Tbond Bund (VM69) 2013: Bandits Unchained tra Krug bubbles and balls (2 lettori)

f4f

翠鸟科
l'euruzz ha fatto nuovo max rel a 1.34
in pratica sei messo a pekora nella guerra globale valutaria, dal diktat austerico krukko , hai le bolas che stanno per essere schiacciate dal fiscal compact + hai in essere un clistere demografico . E in breve avrai un governo che non potrà governare
Invidio che riesce a sentire il profumo dell'ottimismo :D


hai le quote aggiornate dei bookmakers ?
 

gipa69

collegio dei patafisici
l'euruzz ha fatto nuovo max rel a 1.34
in pratica sei messo a pekora nella guerra globale valutaria, dal diktat austerico krukko , hai le bolas che stanno per essere schiacciate dal fiscal compact + hai in essere un clistere demografico . E in breve avrai un governo che non potrà governare
Invidio che riesce a sentire il profumo dell'ottimismo :D

premesso che la tua è una posizione prettamente anglosassone e quindi a 90° :D devo dire che è una buona sintesi del fatto che purtroppo dobbiamo partecipare anche noi alle svalutazioni competitive se non ci vogliamo far dimezzare il sistema industriale.. perchè poi ci sono settori che se vengono spazzati via poi ai voglia a ricostruirli...

Per quanto riguarda il fiscal compact comincio a convincermi che in realtà è meno peggio del previsto sebbene per l'Italia sarà un esercizio comunque difficile...
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
premesso che la tua è una posizione prettamente anglosassone e quindi a 90° :D devo dire che è una buona sintesi del fatto che purtroppo dobbiamo partecipare anche noi alle svalutazioni competitive se non ci vogliamo far dimezzare il sistema industriale.. perchè poi ci sono settori che se vengono spazzati via poi ai voglia a ricostruirli...

Per quanto riguarda il fiscal compact comincio a convincermi che in realtà è meno peggio del previsto sebbene per l'Italia sarà un esercizio comunque difficile...

a 90 è stato tutto il dì il server di IO:-x
il nostro sistema industriale si è già dimezzato, ora stiamo rischiando seriamente di perdere pure il resto
io ero profondamente eurofilo ma francamente questa costruzione grigia, burocratica, autoreferenziale e krukkodominata che è diventata mi fa orrore
 

f4f

翠鸟科
a 90 è stato tutto il dì il server di IO:-x
il nostro sistema industriale si è già dimezzato, ora stiamo rischiando seriamente di perdere pure il resto
io ero profondamente eurofilo ma francamente questa costruzione grigia, burocratica, autoreferenziale e krukkodominata che è diventata mi fa orrore



goooood morning bbbbanda

pure a me non piace, ma
-senza euro sarebbe anche peggio
-la colpa è anche e forse soprattutto italiana, che per 20 anni ha abbandonato la politica europea e si è piegata a ... lasciamo perdere o scrivo vere parolacce
 

f4f

翠鸟科
Cameron anticipa il discorso sul futuro di Londra nella Ue


Il premier parlerà venerdì dall’olanda

Non ora, non troppo presto, ma il referendum sull’adesione britannica all’Unione europea probabilmente si farà. David Cameron lo ha lasciato intendere con calibrata chiarezza in un paio di interviste che aprono la via al pronunciamento prossimo venturo. «




Londra ha rinculato, ma la sostanza non cambia. O meglio cambia appena appena. Nelle parole del premier inglese ieri si è letta qualche cautela in più nella riaffermata determinazione di mutare le regole del gioco. «Indire ora, o a brevissimo, un referendum secco, dentro o fuori, - ha detto David Cameron alla Bbc - darebbe alla gente una falsa scelta». L’opzione deve essere ponderata per cui «il consenso» dovrà essere ricercato dopo «un nuovo accordo» e in «modo diretto». Circumnavigazione di un concetto che pare ormai chiaro: il referendum si farà - «sono d’accordo in linea di principio», ha detto il premier - e sarà chiaro nella formulazione, ma dovrà avvenire dopo la definizione del nuovo ruolo di Londra nell’Unione. «Oggi molta gente è contenta di appartenere all’Ue, il cuore dice loro Europa. Eppure - ha aggiunto - tanti cittadini non sono soddisfatti di ogni singolo aspetto dell’integrazione, pertanto vorrebbero vedere cambiamenti. Questo è anche il mio punto di vista perchè ci sono troppe interferenze, troppa invadenza e dobbiamo risolvere questo problema». In altre parole rinegoziare i termini dell’adesione per ritargliarsi uno spazio ancora più lontano dall’inner circle europeo. Operazione complessa per l’opposizione dei partner e per le conseguenze finali.

Obiezioni che il premier ha rigettato. «Abbiamo alleati - ha detto - magari non saranno d’accordo su ogni aspetto, ma il dibattito c’è. L’Europa sta cambiando ed esiste l’opportunità per noi di guidare questo processo. Quando avremo trovato un nuovo accordo cercheremo un nuovo consenso». Parole corroborate da precisazioni di Downing street secondo cui, sul punto specifico, Cameron ha già discusso con il cancelliere Angela Merkel e il premier olandese Mark Rutte. Anche sulle eventuali conseguenze di un Brexit il primo ministro è stato possibilista. «Non è nel nostro interesse lasciare l’Unione europea. Se però mi domanda che ne sarà della Gran Bretagna qualora decidessimo di andarcene le direi che no, non sarebbe il collasso per il nostro Paese...

Il rischio in realtà è proprio quello e David Cameron sta limando le ultime frasi del discorso che annuncerà alla nazione come pensa di fare per rendere Londra partner a mezzo servizio ma con poteri e funzioni da socio a tempo pieno. E soprattutto come pensa di fare per tenere insieme un partito spaccato come una mela con l’ala euroscettica in pressing esasperante per ottenere l’affrancamento finale da Bruxelles.











se escono, dice lo scudoross, subito li si blinderebbe nei nercati finanziari, lui dice il 30% del pil : e su questo ...


... però sto leggendo un libretto su F Drake e la sua politica euroscettica sulla spagna di filippo II : anche allora i mercanti erano pro-europa, ma poi ...
certo ci vuole un pirata da genio ( che oggi non vedo) , ma anche oggi in EU c'è una guerra interna di cui approfittare ( allora era la protestante olanda, oggi i keynesiani latini )...
 

f4f

翠鸟科
Agenzie di rating, l’unione opta per una riforma «light»


Domani il voto in plenaria dell’europarlamento

È una riforma delle agenzie di rating meno ambiziosa delle intenzioni, ma comunque indicativa del tentativo europeo di rafforzare il controllo sui mercati quella che il Parlamento di Strasburgo si appresta a votare domani in plenaria. I




La riforma prevede che le agenzie potranno pubblicare i propri rapporti sui debiti sovrani europei solo in tre periodi dell’anno, e comunque dopo la chiusura dei mercati europei. Le società dovranno anche spiegare chiaramente quali sono le fondamenta economiche e politiche delle loro valutazioni.



Leonardo Domenici, deputato del Pd, è stato il relatore del provvedimento. Aveva proposto il divieto del rating sovrano eIdee che non hanno avuto successo. la nascita di un’agenzia di rating europea indipendente. «Ciò detto, questa riforma è un importante passo avanti.



Entro il 2016, la Commissione dovrà poi comunque presentare una relazione sull’idea di un’autorità indipendente. I critici hanno accusato le agenzie di non avere notato né i rischi legati alla bolla immobiliare in alcuni paesi e né i pericoli provocati dal moltiplicarsi dei derivati e delle cartolarizzazioni. Molti osservatori poi rimproverano queste società di essere troppo legate al volere dei clienti,



Il regolamento comunitario,

le agenzie possano essere trascinate in tribunale ogni qualvolta ci sia il sospetto di negligenza o dolo.



La riforma imporrà agli Usa di adattarsi alle regole Ue non fosse altro perché dovranno applicarle tutte le volte che società europee chiederanno un rating americano.
 

Fernando'S

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