Vertice Bankitalia-Nouy: vigilanza mantiene le posizioni
È stato definitivo un incontro “molto costruttivo ed utile”
quello avvenuto ieri in Via Nazionale fra i vertici di
Bankitalia e la presidente del Supervisory Board del SSM,
Danièle Nouy. Erano presenti all’incontro anche i vertici di
alcune fra le più importanti banche italiane ed i
rappresentanti dell‘Abi. Secondo una nota emessa dall’ufficio
stampa di Via Nazionale “negli incontri sono stati affrontati i
temi di maggiore interesse e attualità per il sistema bancario
italiano e europeo quali l’Addendum e le strategie della
Vigilanza e delle Banche per la gestione degli Npl”. Secondo
quanto riportato ieri già in serata dall’agenza Reuters, la
Nouy avrebbe ribadito le proprie posizioni riproponendo a i
criteri dell’Addendum quali la copertura integrale dei crediti
deteriorati, entro due anni per quelli non garantiti ed entro
sette anni per i garantiti. Inizialmente questa misura, in
consultazione fino all‘8 dicembre scorso, doveva essere in
vigore da inizio anno, ma l’ostruzione incontrata,
principalmente da Italia e Parlamento e Commissione europea, ha
prodotto uno slittamento dell‘entrata in vigore. Le banche
vogliono essere certe che le nuove regole riguardino solo i
nuovi crediti che vanno in sofferenza e non lo stock pregresso
e che queste nuove misure siano applicate caso per caso e non
come una nuova regola generale. Questa mattina Mediobanca
Securities ha scritto che “la Bce si attende una riduzione
dell’NPOE ratio al 5% entro il 2023”. Anche la casa d’affari
milanese Equita Sim ritiene l’obiettivo raggiungibile “in due
fasi, con un primo step target di circa 10% nel 2019, in modo
da avvicinarsi al livello desiderato entro il 2022-2023”.
“Questo schema non introdurrebbe rischi sistemici per le banche
italiane – sostiene Equita - ma in attesa di mancanza di
chiarezza sulle nuove iniziative sullo stock di NPL (attesi per
marzo) gli investitori manterranno un approccio prudente
sull’industria. Questa mattina i titoli del settore scontano
il newsflow in Borsa. Fra i worst performer di Piazza Affari
figurano UBI Banca, -1,24% a 3,96 euro, Banco BPM, -2,35% A
2,82 euro, e BPER Banca, -1,44% a 4,35 euro. Milano,
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