The Zero Puzzle (1 Viewer)

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
voi direte...ma perchè Ernesto si pone questo problema (sul quale l'accademia dovrebbe riflettere seriamente..e fino a questo momento nn ho trovato alcuna traccia di ciò...)

Perchè le misure di rischio canoniche sospetto soffrano di zeropatia..e vadano corrette..


Vi lascio a riflettere..

(........)
 

Paolo1956

Forumer attivo
Paolo non ho capito..perchè lo SP500 non può chiudere invariato rispetto al close precedente(esempio)?

Il primo gennaio 1950 lo SP500 valeva 16,66. La minima variazione che potevi rilevare il giorno successivo era 16,67 o 16,65 cioè lo 0,06%.

Oggi vale 2000,00 (esempio). La minima variazione che puoi rilevare domani è 2000,01 o 1999,99 cioè lo 0,0005%

E' ovvio quindi che quando i numeri indice erano piccoli l'evento <indice invariato> fosse più probabile per semplici ragioni di arrotondamento. Ti torna?
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Il primo gennaio 1950 lo SP500 valeva 16,66. La minima variazione che potevi rilevare il giorno successivo era 16,67 o 16,65 cioè lo 0,06%.

Oggi vale 2000,00 (esempio). La minima variazione che puoi rilevare domani è 2000,01 o 1999,99 cioè lo 0,0005%

E' ovvio quindi che quando i numeri indice erano piccoli l'evento <indice invariato> fosse più probabile per semplici ragioni di arrotondamento. Ti torna?


Hai ragione. Non ci avevo pensato. Quindi credi che l'approssimazione del moto browniano sia rispettabile (ovvero che zero sia veramente difficile osservarlo...pur essendo anche la media naturale delle osservazioni)?

Ma poi, con i dati che andiamo ad elaborare come ci regoliamo?? Sti zero (frutto di eventuale arrotondamento magari) sono pochi? Troppi? Come ci regoliamo?

Un macello.

nb: sarebbe interessante se qualcuno di voi con account sul wilmott ponesse il problema..sarei curioso di leggere le risposte..
 
Ultima modifica:

Paolo1956

Forumer attivo
Il fenomeno che ho descritto penso sia reale, ma non so se spiega interamente l'andamento del tuo grafico delle probabilità. Bisognerebbe studiarci un po'. Tra l'altro l'indice è frutto di un calcolo sui sottostanti e quindi ci potrebbero essere altri bias a monte.

Se ho tempo faccio una simulazione....
 

Sig. Ernesto

Vivace Impertinenza
Il fenomeno che ho descritto penso sia reale, ma non so se spiega interamente l'andamento del tuo grafico delle probabilità. Bisognerebbe studiarci un po'. Tra l'altro l'indice è frutto di un calcolo sui sottostanti e quindi ci potrebbero essere altri bias a monte.

Se ho tempo faccio una simulazione....


Magari...tuttavia il problema zeropatia, nel caso che prospetti, rimane..anzi..si acuisce...:up:
 

Paolo1956

Forumer attivo
Sì, dunque,

la simulazione è semplice: si prendono 16.000 numeri normalmente distribuiti con mu = 0,03% e s = 1% e da essi si ricostruisce il sottostante, arrotondando (non troncando, pena effetti pirotecnici) alla seconda cifra decimale e applicando la variazione al prezzo arrotondato del giorno.

Posto in questi termini è fortemente path dipendente, perché più tempo si rimane nel periodo a 2 cifre e più zeri ci sono.

Comunque le curve hanno l'aspetto della tua figura, con valori limite a volte maggiori e a volte minori.....
 

massimo ceraldo

[::..|..::]
bias...
 

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