14 gennaio 2003 14:38
PUNTO 2 - Iraq, GB si riserva azione senza nuova risoluzione Onu
(Aggiunge dichiarazioni Straw su risoluzione Onu)
LONDRA, 14 gennaio (Reuters) - Il ministro degli Esteri Jack Straw ha detto oggi che la Gran
Bretagna si riserva il diritto di intraprendere un'azione militare contro l'Iraq senza una seconda
risoluzione Onu.
Straw ha ripetuto che nel caso in cui il presidente iracheno Saddam Hussein non si attenga
all'attuale risoluzione delle Nazioni Unite sul disarmo, la Gran Bretagna preferisce che l'Onu passi
una seconda risoluzione che autorizzi l'azione militare.
La Gran Bretagna preferisce che "ci sia una seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza ...
che noi vogliamo ... ma dobbiamo riservarci i nostri diritti se non potremo ottenerla", ha detto
Straw alla BBC Radio.
Il ministro ha ricordato che il parlamento britannico lo scorso anno ha appoggiato una mozione
che riservava "il diritto di trattare la questione senza una risoluzione delle Nazioni Unite, nel caso
in cui fosse necessario". La posizione del governo non è cambiata da allora, ha detto.
La Gran Bretagna e gli Stati Uniti dicono di sapere che Saddam è in possesso di armi di
distruzione di massa e gli hanno intimato di disarmarsi, o sarà costretto a farlo con la forza.
Una risoluzione delle Nazioni Unite ha minacciato Saddam di "serie conseguenze" a meno che il
presidente iracheno non si liberi delle presunte armi di distruzione di massa.
ISPETTORI ONU ALLARGANO RAGGIO RICERCHE
Gli ispettori Onu stanno utilizzando informazioni d'intelligence di Usa e Gran Bretagna per
allargare la ricerca di eventuali armi di distruzione di massa in Iraq.
Il capo degli ispettori Onu Hans Blix ha detto ieri che le squadre di esperti stanno allargando il
raggio delle ricerche: "Abbiamo già visitato siti che non erano stati ispezionati prima e ce ne
saranno altri", ha detto Blix alla BBC.
Il mese scorso Blix si era lamentato del fatto che Stati Uniti e Gran Bretagna non gli fornivano
informazioni dei servizi segreti.
"Stanno arrivando e agiremo in base ad esse ... In passato ho avuto la sensazione che fossero
come bibliotecari che hanno i libri ma non li danno in prestito ai clienti - ma credo che questo stia
cambiando", ha detto.
Cresce, intanto, l'incertezza sui tempi di un'eventuale guerra. Il primo ministro britannico ha
detto che nessuna "tabella di marcia arbitraria" dovrebbe essere imposta al lavoro degli esperti.
Fonti Usa ed esperti della Difesa dicono che un'azione in Iraq potrebbe subire un rinvio di mesi -
nonostante il Pentagono stia concentrando aerei e navi da guerra e migliaia di uomini nella regione
del Golfo - per via di pressioni di natura politica e logistica.
"Non mi aspetterei niente in febbraio, o all'inizio di marzo. E chi può dire quale sarà lo scenario
politico a quel punto?", ha detto una fonte americana a Reuters.
((Tradotto da Antonella Cinelli, in redazione a Milano Emilio Parodi, Reuters Messaging:
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