Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (14 lettori)

Nemo trader

Forumer storico
Btp meglio del Bund anche quando il mercato è sotto stress, i motivi del mood pro-Italia.
13/02/2020


Tassi Btp puntano i minimi storici. In una giornata in cui l’incertezza da coronavirus torna a inquietare i mercati (Piazza Affari scende dell’1% circa a metà seduta), gli investitori si rifugiano nei titoli di Stato. Ma a differenza del recente passato, il Bund risulta meno gettonato rispetto ai Btp. Il rendimento del decennale tedesco è sceso a -0,4% oggi, ma gli acquisti sono più copiosi sul decennale italiano che trova sponda anche nell’ennesima convincente asta Btp.
Il rendimento del Btp a 10 anni è sceso a 0,85%, sui minimi a 5 mesi e non lontano dal minimo storico toccato a inizio settembre 2019 a 0,805%.




Il ritorno a comprimersi dei rendimenti, che ieri ha visto la Grecia entrare nel club dei ‘sotto 1%’ di rendimento, vede confermarsi al forza relativa della carta italiana. Restringimento del gap rispetto agli altri titoli di Stato, testimoniato da uno spread Btp-Bund ai nuovi minimi da maggio 2018 in area 126 pb, che si è reso evidente soprattutto dopo l’esito delle elezioni regionali in Emilia Romagna (26 gennaio) che hanno attenuato la percezione del rischio politico dell’Italia. E adesso gli investitori mostrano un forte appetito verso la carta italiana che è una delle poche in Europa a offrire rendimenti interessanti sulle scadenze medio-lunghe.
I Btp non mostrano invece pagare le prospettive di debole crescita del paese dopo che anche l’UE che ha rivisto al ribasso le stime di crescita sul paese (da +0,4% a +0,3% per il PIL 2020).




Asta Btp con rendimenti ai nuovi minimi storici
Il Tesoro oggi ha allocato complessivi 5 miliardi di euro, ossia il massimo della forchetta prevista (tra 4 e 5 miliardi). Nel dettaglio, sono stati allocati Btp triennali (ISIN: IT0005384497), con scadenza 15 gennaio 2023, per 2,25 miliardi con rendimento medio del -0,10%, in calo di 29 punti base rispetto alla precedente asta di titoli di analoga durata tenutasi a gennaio. Si tratta del minimo storico per il Btp triennale che ha battuto il precedente segnato lo scorso settembre. La domanda è stata di oltre 3,38 miliardi con rapporto di copertura di 1,51 (dal precedente 1,40).
Il Btp a 7 anni (ISIN: IT0005390874), con scadenza 15 gennaio 2027, ha visto il collocamento di titoli per 2,75 miliardi al tasso medio dello 0,48%, in discesa di 46 punti base rispetto all’asta precedente. Si tratta del minimo storico per il Btp settennale che ha superato il record minimo di settembre 2019. La domanda che è stata di 3,73 miliardi con un rapporto di copertura di 1,36 (1,47 il precedente).

I numeri dell’emissione dei record
L’euforia sulla carta italiana è stata alimentata nei giorni scorsi dall’emissione record del nuovo Btp 2036 che ha raccolto una domanda record di 50 miliardi, superando il record precedente di quasi 48 miliardi di euro stabilito il mese scorso per una vendita del nuovo Btp a 30 anni. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato 9 miliardi del nuovo Btp con scadenza primo marzo 2036, godimento 18 febbraio 2020 e tasso annuo dell’1,45%, pagato in due cedole semestrali. Poco più della metà del collocamento è stato sottoscritto da fund manager (circa il 53%), mentre le banche ne hanno sottoscritto circa il 23%. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 18,5% dell’emissione (in particolare il 12% è andato a fondi pensione e assicurazioni, mentre il 6,5% è stato allocato a banche centrali e istituzioni governative). Gli investitori esteri si sono aggiudicati poco meno dei due terzi dell’emissione (63,4%), mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 36,6%. Tra gli investitori esteri, di rilievo è stata in particolare la quota sottoscritta da investitori nordamericani (13,3%).
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
marketinsight.it - APPUNTAMENTI MACRO DI OGGI (14/02/20)
Ore 05:30 Giappone: Indice di tutte le attività terziarie,
dicembre; Ore 08:00 Germania: Pil, quarto trimestre preliminare;
Ore 10:00 Italia: Bilancia commerciale, dicembre; Ore 11:00
Eurozona: Pil, quarto trimestre preliminare; Ore 14:30 Stati
Uniti: Vendite al dettaglio, gennaio; Ore 15:15 Stati Uniti:
Produzione industriale, gennaio; Ore 16:00 Stati Uniti:
Setntiment[...]


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stefanofabb

GAIN/Welcome
marketinsight.it - GIAPPONE - A DICEMBRE INDICE SETTORE TERZIARIO A -0,2% (CONSENSUS +0,1%)
L'indice sull'attività del settore terziario, elaborato dal
Ministero dell'Economia e dell'industria giapponese, ha
registrato a dicembre una flessione dello 0,2% su base mensile,
inferiore alle attese (+0,1%). A novembre il dato evidenziava un
incremento del 1,4% (dato rivisto da +1,3%).


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stefanofabb

GAIN/Welcome
marketinsight.it - GERMANIA - NEL 4Q 2019 PIL PRELIMINARE INVARIATO T/T E +0,3% A/A
Secondo la lettura preliminare dell'Ufficio federale di
statistica, nel 4Q 2019 il Pil destagionalizzato è rimasto
invariato su base trimestrale, contro un consensus che indicava
un incremento dello 0,1%. La rilevazione finale del terzo
trimestre 2019 è stata rivista a 0,2% da 0,1%. Su base annua e
non destagionalizzata, il[...]


Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Germania: stagnazione del Pil nel IV trimestre (preliminare), deluse le attese
Il Prodotto interno lordo (Pil) della Germania ha mostrato nel
quarto trimestre del 2019 una stagnazione con una variazione
nulla (0%) rispetto al trimestre precedente, deludendo le
attese degli analisti che si aspettavano una crescita dello
0,1%. Il dato evidenzia un rallentamento rispetto al +0,5% del
primo trimestre 2019, a una contrazione dello 0,2% nel secondo
trimestre e una risalita dello 0,2% nel terzo trimestre del
2019. Sull'insieme dell'anno, il Pil della Germania è salito
dello 0,6%. Si tratta della stima preliminare in attesa della
lettura finale che verrà diffusa il prossimo 25 febbraio.
Milano, Finanza.com
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Germania: Pil ancora in stagnazione, settore manifatturiero 'bloccato'
"L'economia tedesca rimane bloccata tra un solido consumo
privato e un settore manifatturiero paralizzato", commenta
Carsten Brzeski, capo economista di Ing per la Germania, dopo
il dato sul Pil che ha mostrato nel quarto trimestre del 2019
una stagnazione con una variazione nulla (0%) rispetto al
trimestre precedente, deludendo le attese degli analisti che si
aspettavano una crescita dello 0,1%. "Il quadro più ampio
dell'economia tedesca è chiaro: è stato di fatto una
stagnazione dall'estate del 2018". In particolare, spiega
l'economista, "il settore manifatturiero rimane intrappolato
tra debolezza ciclica, a seguito del conflitto commerciale e
della crescita globale più debole, e debolezza strutturale, a
causa di perturbazioni nel settore automobilistico e
investimenti insufficienti". In prospettiva, Carsten Brzeski
rimarca che "gli ultimi indicatori soft e i dati industriali
di dicembre non fanno ben sperare per le prospettive a breve
termine. Inoltre, l'impatto del coronavirus sull'economia
cinese potrebbe ritardare qualsiasi rimbalzo nel settore
manifatturiero tedesco poiché interrompe almeno temporaneamente
la catena di approvvigionamento". Milano, Finanza.com
 

annamaria21

Forumer storico
Btp meglio del Bund anche quando il mercato è sotto stress, i motivi del mood pro-Italia.
13/02/2020


Tassi Btp puntano i minimi storici. In una giornata in cui l’incertezza da coronavirus torna a inquietare i mercati (Piazza Affari scende dell’1% circa a metà seduta), gli investitori si rifugiano nei titoli di Stato. Ma a differenza del recente passato, il Bund risulta meno gettonato rispetto ai Btp. Il rendimento del decennale tedesco è sceso a -0,4% oggi, ma gli acquisti sono più copiosi sul decennale italiano che trova sponda anche nell’ennesima convincente asta Btp.
Il rendimento del Btp a 10 anni è sceso a 0,85%, sui minimi a 5 mesi e non lontano dal minimo storico toccato a inizio settembre 2019 a 0,805%.




Il ritorno a comprimersi dei rendimenti, che ieri ha visto la Grecia entrare nel club dei ‘sotto 1%’ di rendimento, vede confermarsi al forza relativa della carta italiana. Restringimento del gap rispetto agli altri titoli di Stato, testimoniato da uno spread Btp-Bund ai nuovi minimi da maggio 2018 in area 126 pb, che si è reso evidente soprattutto dopo l’esito delle elezioni regionali in Emilia Romagna (26 gennaio) che hanno attenuato la percezione del rischio politico dell’Italia. E adesso gli investitori mostrano un forte appetito verso la carta italiana che è una delle poche in Europa a offrire rendimenti interessanti sulle scadenze medio-lunghe.
I Btp non mostrano invece pagare le prospettive di debole crescita del paese dopo che anche l’UE che ha rivisto al ribasso le stime di crescita sul paese (da +0,4% a +0,3% per il PIL 2020).




Asta Btp con rendimenti ai nuovi minimi storici
Il Tesoro oggi ha allocato complessivi 5 miliardi di euro, ossia il massimo della forchetta prevista (tra 4 e 5 miliardi). Nel dettaglio, sono stati allocati Btp triennali (ISIN: IT0005384497), con scadenza 15 gennaio 2023, per 2,25 miliardi con rendimento medio del -0,10%, in calo di 29 punti base rispetto alla precedente asta di titoli di analoga durata tenutasi a gennaio. Si tratta del minimo storico per il Btp triennale che ha battuto il precedente segnato lo scorso settembre. La domanda è stata di oltre 3,38 miliardi con rapporto di copertura di 1,51 (dal precedente 1,40).
Il Btp a 7 anni (ISIN: IT0005390874), con scadenza 15 gennaio 2027, ha visto il collocamento di titoli per 2,75 miliardi al tasso medio dello 0,48%, in discesa di 46 punti base rispetto all’asta precedente. Si tratta del minimo storico per il Btp settennale che ha superato il record minimo di settembre 2019. La domanda che è stata di 3,73 miliardi con un rapporto di copertura di 1,36 (1,47 il precedente).

I numeri dell’emissione dei record
L’euforia sulla carta italiana è stata alimentata nei giorni scorsi dall’emissione record del nuovo Btp 2036 che ha raccolto una domanda record di 50 miliardi, superando il record precedente di quasi 48 miliardi di euro stabilito il mese scorso per una vendita del nuovo Btp a 30 anni. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato 9 miliardi del nuovo Btp con scadenza primo marzo 2036, godimento 18 febbraio 2020 e tasso annuo dell’1,45%, pagato in due cedole semestrali. Poco più della metà del collocamento è stato sottoscritto da fund manager (circa il 53%), mentre le banche ne hanno sottoscritto circa il 23%. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 18,5% dell’emissione (in particolare il 12% è andato a fondi pensione e assicurazioni, mentre il 6,5% è stato allocato a banche centrali e istituzioni governative). Gli investitori esteri si sono aggiudicati poco meno dei due terzi dell’emissione (63,4%), mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 36,6%. Tra gli investitori esteri, di rilievo è stata in particolare la quota sottoscritta da investitori nordamericani (13,3%).
Quindi i retail potranno comprarlo dal 1^marzo?grazie
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
marketinsight.it - EUROZONA - SECONDA LETTURA PIL 4Q 2019 A +0,1% T/T E +0,9% A/A
La seconda lettura del PIL nel quarto trimestre del 2019
evidenzia una variazione dello 0,1% su base trimestrale, in linea
con le attese e con la prima lettura. Il dato su base annuale
evidenzia un progresso dello 0,9%, al di sotto della precedente
lettura (+1%) e di quanto stimato dagli[...]


Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Mutui e surroghe, è boom di richieste a gennaio. In aumento anche l'importo
Il 2020 si apre con una crescita sostenuta delle richieste di
nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane, in
linea con l’andamento estremamente positivo che aveva
caratterizzato l’ultimo trimestre 2019. Le interrogazioni
registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di Crif,
infatti, mostrano un incremento del +32% rispetto al mese di
gennaio 2019. Relativamente al singolo primo mese dell’anno, in
termini assoluti si tratta della miglior performance dal 2010
ad oggi. In crescita anche l’importo medio richiesto, che fa
segnare un +2,8% rispetto allo stesso mese dell’anno
precedente, per attestarsi a 131.693 euro. “Il comparto
immobiliare continua a beneficiare del permanere di condizioni
estremamente favorevoli per la sottoscrizione di mutui, con
tassi di interesse ai minimi e prezzi degli immobili che
risultano ancora appetibili", ha sottolineato Simone Capecchi,
executive director di Crif, secondo cui un altro driver che
potrà dare un ulteriore impulso al settore è rappresentato dai
cosiddetti mutui green, finalizzati a sostenere la
riqualificazione del patrimonio immobiliare in piena coerenza
con l’European Green Deal. Milano, Finanza.com
 

Owblisky

Compravendite mobiliari
Se lo zozzone non riapre.............quì AlgoOwbli4 imperversa. :piazzista:

Immagine.jpg


PS: comunque adesso una pausa con ritorno in area 1,10-1,11 ci sta tutta, imho.
 
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