Ignatius
sfumature di grigio
A me manca poco, a voialtri?
C'è una rivista comunista (ogni tanto straparla male del nostro Premier, penzate un po'), l'Economist, che pare abbia detto che...
da Corriere.it
http://www.corriere.it/cronache/10_dicembre_19/severgnini_svolta_mezza-eta-felici-dopo-46-anni_3708078e-0b4d-11e0-bf9a-00144f02aabc.shtml
La svolta di mezza età
Si è felici solo dopo i 46 anni
Il benessere emotivo è una curva a U: con la piena maturità diventa stabile
di BEPPE SEVERGNINI
La vita comincia a 46 anni. È quella l'età del più profondo scontento: poi si risale. A questa conclusione giunge The Economist, e ci dedica la copertina del numero doppio di Natale. Qualche malizioso sospetterà che 46 anni sia l'età media dei lettori del settimanale. Se soffrono di paturnie prenatalizie, sappiano che in futuro andrà meglio. Ma non è così. L'ossessione di quantificare la felicità è diventata la nuova ansia del mondo: i bravi giornalisti - soprattutto se hanno un'età tra i quaranta e i cinquanta - non possono non accorgersene. Ormai non si parla solo di GDP (Gross Domestic Product, prodotto interno lordo) ma anche di GNH (Gross National Happiness, felicità lorda nazionale). Ha cominciato il Buthan, Sarkozy in Francia e Cameron in Gran Bretagna si sono detti interessati (Berlusconi no: al momento, per lui, più della felicità conta la fiducia). Una serie di studi recenti indica che il benessere emotivo è una curva a U. Si parte bene, da giovani. Si scende in fretta. Poi si comincia a risalire, fino ad arrivare a una stabilità che somiglia molto alla serenità. Quando avviene l'inversione? Lo abbiamo detto. A 46 anni.
ecc.
http://www.corriere.it/cronache/10_dicembre_19/severgnini_svolta_mezza-eta-felici-dopo-46-anni_3708078e-0b4d-11e0-bf9a-00144f02aabc.shtml
C'è una rivista comunista (ogni tanto straparla male del nostro Premier, penzate un po'), l'Economist, che pare abbia detto che...
da Corriere.it
http://www.corriere.it/cronache/10_dicembre_19/severgnini_svolta_mezza-eta-felici-dopo-46-anni_3708078e-0b4d-11e0-bf9a-00144f02aabc.shtml
La svolta di mezza età
Si è felici solo dopo i 46 anni
Il benessere emotivo è una curva a U: con la piena maturità diventa stabile
di BEPPE SEVERGNINI
La vita comincia a 46 anni. È quella l'età del più profondo scontento: poi si risale. A questa conclusione giunge The Economist, e ci dedica la copertina del numero doppio di Natale. Qualche malizioso sospetterà che 46 anni sia l'età media dei lettori del settimanale. Se soffrono di paturnie prenatalizie, sappiano che in futuro andrà meglio. Ma non è così. L'ossessione di quantificare la felicità è diventata la nuova ansia del mondo: i bravi giornalisti - soprattutto se hanno un'età tra i quaranta e i cinquanta - non possono non accorgersene. Ormai non si parla solo di GDP (Gross Domestic Product, prodotto interno lordo) ma anche di GNH (Gross National Happiness, felicità lorda nazionale). Ha cominciato il Buthan, Sarkozy in Francia e Cameron in Gran Bretagna si sono detti interessati (Berlusconi no: al momento, per lui, più della felicità conta la fiducia). Una serie di studi recenti indica che il benessere emotivo è una curva a U. Si parte bene, da giovani. Si scende in fretta. Poi si comincia a risalire, fino ad arrivare a una stabilità che somiglia molto alla serenità. Quando avviene l'inversione? Lo abbiamo detto. A 46 anni.
ecc.
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