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Jessica.

out of time...
Grazie Jessica, ben tornata.


..Arpa...aspettiamo il nuovo canale laterale??..:up:

ciao jessi ben ritornata. grazie per l' analisi ben dettagliata. buon lavoro

....ciao Ravennate...:up:

Ben tornata Jessica!!!!!!! Ciao Giuseppe!!!!!!!!!!! Un saluto a tutto il fol... :ciao:

ciao Dima......

Vi seguo sempre con attenzione e mi complimento per la vivacità del thd che si mantiene elevata senza scendere in inutili volgarità che leggo altrove: venendo al dunque, vorrei riprendere un argomento già trattato per sfruttare la Vs competenza senza dubbio maggiore della mia; sono uscito per il 40% dell'importo totale in discreto gain dal 2029, cosa fare con il restante 60%? Vendere chiudendo la posizione in forte gain ( ho una notevole minus da recuperare grazie alla borsa che verrebbe solo in parte compensata ) e destinare la liquidità dove??? In parcheggio su un CCT o sul 2021 3,75%? I CCT sono tassati al 12,50% già in acquisto? Oppure attendere il rintracciamento delle posizioni ( ma ci sarà? ). I vostri preziosi consigli sono molto ben accetti pur consepevole che nessuno ha la sfera di cristallo :up:. Fabio



io venderei prima dell'estate....;).....

ho idea che ci sia nell'aria profumo di costi in aumento per le materie prime..percio' i grandi capi inizieranno a parlare di inflazione e conseguentemente alzeranno i tassi.......
io comincierei a spostarmi piano piano sul variabile.....almeno per il 60% del ptf.....
 

fabio1969

Nuovo forumer
Grazie Jessica ed a chiunque vorrà rispondermi, temevo di essere andato in clamoros OT come prima uscita nel Fol. Vediamo se riesco a resistere alla tentazione di vendere :D.

Se vorrai scendere nel merito con qualche indicazione nel dettaglio di titoli a tasso variabile da te visionati sarà sempre cosa gradita da parte mia.

Fabio

PS sul caro 2037 sono rimasto un pò scottato:wall:
 

pluto

$sell = PMC ++
Welcome back Jess !! e :ciao:
Reuters:

Btp beneficia di miglior clima, spread stringe fino a 103 pb
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Reuters - 04/05/2009 13:23:41
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MILANO, 4 maggio (Reuters) - Continua il forte interesse per i Btp, in una mattinata piuttosto scarna di scambi, complice anche la chiusura per vacanza della piazza londinese.

"I pochi scambi si concentrano su asset relativamente più rischiosi quali i titoli di Stato dei paesi periferici come l'Italia, oltre che sulle borse" dice un dealer.

Il clima migliore che si respira ormai da qualche settimana è stato ulteriormente aiutato dai dati macro stamane provenenti dalla Commissione europea "che hanno confermato se non altro che sembra si possa dire di essere alla fine del tunnel" dice un altro dealer.

"E' assurdo restare sulle barricate dei Bund che non rendono più nulla, ora i rendimenti dei Btp sono molto appetibili" dice
uno strategist a Londra.

A metà seduta lo spread di rendimento tra il Btp marzo 2019 e il Bund gennaio 2019 ha stretto fino a 103 punti base, il livello più basso dopo i 101 punti base dello scorso 19 novembre. Giovedì, prima del lungo week-end, aveva chiuso a 109 pb con un minimo di seduta a 107 pb. Lo spread lo scorso 30 marzo si era allargato fino a 142 pb.

Dealer e strategist già la scorsa settimana avevano previsto che, terminata la settimana di pesanti aste, che per altro hanno
visto una domanda fortissima, lo spread si sarebbe ulteriomente ristretto, con l'ipotesi di vederlo a breve a 100 pb, che rappresenterebbe il minimo dal 18 novembre scorso.

Ma oltre al benchmark decennale, anche il nuovo Btp settembre 2019, offerto all'asta di mercoledì e alla sua riaperura giovedì per quasi 7 miliardi, ha visto buoni acquisti, grazie anche al fatto che il suo rendimento continua a offrire 12-13 punti base sopra quello del marzo 2019.

Il settembre 2019 quota oggi 99,48, in rialzo di 43 centesimi, per un rendimento a 4,358%, ben sopra il prezzo di collocamento all'asta a 98,80 netto.

Questa settimana si prospetta pesante dal punto di vista dell'offerta per gli altri paesi dell'area, con in offerta la
riapertura del Bobl a 5 anni, oltre ai titoli austriaci, francesi, inglesi, spagnoli, e agli oltre circa 70 mld di dollari di titoli Usa.


COMPARTO CCT IN RIPRESA DOPO PERDITE LEGATE AD ASTA
Riprende respiro oggi il comparto del Cct che nei giorni attorno all'asta della scorsa settimana, che ha portato a un'offerta complessiva di questo strumento di ben 3,3 mld di euro, aveva perso circa mezza figura.

"Stamane ci stiamo riportando lentamente sul trend al rialzo che ci stava accompagnando da circa un mese, grazie alla maggior fiducia per l'Italia in generale" dice un dealer del comparto.

Il Cct 2015 che fa da riferimento quota stamane 97,70 in rialzo di 15/20 centesimi da giovedì, ma ancora sotto di 60 punti base dal massimo di un circa un mese fa a 98,30, prima dell'asta.

========================== ORE 13,00 ===========================
PREZZI VAR. RENDIMENTO
FUTURES BUND GIUGNO <FGBLc1> 122,63 (+0,10)
BTP 2 ANNI (MAR 11) <IT2YT=TT> 103,10 (+0,02) 1,801%
BTP 10 ANNI (MAR 19) <IT10YT=TT> 102,49 (+0,37) 4,231%
BTP 30 ANNI (AGO 39) <IT30YT=TT> 99,15 (-0,21) 5,118%
========================= SPREAD (PB) ========================

CHIUSURA IERI TREASURY/BUND 10 ANNI <YLDS5> -1 3
BTP/BUND 2 ANNI <YLDS3> 50 43
BTP/BUND 10 ANNI <YLDS5> 103 * 109
BTP/BUND 30 ANNI <YLDS7> 118 120
BTP 2/10 ANNI 243,0 246,5
BTP 10/30 ANNI 88,7 82,4
=============================================================
*Livello più basso dopo 101 pb toccati il 19 novembre scorso
 

Arpagonzo

Forumer attivo
che fai lanci il sasso e poi tiri indietro la mano...??:D



Thk's....:)

Sto semi-scientificamente "scalpando" sul 37, con missile mono-stadio per raccogliere delle briciole.

O meglio, ho fatto 4 operazioni nelle ultime due settimane giusto per pagarmi due pizze, ora cmq sono interessato a vedere come procede questo bel canale ascendente.
 

ilfolignate

Forumer storico
Oggi mi sto dando ad un nuovo hobby: "lo switch":D
Switchato da BTP-1FB20 4,5% al nuovo BTP 4.25% 01.09.2019 con un piccolo gain del 10.08% netto in 7giorni. Oramai il nuovo 4,25% ne ho il 31% nel mio ptf visto la quotazione attuale:up:
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
analisi macroeconomica

La Borsa italiana, partita stamattina in forte rialzo (+2,3%), ha azzerato le forti perdite accumulate nei primi due terribili mesi dell’anno. A metà marzo l’S&P/Mib perdeva il 37% ed era di gran lunga l’indice peggiore d’Europa: sono bastati meno di due mesi e ora l’indice S&P/Mib guadagna l’1% dal primo gennaio dopo aver messo a segno un recupero del 60%.
Di sicuro si è davanti a un inversione di tendenza. borse su e titoli a lunga su e tutto quello che ha portato a questo non arriva certo dalle notizie economiche, una peggiore dell’altra (la Ue oggi ha previsto una disoccupazione all’11,5% nel 2010 nella Zona euro), bensì da una miscela di fattori, tra cui alcuni di carattere psicologico, ma non per questo meno importanti.
I tassi sono scesi ai minimi storici: l’Euribor a 3 mesi è stato fissato oggi all’1,354%, nuovo minimo storico. Dal picco del 5,4% di ottobre (crack Lehman Brothers) si è soltanto scesi e sono rientrate le emergenze per tutti coloro che avevano per esempio stipulato un mutuo per la casa indicizzato a questo parametro.
La riduzione dei tassi non necessariamente si è trasferita sul costo di finanziamento di tutte le imprese. Il denaro è ridiventato giustamente una risorsa preziosa e le banche si guardano bene prima di prestarlo a chiunque. Il primo problema è darlo alle aziende sane.
I prezzi di energia e materie prime risalgono lentamente, segno di un ritorno alla normalità nei normali rapporti tra domanda e offerta. Un recupero è salutare ma dubitiamo che si torni a salire ai ritmi folli di due anni fa, con relativi benefici per i Paesi occidentali tutti notoriamente grandi consumatori.
Le recenti trimestrali americane hanno sbalordito gli addetti ai lavori, scopertisi improvvisamente troppo pessimisti. Molti analisti hanno sottostimato gli effetti positivi del calo delle materie prime e del controllo dei costi. Qualcuno, a difesa della svista, sostiene che i bilanci siano “alterati”, ma non si capisce perché ciò debba valere oggi e non due anni fa prima del crollo delle Borse.
. Tante banche Usa hanno pubblicato trimestrali nettamente migliori delle attese, eppure non diminuisce la preoccupazione sul loro stato di salute. Nulla da eccepire, giovedì 7 maggio si alzerà il sipario e sapremo ufficialmente se qualche banca dovrà ricorrere a un nuovo aumento di capitale.

ciao a tutti
 
Stato
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