patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
ANONIMO
Le persone ricche si perdono uno dei piaceri della vita: pagare l'ultima rata.
Lieve rialzo per la Borsa di New York
Al termine di una seduta vissuta sulla linea dell’invariato in tutta la prima metà e di un lento ma costante recupero nella seconda parta, Wall Street termina con tutti gli indici in terreno positivo, vicini ai massimi intraday. Il Dow Jones chiude infatti a quota 10.381,70 (+0,50%), mentre il più vasto S&P500 sale dello 0,40%, a 1.127,00 punti. In recupero anche il Nasdaq (grafico, che torna sopra quota 2.000 punti (+0,40%), mentre il Russell 2000 resta davanti a tutti, a 589,40 (+1,03%).
Dal canto suo l’oro ha chiuso a quota 421,70 dollari l’oncia, mentre i T-bond vedono i rendimenti tornare ai livelli di ieri dopo un iniziale calo.
Secondo alcuni operatori il rimbalzo segnala l’esaurirsi delle vendite di fine trimestre (il cosidetto “window dressing”) da parte dei gestori americani e la conseguente ricopertura degli scopertisti; in più si starebbe diffondendo un minimo ottimismo sui numeri del mercato del lavoro, attesi per venerdì prossimo, con gli operatori che incrociano le dita e scommettono in 200 mila nuovi posti di lavoro creati a marzo (come noto serve un numero superiore alle 150 mila unità per poter dare corpo alle speranze di una ripresa economica che tarda a manifestare i suoi effetti negli Usa come nel resto del mondo). Peraltro gli economisti appaiono finora molto più prudenti e stimano in media un incremento di sole 122 mila unità. Intanto i “big” del Dow danno una mano a sostenere il listino, con Alcoa (AA), AmEx (AXP), che ha firmato oggi un’alleanza commerciale con la Commercial Bank of China per la circolazione delle proprie carte di credito anche nel gigante asiatico, Citigroup (C), Coca-Cola (COKE), Gm (GM) ed ExxonMobil (XOM) in crescita di oltre un punto percentuale a testa, mentre Pepsico continua a godere dei buoni risultati diffusi ieri e guadagna ulteriore terreno, salendo di oltre due punti.
Meno brillante appare oggi Intel (INTC), che perde quasi il 2% dopo che il gigante del software a stelle e strisce si è accordata per pagare 225 milioni di dollari di danni a Intergraph (INGR), per chiudere una causa di violazione di licenze che riguarda il microprocessore Itanium. Una prima parte del pagamento di tale somma, ha spiegato il gruppo di Bill Gates, andrà infatti a pesare sui conti del primo trimestre.
Sempre tra titoli high-tech sale invece Sst (SSTI), dopo che il produttore di memorie flash ha annunciato una crescita dei prezzi medi di vendita dei propri prodotti ed un incremento delle consegne, unitamente ad un maggior controllo dei costi, cosa che ha portato la società a migliorare le proprie stime sui risultati futuri. Il mercato ha apprezzato la novità al punto di far salire le azioni Sst del 6% a circa 12,7 dollari l’una.
Dal fronte macroeconomico sono poi giunte alcune buone notizie, come il lieve calo dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dal Conference Board (peraltro tornato sui livelli dell’ottobre scorso), pur tra qualche segnale preoccupante da parte del mercato del lavoro, che continua a pesare negativamente sulla fiducia presente e su quella a breve termine dei consumatori americani, mentre alcuni membri della Fed hanno rassicurato gli analisti sul fatto che l’attenzione dell’istituto centrale americano nei confronti dell’inflazione resta alta, mentre il mercato del lavoro è atteso in recupero nei prossimi mesi.
ANONIMO
Le persone ricche si perdono uno dei piaceri della vita: pagare l'ultima rata.
Lieve rialzo per la Borsa di New York
Al termine di una seduta vissuta sulla linea dell’invariato in tutta la prima metà e di un lento ma costante recupero nella seconda parta, Wall Street termina con tutti gli indici in terreno positivo, vicini ai massimi intraday. Il Dow Jones chiude infatti a quota 10.381,70 (+0,50%), mentre il più vasto S&P500 sale dello 0,40%, a 1.127,00 punti. In recupero anche il Nasdaq (grafico, che torna sopra quota 2.000 punti (+0,40%), mentre il Russell 2000 resta davanti a tutti, a 589,40 (+1,03%).
Dal canto suo l’oro ha chiuso a quota 421,70 dollari l’oncia, mentre i T-bond vedono i rendimenti tornare ai livelli di ieri dopo un iniziale calo.
Secondo alcuni operatori il rimbalzo segnala l’esaurirsi delle vendite di fine trimestre (il cosidetto “window dressing”) da parte dei gestori americani e la conseguente ricopertura degli scopertisti; in più si starebbe diffondendo un minimo ottimismo sui numeri del mercato del lavoro, attesi per venerdì prossimo, con gli operatori che incrociano le dita e scommettono in 200 mila nuovi posti di lavoro creati a marzo (come noto serve un numero superiore alle 150 mila unità per poter dare corpo alle speranze di una ripresa economica che tarda a manifestare i suoi effetti negli Usa come nel resto del mondo). Peraltro gli economisti appaiono finora molto più prudenti e stimano in media un incremento di sole 122 mila unità. Intanto i “big” del Dow danno una mano a sostenere il listino, con Alcoa (AA), AmEx (AXP), che ha firmato oggi un’alleanza commerciale con la Commercial Bank of China per la circolazione delle proprie carte di credito anche nel gigante asiatico, Citigroup (C), Coca-Cola (COKE), Gm (GM) ed ExxonMobil (XOM) in crescita di oltre un punto percentuale a testa, mentre Pepsico continua a godere dei buoni risultati diffusi ieri e guadagna ulteriore terreno, salendo di oltre due punti.
Meno brillante appare oggi Intel (INTC), che perde quasi il 2% dopo che il gigante del software a stelle e strisce si è accordata per pagare 225 milioni di dollari di danni a Intergraph (INGR), per chiudere una causa di violazione di licenze che riguarda il microprocessore Itanium. Una prima parte del pagamento di tale somma, ha spiegato il gruppo di Bill Gates, andrà infatti a pesare sui conti del primo trimestre.
Sempre tra titoli high-tech sale invece Sst (SSTI), dopo che il produttore di memorie flash ha annunciato una crescita dei prezzi medi di vendita dei propri prodotti ed un incremento delle consegne, unitamente ad un maggior controllo dei costi, cosa che ha portato la società a migliorare le proprie stime sui risultati futuri. Il mercato ha apprezzato la novità al punto di far salire le azioni Sst del 6% a circa 12,7 dollari l’una.