Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (11 lettori)

stefanofabb

GAIN/Welcome
10:20:00 Decreto Conte: ok strumento per evitare credit crunch, ma occhio a rischio peggioramento rating Italia
Così Equita SIM commenta il nuovo decreto anti-coronavirus
approvato ieri dal governo di Giuseppe Conte, del valore di 400
miliardi. "Il Governo ha approvato ieri un decreto legge che
garantisce fino a 200 miliardi di prestiti alle imprese, oltre
ad ulteriori 200 miliardi di garanzie alle esportazioni: non
disponendo ancora del testo definitivo del documento ma solo
del comunicato stampa del possiamo limitarci ad un\'analisi per
macro punti. Giudichiamo comunque favorevolmente l\'iniziativa
del Governo che rappresenta uno strumento altamente
incentivante per evitare il credit crunch al segmento corporate
(soprattutto small e mid) che aumenta in maniera decisiva il
risk appetite delle banche attraverso la riduzione del 90% -
70% degli assorbimenti patrimoniali. Principali
caratteristiche: 1 - l'entità della garanzia sui prestiti
sarà del 90% per le imprese fino a 1,5 miliardi di fatturato e
scenderà al 70% per quelle con fatturato maggiore di 5
miliardi; 2 - l'attivazione della garanzia preclude la
distribuzione di dividendi nei 12 mesi successivi al suo
ottenimento; 3 - prevista una procedura semplificata per
l\'ottenimento della garanzia per gli importi di minore
dimensione (25 mila euro)" "E' ragionevole ipotizzare -
prosegue Equita SIM - che la garanzia avrà un costo in funzione
della dimensione e della durata del finanziamento garantito
(che sembrerebbe non poter superare 6 anni): nelle bozze
circolate ieri era riportato un costo annuo da 50 a 200 bps, che
rende secondo noi renderebbe non conveniente il suo utilizzo da
parte di molte large large corporate. L''entità
dell'intervento (200 miliardi) copre il 15% dello stock di
impieghi alle imprese - che potrebbe quindi essere per gran
parte rifinanziato - e vale il 50% della nuova produzione di
prestiti. La copertura dell'iniziativa, ciò l'entità massima
delle perdite, sarebbe di 30 miliardi, che equivale a
ipotizzare - in base ai nostri calcoli - la possibilità di
assorbire un NPE ratio di 11% (22bn flussi) ie un default rate
>5% per due anni, livello pari al picco del 2008. E' evidente
che qualora il costo fosse in carico del bilancio pubblico e
non (in tutto o in parte) condiviso con quello comunitario c'è
il rischio che si crei un circolo vizioso: il probabile
peggioramento del merito creditizio del debito sovrano avrebbe
impatti negativi sulle valutazioni dei titoli di Stato detenuti
dalle banche (400 miliardi, di cui 150 miliardi le quotate) e
quindi sui ratio di vigilanza (sensitivity di -25bps per ogni
100 bps di allargamento dello spread sovrano). Il beneficio
derivante dal trasferimento del rischio dei crediti corporate
allo Stato verrebbe quindi almeno parzialmente eroso". Milano,
Finanza.com

Fonte: FINANZAONLINE
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
10:47:00 Germania: Ifo, produzione industriale crollerà nei prossimi mesi
L\'impatto del corona virus sull'industria tedesca potrebbe
essere devastante. Secondo l'istituto Ifo, l'indice sulle
aspettative di produzione industriale in Germania è sceso da +2
a -20,8 punti a marzo, suggerendo un crollo dei livelli
produttivi nei prossimi tre mesi. Si tratterebbe della crisi
più acuta da quando è iniziata l'indagine nel 1991. Nella
crisi finanziaria globale del 2008, l'indice, ricorda
l'istituto, era sceso di 13,3 punti a novembre.
Particolarmente critiche le aspettative nell\'industria
automobilistica con l'indice sceso da +4,2 a -36 punti.
Proprio questa mattina, l'ufficio di statistica federale
tedesco ha pubblicato il dato della produzione di febbraio,
rilevando un aumento dello 0,3% rispetto al mese prima, contro
le aspettative di una contrazione. Milano, Finanza.com

Fonte: FINANZAONLINE
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
11:27:00 Istat: consumi -10% se si riaprisse a giugno, duro colpo soprattutto per alloggio e ristorazione
L'Istat prova a stimare gli effetti delle misure di
contenimento sui consumi, proponendo due scenari, il primo in
cui la chiusura delle attivi riguarderebbe solo i mesi di
marzo e aprile; l'altro in cui la chiusura si estenderebbe fino
a giugno. Nel primo caso la riduzione dei consumi sarebbe pari
al 4,1% su base annua mentre nel secondo al 9,9%. La riduzione
dei consumi determinerebbe una contrazione del valore aggiunto
dell'1,9% nel primo scenario e del 4,5% nel secondo. Con la
chiusura fino a fine aprile, i comparti dell'alloggio e
ristorazione (-11,3%) e del commercio, trasporti e logistica
(-2,7%) subirebbero le contrazioni più forti. Anche nel secondo
caso, con chiusura fino a giugno, le contrazioni più marcate
del valore aggiunto si riferirebbero alle attività di alloggio
e ristorazione (-23,9%) e commercio, trasporti e logistica
(-6,9%). Milano, Finanza.com

Fonte: FINANZAONLINE
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Buongiorno Stefano e buongiorno a tutti...
oggi giornata interessante , se non sbaglio alle ore 15 c'e' la conferenza…… vedremo cosa ne uscira'…...
Videoconferenza dell'Eurogruppo, 7 aprile 2020
SI ho sentimento che il Btp 2067 (alias matusalemme) oggi se supporta a 105,5 potrebbe chiudere la sessione borsistica a meno 1,5%.Purtroppo gli aiuti sterili dall'Italia non vedo che abbiano un effetto immediato sul comparto obbligazionario. La notizia è già scontata,ciao ,grazie della segnalazione. Ps: Gli aiuti li pagheranno le aziende con gli interessi ..immagino!! 10:20:00 Decreto Conte: ok strumento per evitare credit crunch, ma occhio a rischio peggioramento rating Italia
Così Equita SIM commenta il nuovo decreto anti-coronavirus
approvato ieri dal governo di Giuseppe Conte, del valore di 400
miliardi. "Il Governo ha approvato ieri un decreto legge che
garantisce fino a 200 miliardi di prestiti alle imprese, oltre
ad ulteriori 200 miliardi di garanzie alle esportazioni: non
disponendo ancora del testo definitivo del documento ma solo
del comunicato stampa del possiamo limitarci ad un\'analisi per
macro punti. Giudichiamo comunque favorevolmente l\'iniziativa
del Governo che rappresenta uno strumento altamente
incentivante per evitare il credit crunch al segmento corporate
(soprattutto small e mid) che aumenta in maniera decisiva il
risk appetite delle banche attraverso la riduzione del 90% -
70% degli assorbimenti patrimoniali. Principali
caratteristiche: 1 - l'entità della garanzia sui prestiti
sarà del 90% per le imprese fino a 1,5 miliardi di fatturato e
scenderà al 70% per quelle con fatturato maggiore di 5
miliardi; 2 - l'attivazione della garanzia preclude la
distribuzione di dividendi nei 12 mesi successivi al suo
ottenimento; 3 - prevista una procedura semplificata per
l\'ottenimento della garanzia per gli importi di minore
dimensione (25 mila euro)" "E' ragionevole ipotizzare -
prosegue Equita SIM - che la garanzia avrà un costo in funzione
della dimensione e della durata del finanziamento garantito
(che sembrerebbe non poter superare 6 anni): nelle bozze
circolate ieri era riportato un costo annuo da 50 a 200 bps, che
rende secondo noi renderebbe non conveniente il suo utilizzo da
parte di molte large corporate.
L''entità
dell'intervento (200 miliardi) copre il 15% dello stock di
impieghi alle imprese - che potrebbe quindi essere per gran
parte rifinanziato - e vale il 50% della nuova produzione di
prestiti. La copertura dell'iniziativa, ciò l'entità massima
delle perdite, sarebbe di 30 miliardi, che equivale a
ipotizzare - in base ai nostri calcoli - la possibilità di
assorbire un NPE ratio di 11% (22bn flussi) e un default rate
>5% per due anni, livello pari al picco del 2008. E' evidente
che qualora il costo fosse in carico del bilancio pubblico e
non (in tutto o in parte) condiviso con quello comunitario c'è
il rischio che si crei un circolo vizioso: il probabile
peggioramento del merito creditizio del debito sovrano avrebbe
impatti negativi sulle valutazioni dei titoli di Stato detenuti
dalle banche (400 miliardi, di cui 150 miliardi le quotate) e
quindi sui ratio di vigilanza (sensitivity di -25bps per ogni
100 bps di allargamento dello spread sovrano). Il beneficio
derivante dal trasferimento del rischio dei crediti corporate
allo Stato verrebbe quindi almeno parzialmente eroso". Milano,
Finanza.com

Fonte: FINANZAONLINE Una garanzia con gli interessi da pagare :eek: Buon proseguimento
 
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stefanofabb

GAIN/Welcome
12:27:00 Europa: Gfk, crolla la fiducia dei consumatori a marzo. Italia tra i peggiori
L'epidemia di corona virus sta avendo un impatto enorme sul
sentiment dei consumatori europei. A marzo sono pegiorate
ovunque le aspettative economiche e la propensione agli
acquisti. In flessione anche le aspettative legate al reddito.
Italia e Francia sono i paesi che registrano il calo più
marcato dell'indice di fiducia rilevato dall'istituto GfK.
L'indice di fiducia dei consumatori europei, rilevato da GfK in
28 stati dell'Unione Europea, si è assestato a marzo a 13,6
punti, con un trend decisamente negativo rispetto al mese
precedente. Si tratta del livello più basso registrato dal
2016. Per le prossime settimane è possibile prevedere un
ulteriore peggioramento del sentiment: la rilevazione di GfK è
stata infatti effettuata nelle prime due settimane di marzo,
quando ancora la diffusione del contagio riguardava solo alcuni
paesi e non erano ancora state introdotte in maniera capillare
le misure di contenimento. Nel dettaglio, le aspettative
economiche dei consumatori europei hanno registrato a marzo un
calo significativo (-20 punti). I paesi più negativi sono
quelli dove il corona virus si è diffuso prima e ha fatto
registrare le perdite maggiori, come l'Italia (-43 punti) e la
Francia (-29 punti). Le preoccupazioni per il futuro
dell'economia europea stanno portando a una significativa
diminuzione delle aspettative legate al reddito. L\'indicatore
complessivo per i 28 paesi UE si assesta a +5 punti a marzo,
con una diminuzione di 9 punti rispetto al mese precedente. Le
perdite maggiori si registrano in Grecia (-22 punti) e, ancora
una volta, in Italia (-18 punti). Infine, anche la propensione
all'acquisto dei consumatori europei risulta in forte calo: -13
punti a marzo. Croazia (-27 punti), Italia e Austria (-24 punti
ciascuna) sono i paesi che hanno registrato il rallentamento
più significativo. Milano, Finanza.com

Fonte: FINANZAONLINE
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
12:46:00 Affitti: canoni su del 2,6% nel I trimestre, effetto coronavirus ancora non visibile
Affitti sempre più cari in Italia. Il prezzo dei canoni di
locazione delle abitazioni nel primo trimestre dell\'anno, a
una media di 9,8 euro al metro quadro, ha segnato un più 2,6%
rispetto a dicembre 2019 (dati prima del Corona virus), +6,5% in
termini annuali, secondo quanto rilevato da idealista.it.
è Quella che il report restituisce è l'istantanea di una
situazione ancora normale, con effetti del corona virus ancora
poco visibili sui prezzi delle locazioni - ha sottolineato
Vincenzo De Tommaso, responsabile dell'ufficio studi di
idealista - Allo stato attuale per l'emergenza causata da virus
è impossibile affittare una casa, non è possibile visitarla,
consegnare le chiavi o spostarsi. Il mercato è fermo e non ci
saranno operazioni nelle prossime settimane. Quanto ai prezzi,
non vi è dubbio che d'ora in avanti saranno oggetto di
negoziazione al ribasso tra proprietari e inquilini. Pertanto,
non escludiamo che i prezzi diminuiranno drasticamente.
Tuttavia con il prevedibile aumento della domanda di affitto,
probabilmente non ci vorrà molto per ritrovare gli attuali
livelli dei prezzi, se l'emergenza non si protrarrà troppo a
lungo. Tornando al rapporto, il trimestre si è concluso
all'insegna dei rialzi per 13 regioni su 20 monitorate, con gli
incrementi maggiori in Emilia-Romagna (5,9%), Toscana (5%) e
Lombardia (3,5%). Dal lato opposto si vedono indici in forte
ribasso in Basilicata (-5,4%), Valle d'Aosta (-4,2%) e Puglia
(-2,6%). La Lombardia (14 euro/mq) rimane la regione più cara
per gli inquilini, seguita da Lazio e Toscana entrambe con una
richiesta di 11,6 euro mensili. I valori più bassi della
penisola si trovano in Calabria (5,5 euro/mq), ultima nel
ranking dei prezzi davanti a Molise (5,6 euro/mq) e Sicilia (6
euro/mq). Milano, Finanza.com


Fonte: FINANZAONLINE Se non ci si decide a calare i prezzi ..sia affitti e che sull'immobiliare vi sarà ulteriore avvitamento e blocco delle compravendite(già ferme) con credit crunch implicito. Io per affittare devo calare i prezzi del 20% e di NON aggiornare il canone (Istat canone affitto bloccato).Spese condominiali a carico del locatore..agenzie viaggi,svegliatevi.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Pag.16 IL Sole 24 Ore di oggi.
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ang41

belindo
I mercato sembrano in attesa, forse questo Econfin potrebbe davvero essere MM.
A leggere le prime voci Olandesi non sembrano volersi piegare all'idea di andare oltre all'attuale ESM nemmeno torgliendo le condizionalità.............se cosi fosse sarebbe rottura e azz amari.
Voi cosa dite?
 

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