Silvio Berlusconi a processo, "Danilo Toninelli è scemo". Dubbi sulla decisione: la replica fu molto più dura (1 Viewer)

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SPY FINANZA/ Così l’Italia lascia spazio agli investimenti “colonizzatori” della Cina
Pubblicazione: 18.07.2020 - Mauro Bottarelli
La vicenda autostrade è l’ultimo esempio di come in Italia non si possa sperare in investimenti esteri, salvo quello colonizzatori della Cina
Autostrade, casello

Autostrade, code al casello (LaPresse)

Non siamo un Paese normale, prendiamo almeno atto.
E non mi riferisco al farsesco epilogo del caso Autostrade, degno di un film di Totò e capace di entusiasmare soltanto l’ex ministro Danilo Toninelli e quelli de Il Fatto Quotidiano, entrambi soggetti appartenenti a categorie umane da proteggere.
Mi riferisco al fatto che in qualsiasi regime di libero mercato occidentale, stante la totale assenza di dettagli in seno a quella che appare chiaramente come una mera proposta di acquisizione, il titolo di Atantia sarebbe stato sospeso dalle contrattazioni di Borsa.
Qui no.
Qui si è operato in modalità aggiotaggio e turbativa di mercato di Stato per circa un anno e mezzo, ora invece si lascia che quel titolo venga liberamente scambiato nonostante sul suo capo penda un cambio di governance totale, addirittura con l’ipotesi di quotazione entro fine anno per ottenere l’effetto diluizione della quota Benetton attraverso logiche distorte di mercato, non avendo il coraggio di operare un esproprio in maniera chiara.


L’effetto Venezuela, con qualche migliaio di piccole e medie imprese (fabbriche come esercizi) ancora chiuse e che probabilmente non apriranno mai i battenti, in effetti poteva risultare elettoralmente sgradevole, in vista delle regionali.
Con quale faccia, alla luce di questo, andiamo in Europa anche con la pretesa di dettare legge sul Recovery fund? Siamo il terzo mondo dell’Ue ma vogliamo imporci. E non in punta di argomentazioni qualificanti, solo per ottenere maggior fondo perduto possibile al netto della minor vigilanza possibile.
Serve altro, magari? E, in effetti, stante le battute iniziali del Vertice Ue, i nodi stanno venendo al pettine.
Vi pare un caso che, al termine della conferenza stampa congiunta con Giuseppe Conte, Angela Merkel abbia fatto filtrare la sua opinione sul caso Autostrade, attraverso quel suo sibillino Voglio proprio vedere come va a finire? Pensate che il fatto che Allianz sia pesantemente esposta all’interno dell’azionariato di Atlantia non abbia pesato nella scelta del Governo italiano, di fatto un bell’esborso di denaro pubblico e una festa di guadagni per i Benetton in uscita? E pensate che la convocazione dell’ambasciatore italiano da parte delle autorità cinesi, preoccupate per i denari del Fondo che compare esso stesso fra i grandi azionisti della holding di controllo, non abbia pesato nelle scelte del Governo?

Fanno i duri con i Benetton, di fatto riempiendoli di soldi. Ma appena qualcuno più “pesante” di loro ha detto bah, si sono ritrovati a sbattere i tacchi come tanti soldatini ai primi giorni del Car, spaventati e smarriti. Ma quando fai notare queste cose, l’opposizione che ti viene rivolta è quella della necessità di porre fine a un inaccettabile monopolio familistico con sede a Ponzano Veneto.
Giusto.
Ma c’è famiglia e famiglia. Perché subito dopo aver “risolto” la grana Autostrade, il Governo ha prorogato fino al 2033 le concessioni balneari. Ovvero, spiagge da sogno nel Paese che continua a definire il turismo come il proprio petrolio concesse a pochi euro ai soliti noti, perché se esiste un concetto di familismo in Italia – dopo la carriera notarile – è quello applicabile agli ambulanti dei mercati e ai gestori di impianti balneari. Tutto senza gara, evviva il mercato!
Abbasso il familismo (solo dei Benetton, però)!

Sapete quanto paga di concessione per il Twiga, l’onorevole Daniela Santanché? Lo ha detto lei stessa, intervistata a La7: 17mila euro. A Forte dei Marmi, non a Celle Ligure. Praticamente, quanto incassa in un weekend. O forse meno, un solo giorno di altissima stagione a colpi di champagne e ombrelloni griffati.
Ma si sa, l’alternativa a questo regime da vassalli medievali è la famigerata direttiva Bolkenstein, ennesimo babao dei complottisti a 5 Stelle: non vorrete mica che qualche soggetto estero metta mano alle concessioni sulle spiagge liguri, ad esempio, ponendo fine a quei formicai indegni in mezzo alle rocce e con sabbia razionata, dove un lettino arriva a costi improponibili?
Ecco l’Italia delle revoche annunciate e delle nazionalizzazioni in punta di populismo elettorale e analfabetismo funzionale politico. E questa gente vorrebbe andare alla guerra con Mark Rutte e la demoniaca Olanda che opera dumping fiscale?
Quanto ci metteranno le aziende italiane che godono di quel regime, avendo già spostato le sedi nei Paesi Bassi, a far sbattere a loro volta i tacchi all’ormai giubilato avvocato del popolo e ai rivoluzionari da discount dei Cinque Stelle?
Il mondo, purtroppo, è un po’ più complicato della logica da contrapposizione fra buoni e cattivi che piace a lor signori, incapaci di rapportarsi a qualsiasi interazione logica che vada al di là del profilo rivendicativo di un peto in ascensore.

Mi chiedo e vi chiedo, ad esempio: perché in questo Paese esiste la Consob? Perché paghiamo lauti stipendi ai suoi dirigenti? Perché devo pagare il pensionamento dorato al professor Savona, il quale passa apparentemente il suo tempo a produrre studi sui perpetual bonds, invece di garantire il funzionamento del mercato che è chiamato a sovraintendere?
E signori, quando a chiedere conto dell’inaccettabile silenzio dell’ente di vigilanza sono anche il senatore Matteo Salvini e l’onorevole Claudio Borghi, sponsor entusiasti dello stesso professor Savona alla guida del Mef, forse qualcosa è davvero andato in cortocircuito.
Forse stiamo davvero dando vita a una deriva dell’accountability degli organi funzionali dello Stato degna dello Zimbabwe.
Ma non c’è da stupirsi. Fa parte, infatti, della logica da analfabetismo funzionale di massa che ha portato al potere M5S: tutto ciò che ha a che fare con il mercato, la concorrenza, il privato, è marcio. Sterco del diavolo, a prescindere. A parte i business della Casaleggio Associati, ovviamente.
Il loro sogno, il loro orizzonte, è la nazionalizzazione anche dell’aria che respiriamo.
D’altronde, come dar loro torto: in questo Paese, notoriamente, il pubblico si è sempre dimostrato portatore di eccellenza. E dove lo ha fatto davvero, paradossalmente, vedi la sanità lombarda e veneta sconvolte da uno tsunami senza precedenti, ecco che lorsignori saltano fuori con le inchiestine da Sherlock Holmes della Bassa, quando ancora i corridoi dei nosocomi erano attrezzati come ospedali da campo durante una battaglia.
Chissà una Regione amministrata dai 5 Stelle come avrebbe risposto a quell’ondata di morte? Grazie al cielo, non lo sapremo mai. In tal senso, parlano i sondaggi. La gente tende a farsi fregare una volta sola. Persino in Italia. Capite che però la questione qui appare decisamente seria. E non tanto per lo stipendio del professor Savona o per il fatto che la Consob, a dire il vero mai particolarmente reattiva nella sua azione (Alitalia insegna), sia stata trasformata in un think tank focalizzato sullo studio della monetizzazione del debito, bensì per un effetto decisamente sgradevole e che risponde a un acronimo di importanza fondamentale per ogni governo al mondo: FDI. Ovvero, Foreign Direct Investment. Tradotto, investimenti esteri diretti.

Quale azienda straniera verrà a investire in questo Paese, stante il livello della giustizia civile, la propensione alla nazionalizzazione del governo e il Far West di mercato sovrainteso dalla Consob?
Solo un pazzo.
O un cinese.
Perché questi ultimi, arrivando stracarichi di contante, entrano piano piano nell’organigramma delle aziende e poi le scalano a colpi di aumenti di capitale: ma lo fanno colonizzando i territori, la piccola e media impresa, non certo con scalate attraverso società quotate. E, in effetti, poi ci si ritrova con distretti come il tessile di Prato, ormai una provincia cinese de facto. Pensate che un investitore estero basi le sue scelte soltanto sullo spread fra Btp e Bund mantenuto artificialmente compresso dalla Bce? Pensate che sia davvero quello il criterio valutativo? Oppure pantomime sul diritto societario e del lavoro come quella riguardante la ex Ilva, ad esempio? O fulgidi esempi di gestione dei players infrastutturali come quello appena vissuto con Autostrade?
Pensate che sia stimolante e in grado di aumentare l’appeal attrattivo del nostro Paese il fatto di lasciare in contrattazione un titolo il cui futuro è tutto da scrivere, non ultimo per la possibilità che quanto deciso dal Consiglio dei ministri finisca in nulla e i Benetton restino al loro posto?
Vi pare una mossa da democrazia di mercato matura?
Vogliamo poi parlare dell’utilizzo stile Bancomat che si sta facendo di Cassa depositi e prestiti, statutariamente garante del risparmio postale degli italiani ma divenuta sotto questo Governo il collaterale de facto di ogni scostamento di deficit o idiozia da finanziare a scopo elettorale, sia essa Quota 100 o il reddito di cittadinanza con i suoi navigator? Signori, per carità, aprite gli occhi sulla realtà di questo Paese, sulla fase terminale di credibilità economico-politica che sta vivendo. E chiedete scusa ai Paesi frugali per tutte le maledizioni che gli avete mandato finora. Qui c’è solo da sperare che l’Europa si faccia davvero carico del caso Italia, obbligandoci con la forza a diventare grandi. Altrimenti, godetevi pure altri spettacoli da Venezuela come Autostrade. Poi, però, quando arriverete al casello e troverete ad attendervi nel gabbiotto sette addetti al pagamento del pedaggio (un lavoro ai percettori del reddito di cittadinanza, prima o poi, andrà trovato, pena dover mantenere un esercito sempre crescente di sussidiati a vita e far saltare del tutto i conti pubblici) e prezzi aumentati, non lamentatevi.
E guardate che non esagero: negli anni scorsi, non vi è mai capitato di arrivare a un gate di imbarco Alitalia e trovare cinque addetti al controllo biglietti/documenti? Lo sapete da soli che ho ragione, che è vero, che l’Italia ormai è questo. Anche se suona sgradevole.

 

tontolina

Forumer storico
senti chi parla... per questi del 5Stelle danni agli altri i propri difetti
Toninelli vs Salvini: "Piu' grande marchettaro della politica". La Lega: "vergognati: fai schifo".



Toninelli e la TRenta hanno vietato l'ingresso della nave ma poi hanno cambiato idea
 

tontolina

Forumer storico
Toninelli afferma irritato che il governo Giallo-Rosso non fa bastardate e questa secondo lui cos'è?
distruggere completamente l'Italia
più bastardata di così non so cosa si possa fare....

insomma
Conte ha voluto distruggere il tessuto produttivo italiano
aumenterà in questo modo il debito pubblico che ci porrà sotto il controllo della TROIKA

con la complicità del ministro Speranza che aveva stabilito per decreto la patologia, polmonite interstiziale e proibito le autopsie
Per fortuna i medici bergamaschi hanno disobbedito ed hanno scoperto così la vera patologia e la terapia
oggi, grazie a loro e ai tanti morti, il covid è curabile da casa

QUesto governo fa sempre più schifo.... e continuerà con l'appoggio del PD corrotto e la complicità del M5S incollato alla poltrona
 

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