Basilea 2..3 e la storia continua
Ci sono forze nell'economia globale di oggi che cospirano per tenere bassa l'inflazione". Lo ha detto il Presidente della Bce, Mario Draghi, in un discorso a Francoforte, spiegando che "queste forze potrebbero far si che l'inflazione ritorni più lentamente verso il nostro obiettivo. Ma non vi è alcuna ragione per cui esse dovrebbero portare ad una inflazione più bassa in modo permanente".
La Banca Centrale Europea "non si arrenderà davanti alla bassa inflazione". Draghi ha sottolineato che "i rischi" che potrebbero scaturire "dall'agire troppo tardi superano i rischi" che potrebbero arrivare "dall'agire troppo presto".
Nell'Eurozona "manca ancora un accordo sul terzo pilastro dell'Unione bancaria, la garanzia sui depositi, che e' un elemento fondamentale per una vera moneta unica". "Per questo - ha aggiunto - la proposta della Commissione per creare uno schema di garanzia europea dei depositi è benvenuta". Per Draghi la proposta "definisce l'obiettivo ambizioso di creare un vero sistema europeo di tutela dei correntisti" e "offre una serie di garanzie contro l'azzardo morale in modo che la condivisione dei rischi non diventi una distribuzione dei rischi". RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
C'è una crisi di identità bancaria Italiana ed europea bini73..il pilastro della sua unione (non è altro che una legge scritta e fatta a regola d'arte dai più grandi strateghi e non professori) ..mi limito ad interpretarla ;anche mio modo di operare sui mercati e parlare a volte con conoscenti senza tenerla troppo lunga.Se incontrassi un bocconiano non saprei se possa capire o interpretare a suo modo certi passaggi,in Italia vige ancora una sorta di massoneria bancaria-politica-imprenditoriale!Buon giorno .
Passaggio pagina 3 e 4 del testo Regole di Basilea e modelli di vigilanza: quale convergenza?
Uno dei fondamentali obiettivi della co
struzione di Basilea, la parità
delle regole del gioco
– giudicato necessario per evitare arbitraggi
regolamentari fra settori dei sistemi finanziari e fra paesi – sembra oggi
più difficile da perseguire o addir
ittura meno auspicabile di quanto si
ritenesse in passato. Le regole prudenziali uniformi altro non sono, in
ultima analisi, se non una difesa contro i rischi di contagio derivanti sia
da pratiche di vigilanza compiacen
ti sia dalle oggettive difficoltà di
controllare efficacemente banche di
dimensioni sistemiche; se questo è
vero, l’armonizzazione dei requisiti di capitale rischia di penalizzare
proprio quei sistemi in cui la regolamentazione e la vigilanza sono più
severi ed efficienti, e in cui la redd
itività e le dimensioni delle banche
sono minori (Acharya, 2002; Morrison e White, 2005; Tonveronachi,
2009; Montanaro e Tonveronachi, 2012).
In assenza di regole definite sull’applicazione della disciplina da
parte delle diverse autorità di vigila
nza e, soprattutto, in assenza di un
regime concertato per la riso
luzione delle crisi delle banche
internazionali, la sfiducia recipro
ca sulla qualità della vigilanza e il
disaccordo sulle nuove regole, specie quando siano in gioco gli interessi
nazionali, concorrono a porre in discussione lo stesso principio del
controllo del paese di origine (Herri
ng, 2007; Persaud, 2010; Tarullo,
2012).
Il presente lavoro si propone di contribuire al dibattito in corso sulla
sostenibilità della costruzione di Basil
ea, con particolare attenzione alla
coerenza fra armonizzazione de
lla regolamentazione prudenziale,
discrezionalità della vigilanza bancaria
e principio del controllo del paese
di origine. Lo studio è articolato come segue. Nel secondo paragrafo si
descrive l’evoluzione dell’impianto
di Basilea dal Concordato del 1974
agli Accordi sul capitale. Nel terzo paragrafo si analizzano le interazioni
e i nessi di coerenza fra i tre pilastri del cosiddetto Basilea 2. Nel quarto
si presentano i principali profili della disciplina di Basilea sui requisiti di
capitale, evidenziando come gli obiettivi
della parità concorrenziale e del
rafforzamento patrimoniale delle ba
nche siano stati completamente
mancati. Nel quinto paragrafo so
no illustrate sinteticamente le
innovazioni introdotte da Basilea 3, con alcune riflessioni sui problemi di
attuazione della riforma. Nell’u
ltimo si propongono le conclusioni,
ponendo l’accento sulla necessaria associazione fra principio del
controllo del paese di origine – cardine dell’impianto di Basilea – e
armonizzazione delle regole e dell
e procedure per la gestione e
risoluzione delle crisi delle banche internazionali.
http://ojs.uniroma1.it/index.php/monetaecredito/article/viewFile/11361/pdf