tentato omicidio o preterintenzionale (1 Viewer)

EUGE

Senior Utente
se volete è OT, per me invece è tutela della persona

il quesito è: se entrano dei malintenzionati in casa mia, visto che la legittima difesa non sembra molto di moda, mi conviene sparare mirando bene ed evitando punti vitali, oppure bastonare senza pietà e senza curarmi se ne segue la morte di qualche intruso ?

non rispondetemi che probabilmente saremo io e la mia famiglia a soccombere: questo riproporrebbe prepotentemente il tema della legittima difesa

invece il quesito discende da fatti di cronaca abbastanza recenti; sembra che il fatto di usare un'arma da fuoco per difendersi comporti automaticamente l'incriminazione per omicidio volontario, se ne discende la morte, oppure di tentato omicidio se la "vittima" non viene colpita in punti vitali o addirittura resta assolutamente incolume

all'altro estremo invece c'è il recente esempio del padre ligure ucciso a calci e pugni da quattro Rumeni ubriachi, che sono stati incriminati (mi pare) per omicidio preterintenzionale

mi piacerebbe sapere se in questo caso per i giudici l'ubriachezza costituisca un'aggravante oppure, come credo, un'attenuante

il fatto dell'ubriachezza mi riporta agli omicidi colposi conseguenti alla guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, che dovrebbero venir considerati omicidi volontari ... sbaglio ??

attendo le vs pacate considerazioni :)
 
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Eomund

Forumer attivo
Il quesito completo richiede una risposta articolata.
Parliamo intanto dell'ubriachezza: riguarda l'imputabilità dell'azione al soggetto e non l'elemento soggettivo (dolo, colpa o preterintenzione). Nemmeno è una circostanza aggravante o attenuante "comune" (cioè prevista per tutti i reati).
La guida in stato di ebbrezza è un reato a parte che, diciamo così, "fa entrare" l'ubriachezza nella condotta da porre inessere per integrare la fattispecie, ma nulla ci dice per gli altri reati eventualmente commessi dall'ubriaco.
Nel caso in cui uno ubriaco alla guida uccida, se mi ricordo bene non cambia la qualificazione giuridica del reato, ma viene applicata una aggravante speciale (e ad efficacia speciale, peraltro) all'omicidio colposo (nuovo art. 589 cp).
In merito alla preterintenzione o al dolo per chi uccide ubriaco alla guida o i miei dubbi, specie per il dolo.
Ciao.
 

EUGE

Senior Utente
Il quesito completo richiede una risposta articolata.
Parliamo intanto dell'ubriachezza: riguarda l'imputabilità dell'azione al soggetto e non l'elemento soggettivo (dolo, colpa o preterintenzione). Nemmeno è una circostanza aggravante o attenuante "comune" (cioè prevista per tutti i reati).
La guida in stato di ebbrezza è un reato a parte che, diciamo così, "fa entrare" l'ubriachezza nella condotta da porre inessere per integrare la fattispecie, ma nulla ci dice per gli altri reati eventualmente commessi dall'ubriaco.
Nel caso in cui uno ubriaco alla guida uccida, se mi ricordo bene non cambia la qualificazione giuridica del reato, ma viene applicata una aggravante speciale (e ad efficacia speciale, peraltro) all'omicidio colposo (nuovo art. 589 cp).
In merito alla preterintenzione o al dolo per chi uccide ubriaco alla guida o i miei dubbi, specie per il dolo.
Ciao.
grazie per la pacatezza :up::up:

però (da grande ignorante del penale, soprattutto ... ) mi piacerebbe sapere se in generale l'ubriachezza, per i responsabili di reati contro la persona, è un'attenuante (l'ubriaco è temporaneamente incapace d'intendere e di volere ?! ... scusa anche questa ignoranza, ma sono astemio)
 

Eomund

Forumer attivo
L'ho già scritto all'inizio: la condizione di ubriachezza riguarda l'imputabilità del fatto che costituisce reato al soggetto e non le circostanze (aggravanti o attenuanti) del reato. Peraltro con alcune eccezioni.
Nel dettaglio: se l'ubriachezza è "accidentale", cioè dovuta a caso fortuito o a forza maggiore, cioè incosapevole - cosa di fatto assai difficile da provare - il soggetto non è punito in quanto non imputabile se l'ubriachezza è piena, mentre riceve uno sconto di pena se l'ubriachezza è parziale.
Se l'ubriachezza è dolosa (mi volevo ubriacare) o colposa (non volevo ubriacarmi e potevo evitarlo) l'imputabilità non è diminuita né esclusa in quanto, nei fatti, siamo di fronte ad un'incapacità procuratasi dal soggetto. Ora, se l'ubriachezza è piena il soggetto risponde del reato a titolo di dolo SE ne ha accettato il rischio, oppure a titolo di colpa se il reato fu previsto da lui o se era prevedibile come conseguenza dell'ubriachezza (appunto: bevo un po', sono alticcio e mi metto alla guida) e sempre che il reato sia previsto come colposo (altrimenti risponde solo in sede civile. Esempio: danneggiamento è un reato solo doloso). Se, invece, l'ubriachezza è parziale si seguono le regole normali del dolo e della colpa senza aggravanti né attenuanti.
Se l'ubriachezza è "preordinata" per commettere un reato o preparsi una scusa c'è un'aggravante.
Se l'ubriachezza è "abituale", cioè se il soggetto è dipendente dall'alcool, c'è un aumento di pena ed una misura di sicurezza.
Se il soggetto soffre di intossicazione cronica da alcool, cioè alterazione permanente delle funzioni psichiche, anche quando non beve, il regime è pari pari quello del vizio di mente totale o parziale, cioè rispettivamente non imputabilità o sconto di pena con misura di sicurezza in entrambi i casi.
Così ho rispolverato il vecchio penale generale :lol:
Di fatto nella stragrande maggioranza dei casi si risponde di delitti colposi.
:ciao:
 
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EUGE

Senior Utente
caro Eomund, dalla sicurezza con cui usi i termini giuridici deduco che hai studiato giurisprudenza

io invece ho studiato tutt'altro, e in certe cose vorrei vederci più razionalità

non so se le nostre leggi derivino più dal diritto romano o da quello napoleonico, o siano una degenerazione (involuzione, temo, ma se vogliamo essere pii possiamo usare anche il termine evoluzione) di entrambi, ma mi risulta difficile digerire frasi come "se l'ubriachezza è piena il soggetto risponde del reato a titolo di dolo SE ne ha accettato il rischio, oppure a titolo di colpa se il reato fu previsto da lui o se era prevedibile come conseguenza dell'ubriachezza" oppure "se l'ubriachezza è "accidentale", cioè dovuta a caso fortuito o a forza maggiore, cioè incosapevole - cosa di fatto assai difficile da provare - il soggetto non è punito in quanto non imputabile se l'ubriachezza è piena, mentre riceve uno sconto di pena se l'ubriachezza è parziale" oppure ancora "Se l'ubriachezza è "preordinata" per commettere un reato o preparsi una scusa c'è un'aggravante.
Se l'ubriachezza è "abituale", cioè se il soggetto è dipendente dall'alcool, c'è un aumento di pena ed una misura di sicurezza
".

Nel mio post qui sopra per "reati contro la persona" intendevo implicitamente "escludendo quelli dovuti a circolazione stradale".

Francamente se è vero quanto hai scritto sono molto perplesso: mi riesce per esempio difficile immaginare un delinquente che -frase in neretto- si ubriaca per commettere un reato :rolleyes::rolleyes:

Anche la frase in azzurro mi ha colpito: se uno è alcool / tossicodipendente viene punito più duramente per i reati commessi in stato d'incapacità ?!

All'altro estremo c'è il fatto che se uno si è ubriacato ""accidentalmente"" e sbudella qualcuno verrà riconosciuto innocente. :rolleyes::rolleyes:

Incomincio a capire perchè anche nel penale i processi abbiano una durata da era geologica e fra un grado e l'altro molto spesso le sentenze vengano ribaltate ... la legge se non è chiara e univoca e univocamente applicabile è come se non esistesse: tutto è demandato alla serietà, alla coscienza e all'umore dei giudici :eek::down:
 
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EUGE

Senior Utente
allora cerchiamo di scendere in un caso particolare, forse un esempio aiuta a chiarire: il caso dei 4 giovani che, fermati ubriachi e o drogati dai CC, li hanno bastonati ferocemente e ridotti in fin di vita

1° se uno dei CC muore sarà omicidio preterintenzionale (immagino) ?

2° è cmq ipotizzabile il tentato omicidio ?

3° lo stato di ubriachezza/abuso di stupefacenti sarà un'aggravante oppure un'attenuante ?

immagino che la legge debba dire qualcosa di certo in merito
 

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