Tesi principi contabili internazionali (1 Viewer)

Salve, sono uno studente dell'ultimo anno della specialistica e ho deciso di fare la tesi sui principi contabili internazionali, in particolare sugli strumenti finanziari. Mi potreste suggerire qualche argomento specifico, di particolare interesse? Grazie
 

Ignatius

sfumature di grigio
Un tema interessante è quello dell'accounting mismatch nel settore assicurativo (investimenti valutati in base allo IAS 39, passività assicurative valutate in base all'IFRS 4).

Un po' meno specifico, e quindi di maggiore interesse, potrebbe essere il tema "Gestione degli strumenti finanziari (attività e passività) e Correttezza della relativa Rappresentazione Contabile".
Traduco: le operazioni che il trader / front office fa, ovvero assumere posizioni, coprire rischi con strumenti di hedging eccetera, trovano sempre una corretta rappresentazione contabile in bilancio? O, piuttosto, il bilancio può rappresentare la realtà in modo distorto?
(pensa ad un caso estremo, come esempio: se un'azienda acquistasse delle obbligazioni, le classificasse come Held To Maturity e si coprisse contro eventuali oscillazioni di valore con un derivato, si realizzerebbe gestionalmente una immunizzazione sostanzialmente perfetta, che però verrebbe rappresentata con una ingiustificata volatilità di risultati in bilancio).
 

f4f

翠鸟科
Un tema interessante è quello dell'accounting mismatch nel settore assicurativo (investimenti valutati in base allo IAS 39, passività assicurative valutate in base all'IFRS 4).

Un po' meno specifico, e quindi di maggiore interesse, potrebbe essere il tema "Gestione degli strumenti finanziari (attività e passività) e Correttezza della relativa Rappresentazione Contabile".
Traduco: le operazioni che il trader / front office fa, ovvero assumere posizioni, coprire rischi con strumenti di hedging eccetera, trovano sempre una corretta rappresentazione contabile in bilancio? O, piuttosto, il bilancio può rappresentare la realtà in modo distorto?
(pensa ad un caso estremo, come esempio: se un'azienda acquistasse delle obbligazioni, le classificasse come Held To Maturity e si coprisse contro eventuali oscillazioni di valore con un derivato, si realizzerebbe gestionalmente una immunizzazione sostanzialmente perfetta, che però verrebbe rappresentata con una ingiustificata volatilità di risultati in bilancio).

?? nn sono sicuro ...
imho , se l'immunzzazione fosse perfetta, ex IAS 39, la sterilizzazione dovrebbe assicurare stabilità della valutazione in bilancio, dandosi che i due fair values dovrebbero avere andamenti simmetrici

anzi, a converso, è il mancato hedging a poter portare volatilità in bilancio, se il fair value ( benchè HTM) avesse andament diversi nei diversi esercizi

:help:
 

Ignatius

sfumature di grigio
?? nn sono sicuro ...
imho , se l'immunzzazione fosse perfetta, ex IAS 39, la sterilizzazione dovrebbe assicurare stabilità della valutazione in bilancio, dandosi che i due fair values dovrebbero avere andamenti simmetrici

anzi, a converso, è il mancato hedging a poter portare volatilità in bilancio, se il fair value ( benchè HTM) avesse andament diversi nei diversi esercizi

:help:

Gli HTM non risentono delle oscillazioni di mercato (il loro valore viene determinato con l'amortized cost), mentre il derivato di copertura sì.
 

f4f

翠鸟科
Gli HTM non risentono delle oscillazioni di mercato (il loro valore viene determinato con l'amortized cost), mentre il derivato di copertura sì.


grazie :)

ti chiedo scusa se continuo, ma a memoria ( debole legame con la realtà, ma nn ho tempo adesso) mi pare che sia possibile transigere alla regola da te citata ... nn ricordo, appunto, ma mi sembra che in caso di derivato a copertura sia possibile scegliere di valutare il HTM al fair value ... :help:

per altro, così non fosse , si crea appunto un buco logico nella norma: se ho una obbligazione HTM coperta ab inizio ( mettiamo: espressa in euro) ed una coperta con due contratti, ma di pari copertura 'perfetta' ( mettiamo: in dollari e , separatamente con derivato stipulato in contemporanea all'acquisto della HTM, sterilizzando perfettamente il currency risk) ottengo due rappresentazioni diverse in bilancio

nn ricordo bene, ripeto, ma mi pare che vi fosse scritto qualcosa ... :help::help::help:

grazie per il tuo aiuto :)


pps: da quanto sotto, non mi è chiaro il ruolo, nel caso di cui sopra , di impairment e FVO :help: thanks :)

ps aprrofitto per ripassare
[FONT=&quot]AG108[/FONT][FONT=&quot]. Se le condizioni principali dello strumento di copertura e dell[/FONT][FONT=&quot]attività coperta, passività, impegno irrevocabile o dell[/FONT][FONT=&quot]operazione prevista sono le medesime, i cambiamenti di [/FONT][FONT=&quot]fair value [/FONT][FONT=&quot]e dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto potrebbero compensarsi l[/FONT][FONT=&quot]un l[/FONT][FONT=&quot]altro completamente, sia quando la copertura è stipulata sia successivamente
Lo IAS 39 prevede per tale voce la distinzione in quattro categorie:
1) attività finanziarie dette di fair value trough profit and loss
(FVTPL), ovvero quelle rilevate al fair value, suddivise in due
sottoportafogli. Il primo contiene quelle di held for trading (HFT)
Il secondo sottoportafoglio, invece, comprende le attività finanziarie
2) le attività finanziarie di held to maturity (HTM.) Sono attività
con pagamenti fissi o determinabili e con scadenza prefissata.
L’impresa in tal caso manifesta l’intenzione e la capacità di poterle ...
3) i finanziamenti e i crediti, loans and receivables (L&R),
4) strumenti disponibili per la vendita, available for sale (AVS),

designate al fair value per opzione, le fair value option (FVO).




Tipologia Valutazione inizialeValutazionesuccessivaTrattamento contabile
Attività detenute a
scopo di negoziazione
(HFT.) Costo storico Fair Value Iscrizione delle variazioni del fair value nel Conto Economico dell’esercizio in cui maturano
Investimenti detenuti
fino a scadenza
(HTM)
Costo storico Costo ammortizzato eimpairment test Variazioni in Conto Economico o a seguito dell’eliminazione dell’attività o dell’impairment test o per ammortamento




crisi sono tuttora in corso e alcuni riguardano
proprio la rivisitazione dello IAS 39, colpevole, per taluni, di aver
“favorito” la crisi finanziaria per il marcato utilizzo del fair value.
il Financial
Stability Forum (FSF)2.
Per arginare gli effetti della crisi sui bilancio, anche il G203 ed
Ecofin4 hanno invitato lo IASB a rivedere lo IAS 39.
In risposta alle richieste di tali organi, seppur confermando la
fiducia nel criterio del fair value, lo IASB ha messo in campo una serie
di misure, tra cui:
- consentire, in presenza di circostanze eccezionali, il
trasferimento delle attività finanziarie, che non siano più
detenute per scopo di negoziazione nel breve termine, dalla
categoria held for trading o available for sale ad una delle
altre categorie di bilancio per le quali non sia richiesta la
valutazione al fair value (held to maturity, loans and
receivables);


asimmetria di trattamento rispetto alle attività finanziarie).
Il nuovo IFRS 9 elimina la classificazione in bilancio delle
attività finanziarie basata sulle quattro categorie:

in generale, due
sole modalità di valutazione di fine esercizio per le attività finanziarie:
1) fair value con imputazione delle variazioni a conto
economico;
2) costo ammortizzato.
Il nuovo documento afferma il ruolo centrale della valutazione al
mercato, salvo l’obbligo di utilizzare il criterio del costo ammortizzato
al sussistere – nel seguente ordine logico - di entrambi i requisiti
indicati di seguito:
a) lo strumento è gestito in un business model che ha, quale
obiettivo, la detenzione degli strumenti finanziari per trarre beneficio
dai flussi di cassa contrattuali;
b) l’attività finanziaria generi contrattualmente, e a date
predeterminate, flussi finanziari rappresentativi esclusivamente del
rendimento dell’attività finanziaria stessa;6
Se una delle due condizioni sopra indicate non è soddisfatta,
l’attività finanziaria è rilevata inizialmente, e successivamente valutata,
al fair value.











- Il “ fair value option”.
Al fine di comprendere meglio la valutazione degli strumenti
finanziari appare necessario definire il “ fair value option”. Il suo
acronimo è FVO ed è l’opzione per l’applicazione del fair value
introdotta dallo IASB a fine del 2003 che consente la rilevazione al fair
value, anziché al costo, di alcuni strumenti finanziari riportando al
conto economico le relative variazioni di valore. La fair value option
era già prevista dallo IAS 39 ma nel IFRS 9 il campo di applicazione si
è ristretto alla solo utilizzazione per consentire di eliminare o ridurre
significativamente una mancanza di uniformità nella valutazione e
rilevazione (asimmetria contabile) che altrimenti risulterebbe dalla
valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e
perdite su basi diverse;








Detenute sino alla scadenza
IAS39 Valutate al costo ammortizzato
IFRS9 Valutate al costo ammortizzato se 'modello di business' e ' le caratteristiche del flusso di cassa' sono soddisfatti se no valutate a fair value rilevato a conto economico






[/FONT]
 
Ultima modifica:

Ignatius

sfumature di grigio
grazie :)

ti chiedo scusa se continuo, ma a memoria ( debole legame con la realtà, ma nn ho tempo adesso) mi pare che sia possibile transigere alla regola da te citata ... nn ricordo, appunto, ma mi sembra che in caso di derivato a copertura sia possibile scegliere di valutare il HTM al fair value ... :help:

per altro, così non fosse , si crea appunto un buco logico nella norma: se ho una obbligazione HTM coperta ab inizio ( mettiamo: espressa in euro) ed una coperta con due contratti, ma di pari copertura 'perfetta' ( mettiamo: in dollari e , separatamente con derivato stipulato in contemporanea all'acquisto della HTM, sterilizzando perfettamente il currency risk) ottengo due rappresentazioni diverse in bilancio

nn ricordo bene, ripeto, ma mi pare che vi fosse scritto qualcosa ... :help::help::help:

grazie per il tuo aiuto :)
Massì, tanto il thread-opener deve essersi già laureato in Entomologia, nel frattempo...

In effetti, un po' hai ragione. Contrariamente ai sacri princìpi, anche un inchiodatissimo strumento finanziario HTM può essere valutato a fair value, se è oggetto di una copertura. Il che ha senso, perché la copertura (sulle possibili perdite di valore del titolo, lasciamo stare il cash flow hedging) è valutata a fair value.
Lasciamo i cambi e vediamo i di fare un esempio con i Bond in Euro, che sono ancòra più semplici.

Compro un BTP, o un Bund che, essendo a tasso fisso, è soggetto all'andamento dei tassi (IRS) e degli spread.
Il paragrafo 46 dello IAS 39 dice che:
Le attività finanziarie che sono designate come elementi coperti sono soggette alla valutazione secondo quanto previsto dalle disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura

Quindi, se ho comprato un BTP, e poi lo immunizzo perfettamente contro le oscillazioni (ma perché non lo vendo, ché faccio prima, anziché tenerlo ma immunizzarlo?)... no, non è così semplice: il caso è duplice.

Se lo immunizzo, e dichiaro (in bilancio) che l'acquisto del derivato è stato fatto per coprire il rischio, e dimostro che la copertura efficace, allora sì: valuto il BTP (che rimane misteriosamente nella categoria HTM) a fair value, così come il derivato, per cui - se è vero che l'immunizzazione è efficace - il mio bilancio recepirà utili e perdite da valutazione che si compenseranno.

Se invece ho un derivato, ma non dichiaro che esso immunizza il portafoglio di attività, oppure non posso dimostrarne l'efficacia, oppure non ho voglia di dichiarare e dimostrare, si verificherà questa stranezza: il titolo rimarrà HTM (e quindi insensibile ai tassi) mentre il derivato salirà e scenderà.

La cosa potrebbe sembrare ovvia (nel primo caso la mia strategia era quella di coprirmi dai rischi e quindi è giusto che un portafoglio coperto non mostri utili o perdite contabili; nel secondo invece sono convinto di poter detenere un titolo fino a scadenza, e implicitamente il derivato è uno strumento non di copertura, bensì speculativo, e quindi è giusto che utili e perdite del derivato vadano a conto economico)... però non mi convince.
Se guardo il portafoglio di attività e di derivati della società A e della società B, ed entrambe hanno lo stesso BTP e lo stesso derivato e, in funzione di una dichiarazione o di una mancata dichiarazione volontaria, vien fuori che una società ha chiuso l'esercizio in pareggio e l'altra in utile (o perdita), beh, tutto ciò non mi par bello.
In effetti non c'è scritto, ma l'Estetica ha la sua importanza nella contabilità, così come i Matematici apprezzano le dimostrazioni "eleganti".


pps: da quanto sotto, non mi è chiaro il ruolo, nel caso di cui sopra , di impairment e FVO :help: thanks :)

ps approfitto per ripassare
[FONT=&quot]AG108[/FONT][FONT=&quot]. Se le condizioni principali dello strumento di copertura e dell[/FONT][FONT=&quot]attività coperta, passività, impegno irrevocabile o dell[/FONT][FONT=&quot]operazione prevista sono le medesime, i cambiamenti di [/FONT][FONT=&quot]fair value [/FONT][FONT=&quot]e dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto potrebbero compensarsi l[/FONT][FONT=&quot]un l[/FONT][FONT=&quot]altro completamente, sia quando la copertura è stipulata sia successivamente[/FONT]
[FONT=&quot]Lo IAS 39 prevede per tale voce la distinzione in quattro categorie:[/FONT]
[FONT=&quot]1) attività finanziarie dette di fair value trough profit and loss [/FONT][FONT=&quot](FVTPL), ovvero quelle rilevate al fair value, suddivise in due [/FONT][FONT=&quot]sottoportafogli. Il primo contiene quelle di held for trading (HFT) [/FONT]
[FONT=&quot]Il secondo sottoportafoglio, invece, comprende le attività finanziarie[/FONT]
[FONT=&quot]2) le attività finanziarie di held to maturity (HTM.) Sono attività [/FONT][FONT=&quot]con pagamenti fissi o determinabili e con scadenza prefissata.[/FONT]
[FONT=&quot]L’impresa in tal caso manifesta l’intenzione e la capacità di poterle ...[/FONT]
[FONT=&quot]3) i finanziamenti e i crediti, loans and receivables (L&R),[/FONT]
[FONT=&quot]4) strumenti disponibili per la vendita, available for sale (AVS),[/FONT]

[FONT=&quot]designate al fair value per opzione, le fair value option (FVO).[/FONT]




[FONT=&quot]Tipologia Valutazione inizialeValutazionesuccessivaTrattamento contabile[/FONT]
[FONT=&quot]Attività detenute a [/FONT][FONT=&quot]scopo di negoziazione [/FONT][FONT=&quot](HFT.) Costo storico Fair Value Iscrizione delle variazioni del fair value nel Conto Economico dell’esercizio in cui maturano[/FONT]
[FONT=&quot]Investimenti detenuti [/FONT][FONT=&quot]fino a scadenza [/FONT][FONT=&quot](HTM)[/FONT]
[FONT=&quot]Costo storico Costo ammortizzato eimpairment test Variazioni in Conto Economico o a seguito dell’eliminazione dell’attività o dell’impairment test o per ammortamento[/FONT]


[FONT=&quot]crisi sono tuttora in corso e alcuni riguardano [/FONT][FONT=&quot]proprio la rivisitazione dello IAS 39, colpevole, per taluni, di aver [/FONT][FONT=&quot]“favorito” la crisi finanziaria per il marcato utilizzo del fair value.[/FONT]
[FONT=&quot]il Financial [/FONT][FONT=&quot]Stability Forum (FSF)2.[/FONT]
[FONT=&quot]Per arginare gli effetti della crisi sui bilancio, anche il G203 ed [/FONT][FONT=&quot]Ecofin4 hanno invitato lo IASB a rivedere lo IAS 39. [/FONT][FONT=&quot]In risposta alle richieste di tali organi, seppur confermando la [/FONT][FONT=&quot]fiducia nel criterio del fair value, lo IASB ha messo in campo una serie [/FONT][FONT=&quot]di misure, tra cui:[/FONT]
[FONT=&quot]- consentire, in presenza di circostanze eccezionali, il [/FONT][FONT=&quot]trasferimento delle attività finanziarie, che non siano più [/FONT][FONT=&quot]detenute per scopo di negoziazione nel breve termine, dalla [/FONT][FONT=&quot]categoria held for trading o available for sale ad una delle [/FONT][FONT=&quot]altre categorie di bilancio per le quali non sia richiesta la [/FONT][FONT=&quot]valutazione al fair value (held to maturity, loans and [/FONT][FONT=&quot]receivables);[/FONT]


[FONT=&quot]asimmetria di trattamento rispetto alle attività finanziarie).[/FONT]
[FONT=&quot]Il nuovo IFRS 9 elimina la classificazione in bilancio delle [/FONT][FONT=&quot]attività finanziarie basata sulle quattro categorie: [/FONT]
[FONT=&quot]in generale, due [/FONT][FONT=&quot]sole modalità di valutazione di fine esercizio per le attività finanziarie:[/FONT]
[FONT=&quot]1) fair value con imputazione delle variazioni a conto [/FONT][FONT=&quot]economico;[/FONT]
[FONT=&quot]2) costo ammortizzato.[/FONT]
[FONT=&quot]Il nuovo documento afferma il ruolo centrale della valutazione al [/FONT][FONT=&quot]mercato, salvo l’obbligo di utilizzare il criterio del costo ammortizzato [/FONT][FONT=&quot]al sussistere – nel seguente ordine logico - di entrambi i requisiti [/FONT][FONT=&quot]indicati di seguito:[/FONT]
[FONT=&quot]a) lo strumento è gestito in un business model che ha, quale [/FONT][FONT=&quot]obiettivo, la detenzione degli strumenti finanziari per trarre beneficio [/FONT][FONT=&quot]dai flussi di cassa contrattuali;[/FONT]
[FONT=&quot]b) l’attività finanziaria generi contrattualmente, e a date [/FONT][FONT=&quot]predeterminate, flussi finanziari rappresentativi esclusivamente del [/FONT][FONT=&quot]rendimento dell’attività finanziaria stessa;6[/FONT]
[FONT=&quot]Se una delle due condizioni sopra indicate non è soddisfatta, [/FONT][FONT=&quot]l’attività finanziaria è rilevata inizialmente, e successivamente valutata, [/FONT][FONT=&quot]al fair value.[/FONT]

[FONT=&quot]- Il “ fair value option”.[/FONT]
[FONT=&quot]Al fine di comprendere meglio la valutazione degli strumenti [/FONT][FONT=&quot]finanziari appare necessario definire il “ fair value option”. Il suo [/FONT][FONT=&quot]acronimo è FVO ed è l’opzione per l’applicazione del fair value [/FONT][FONT=&quot]introdotta dallo IASB a fine del 2003 che consente la rilevazione al fair [/FONT][FONT=&quot]value, anziché al costo, di alcuni strumenti finanziari riportando al [/FONT][FONT=&quot]conto economico le relative variazioni di valore. La fair value option [/FONT][FONT=&quot]era già prevista dallo IAS 39 ma nel IFRS 9 il campo di applicazione si [/FONT][FONT=&quot]è ristretto alla solo utilizzazione per consentire di eliminare o ridurre [/FONT][FONT=&quot]significativamente una mancanza di uniformità nella valutazione e[/FONT]
[FONT=&quot]rilevazione (asimmetria contabile) che altrimenti risulterebbe dalla [/FONT][FONT=&quot]valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e [/FONT][FONT=&quot]perdite su basi diverse;[/FONT]

[FONT=&quot]Detenute sino alla scadenza [/FONT]
[FONT=&quot]IAS39 Valutate al costo ammortizzato [/FONT]
[FONT=&quot]IFRS9 Valutate al costo ammortizzato se 'modello di business' e ' le caratteristiche del flusso di cassa' sono soddisfatti se no valutate a fair value rilevato a conto economico[/FONT]

FVO...

La FVO serve per valutare volontariamente a Fair Value uno strumento finanziario che di per sè andrebbe a costo ammortizzato (e quindi si applica solo ai bond).
Quindi: hai un BTP, sei sicuro di poterlo tenere fino a scadenza, ma decidi di valutarlo a fair value, recependo quindi la sua volatilità.
Perché dovresti Optare per il volatile Fair Value, se non sei uno speculatore?

Ad esempio: perché hai un'azienda con dei dipendenti.
Il Fondo TFR (e le altre passività verso dipendenti: eventuali premi di anzianità venticinquennali e simili) deve essere calcolato, con gli IAS, con un complesso metodo che, oltre a tener conto di fattori demografici e statistici (probabilità di decesso, propensione alla richiesta di anticipo), è anche finanziario.
Per cui, se hai tanti dipendenti, e qualche milione di TFR, ebbene, il valore del TFR può oscillare anche sensibilmente - coeteris paribus - perché magari il tasso IRS a 10 o a 30 anni si è alzato o abbassato repentinamente.

E dunque?
Tra le varie opzioni, ti puoi comprare un bel BTP o Zero Coupon che abbia una duration simile a quello delle passività dei dipendenti, e opti per valutarli a fair value anziché a costo ammortizzato. Le sue oscillazioni compenseranno (più o meno) quelle del TFR, e anche se non potrai dimostrare che il BTP è un derivato di copertura del TFR, nella sostanza avrai fatto la tua brava copertura.


Per quanto riguarda l'impairment test, serve - credo, in questo contesto - a evitare di differire a patrimonio netto delle perdite che devono, ad un certo punto, gravare sul conto economico.

Se hai assegnato i Bond Fiat alla categoria Available for sale, li valuti a fair value ma registri le plus/minusvalenze latenti a patrimonio netto, anziché a conto economico.
Se li vendi, realizzi le plus/minusvalenze latenti.

Il problema è che magari potresti aver comprato azioni Tiscali nel 2000 (o obbligazioni governative greche) e averli assegnati alla categoria AFS: in quel caso, il sospetto che la minusvalenza latente sia una perdita non più recuperabile (impairment) deve portarti a fare qualche conto (meccanicamente secondo i talebani, umanamente secondo i sofisti) per stabilire se e in che misura la minusvalenza latente vada registrata a conto economico.
 
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