Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (18 lettori)

stefanofabb

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Pag.27 La Repubblica di oggi.
 

stefanofabb

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Teleborsa
10:16:06
Italia, inflazione luglio confermata a +7,9%. Carrello della spesa sempre più caro
(Teleborsa) - L'Istat stima che a luglio 2022 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, abbia registrato un aumento dello 0,4% su base mensile (da +1,2% del mese precedente) e del 7,9% su base annua (da +8,0% del mese precedente), confermando la stima preliminare. "Il rallentamento dei prezzi dei beni energetici che si registra a luglio non frena l'onda lunga delle tensioni inflazionistiche che si stanno diffondendo agli altri comparti merceologici", commenta l'Istituto nazionale di statistica.

Infatti, la crescita dei prezzi degli Alimentari lavorati, dei Beni durevoli e non, dei Servizi relativi ai trasporti e dei Servizi vari accelera, spingendo l'inflazione al netto degli energetici e degli alimentari freschi (componente di fondo; +4,1%) e quella al netto dei soli beni energetici (+4,7%) a livelli che non si vedevano, rispettivamente, da giugno e maggio 1996. In questo quadro accelera anche la crescita dei prezzi del cosiddetto "carrello della spesa", che si porta a +9,1%, registrando un aumento che non si osservava da settembre 1984.

Il confronto con lo scorso anno

L'inflazione su base tendenziale rimane elevata pur riducendosi di un decimo di punto percentuale. Ciò si deve ad andamenti contrastanti. Da una parte, infatti, rallentano i prezzi dei Beni energetici (da +48,7% di giugno a +42,9%) a causa degli Energetici regolamentati (da +64,3% a +47,9%) con i prezzi degli Energetici non regolamentati che crescono del 39,8% (da +39,9%) e decelerano i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,0% a +4,6%); dall'altra parte, accelerano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +8,1% a +9,5%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +8,9%), dei Beni non durevoli (da +2,9% a +3,6%), dei Beni durevoli (da +2,8% a +3,3%) e dei Servizi vari (da +1,1% a +1,6%).

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +3,8% a +4,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,2% a +4,7%.

Su base annua rallentano i prezzi dei beni (da +11,3% a +11,1%), mentre accelerano quelli dei servizi (da +3,4% a +3,6%); si riduce, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -7,9 di giugno a -7,5 punti percentuali).

Accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,2% a +9,1%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +8,4% a +8,7%).

Il confronto mensile e a livello armonizzato

L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7%) e degli Alimentari lavorati (+1,4%) ed è frenato solamente dalla diminuzione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-1,7%).

L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7% per l'indice generale e a +3,3% per la componente di fondo.

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) cala su base mensile dell'1,1% (da +1,2% nel mese precedente), a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e aumenta dell'8,4% su base annua (da +8,5% nel mese precedente), confermando la stima preliminare.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e del 7,8% su base annua.

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stefanofabb

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Teleborsa
12:34:03
Inflazione, quanto peserà sugli affitti?
(Teleborsa) - Gli inquilini che hanno la revisione annuale del loro contratto di locazione a luglio vedranno il loro canone mensile aumentare di circa 47 euro al mese e 564 euro annui, a causa dell'impennata dell'inflazione. E' quanto rileva un calcolo prodotto dall'ufficio studi di di Idealista.

Ciò è dovuto, spiega idealista, all'aumento record dell'indice Foi, del 7,9% su base annua, secondo l'ultimo aggiornamento Istat, che mostra una crescita record dei prezzi rispetto a luglio 2021.

Secondo le stime, se il prezzo medio per l'affitto di un appartamento con 3 stanze (trilocale) era di 600 euro/mese in Italia, dopo l'adeguamento Istat annuale il canone salirebbe a 647 euro mensili, pari a 564 euro in più per le famiglie su base annuale.



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Leggi la notizia sul sito teleborsa.it

Emissione News: 2022-08-10 12:31:47
Mi propongo con una riflessione . IL problema degli affitti è in mano ad un mercato di persone molto preparato (in più per la stragrande maggioranza stranieri; prima che ci comprino i nostri immobili scontati o ruderi)di persone che sanno come muoversi! Capisco le agenzie che sparano (cifre che non si incassano se non per poco tempo generando poi dissapori o sfratti ..ecc) ma anche se si redigono contratti regolari ed adeguati, l'affitto non si porta a casa in un nucleo famigliare dove molte volte lavora solo una persona con moglie e 1 o 2 figli.:wall: Due motivi ci sono ! Primo: dai prezzi sopra bisogna togliere un 20% per riuscire ad affittare un appartamento con normale capitolato in zona comunque residenziale. Secondo: gli aggiornamenti ISTAT non li vogliono nemmeno sentire citare da lontano. In effetti io nei miei li ho tolti tutti anni fa(ora dovrei pagare tasse su una cifra di 800€ mese e ne prendo circa 400-500€ in media mese) per un semplice motivo e l'inquilino se ne frega delle nostre tasse. Ora i prezzi (circa come nel 2005-2010 ) salirebbero molto e quindi l'inquilino già vessato dalle spese si sente anche fregato da un possibile aumento di 20-25 € al mese/anno si arriverebbe allo scontro con il padrone e l'agenzia se frega assai . Quindi la situazione nella pratica è molto diversa da ciò che si racconta ed i contratti me li faccio io personalmente in totale accordo con il cliente.
 
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bancor

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Teleborsa
10:00:05
Elezioni in Italia, l'avvertimento di Moody's e le reazioni
(Teleborsa) - Se prima erano solo nuvole all'orizzonte, adesso la temuta frenata dell'economia inizia a prendere consistenza. Per il secondo mese di seguito la produzione industriale in Italia arretra, scendendo del 2,1% a giugno, dopo il calo di 1,1% a maggio.


Sul trimestre per ora si mantiene comunque in crescita, ma l'incertezza peserà sui mesi che verranno. Intravede nubi anche Moody's: confermando il rating dell'Italia Baa3, l'agenzia rivede al ribasso le prospettive da "stabili" a "negative". E avverte: sull'Italia ci sono "rischi materiali sulle prospettive di crescita legati all'esecuzione del Pnrr e alle forniture energetiche".

Constatando i progressi effettuati di recente sul fronte dei conti pubblici, Moody's osserva come "la fine del governo Draghi e elezioni anticipate del 25 settembre 2022 aumentano l'incertezza politica". Particolare accento viene messa ai rischi legati all'attuazione del PNRR: se non saranno centrati gli obiettivi l'Italia potrebbe "restare più esposta alla fiducia degli investitori in un momento in cui il governo ha bisogno che gli investitori giochino un ruolo" maggiore nel debito italiano.


Una decisione che ha provocato la reazione del Mef. "Sebbene il peggioramento dell'outlook, come noto, non anticipi necessariamente un imminente abbassamento del rating e segnali semmai una fase di monitoraggio che può perdurare anche per molti mesi, la decisione appare opinabile: queste le parole contenute in una nota del Mef. Pur in un momento di rallentamento congiunturale e di tensioni geopolitiche a livello internazionale, accompagnato dall'incertezza relativa alle elezioni politiche del 25 settembre, le condizioni economiche dell'Italia non giustificano tale orientamento, spiega ancora il Ministero.

Pronta a cavalcare il tema, in ottica elezioni, la leader di Fratelli d'Italia. "Preoccupa il taglio dell'outlook sul debito italiano da parte dell'agenzia di rating Moody's, che si aggiunge alla drastica revisione delle stime di crescita del PIL italiano per il 2023 prevista dalla Commissione Europea. Siamo in clamoroso ritardo sull'esecuzione dei progetti del PNRR, e l'Italia viene vista come una nazione sostanzialmente ferma. Per questo siamo convinti che serva un cambio radicale rispetto alle disastrose politiche portate avanti in quest'ultimo decennio, dove il Pd è sempre stato al governo pur avendo perso sistematicamente tutte le elezioni, scrive in una Giorgia Meloni.

"L'Italia - prosegue - ha bisogno di tornare a correre, il nostro obiettivo primario sarà quello di tornare a liberare il genio creativo italiano, nostra vera inesauribile risorsa. Siamo pronti".




Vedi l'allegato 670493Leggi la notizia sul sito teleborsa.it

Emissione News: 2022-08-09 09:58:53
Buon giorno
La ragazza vuole liberare il genio creativo italiano. Ora me lo segno
 

camaleonte

Forumer storico
Buongiorno.


La ridistribuzione della BCE da nord a sud prende velocità





08/09/2022 12:14

La BCE ha nuovamente pompato molti miliardi di euro nei paesi fortemente indebitati nel sud dell'eurozona. Ciò accade a spese della Germania e di altri paesi del nord.

Prima o poi i paesi del nord Europa lo capiranno che sono necessari gli Eurobond, per non parlare dell'unione fiscale...!
 

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