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'Il debito italiano spaventa la Ue. Pronta l’ammonizione sui conti' (Il Sole 24 Ore)
"Il debito italiano spaventa la Ue Pronta l'ammonizione sui
conti". Così Il Sole 24 Ore in prima pagina focalizzandosi
sull'atteggiamento che la nuova Commissione europea avrà sui
conti pubblici italiani. "Nell'imminenza del ricambio che la
attende dopo questa tornata elettorale, la Commissione europea
- come in altre circostanze in questi anni - è combattuta su
come affrontare la deriva italiana. Il nostro Paese riesce a
provocare nei suoi partner e a Bruxelles sentimenti
contrastanti: preoccupazione, cautela, risentimento, fastidio,
frustrazione, strappando talvolta anche un'alzata di spalla,
come se la sua immancabile inaffidabilità politica fosse
l'ennesima conferma di una inguaribile tendenza alla commedia
dell'arte". Il Sole 24 Ore continua: "La Commissione
europea dovrebbe inviare a breve al governo Conte una lettera
in cui chiederà chiarimenti sulle ragioni che hanno contribuito
a un nuovo aumento del debito pubblico, tra il 2017 e il 2018,
dal 131,4 al 132,2% del Pil. La tendenza vìola le regole del
Patto, nate per assicurare stabilità di bilancio nei Paesi che
condividono la moneta unica: Bruxelles chiederà quindi al
ministero del Tesoro di chiarire se vi sono «fattori rilevanti»
che spiegano l'incremento del debito". Da ricordare che la
Commissione europea nelle sue vesti attuali, guidata da
Jean-Claude Juncker scadrà il 31 ottobre. "A buon senso, è
prevedibile che Bruxelles invierà a breve una richiesta di
chiarimenti per capire il recente aumento del debito. Potrebbe
inoltre chiedere nuovi sforzi di bilancio, possibilmente per
far quadrare i conti del 2019, mentre l'eventuale apertura di
una procedura per debito eccessivo dipenderà dalle risposte di
Roma". La lettera che Bruxelles si appresta a inviare al
premier Giuseppe Conte, precisa il quotidiano di Confindustria,
"è propedeutica all'elaborazione di un nuovo rapporto
sull'andamento del debito pubblico, ex articolo 126/3 dei
Trattati, che dovrebbe essere pubblicato il 5 giugno quando
l'esecutivo comunitario presenterà nuove e attese
raccomandazioni-Paese. In quella occasione, la Commissione
dovrà decidere se proporre al Consiglio l'apertura di una
procedura per debito eccessivo (si veda Il Sole/24 Ore del 18
maggio scorso). Una scelta potrebbe essere presa dai ministri
delle Finanze in luglio". Milano, Finanza.com
"Il debito italiano spaventa la Ue Pronta l'ammonizione sui
conti". Così Il Sole 24 Ore in prima pagina focalizzandosi
sull'atteggiamento che la nuova Commissione europea avrà sui
conti pubblici italiani. "Nell'imminenza del ricambio che la
attende dopo questa tornata elettorale, la Commissione europea
- come in altre circostanze in questi anni - è combattuta su
come affrontare la deriva italiana. Il nostro Paese riesce a
provocare nei suoi partner e a Bruxelles sentimenti
contrastanti: preoccupazione, cautela, risentimento, fastidio,
frustrazione, strappando talvolta anche un'alzata di spalla,
come se la sua immancabile inaffidabilità politica fosse
l'ennesima conferma di una inguaribile tendenza alla commedia
dell'arte". Il Sole 24 Ore continua: "La Commissione
europea dovrebbe inviare a breve al governo Conte una lettera
in cui chiederà chiarimenti sulle ragioni che hanno contribuito
a un nuovo aumento del debito pubblico, tra il 2017 e il 2018,
dal 131,4 al 132,2% del Pil. La tendenza vìola le regole del
Patto, nate per assicurare stabilità di bilancio nei Paesi che
condividono la moneta unica: Bruxelles chiederà quindi al
ministero del Tesoro di chiarire se vi sono «fattori rilevanti»
che spiegano l'incremento del debito". Da ricordare che la
Commissione europea nelle sue vesti attuali, guidata da
Jean-Claude Juncker scadrà il 31 ottobre. "A buon senso, è
prevedibile che Bruxelles invierà a breve una richiesta di
chiarimenti per capire il recente aumento del debito. Potrebbe
inoltre chiedere nuovi sforzi di bilancio, possibilmente per
far quadrare i conti del 2019, mentre l'eventuale apertura di
una procedura per debito eccessivo dipenderà dalle risposte di
Roma". La lettera che Bruxelles si appresta a inviare al
premier Giuseppe Conte, precisa il quotidiano di Confindustria,
"è propedeutica all'elaborazione di un nuovo rapporto
sull'andamento del debito pubblico, ex articolo 126/3 dei
Trattati, che dovrebbe essere pubblicato il 5 giugno quando
l'esecutivo comunitario presenterà nuove e attese
raccomandazioni-Paese. In quella occasione, la Commissione
dovrà decidere se proporre al Consiglio l'apertura di una
procedura per debito eccessivo (si veda Il Sole/24 Ore del 18
maggio scorso). Una scelta potrebbe essere presa dai ministri
delle Finanze in luglio". Milano, Finanza.com