DANY1969
Forumer storico
ecco... mi sembra giusto
più o meno (direi un pochino meno) è dove vorrei mediare lo short
Tradando in bicicletta... (3 lettori)
- Creatore Discussione DANY1969
- Data di Inizio
ecco... mi sembra giusto
più o meno (direi un pochino meno) è dove vorrei mediare lo short
wushu
Guest
ecco... mi sembra giusto
più o meno (direi un pochino meno) è dove vorrei mediare lo short
lo short è sempre contro trend, (e per esempio, ho appena avuto un nuovo segnaletto long 355 per 425 intraday, salvo prosecuzione, da valutare)
tuttavia penso, e solo il mercato potrà darci una risposta certa, che il rialzo abbia raggiunto un buon grado di maturità, e che lo short possa essere premiato
siamo nella fase, secondo me, in cui entrambe le direzioni vanno bene
in questo fine settimana, se riesco, scrivo qualche pensiero personale sullo stop, e qualche considerazione sui mkt
b fine settimana a tutti
DANY1969
Forumer storico
superciuk1
La verità e' come voi prima o poi viene a galla
Uno dei miei indicatori di ampiezza preferiti -- BPSPX -- appena fatto buy. Quanto durerà il nuovo segnale di acquisto? Se S&P500 cancella la resistenza 2940 la prossima settimana e non si ribalta, questo nuovo segnale di acquisto potrebbe durare più a lungo di quanto la maggior parte si aspetta
Se vedremo nuovi max il BPSX farà un massimo inferiore a quello di Luglio
Se vedremo nuovi max il BPSX farà un massimo inferiore a quello di Luglio
marofib
Forumer storico
non lo conoscevo, gli daro' un'occhiata. grazie
na googlata
Il Bullish Percent Index - MilanoFinanza.it
na googlata
Il Bullish Percent Index - MilanoFinanza.it
wushu
Guest
STOP & EVOLUTION
Nel tempo, ho maturato l’idea che lo STOP di una operazione (presunta errata) rivesta una importanza maggiore del prezzo di entrata e del prezzo di uscita, perché esso stesso, se usato malamente, può determinare il default... cercherò di spiegarmi meglio, analizzando ciò che è avvenuto negli anni...
Il mondo cambia, la finanza cambia, le mie esperienze mi cambiano, l’età mi cambia, le mie attese cambiano e mi cambiano... di conseguenza, è giusto che anche il mio approccio sia cambiato... giusto o sbagliato, non lo so, di certo è cambiato in funzione dei fattori esogeni, e attualmente riflette il mio status...
Penso che esistano due tipi di stop, uno psicologico, e l’altro operativo... ed entrambi devono convergere, perché una loro asincronia si riflette inevitabilmente sia sulla psiche che sul capitale...
Inizialmente, leggendo sui libri che si tratta di una forma assicurativa sull’attività per tutelare il capitale e il conto, ne ho condiviso il concetto e l’ho assimilato come fosse mio... il risultato è stato che spesso accadeva che me lo prendevano, per poi vedere il mercato ripartire velocemente nella direzione del mio trade...
e allora ci ho lavorato sopra per trovare delle soluzioni operative che da un lato mi permettessero di ‘assicurarmi’, e dall’altro mi potessero fare rientrare a determinate condizioni nel trade originario, e partecipare al movimento... il risultato è stato che spesso facevo tantissime operazioni (stop e rientro nel trade), con un enorme dispendio di energie fisiche, mentali ed economiche (in termini di commissioni pagate, che in una economia di scala hanno una forte incidenza, fino ad annullare in molti casi anche il gain lordo)...
e allora continuando a lavorarci sopra, ho cominciato ad eliminarlo del tutto... non volevo fare tante operazioni, e a al contempo avevo il timore di non essere presente nel movimento del mercato... il risultato è stato che spesso le cose andavano bene, pur dovendo assistere ad elevati drawdown, salvo poi beccare il movimentone, che annullava il buon esito di tantissime operazioni positive...
dopo due esperienze di questo genere (psicologicamente molto svantaggiose), ho cominciato ad inserire lo stop variabile in funzione di diversi parametri, e le cose sono notevolmente migliorate, sotto tutti i profili... poche commissioni, e mente abbastanza rilassata...
nell’ultima edizione, che credo mi accompagnerà fino alla fine dell’attività, sto usando una via di mezzo... ho capito di dovere dare una risposta alle domande:
1. come mettere
2. dove mettere
3. quando mettere
… lo stop ad una operazione
Mettere lo stop mentale o già in piattaforma?
In verità, penso che ai giorni nostri, ormai sia totalmente inutile... gli intermediari finanziari conoscono lo stop ‘medio’ dei traders, e lo usano a loro piacimento quando e come vogliono... mi sono fatto l’idea che, se sanno statisticamente che il 70% dei clienti chiude regolarmente le operazioni all’interno della giornata, e se sanno che gli stop si aggirano mediamente attorno a un TOT di punti, potranno usare questa info per spingere i prezzi oltre quel TOT e capitalizzare gli stop di un certo numero di clienti...
Dove mettere lo stop?
La risposta è: dipende...
Da cosa? Lo stop dovrebbe riflettere la personale operatività e personalità...
è meglio uno stop unico e ampio, oppure una serie di stop più piccoli?
Quanto posso permettermi di perdere?
Volendo estremizzare il concetto per fare un esempio, se volessi prendere un movimento ampio, magari basandomi su un grafico daily, ha senso mettere uno stop di 30 punti?
Quanto mettere lo stop?
Lo metto subito, lo metto dopo un certo tempo, lo metto dopo un certo movimento?
Anche qui la risposta è: dipende...
Detto ciò, penso che lo stop è un numero, come lo sono il prezzo di ingresso e quello di uscita... tutti e tre concorrono al successo o al fallimento dell’attività, e dovrebbero essere ben chiari e predefiniti PRIMA dell’ingresso a mercato, per valutarne l’opportunità o meno (secondo me, il target dovrebbe essere non inferiore a 5 volte lo stop 'medio' delle operazioni)... il mercato poi ci dirà il target di uscita è corretto, ma quanto meno all’inizio deve essere individuato e deve essere possibile... lo studio dello stop è secondo me basilare, e dovrebbe precedere la determinazione dello stile di trading... operatività in trend o contro trend? operatività su quale time frame? con quale quantità? e quali modalità?
Dany, spero di avere stimolato in te la necessità di un uso ‘corretto’ dello stop... ti scriverò tutte le soluzioni tecniche che io adotto nelle varie fasi del mercato... non sono perfette, non sono le uniche, ma possono essere un punto di partenza...
Nel tempo, ho maturato l’idea che lo STOP di una operazione (presunta errata) rivesta una importanza maggiore del prezzo di entrata e del prezzo di uscita, perché esso stesso, se usato malamente, può determinare il default... cercherò di spiegarmi meglio, analizzando ciò che è avvenuto negli anni...
Il mondo cambia, la finanza cambia, le mie esperienze mi cambiano, l’età mi cambia, le mie attese cambiano e mi cambiano... di conseguenza, è giusto che anche il mio approccio sia cambiato... giusto o sbagliato, non lo so, di certo è cambiato in funzione dei fattori esogeni, e attualmente riflette il mio status...
Penso che esistano due tipi di stop, uno psicologico, e l’altro operativo... ed entrambi devono convergere, perché una loro asincronia si riflette inevitabilmente sia sulla psiche che sul capitale...
Inizialmente, leggendo sui libri che si tratta di una forma assicurativa sull’attività per tutelare il capitale e il conto, ne ho condiviso il concetto e l’ho assimilato come fosse mio... il risultato è stato che spesso accadeva che me lo prendevano, per poi vedere il mercato ripartire velocemente nella direzione del mio trade...
e allora ci ho lavorato sopra per trovare delle soluzioni operative che da un lato mi permettessero di ‘assicurarmi’, e dall’altro mi potessero fare rientrare a determinate condizioni nel trade originario, e partecipare al movimento... il risultato è stato che spesso facevo tantissime operazioni (stop e rientro nel trade), con un enorme dispendio di energie fisiche, mentali ed economiche (in termini di commissioni pagate, che in una economia di scala hanno una forte incidenza, fino ad annullare in molti casi anche il gain lordo)...
e allora continuando a lavorarci sopra, ho cominciato ad eliminarlo del tutto... non volevo fare tante operazioni, e a al contempo avevo il timore di non essere presente nel movimento del mercato... il risultato è stato che spesso le cose andavano bene, pur dovendo assistere ad elevati drawdown, salvo poi beccare il movimentone, che annullava il buon esito di tantissime operazioni positive...
dopo due esperienze di questo genere (psicologicamente molto svantaggiose), ho cominciato ad inserire lo stop variabile in funzione di diversi parametri, e le cose sono notevolmente migliorate, sotto tutti i profili... poche commissioni, e mente abbastanza rilassata...
nell’ultima edizione, che credo mi accompagnerà fino alla fine dell’attività, sto usando una via di mezzo... ho capito di dovere dare una risposta alle domande:
1. come mettere
2. dove mettere
3. quando mettere
… lo stop ad una operazione
Mettere lo stop mentale o già in piattaforma?
In verità, penso che ai giorni nostri, ormai sia totalmente inutile... gli intermediari finanziari conoscono lo stop ‘medio’ dei traders, e lo usano a loro piacimento quando e come vogliono... mi sono fatto l’idea che, se sanno statisticamente che il 70% dei clienti chiude regolarmente le operazioni all’interno della giornata, e se sanno che gli stop si aggirano mediamente attorno a un TOT di punti, potranno usare questa info per spingere i prezzi oltre quel TOT e capitalizzare gli stop di un certo numero di clienti...
Dove mettere lo stop?
La risposta è: dipende...
Da cosa? Lo stop dovrebbe riflettere la personale operatività e personalità...
è meglio uno stop unico e ampio, oppure una serie di stop più piccoli?
Quanto posso permettermi di perdere?
Volendo estremizzare il concetto per fare un esempio, se volessi prendere un movimento ampio, magari basandomi su un grafico daily, ha senso mettere uno stop di 30 punti?
Quanto mettere lo stop?
Lo metto subito, lo metto dopo un certo tempo, lo metto dopo un certo movimento?
Anche qui la risposta è: dipende...
Detto ciò, penso che lo stop è un numero, come lo sono il prezzo di ingresso e quello di uscita... tutti e tre concorrono al successo o al fallimento dell’attività, e dovrebbero essere ben chiari e predefiniti PRIMA dell’ingresso a mercato, per valutarne l’opportunità o meno (secondo me, il target dovrebbe essere non inferiore a 5 volte lo stop 'medio' delle operazioni)... il mercato poi ci dirà il target di uscita è corretto, ma quanto meno all’inizio deve essere individuato e deve essere possibile... lo studio dello stop è secondo me basilare, e dovrebbe precedere la determinazione dello stile di trading... operatività in trend o contro trend? operatività su quale time frame? con quale quantità? e quali modalità?
Dany, spero di avere stimolato in te la necessità di un uso ‘corretto’ dello stop... ti scriverò tutte le soluzioni tecniche che io adotto nelle varie fasi del mercato... non sono perfette, non sono le uniche, ma possono essere un punto di partenza...
wushu
Guest
ciao,
sarebbe interessante sapere quanti titoli del restante 46% sono in procinto di girare a rialzo nel P&F
wushu
Guest
si marofib,
anche lo stop a scalare è una potenziale soluzione
personalmente, non riesco... per me, in finanza, o è bianco o è nero, non lascio tanto spazio alle sfumature di grigio, e penso si capisca anche da come scrivo... riconosco che è un mio limite, ma è l'unico modo che mi consente di pigiare i tastini senza pensare, e di rialzarmi velocemente appena cado... ecco cosa intendo per stop psicologico, nei suoi molteplici aspetti
anche lo stop a scalare è una potenziale soluzione
personalmente, non riesco... per me, in finanza, o è bianco o è nero, non lascio tanto spazio alle sfumature di grigio, e penso si capisca anche da come scrivo... riconosco che è un mio limite, ma è l'unico modo che mi consente di pigiare i tastini senza pensare, e di rialzarmi velocemente appena cado... ecco cosa intendo per stop psicologico, nei suoi molteplici aspetti
sosa
Forumer storico
STOP & EVOLUTION
bentornato Wushu, ciò che hai scritto e la bibbia del trader
