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Forumer storico
MILANO (MF-DJ)--Gli esperti di S&P Global Ratings di aspettano che la
Banca centrale europea aumenterà l'accomodamento di politica monetaria
nella riunione di luglio e deciderà il nuovo ciclo di stimoli a settembre.
L'economia dell'Eurozona sta ancora crescendo a un ritmo debole e a due
velocità differenti, con la solida performance del settore terziario da un
lato e la debolezza della produzione industriale dall'altro.
"In questa fase, c'è il rischio che il rallentamento del comparto
manifatturiero contagi il settore dei servizi". Inoltre, "la persistenza
di diversi rischi esterni sta diventando una minaccia a sè stante",
puntualizza Sylvain Broyer, chief economist dell'agenzia di rating.
Negli ultimi anni la Bce ha dimostrato di avere strumenti efficaci a
disposizione e S&P Global Ratings ritiene che l'Istituto di Francoforte
abbia ancora spazio per tagliare il tasso di deposito di almeno 10 punti
base, nonostante il suo valore sia già negativo.
Per quanto riguarda la riunione della prossima settimana, la Bce
dovrebbe ribadire che i tassi resteranno sui livelli attuali, o inferiori,
fino alla fine del 2020.
La Banca centrale potrebbe quindi decidere di ridurre il costo del
denaro già a settembre e di riprendere il programma di Qe da 15 mld di
euro a partire da ottobre. In ogni caso, gli esperti credono che un rialzo
dei tassi d'interesse europei sia altamente improbabile almeno fino alla
metà del 2021.
Banca centrale europea aumenterà l'accomodamento di politica monetaria
nella riunione di luglio e deciderà il nuovo ciclo di stimoli a settembre.
L'economia dell'Eurozona sta ancora crescendo a un ritmo debole e a due
velocità differenti, con la solida performance del settore terziario da un
lato e la debolezza della produzione industriale dall'altro.
"In questa fase, c'è il rischio che il rallentamento del comparto
manifatturiero contagi il settore dei servizi". Inoltre, "la persistenza
di diversi rischi esterni sta diventando una minaccia a sè stante",
puntualizza Sylvain Broyer, chief economist dell'agenzia di rating.
Negli ultimi anni la Bce ha dimostrato di avere strumenti efficaci a
disposizione e S&P Global Ratings ritiene che l'Istituto di Francoforte
abbia ancora spazio per tagliare il tasso di deposito di almeno 10 punti
base, nonostante il suo valore sia già negativo.
Per quanto riguarda la riunione della prossima settimana, la Bce
dovrebbe ribadire che i tassi resteranno sui livelli attuali, o inferiori,
fino alla fine del 2020.
La Banca centrale potrebbe quindi decidere di ridurre il costo del
denaro già a settembre e di riprendere il programma di Qe da 15 mld di
euro a partire da ottobre. In ogni caso, gli esperti credono che un rialzo
dei tassi d'interesse europei sia altamente improbabile almeno fino alla
metà del 2021.