Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (5 lettori)

stefanofabb

GAIN/Welcome
ciao stefano, sotto la "variante" PNRR (come la chiami tu) cova la fretta e sotto ancora la volontà di perseguire certe strategie senza intoppi o scrupoli parlamentari
Dopo un decennio di commissariamenti di fatto (e anche nel rimescolio attuale mi pare che l' "agenda Draghi" campeggi inossidabile) la reputazione del nostro paese è direttamente proporzionale all'ampiezza degli inchini davanti alle molte commissioni UE. Naturalmente ogni inchino è un favore che il servo fa al padrone o a chi vuole diventarlo.
La storia del debito è fatta polsi e manette, senza che il popolo ne benefici davvero. E' un colonialismo sottotraccia, ma sempre un colonialismo.
Le varie tranche del PNRR a un governo debolissimo verranno date, dopo le concessioni di rito a cui questo governo non potrà esimersi.
Quindi i soldi (o meglio il nuovo debito) arriverà, con il contraccambio di lodi e qualche rialzo dei corsi. Ci si deve accontentare di questo. Meglio che niente?
Ottima disamina.
 

camaleonte

Forumer storico
I problemi del GNL americano colpiscono gli ostacoli della crisi bancaria

"

Di Charles Kennedy di OilPrice.com ,

La crisi bancaria iniziata con il fallimento della Silicon Valley Bank (SVB) sta mettendo a rischio importanti progetti di GNL negli Stati Uniti, poiché l'aumento dei tassi di interesse e i problemi della catena di approvvigionamento introducono sfide finanziarie che hanno già portato a ritardi.


Secondo Reuters , due dei quattro nuovi progetti che erano previsti per le decisioni finali di investimento nel primo trimestre di quest'anno hanno visto prorogare le scadenze .

Reuters ha citato Eleni Papadop..."
 

camaleonte

Forumer storico
I colli di bottiglia nell'offerta nell'industria diminuiscono per il sesto mese consecutivo
30/03/2023 11:10

La percentuale di aziende industriali tedesche che segnalano colli di bottiglia nelle consegne è diminuita in modo massiccio. Tuttavia, gli economisti mettono in guardia contro un eccessivo ottimismo.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
(Teleborsa) - Attesa in rallentamento l'inflazione in Francia a marzo.

Secondo la stima preliminare diffusa dall'Istituto Statistico Nazionale Francese (INSEE), i prezzi al consumo sono indicati in crescita, su base annua, del 5,6%, ad un ritmo più contenuto rispetto al 6,3% del mese precedente e appena sopra le stime degli analisti (+5,5%).

Su base mensile si stima un incremento dello 0,8%, in linea con il consensus e contro il +1% di febbraio.

L'indice armonizzato, una misura utilizzata dalla BCE, indica una crescita tendenziale del 6,6% (rispetto al +7,3% del mese precedente) e un aumento mensile dello 0,9% (+1,1% a febbraio).

(Foto: © Tomas Griger / 123RF)

Leggi la notizia sul sito teleborsa.it

Emissione News: 2023-03-31 09:55:41

Buon giorno





 

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stefanofabb

GAIN/Welcome
Teleborsa
11:36:04
(Teleborsa) - A marzo, secondo le stime preliminari dell'ISTAT, prosegue la fase di rapido rientro dell'inflazione (scesa a +7,7%), guidata dalla dinamica dei prezzi dei Beni Energetici, sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata (entrambe in netto calo su base congiunturale).

Continuano, di contro, le tensioni al rialzo dei prezzi nel comparto dei Beni alimentari non lavorati, dei Tabacchi e dei Servizi, che portano a una nuova accelerazione dell'inflazione di fondo (salita a +6,4%), la cui dinamica tuttavia sembra perdere lo slancio che aveva contraddistinto i mesi precedenti. Infine, i prezzi del "carrello della spesa" rimangono stabili su base tendenziale a +12,7%.
Nel mese di marzo, l'Istituto di statistica stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una diminuzione dello 0,3% su base mensile e un aumento del 7,7% su base annua, da +9,1% del mese precedente.

Il rallentamento del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, alla decelerazione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +40,8% a +18,9%) e alla flessione più marcata di quelli degli Energetici regolamentati (da -16,4% a -20,4%) e, in misura minore, dalla contrazione dei prezzi degli Alimentari lavorati (da +15,5% a +15,3%), dei Beni non durevoli (da +7,0% a +6,8%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,4% a +6,3%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dall'accelerazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +8,7% a +9,3%), dei Tabacchi (da +1,8% a +2,5%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,1% a +6,3%).

L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra ancora una moderata accelerazione (da +6,3% a +6,4%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,4% a +6,5%).

Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +12,4% a +9,8%), mentre si accentua lievemente quella relativa ai servizi (da +4,4% a +4,5%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -5,3 punti percentuali, da -8,0 di febbraio.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona restano stabili in termini tendenziali (al +12,7%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto rallentano la loro crescita (da +9,0% a +7,7%).

La diminuzione congiunturale dell'indice generale si deve al calo dei prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (-9,6%) sia regolamentati (-4,8%), solo in parte compensato dall'aumento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+1,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,9%), degli Alimentari lavorati e dei Tabacchi (+0,7% entrambi), dei Beni durevoli e semidurevoli (+0,5% entrambi), dei Beni non durevoli e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,3% entrambi).

L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,1% per l'indice generale e a +4,1% per la componente di fondo.

In base alle stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,8% su base mensile, per la fine dei saldi stagionali di cui il NIC non tiene conto, e del 8,2% su base annua (in netto rallentamento da +9,8% di gennaio).

Leggi la notizia sul sito teleborsa.it

Emissione News: 2023-03-31 11:34:18
 

camaleonte

Forumer storico
CPI, Overall Tokyo

AttualeAttesoPrecedente
3.3 %-3.4 %

il decennale giapponese rende:


In Giappone il Covid19 si è risolto in pochi mesi poi l'attività è tornata normale, in occidente le cose sono andate diversamente e lo sappiamo bene...! Sia per il Covid 19 e sia per l'inflazione e i rendimenti pubblici. Misteri...!
 

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