. Le regole prudenziali uniformi altro non sono, in
ultima analisi, se non una difesa contro i rischi di contagio derivanti sia
da pratiche di vigilanza compiacen
ti sia dalle oggettive difficoltà di
controllare efficacemente banche di
dimensioni sistemiche; se questo è
vero, l’armonizzazione dei requisiti di capitale rischia di penalizzare
proprio quei sistemi in cui la regolamentazione e la vigilanza sono più
severi ed efficienti, e in cui la redd
itività e le dimensioni delle banche
sono minori (Acharya, 2002; Morrison e White, 2005; Tonveronachi,
2009; Montanaro e Tonveronachi, 2012).
In assenza di regole definite sull’applicazione della disciplina da
parte delle diverse autorità di vigila
nza e, soprattutto, in assenza di un
regime concertato per la riso
luzione delle crisi delle banche
internazionali, la sfiducia recipro
ca sulla qualità della vigilanza e il
disaccordo sulle nuove regole, specie quando siano in gioco gli interessi
nazionali, concorrono a porre in discussione lo stesso principio del
controllo del paese di origine (Herri
ng, 2007; Persaud, 2010; Tarullo,
2012).
Il presente lavoro si propone di contribuire al dibattito in corso sulla
sostenibilità della costruzione di Basil
ea, con particolare attenzione alla
coerenza fra armonizzazione de
lla regolamentazione prudenziale,
discrezionalità della vigilanza bancaria
e principio del controllo del paese
di origine. Lo studio è articolato come segue. Nel secondo paragrafo si
descrive l’evoluzione dell’impianto
di Basilea dal Concordato del 1974
agli Accordi sul capitale. Nel terzo paragrafo si analizzano le interazioni
e i nessi di coerenza fra i tre pilastri del cosiddetto Basilea 2. Nel quarto
si presentano i principali profili della disciplina di Basilea sui requisiti di
capitale, evidenziando come gli obiettivi
della parità concorrenziale e del
rafforzamento patrimoniale delle ba
nche siano stati completamente
mancati. Nel quinto paragrafo so
no illustrate sinteticamente le
innovazioni introdotte da Basilea 3, con alcune riflessioni sui problemi di
attuazione della riforma. Nell’u
ltimo si propongono le conclusioni,
ponendo l’accento sulla necessaria associazione fra principio del
controllo del paese di origine – cardine dell’impianto di Basilea – e
armonizzazione delle regole e dell
e procedure per la gestione e
risoluzione delle crisi delle banche internazionali. http://ojs.uniroma1.it/index.php/monetaecredito/article/viewFile/11361/pdf
 

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