Teiera di Russell (1 Viewer)

Stic@zzi

Guest
« Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente. »
 

Ignatius

sfumature di grigio
In effetti, quando si smettere di credere in una o più divinità, passato un periodo di assuefazione alla nuova realtà, ci si chiede come sia possibile aver creduto e come sia possibile che tanti/e ancòra credano.

Ma tanti/e di quelli/e che non credono in una divinità, una volta divenuti laici/he, divinizzano qualcos'altro (Soldi, Potere, Popolarità, Uguaglianza, Velocità su strada, Attrezzatura Fotografica).

Io no: io ho deciso di diventare io stesso una divinità, e devo solo scoprire dove e a chi devo presentare l'apposita application.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Io poetizzo la patata.

La patata
sia sempre lodata.

Tutto ciò fino a prova contraria karlpopperiana, naturalmente (sennò sembra che siamo off-topic).
 

Stic@zzi

Guest
In effetti, quando si smettere di credere in una o più divinità, passato un periodo di assuefazione alla nuova realtà, ci si chiede come sia possibile aver creduto e come sia possibile che tanti/e ancòra credano.

quindi applicando questa teoria alla patata
 

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