Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (8 lettori)

Nemo trader

Forumer storico
Teleborsa) - Chiusura del 24 ottobre

Modesto recupero sui valori precedenti per il Future sul principale titolo di Stato Italiano, che conclude in progresso dello 0,26%.

Tecnicamente la situazione di medio periodo è negativa, mentre segnali rialzisti si intravedono nel breve periodo, grazie alla tenuta dell'area di supporto individuata a quota 144,24. Lo spunto positivo di breve è indicativo di un cambiamento del trend verso uno scenario rialzista, con la curva che potrebbe spingersi verso l'importante area di resistenza stimata a quota 145,06. A livello operativo, lo scenario più appropriato potrebbe essere una ripresa rialzista del titolo, con area di resistenza individuata a 145,88.


Le indicazioni non costituiscono invito al trading.
(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)
 

juninho

Inítium sapiéntiæ timor Dómini
Anche Goldman Sachs dà benservito a Fisher Investments dopo commento sessista Ken Fisher :wall:
Goldman Sachs è stata l’ultima ad aver dato il benservito a Fisher Investments ed è l’ottava tra gli investitori istituzionali che si sono dati alla fuga dallo scorso 8 ottobre, giorno in cui il suo gestore e fondatore Ken Fisher ha fatto commenti sessisti nel corso di una conferenza sul settore dei servizi finanziari organizzata a San Francisco. In quell’occasione, Fisher ha paragonato i tentativi che le società di gestione fanno per attrarre potenziali clienti ricchi a quelli con cui gli uomini cercano di ‘rimorchiare una donna al bar’.

I suoi commenti hanno scandalizzato l’America intera, e hanno riportato alla mente altre dichiarazioni che il gestore e analista finanziario tra i più ricchi del mondo aveva proferito. Ken Fisher è (è stato?) sicuramente tra le personalità più influenti del gotha della finanza mondiale la sua Fisher Investments è tra i nomi più noti del panorama dei gestori patrimoniali. Il suo nome è apparso nella lista Forbes 400 degli uomini più ricchi in America e, anche, nell’altra lista Forbes dedicata agli uomini più ricchi del mondo. Nel 2017 il suo patrimonio era stato valutato 3,8 miliardi di dollari. Eppure la gaffe che ha fatto accapponare la pelle a tanti non è stata neanche la prima, visto che in passato il guru degli investimenti aveva criticato l’ex presidente americano Abraham Lincoln per la Guerra di Secessione cointro il Sud, intenzionato ad abolire la schiavitù.

Ken Fisher deleted his tweets but I took a screenshot pic.twitter.com/R1Kf2ivNod
— Tsachy Mishal (@CapitalObserver) October 17, 2019

La gaffe sessista e il ricordo di quest’altra gaffe stanno costando parecchio a Ken Fisher e alla sua Fisher Investments: nelle ultime due settimane, fondi pensione pubblici e investitori istituzionali hanno ritirato più di $2,7 miliardi dal gruppo che ha sede vicino a Portland, nell’Oregon, e che conta 3.500 dipendenti. In particolare, nella giornata di ieri, il fondo pensionistico per le forze di polizia e i vigili del fuoco di Los Angeles – Los Angeles Fire and Police Pension System – ha votato per licenziare Fisher Investments, che gestiva per conto suo 522 milioni di dollari. E ora ci si chiede se la testa di Ken Fisher sarà costretta a cadere, con le sue dimissioni. L’America è ancora scossa dallo scandalo Weistein – tra l’altro, è di ieri la notizia della decisione dell’attrice Rose McGowan di far causa presso un tribunale di Los Angeles al produttore Harvey Weinstein e a due dei suoi ex legali per aver tentato di metterla a tacere – e anche dallo scandalo Epstein (l’imprenditore, poi morto suicida in cella, arrestato per abusi sessuali che avrebbero coinvolto circa trenta di ragazze).
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Asta Ctz: tassi ancora negativi ma in risalita, allocato massimo offerta
L’asta di CTZ che si è tenuta oggi ha registrato ancora tassi
negativi. Collocati dal Tesoro 3 miliardi di euro, il massimo
dell’ammontare in offerta. Nel dettaglio, il CTZ a due anni
(con scadenza 29 novembre 2021) è stato collocato per 3
miliardi (range era 2,5-3 miliardi). Il rendimento medio di
assegnazione è stato del -0,112%, in aumento di 12 punti base
rispetto al precedente (-0,236%) dell’asta di settembre. La
domanda è stata di oltre 4,4 miliardi con rapporto di copertura
di 1,47, in calo dal precedente a 1,99. Questa è la prima asta
del trittico di fine mese. Il 29 ottobre invece toccherà ai BOT
a 6 mesi, che sono posti all’asta con il sistema di
collocamento dell’asta competitiva, con richieste degli
operatori espresse in termini di rendimento. I Bot possono
essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro.
Infine, il 30 ottobre toccherà a Btp a media lunga scadenza e
CCTeu. Milano, Finanza.com
 

juninho

Inítium sapiéntiæ timor Dómini
BTP: oltre a Bce nuovo assist a debito sovrano da S&P? Iacovoni: ‘Italia attrae investitori stranieri’
Un nuovo assist al debito sovrano italiano arriverà per caso da Standard&Poor’s? E’ quanto si chiedono in molti, in attesa del giudizio dell’agenzia di rating, che arriverà stasera, a mercati chiusi. Magari l’Italia riuscirà a togliersi di dosso quel giudizio “negativo” che accompagna il suo outlook?

Intervistata da Bloomberg Arne Lohmann Rasmussen, responsabile della divisione di ricerca del reddito fisso presso Danske Bank, è positivo. “L’outlook politico più stabile e i costi di raccolta decisamente più bassi rispetto allo scorso anno convinceranno S&P a rimuovere l’outlook negativo e a tornare su un outlook neutrale, o perfino positivo”. Tra gli analisti, insomma, la speranza che l’agenzia di rating migliori il suo outlook sull’Italia c’è, anche se il paese continua a presentare il secondo debito pubblico più alto dell’Eurozona.

Nell’ottobre del 2018, S&P confermò il giudizio sul debito sovrano italiano a “BBB”, appena due gradini al di sopra del rating “junk” (o spazzatura), tagliando l’outlook, per l’appunto, a negativo. Lo stesso mese, Moody’s Investors Service ridusse il rating a “Baa3”, appena un gradino al di sopra del giudizio junk (non investment-grade). E’ innegabile che il nuovo governo M5S-PD successivo all’esecutivo M5S-Lega sia riuscito a smorzare le preoccupazioni sul rischio Italia. E’ vero che Bruxelles ha inviato una lettera a Roma, chiedendo in particolare al Mef di Roberto Gualtieri di dare chiarimenti sulla legge di bilancio 2020. Ma i toni sono stati decisamente più concilianti (da entrambe le parti) rispetto a quelli che avevano accompagnato lo scorso anno l’iter per l’approvazione della manovra 2019. Inoltre, sottolinea Bloomberg, Gualtieri ha ribadito l’impegno del governo a seguire le strade del consolidamento dei conti pubblici e delle riforme strutturali.

A confermare il miglioramento delle percezione degli investitori nei confronti del debito sovrano italiano (ovvero verso i BTP & Co) è stato nelle ultime ore anche il dirigente del Tesoro per il Debito pubblico Davide Iacovoni che, in un’intervista a Reuters, ha sottolineato che i bond italiani stanno attirando l’attenzione e l’interesse degli investitori stranieri, grazie ai toni del nuovo governo, sulla manovra, nei confronti dell’Unione europea, che sono sicuramente più miti, per l’appunto. Secondo Iacovoni, pertanto, lo spread dovrebbe scendere ancora. Contrariamente all’anno scorso l’Italia – ha detto Iacovoni – “non è più nel radar degli investitori internazionali , percepita come fonte potenziale di rischio. Dal mese di gennaio, c’è stata una forte ripresa dei titoli di stato detenuti dagli investitori stranieri e, con i dati di luglio, siamo tornati ai livelli di fine 2017″. Dai dati di Bankitalia emerge di fatto che la quota di debito sovrano italiano detenuta dagli stranieri è salita dal 28,8% di maggio al 30,3%. Certo, il debito ammonta alla cifra astronomica di 2,46 trilioni, un “numero sostenibile ma ancora un fattore di rischio, che ha bisogno di imboccare seriamente un trend al ribasso”.

Occhio ai risultati del BTP Italia

Bloomberg riconosce che è probabile che la domanda di bond governativi italiani sia stata sostenuta dalla decisione della Bce di Mario Draghi di rilanciare il piano di Quantitative easing (QE) a partire dal prossimo novembre. I ritorni che i BTP offrono, tra l’altro, spiccano in un contesto in cui $13 trilioni di debiti globali presentano tassi negativi. Sul mercato secondario, i tassi decennali viaggiano attorno allo 0,90%, dopo aver testato il minimo record di sempre dello 0,75% nel mese di settembre. Lo spread BTP-Bund viaggia attorno a 131 punti base e, secondo Rasmussen, potrebbe calare fino a 120 punti base, nel caso in cui la reputazione del mercato italiano, anche grazie alle decisioni delle agenzie di rating, dovesse migliorare. In base agli indici di Bloomberg Barclays, il debito sovrano italiano ha fatto meglio di tutti gli altri nell’area euro, salendo quest’anno del 13%.
 

Nemo trader

Forumer storico
PARIGI (Reuters) - Secondo il governatore della banca centrale francese e componente del consiglio Bce Francois Villeroy de Galhau la politica monetaria della zona euro deve restare espansiva, di fronte al deterioramento delle prospettive economiche globali e a elementi di incertezza come l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea.

Villeroy ha dichiarato dinanzi alla federazione francese delle compagnie assicurative di non essere però sordo ai timori sui bassi tassi di interesse che colpiscono in modo particolarmente duro gli assicuratori.

"Questo contesto di prolungata incertezza richiede una politica monetaria accomodante. Non avrebbe senso aumentare i tassi adesso", ha detto Villeroy nell'intervento alla conferenza.

Scritto da: Reuters
 

Nemo trader

Forumer storico
Cosa deciderà sta sera S&P?

Il nuovo governo Conte bis, nato dall’alleanza tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico venuto a formarsi dopo la crisi innescata in estate dal leader della Lega Matteo Salvini, pare ricevere consensi dagli investitori e anche da parte degli analisti.

Quella di S&P è la prima importante dichiarazione sulle finanze italiane da quando il governo Conte bis ha preso il potere e potrebbe dare un ulteriore vantaggio al suo debito sovrano. Le obbligazioni italiane registrano le migliori performance di quest’anno nell’area dell’euro, con un rendimento del 13% secondo gli indici di Bloomberg Barclays. E, riporta Bloomberg, ci sono buone speranze che l’agenzia di rating stasera possa alzare le sue aspettative sul paese anche se l’Italia ha il secondo debito pubblico più alto di tutta Ue.

Le prospettive politiche più stabili e tassi di finanziamento molto più bassi rispetto ad un anno fa convinceranno S&P a scacciare le prospettive negative e riportarle a neutral o addirittura positive.

Così Arne Lohmann Rasmussenn di Danske Banck. Ottimista anche Davide Iacovoni, Capo Direzione Debito Pubblico al Tesoro, che recentemente ha parlato di una forte ripresa dell’interesse degli investitori stranieri per le obbligazioni rispetto allo scorso anno.

L’Italia non è più sotto il radar degli investitori internazionali come potenziale fonte di rischio.

I commenti positivi delle agenzie di rating aggiunti alla valutazione ottimistica sul debito italiano, potranno contribuire a ridurre il differenziale di rendimento dell’Italia sul debito tedesco tanto che, secondo Rasmussen di Danske bank lo spread arriverà a ridursi a 120 punti base se la reputazione del mercato italiano continuerà a migliorare.
 

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