patt
Forumer storico
...quale sarà il destino di noi CIOFFERS????
Intanto l'ormai consueto...
BUONGIORNO!!!!
SUZE ORMAN
" Il fine del mercato è aiutare gli uomini a capire se stessi, e quindi a operare alla luce del giorno e non paurosamente, nell'ombra"
Dow Jones, è una rivoluzione: tre escono, tre entrano
Wall Street chiude in positivo la prima seduta del secondo trimestre dell’anno. Al suono della campanella finale il Dow Jones è a quota 10.373,33 (+0,15%), appesantito dai cali di At&t (T), International Paper (IP) e Kodak (KE), prossime all’addio all’indice, mentre il più ampio S&P500 chiude a 1.132,17 punti (+0,53%) e il Nasdaq (grafico a 2.015,00 punti (+1,04%). In recupero anche il Russell 2000, a quota 595,32 (+0,85%). Dal canto suo l’oro, che oggi ha toccato il nuovo record degli ultimi a 433 dollari l’oncia, ha poi chiuso a 428,80 dollari, solo mezzo dollaro sopra la chiusura di ieri. In calo i T-bond, con il rendimento dei decennali che torna al 3,90% e quello sui titoli a 30 anni al 4,82% nel giorno dell’ennesima delusione da parte della Bce che neppure in questa circostanza ha ridotto il costo del denaro in Europa.
Le tre blue chip che oggi accusano i maggiori cali sul Dow verranno sostituite nel paniere dei primi trenta titoli industriali a stelle e strisce il prossimo 8 aprile dal leader della telefonia, Verizon (VZ), dal gigante delle assicurazioni American International Group (AIG) e dal farmaceutico Pfizer (PFE), produttore del noto Viagra.
La notizia è un vero evento per il mercato americano: l’ultima volta che l’indice aveva visto una modifica nella sua composizione era stato il primo novembre del 1999, quando vennero cambiati quattro dei trenta componenti: all’epoca entrarono Microsoft (MSFT), Intel (INTC), Home Depot (HD) e Sbc (SBC) al posto di Sars (S), Union Carbide, Chevron e Goodyear Tire & Rubber (GT). Anche in questo caso, come sempre in queste occasioni, gli uscenti sono titoli che hanno fatto la storia di Wall Street: Kodak e At&t erano presenti nell’indice sin dagli anni ’30 che però in questi anni avevano finito col perdere terreno, a causa delle crescenti difficoltà attraversate da entrambi i gruppi; nel caso di At&t, ad esempio, la sostituzione da parte di Verizon è avvenuta da tempo nel settore telefonico prima che nell’indice borsistico.
La sostituzione porta anche ad un netto aumento della capitalizzazione dell’indice delle blue chip Usa, tradizionalmente poco rappresentativo dell’intero mercato americano: la sola Verizon ha una capitalizzazione di 104,2 miliardi di dollari, Pfizer di 271,3 e Aig di 191,9; i tre esclusi non arrivano, complessivamente, ai 43 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Tornando alla giornata del mercato, gli operatori sono rimasti sorpresi, in positivo, dal dato dell’indice Ism (ex Napm), che mostra come il grado di utilizzo degli impianti americani sia salito a marzo a 62,5% contro attese di un calo al 59,8%. Sopra le attese anche i dati del mercato del lavoro su base settimanale, ma in questo caso tutti gli occhi sono per i dati di venerdì.
Per quanto riguarda l’andamento degli altri titoli non coinvolti nel cambio della guardia sul Dow Wal-Mart (WMT) cede oltre il 2% a causa principalmente di un downgrade proveniente da Merrill Lynch, mentre DuPont (DD), McDonald’s (MCD), Citigroup (C), Merck (MRK) e Jp Morgan Chase (JPM) sono in rialzo. Infine, a livello settoriale, si notano i guadagni dei titoli farmaceutici, delle telecomunicazioni ed assicurativi (non a caso gli stessi dei tre debuttanti del Dow), oltre ai semiconduttori, ai titoli internet e ai produttori di infrastrutture di rete. In calo i titoli della distribuzione commerciale, che risentono dei giudizi di Merrill Lynch, e dei servizi petroliferi, su cui pesa il nuovo calo del prezzo del greggio dopo la notizia di ieri del taglio della produzione Opec.
L’agenda di venerdì 2-04-04
Mariella Burani (grafico e Art’é, incontrano gli analisti; CTO (grafico tiene l’assemblea ordinaria e straordinaria;
Il Tesoro annuncia la tipologia titoli a medio-lungo termine in asta il 13 aprile;
Vengono annunciate le vendite al dettaglio e i prezzi alla produzione di febbraio della zona euro;
In Irlanda inizia la riunione informale di Ecofin che termina sabato 3 aprile;
Negli Stati Uniti vengono resi noti gli attesi dati sugli occupati non agricoli, i salari medi e il tasso di disoccupazione di marzo.
Intanto l'ormai consueto...
BUONGIORNO!!!!
SUZE ORMAN
" Il fine del mercato è aiutare gli uomini a capire se stessi, e quindi a operare alla luce del giorno e non paurosamente, nell'ombra"
Dow Jones, è una rivoluzione: tre escono, tre entrano
Wall Street chiude in positivo la prima seduta del secondo trimestre dell’anno. Al suono della campanella finale il Dow Jones è a quota 10.373,33 (+0,15%), appesantito dai cali di At&t (T), International Paper (IP) e Kodak (KE), prossime all’addio all’indice, mentre il più ampio S&P500 chiude a 1.132,17 punti (+0,53%) e il Nasdaq (grafico a 2.015,00 punti (+1,04%). In recupero anche il Russell 2000, a quota 595,32 (+0,85%). Dal canto suo l’oro, che oggi ha toccato il nuovo record degli ultimi a 433 dollari l’oncia, ha poi chiuso a 428,80 dollari, solo mezzo dollaro sopra la chiusura di ieri. In calo i T-bond, con il rendimento dei decennali che torna al 3,90% e quello sui titoli a 30 anni al 4,82% nel giorno dell’ennesima delusione da parte della Bce che neppure in questa circostanza ha ridotto il costo del denaro in Europa.
Le tre blue chip che oggi accusano i maggiori cali sul Dow verranno sostituite nel paniere dei primi trenta titoli industriali a stelle e strisce il prossimo 8 aprile dal leader della telefonia, Verizon (VZ), dal gigante delle assicurazioni American International Group (AIG) e dal farmaceutico Pfizer (PFE), produttore del noto Viagra.
La notizia è un vero evento per il mercato americano: l’ultima volta che l’indice aveva visto una modifica nella sua composizione era stato il primo novembre del 1999, quando vennero cambiati quattro dei trenta componenti: all’epoca entrarono Microsoft (MSFT), Intel (INTC), Home Depot (HD) e Sbc (SBC) al posto di Sars (S), Union Carbide, Chevron e Goodyear Tire & Rubber (GT). Anche in questo caso, come sempre in queste occasioni, gli uscenti sono titoli che hanno fatto la storia di Wall Street: Kodak e At&t erano presenti nell’indice sin dagli anni ’30 che però in questi anni avevano finito col perdere terreno, a causa delle crescenti difficoltà attraversate da entrambi i gruppi; nel caso di At&t, ad esempio, la sostituzione da parte di Verizon è avvenuta da tempo nel settore telefonico prima che nell’indice borsistico.
Tornando alla giornata del mercato, gli operatori sono rimasti sorpresi, in positivo, dal dato dell’indice Ism (ex Napm), che mostra come il grado di utilizzo degli impianti americani sia salito a marzo a 62,5% contro attese di un calo al 59,8%. Sopra le attese anche i dati del mercato del lavoro su base settimanale, ma in questo caso tutti gli occhi sono per i dati di venerdì.
Per quanto riguarda l’andamento degli altri titoli non coinvolti nel cambio della guardia sul Dow Wal-Mart (WMT) cede oltre il 2% a causa principalmente di un downgrade proveniente da Merrill Lynch, mentre DuPont (DD), McDonald’s (MCD), Citigroup (C), Merck (MRK) e Jp Morgan Chase (JPM) sono in rialzo. Infine, a livello settoriale, si notano i guadagni dei titoli farmaceutici, delle telecomunicazioni ed assicurativi (non a caso gli stessi dei tre debuttanti del Dow), oltre ai semiconduttori, ai titoli internet e ai produttori di infrastrutture di rete. In calo i titoli della distribuzione commerciale, che risentono dei giudizi di Merrill Lynch, e dei servizi petroliferi, su cui pesa il nuovo calo del prezzo del greggio dopo la notizia di ieri del taglio della produzione Opec.
L’agenda di venerdì 2-04-04
Mariella Burani (grafico e Art’é, incontrano gli analisti; CTO (grafico tiene l’assemblea ordinaria e straordinaria;
Il Tesoro annuncia la tipologia titoli a medio-lungo termine in asta il 13 aprile;
Vengono annunciate le vendite al dettaglio e i prezzi alla produzione di febbraio della zona euro;
In Irlanda inizia la riunione informale di Ecofin che termina sabato 3 aprile;
Negli Stati Uniti vengono resi noti gli attesi dati sugli occupati non agricoli, i salari medi e il tasso di disoccupazione di marzo.