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http://it.news.yahoo.com/030204/92/258gj.html
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Tiscali: l'acquisizione di Airtelnet rappresenta un'ottima operazione?
Di Alessandro Magagnoli
Martedì 4 Febbraio 2003, 8:44
Apparentemente l'acquisizione di Airtelnet rappresenta un'ottima operazione per la società guidata da Renato Soru. Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie - bacheca) ha infatti annunciato ieri di aver comprato l'internet service provider spagnolo controllato da Vodafone (Londra: VOD.L - notizie) per una cifra pari a 9.86 milioni di euro.
Gli aspetti più interessanti del deal si trovano nelle modalità di pagamento e negli aspetti relativi alla gestione dei dipendenti di Airtelnet.
Innanzitutto l'acquisizione verrà pagata con carta, ovvero mediante l'emissione di nuove azioni e quindi senza ricorrere ulteriormente all'indebitamento. L'accordo prevede anche che i dipendenti non seguiranno la società spagnola nel passaggio di proprietà, lasciando mano libera a Tiscali nel gestire le risorse da destinare al nuovo ramo d'azienda.
L'acquisizione sembra quindi avere diversi aspetti positivi che potrebbero contribuire a risollevare il titolo dopo i forti ribassi registrati negli ultimi due mesi.
Il titolo, dopo il rialzo originato dal minimo a 3.63 euro del 10 ottobre, ha infatti trovato resistenza nell'area 6.10/6.20 (che aveva respinto i tentativi di luglio ed agosto), interrompendo così il tentativo di inversione del downtrend di lungo periodo dal massimo a 12.17 euro del novembre 2001. Dai 6.21 del 2 dicembre Tiscali ha iniziato a scendere trovando supporto a 4.17/4.18, livello testato due volte (fine dicembre e 29 gennaio) mettendo le prime basi per l'ipotetica formazione di un doppio minimo che verrebbe confermata al superamento di 5.12, massimo del 15/1).
Con la buona performance di ieri Tiscali ha tentato di forzare la trendline proveniente dai massimi di inizio dicembre (6.21) e passante per quelli di metà gennaio (5.12) che nella scorsa seduta si trovava a 4.60, proprio sul prezzo di chiusura del titolo.
Una chiusura superiore a tale livello avrebbe rappresentato un segnale più chiaro ai fini di una inversione della tendenza ribassista in essere da circa due mesi, ma i volumi elevati ed il fatto che sia stato lasciato un gap up (seppur minimo) costituiscono comunque una indicazione di cui tener conto.
La conferma di tale impostazione verrebbe comunque solo al superamento dei citati massimi a 5.12, che permetterebbe al titolo di proiettarsi verso i 6.20 circa di inizio dicembre, passando per area 5.40/5.45 (corrispondente al ritracciamento del 61.8% del ribasso dai 6.20 ai 4.17 euro del 29/1).
L'eventuale successiva vittoria oltre 6.30 segnerebbe la ripresa del rialzo in ottica di medio/lungo periodo con obiettivo successivo a 6.90 (ritracciamento del 38.2% del ribasso dai citati massimi del novembre 2001) il superamento del quale costituirebbe il primo chiaro segnale di inversione del ribasso da 12.17 euro, con target successivi a circa 8 euro (ritracciamento del 50% e minimo di febbraio 2002), 9 (ritracciamento del 61.8% e massimo di maggio) e 10.50 (massimo di marzo).
In caso di ritorno al di sotto di 4.17, probabile approfondimento verso i minimi di inizio ottobre a 3.63 euro, la cui violazione segnerebbe la ripresa in forza del ribasso con obiettivi stimabili sui 3 euro ed eventualmente a 2.20 circa.
Consiglio Operativo: Posizioni long aggressive con target a 5.10 e stop a 4.35. Per chi avesse il titolo in portafoglio possibilità di incrementare la posizione alla rottura di 5.12 ed in misura maggiore oltre 6.30 con target a 6.90, 8, 10.50 e 12 euro. Ridurre sotto 4.17 ed uscire alla violazione di 3.63.
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Saluti da High Tech